Telefonini e salute

Nell’ambito dei video dedicati al benessere in senso lato, purtropo debbo asserire il primato dell’Italia nell’utilizzo dei dispositivi elettronici portatili, per fini extra lavorativi. Questo vale anche per i giovani, il cui utilizzo si sta diffondendo, e sta “contagiando” in tal senso, fette di età sempre più basse. È da qui che si slatentizza un’allarme dato dalla Società italiana Pediatria, la quale ammonisce sui danni alle cellule, provocati dalle onde elettromagnetiche dei vari dispositivi, sempre più surriscaldati ed utilizzati.
In vicinanza dei tessuti epidermici e neurologici, il calore prodotto dalle tavolette e dai cellulari iperconnessi ad internet, può modificare le cellule umane ino alla degenerazione di queste, in patologie. E i dati più allarmistici di questa tendenza nell’eccessivo utilizzo di tali dispositivi informatici, dimostrano la diminuzione di concentrazione dei propri consumatori. Senza subito alludere alla compressione della socialità, allo sviluppo di irritabilità ed alla perdita del sonno, da parte di quegli utenti, che indefessamente consultano ed utilizzano i dispositivi in questione, in maniera sregolata.
Oltre allo sviluppo di reali dipendenze verso i telefoni intelligenti e le tavolette intelligenti, che accomunano i bambini e gli adulti, il problema dell’eccessivo loro utilizzo comporta uno sforzo di volontà: quest’ultimo richiede una autoseparazione dai sistemi informatici cui sopra, nei tempi “morti” del lavoro e nel tempo libero.
Vitale inoltre, diventa il “sacrificio” di una parte del proprio tempo, affichè i propri figli non vengano travolti dalla spirale aulesionista a base di endorfine, che i social fanno scaturire regalando un finto pacere, il quale struttura dipendenza. E ciò che di buono può realizzarsi per i figli, in relazione a tale problema, lo si ottiene mediante la vicinanza fisica, il dialogo, ed infine mediante il loro coinvolgimento in attività costruttive per sè e per gli altri, almeno fino a quando tali attività costruttive non vengano interiorizzate dalla prole, e si crea così un utilissimo circolo virtuoso, dapprima famigliare, in seguito sociale. https://www.facebook.com/marketplace/item/1065032380635180/




Exor e aiuti finanziari

La Exor, società finanziaria della famiglia Agnelli, ha sede in Lussemburgo, ovvero una sorta di paradiso fiscale, ed ha funzioni di investimenti molteplici che spaziano dall’ambito finanziario a quello immobiliare.
L’utile annuo della società finanziaria in questione, sfiora per poi superare il miliardo di euro; ed in base a quest’ultimo dato pongo con urgenza lo sguardo su un aspetto manageriale da non celare: l’importanza vitale della finanza e dei fondi di investimento privati, al fine di resistere coriacemente nel mercato globale, attraverso il proprio o i propri marchi di produzione. Cosa dunque conviene fare per dare modo ai soggetti meno o per nulla corazzati, ad operare senza esser fagocitati dal mercato “imperante”?
Utilizzare la finanza solidale diviene salvifico per tutti, giacchè le gabelle statali non vengono abbassate, per mantenere lo stato di diritto nazionale, antecedente l’ultima crisi economica. Se si opera nel mondo dell’informazione con un prodotto anticonformista, è giocoforza imprescindibile disporre della proprietà degli organi di comunicazione che editano il suddetto prodotto anticonformista.
Per ottenere misure concrete di sostegno verso quegli attori economici scevri dal potere di disporre dei fondi di investimento modalità Exor, la sfida e la strada più celere e concreta è la seguente: finanza solidale, obbligata al sostegno e sviluppo materiali, piuttosto che alla mera e antidemocratica speculazione.




Gioco d’azzardo e sviluppo alternativo

Gioco d’azzardo e strategie di etero sviluppo
Le lobby mondiali del gioco d’azzardo hanno influenzato le politiche manageriali dominanti e troveranno, ora che l’Italia ne ha vietato la pubblicizzazione, la modalità per eludere tale questione e ripristinare lo status quo.
Senza aspettarsi che si ammazzi qualcuno e si licenzi qualcun altro, senza nemmeno delocalizzare tutto, la strategia manageriale vincente da porre, consisterebbe nell’impedimento tecnologico alla ludopatia. È stata resa pubblica infatti, la nuova linea di lavoro in Apple, che avvertirà l’utente dell’eccessivo tempo che sta trascorrendo incollato allo smartphone; ecco che allora sia gli imprenditori del gioco d’azzardo sia gli imprenditori informatici italiani, potrebbero investire nella realizzazione a breve scadenza, di una tecnologia centralizzata che colleghi dispositivi portatili con esercenti del gioco d’azzardo, al fine di impedire la vendita di prodotti per quel giorno ad un ipotetico utente in procinto di cadere nel vortice periglioso della ludopatia. Una pratica di questo tipo, coglierebbe di sorpresa gli stessi legislatori del movimento cinque stelle, i quali si ritroverebbero in obbligo di abrogare la legge proibizionista sulla pubblicizzazione del gioco d’azzardo.
Dunque si deduce quanto il futuro e l’equilibrio tra poteri e forze economiche in campo, si possono consolidare con un management di sommo livello, che faccia perno sopratutto sulla tecnologia verso lo sviluppo del benessere complessivo dei consumatori, ergo della società e dei propri introiti economici. https://www.facebook.com/marketplace/item/210286617009465/https://www.facebook.com/marketplace/item/210286617009465/




Sviluppo sotterraneo e parcheggi antieconomici

Un grande deterrente allo sviluppo ulteriore dell’industria automobilistica in Italia, è dato dalla effettiva riduzione degli spazi dedicati al parcheggio dei veicoli. Siccome è scontato il settore automobilistico quale fattore immutabile di sviluppo economico, risulta vitale sul piano manageriale, realizzare degli ampliamenti di spazio sotterraneo da destinare a macchine, moto e quanto di ingombrante per la viabilità e la buona convivenza Metropolitana. Insomma un modello “New York” a buon mercato per sgravare i cittadini da prelievi fiscali crescenti, sottoforme di multe. Inoltre è liberatorio nonchè esteticamente più piacevole vivere le città ed i borghi non orbati dalla costante e dannosa presenza di mezzi di traspoerto ovunque. E con l’istituzione di spazi sotterranei molteplici, massimizzazione dei siddetti “bassi” da affittare a qualche automobilista sprovvisto di posto auto provvisorio, il tutto darebbe uno slancio effettivo all’economia trainata dalla tutt’ora sofferente edilizia. Oltre a liberare spazi cittadini, a ridurre l’inquinamento ed il fenomeno dei parcherggiatori abusivi, la capillare diffusione di parcheggi sotterranei gratuiti riporterebbe le città alla bellezza antica declinata però con il modernismo dello sviluppo.
Certo per consentire in maniera semigratuita per gli utenti, un modello di sviluppo del genere, urgerebbe intensificare il prelievo fiscale diretto alle multinazionali forestiere, non di molto, ma senza evasori sequipedali a pesare sull’erario; così le città ed i borghi, oltre ai cittadini, riassaporerebbero una moderna fase rinascimentale imperniata sulla bellezza, oltre che funzionalità e gratuità…




Speculazioni euro-finanziarie

Il meccanismo di funzionamento dei mercati ortofrutticoli o di beni materiali non commestibili rappresentano, sotto forma di deissi, quello accorso nel lontano 2002 nella conversione dei prezzi al dettaglio dalle valute monetarie nazionali all’euro. Euro scetticismi a parte il nodo manageriale di questo scritto, vuole riflettere sulle mosse da porre in atto, per rendere competitivi i salari e la qualità della vita in Italia, senza alterare gli esborsi per datori di lavoro privati e pubblici, e sopratutto riequilibrare il costo della vita, in favore della dignità nazionale come popolazione, dimezzando o riducendo gli interventi statali di sostegno al reddito. Non si deve pertanto più concedere un’equiparazione dell’euro alla lira, raddoppiando i prezzi dei beni al consumo, senza raddoppiare gli emolumenti da lavoro. La cinquanta euro odierna non ha lo stesso potere di acquisto della cinquantamila lire antecedente al duemiladue, nè della centomila lire di allora cui dovrebbe corrispondere secondo il criterio del raddoppio dei prezzi dopo l’equiparazione lira- euro.
Giacchè la depauperazione economica e finanziaria avvolge ogni lembo italiano, settentrione compreso, lo stato a trazione cinquestelle e Pd, dovrebbe riequilibrare la bilancia dei prezzi alla storia anteriore l’introduzione della moneta unica europea. Ad ogni costo e’ d’uopo disallineare euro e lira, giacchè le materie prime estratte dai paesi degradati o iposviluppati, non hanno subito impennate di prezzo; ed in molti casi. Con questa mossa, magari inizialmente esosa per l’erario, cioè tornare a livelli di cambio tra monete nazionali ed euro antecedenti il duemiladue, il decreto lavoro perderebbe il potere definito devastante per gli imprenditori, siccome uno stipendio minimo di ottocento euro corrisponderebbe a circa due milioni di vecchie lire, ed uno spidendio precario e “schiavizzante” di quattrocento euro magari per una donna, si rivelerebbe con il potere di acquisto di circa un milione di vecchie lire. In tal maniera una coppia di giovani appena entrati nel mondo del lavoro, con il potere di acquisto di tre milioni d lire, non metterebbero molto a procreare, e con scatti di carriera e contratti in divenire a tempo determinato, le famiglie numerose e sopratutto dignitose, riprenderebbero a caratterizzare il tessuto demografico italiano. Da qui la necessità di una metaforica “scure” in grado di recidere le lobby ciniche che hanno distrutto la serenità giovanile italo-europea, provocando una lievitazione dei prezzi al consumo per beni dignitosi, cosicchè lo stallo delle nascite è stata la prima e più pacifica, delle conseguenze.




Patrimoniale e prelievo forzoso

Francesco Carrino, encomiato esperto di economia e finanza, rimarca le “discrete” affermazioni della Banca d’Italia, d’intesa con le direttive europee, sulla necessita’ di una patrimoniale o un prelievo forzoso dai conti correnti italiani, teleologici a superamento della crisi dovuta al Covid, e far guadagnare stati e cittadini, per nuove opportunita’ di rilancio economico antidisoccupazione.

La liquidita’ in accumulo sui conti correnti, e’ causata dal blocco delle attivita’ e degli scambi commerciali e sociali imposto dall’allarme pandemico multistrato. Cio’ che pero’ viene omesso dalla Banca d’Italia binariamente al parlamento europeo, e’ il fatto che una patrimoniale sui conti correnti gia’ esiste, alla stessa stregua della tassa di successione e la tassa sulla casa. Dunque si vocifera di aumenti di gabelle statali, non di introduzione di nuove norme legislative.

Tale decisione di aumentare le tasse sui patrimoni e’ data dall’anelito di creare liquidita’ aggiuntiva per lo stato italiano ma sopratutto per la bce, sulla base della consapevolezza che i patrimoni immobiliari e i conti correnti degli italiani sono sul podio della classifica mondiale in termini di opulenza.

Riguardo invece il prelievo forzoso sui conti correnti, cui sfuggerebbe la maggioranza delle persone davvero facoltose, Carrino sciorina le cifre superiori ai 200 miliardi di incasso, esecrando tuttavia la mancanza di programmazione statale della destinazione e dei risultati d’investimento, per tale spesa.

Per il momento l’erario italiano non necessita di patrimoniali maggiorate o prelievo forzoso per mezzo dell’intervento della bce nel sostegno al debito pubblico e del finanziamento delle esigenze statali; tuttavia l’ausilio europeo all’Italia avra’ un termine e determinera’ il pagamento di interessi finanziari e di fette consistenti del debito pubblico in aumento. Ecco la cagione della necessita’ di una banca centrale italiana che monetizzi il debito pubblico all’infinito, senza interessi, prelievi forzosi o aumenti di tasse. https://www.facebook.com/marketplace/item/1065032380635180/




Vaccini, influenza e prospettive

È di questi giorni la notizia che verte sulla scoperta di un antidoto universale per l’influenza umana, quella di tipo a e b.
I Virus influenzali si evolvono in molteplici e variegati tipi di biomarcatore presenti sulla superficie, ovvero le prede degli anticorpi. In tal guisa diviene impossibile creare un vaccino universalmente efficace a debellare i biomarcatori cangianti.
I ricercatori esteri però hanno raggruppato in un unico anticorpo varie varianti, che riducono la proteina virale in scala nanometrica.
Spray o iniezione diventano gli strumenti di applicazione di questo vaccino pionieristico, preso da un’analoga proteina dei camelidi, una proteina che contiene molteplici varianti mirate ad eliminare le forme virali cangianti.
Risultati ottimali sui topi e immunizzazione di nove mesi rendono la praticazione all’uomo, sempre meno lontana, alla luce dei danni economici causati dall’assenza di cinque milioni di lavoratori previsti solo quest’anno in Italia. Assenza dal lavoro che cela una mancanza di produttività che scotta le aziende, le quali impiegano personale soggetto ad influenza, e dunque si traducono in guadagni decimati.
Va detto però, che il fuoco ipotetico del calore, uccide i virus, pertanto restare costantemente in una situazione di temperatura corporea non fredda, scongiura eventuali influenze, o le combatte efficacemente. Il tutto in attesa che la scienza brevetti farmaci o vaccinazioni in grado di aumentare la produttività, le prestazioni ed il benessere individuali.
Con la consapevolezza che il freddo mantiene tutto in uno stato di conservazione e provoca un indebolimento dei soggetti ad esso esposti, stare attenti al mantenimento della personale temperatura corporea allo stato di naturale calore, diventa essenziale. Con la consapevolezza che, in antitesi al freddo che rende vitali, il caldo distrugge tutto, sopratutto i virus di stampo influenzale. Cravatta artigianale Ornella Castaldi, 100%100 italiana, chiusura con gancio e nodo fisso; 40€ su shop di francescopaolotondo.com e marketplace della pagina Facebook Francesco Tondo.




Gabriele Muccino e la psicologia universale ad Hollywood

Poter disporre, a livello di nazione Italia, di un cineasta posto al vertice della gerarchia di Hollywood, è una fortuna e contemporaneamente un vanto incommensurabile: Gabriele Muccino lo associo come tedoforo di una forma di spiritualismo laico del cinema post moderno.
Sebbene la vita privata del fratello maggiore e più encomiato dell’attore Gabriele Muccino, presenti traccie di denunciata infamia e crudeltà, il corso dei film realizzati, segnano l’anima e la mente in un crogiuolo di elementi nobili: ansia, povertà, amore, passione, insoddisfazione, rettitudine, anzianità, traumaticità, paternità, coniugalità, deontologia. Insomma tutti temi universali e più che mai forieri di insoddisfazione, sofferenza, entropia nelle principali fasi della vita. E la profondità spirituale, mentale, introspettiva, con cui Muccino dipinge le relazioni ambigue e precarie nonchè le crisi di mezza età in Baciami ancora, ne fanno un regista encomiabile e sofisticatissimo.
Scelto da Will Smith per esprimere al meglio la voglia di arte e la potenza dei sentimenti noncchè dei drammi, Muccino ha raggiunto l’acme del successo con “La ricerca della felicità” in cui l’agone tra opulenza ed indigenza, lavoro e disoccupazione, viene battuto dall’affermazione della volontà e della tempra ferrea nel raggiungere un obiettivo nobile. Ad onta delle frustrazioni e delle sconfitte.
Sette vite invece, rappresenta a mio parere l’incoronamento dell’ex regista di documentari e spot pubblicitari, quale illustre componente dell’Olimpo del cinema universale. Perchè la profondità con cui snocciola il dramma dell’omicidio stradale causato da consultazione del telefono, si dipana in maniera virtuosamente catartica con il dono spontaneo della vita, a sette sconosciuti bisognosi dei propri organi; degli organi del protagonista Will Smith, il quale convive col senso di colpa e persegue il fine nobile di donarsi al prossimo, sopratutto quando attua l’abnegazione di privarsi della donna amata, donandole il cuore, materialmente, ed uscendo dalla sua vita,
uscendo dalla vita terrena e dando ad essa la possibilità di vivere una favola d’amore con un altro uomo. Insomma la elevatissima percezione spirituale, rende grande questo italiano mirabile, nel cinema mondiale. Un lavoro introspettivo che partorisce opere di nobiltà spirituale universale, in cui la catarsi diviene più bella in quanto scevra di violenza, e pregna di sentimento. Quadro su tela di Sabo art; dimensioni 80×60, 500€, disponibile alla sezione shop di questo sito e sul marketplace della pagina Francesco Tondo




Frutta per pasta

E’ ormai acclarata l’importanza fondamentale sul”fermo” per i carboidrati raffinati. Questo ai fini del dimagrimento e del mantenimento in salute di se stessi. Allora è stata smontata quella teoria che affermava in maniera perentoria la pratica dell’esercizio fisico come fattore per la perdita di peso. Tanto che gli sportivi di body builder sono assertivi sul fatto che non esista pratica fisica efficace se non svincolata dall’assunzione di carboidrati raffinati e cibi ipercalorici.
In questa sezione editoriale dedicata alla salute mi azzardo nel consigliare la frutta al posto della pasta o dei dolci, quale fonte primaria di carboidrati. Questi ultimi, pur essendo carboidrati semplici, ossia naturali, troverebbero maggiore utilità se ingeriti come primi piatti e come dolci. Tale pratica calmierebbe l’appetito al fine di massimizzare il processo nutrizionale con il piatto seguente, e nutrirebbe stabilmente l’organismo con sostanze completamente salutari, poichè non lavorate. Inoltre combatterebbe la malefica, per la salute e la linea, dipendenza da zuccheri e farine bianche.
Lapalissiano infine, quel dettame che vede l’attività fisica inderogabile per il benessere e l’esteticità, tuttavia l’attività sportivo/fisica riveste un ruolo di rassodamento muscolare ed osseo. Dunque prima di ridurre i cibi ipercalorici e quelli lavorati a pratica bisettimanale, può forse tornare utile iniziare a riempirsi lo stomaco di carboidrati naturali, ergo disintossicanti, al posto della pasta e dei dolci. Maglietta donna artigianale Ornella Castaldi, 100%100 italiana, dipinta e disegnata manualmente casual chic; 30€ su shop di francescopaolotondo.com e marketplace della pagina Facebook Francesco Tondo.




La nuova scommessa: coinciliare multinazionali e popoli

In relazione a delle recenti dichiarazioni di personaggi influenti, la democrazia va superata in favore di non si capisce bene cosa. Premesso che, populismi a parte, la democrazia idealtipica non è mai esistita nè sorgerà in futuro, quella che sul piano manageriale va attuata, è una coniugazione della democrazia idealizzata, con forme di potentati finanziari, scientifici, bancari ed economici, in favore di una ripresa ed un mantenimento della dignità globale.
Siccome la democrazia consiste nella richiesta di diritti e beni materiali da parte delle classi povere, il punto di superamento della democrazia coincide con il rispetto obbligato di certi principi di sviluppo equo sul piano della dignità, in ogni nazione. Uno sviluppo equo significa obbligare nessuno all’esclusione dai beni necessari, dignitosi, pur lasciando inalterato l mantenimento del controllo globale alla plutocrazia. Tale plutocrazia, a sua volta obbligata a mantenersi non legiferante in materia di diritti e sviluppo, ma obbediente a delle regole matematiche che misurano il livello di sviluppo diffuso almeno dignitoso, di ogni nazione.
Attuare questo sistema, concerne davvero la sfida più importante, sul piano manageriale.

Cravatta artigianale Ornella Castaldi, 100%100 italiana, chiusura con gancio e nodo fisso; 40€ su shop di francescopaolotondo.com e marketplace della pagina Facebook Francesco Tondo.