Italia dopo Conte

Il governo Conte cadrà entro fine anno.
A farlo cadere sarà Matteo Renzi. È stato deciso al Bilderberg del 2019,dove gli hanno chiesto di rendersi garante dell’accordo PD/M5S. Di fondare poi un proprio partito ed uscire dal PD in modo da diventare ago della bilancia in attesa del prossimo segnale.
Segnale che arriverà se troveranno un’intesa su un nome tipo Draghi, sostenuto anche da Forza Italia e dalla parte anti-salviniana della Lega.
Se ciò non dovesse accadere, allora si dovrà accelerare su misure come il Mes, il Recovery Fund e tutte le altre nate per ingabbiare l’Italia in modo che un ipotetico governo di centrodestra venuto fuori dalle urne non potrà realizzare nulla di quanto promesso in quanto il paese si troverà a tutta velocità su binari prestabiliti con vincoli inviolabili ed eterodiretto dall’esterno.
Governare con le mani legate e senza poter effettuare una sterzata, vuol dire andarsi a schiantare e perdere consensi. In questo modo la coalizione di governo scelta dagli italiani verrà finalmente disattivata e si tornerà al concetto di tecnocrazia facendo appello all’emergenza. Intanto avranno trovato il nuovo Monti con Draghi al colle.
Questo è quello che faranno.

In alternativa il governo che uscirà dalle urne dovrà fare accordi con il rieletto Trump, cacciando i cinesi dal paese e rinnegando gli accordi firmati dal teleguidato Di Maio. In questo modo potrebbe barattare la chiusura della via della seta con il supporto atlantico per uscire dall’UE.
L’italexit sarà l’unica alternativa alla sua sopravvivenza.
Questo è quello che potrebbe accadere con un Governo realmente sovranista.

È importante però che sappiate che nessuno dei politici attualmente all’opposizione ha la credibilità per portare avanti un’operazione del genere. Più facile che accettino una partecipazione nel futuro governo tecnico.
Ma non è detto che le cose non cambino, se gli USA decideranno di affondare definitivamente la Germania.

Unica nota sicuramente positiva è che il filocinese e filo europeista Movimento Cinquestelle nel giro di 3 mesi non sarà più al governo.
Cominciate il countdown. E venite a vedere quanto è profonda la tana del bianconiglio.

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La Matrix Europea (Ed. 2019)




Disabilita’ e normodotati: capirsi e potenziarsi

Il benessere delle persone comuni passa oggi, attraverso la comprensione delle effettive problematiche che assediano le persone disabili, o peggio quelle invalide.

La compenetrazione dei normodotati, ovvero della maggioranza dei popoli, nei corpi, stati d’animo, menti dei disabili, servirebbe a ridargli slancio, ai normodotati, relativizzando quelli che per i normodotati, sono percepiti come problemi. Ebbene le tossine che il mero movimento sprigiona per coloro che possono muoversi abilmente, sono di per sè un volano di benessere insospettabile per chi invece, si sente asserragliato da muri di incomprensione, ostilità, indigenza e difficoltà. Di queste tossine i disabili non dispongono a causa della propria immobilità o ipomobilità, a seconda dei casi. Ciò nonostante pletore di disabili sono felici o sereni mediante un’opera inconscia di distacco dalle problematiche meno gravi, e a volte anche più gravi.

Il distacco coincide con la relativizzazione dei problemi irreali, e la focalizzazione, operata dai disabili felici o da quelli sereni, sui temi essenziali, vitali, importanti, che esulano dalla fatuità, dalla cristallizzazione sull’inessenziale come il successo, il potere, la potenza virile intese come lo scambio frequente di donne, o i litigi e le esecrazioni con gli altri, e degli altri.

Invece nell’albo delle persone senza problemi fisici o mentali, le barriere sono erte dalla propria mente, in base a percezioni surrettizie del fatuo, inteso come vitale; il che è solo uno scherzo della mente da parte di cervelli che non devono fronteggiare difficoltà iperboliche. Eppure quando un normodotato sente un malessere, un dispiacere, basta che esca e corra e si distacchi dunque fisicamente da esso, per sentirsi meglio. Una sensazione di benessere, questa, dettata dal rilascio di tossine che scaturisce da un corpo in attività, il che indirettamente e senza accorgersene i normodotati, dona relativo benessere, e serenità. Ecco dunque che la compenetrazione anche parziale nelle dinamiche endogene ai disabili, può ridare slancio ai normodotati, rinvigoriti dalla loro possibilità di secernere endorfine con il movimento, e relativizzare i problemi, alla stregua di come fanno i disabili, capendo che i disabili felici sanno che la vita in sè, è fonte di serenità e benessere in quanto vita, anche in assenza di endorfine. Il che va interiorizzato da parte dei normodotati, i quali in aggiunta alle endorfine, possono disporre di questo parziale relativismo dei problemi, focalizzando mente e morale, attorno ai fulcri della vita, che non rispecchiano le fatuità, le inezie percepite come problemi, da chi effettivamente, non ha problemi. Cravatta artigianale Ornella Castaldi, 100%100 italiana, chiusura con gancio e nodo fisso; 40€ su shop di francescopaolotondo.com e marketplace della pagina Facebook Francesco Tondo.




Conflitti d’interesse piu’ grandi del mondo

Coloro che pensano che la politica deviata di Berlusconi e la mafia siano stati gli artefici dei principali disastri italici degli ultimi tempi sono un paradigma di perfetta disinformazione e management mirabile che l’ha operata. Tanto piu’ mirabile tale management, per aver confuso cosi’ bene verita’ e verosimiglianza, al punto da incanalare il rancore sociale ben lontano dalle cause vere della disastrosa china che non solo l’Italia ma il mondo, hanno imboccato negli ultimi venticinque anni. Ancora maggiormente mirabile tale management fraudolento, per aver insabbiato la tara del conflitto di interessi ed averla attribuita ad un unica persona, in modo sovrastante.

Vero il nodo del conflitto di interessi che appunto condanna Berlusconi ma sardonica e’ la verita’ che il maggiore e peggiore dei conflitti di interesse non confluiscono ne’ in Berlusconi ne’ nella succitata mafia, bensi’ nell’alta finanza e nella grande industria euro-americane , ree esse stesse, dei suddetti disastri italici degli ultimi venticinque anni. Infatti Berlusconi difende una cifra personale di dieci miliardi, la mafia quarantatré mentre l’alta finanza e la grande industria euro americane, oltre quattrocentotrenta, sottratti all’Italia in due anni. Ma questo pochi lo sanno e confusamente si sono sempre scagliati contro dei nemici piccoli, infatti le leggi macroeconomiche ed italiane sono state da settanta anni dettate salvo brevi interruzioni, dai proprietari privati degli istituti finanziari globali, che sono anche azionisti di maggioranza delle principali multinazionali al mondo. Il che oltre ad essere surrettizio e illegale e’ anche pernicioso ai fini dei bilanci pubblici, giacche’ i personaggi in questione fagocitano le principali risorse degli stati, guadagnano sugli interessi finanziari che gli stati pagano attraverso i debiti pubblici, emettono la moneta che desiderano per aumentare il proprio potere con la schermatura degli stati, infine decidono le leggi e la politica dei principali stati mondiali con l’ausilio di file di prestanome politici e funzionari ministeriali che strozzano gli ignari cittadini. Tali cittadini esecrati in una spirale mediatica che, con la perizia di sofisti travestiti da operatori dell’informazione, li fanno scagliare contro i nemici meno perigliosi eludendo le minacce serie cui essi stessi sono sottoposti. Quadro su tela di Sabo art; dimensioni 80×60, 500€, disponibile alla sezione shop di questo sito e sul marketplace della pagina Francesco Tondo




Ursula Von der Leyen: Obiettivo distruzione Italia

La signora teutonica di nome Ursula piantata in auge al parlamento europeo si e’ contraddistinta presso il suo stesso paese, in passato, per aver affermato in guisa quasi spudorata, di voler fare appropriare dagli istituti di credito le riserve auree degli stati bisognosi di finanziamenti. Rintuzzata tale linea dura dai propri colleghi di governo in Germania, con l’attuale presidente del parlamento si e’ palesata apoditticamente l’intenzione da parte della finanza speculativa internazionale, di fagocitare l’Italia ai fini di un suo spaesante appunto, ridimensionamento.

Il management della politica si sta giustamente interrogando e tutti occorrerebbe farlo, sulla fondatezza e veridicita’ delle definizioni internazionali che poggiano sulla necessita’ di riforme strutturali per l’Italia, giacche’ essa viene dal 2011 imputata come paese poco incline ad adeguare il proprio tessuto sociale a quello europeo mediante le riforme strutturali.

L’obiettivo della finanza internazionale che ha imposto la signora Ursula sul massino scranno decisionale europeo, sta nel cercare di appropriarsi delle riserve auree dell’Italia, detentore al contempo del terzo maggiore debito pubblico mondiale, del terzo maggiore risparmio privato al mondo e del terzo maggiore potere industriale demografico ed economico, come paese europeo non allineato alle realta’ euro-americane poggiate sulle suddette riforme strutturali. Siccome le riforme strutturali sono indicate come l’alternativa alla presa delle riserve auree per i paesi siddetti indebitati, va asserito il concetto alla base di riforme strutturali, ovvero privatizzazione assoluta dei servizi in favore alla finanza speculativa per erodere i risparmi privati, il cedimento delle principali aziende di stato per gli stessi finanziatori internazionali, alla stregua di quanto e’ avvenuto in Grecia.

Siccome il sistema sanitario italiano e’ ancora il piu’ virtuoso del mondo, sarebbe managerialmente eccellente tutelare aziende pubbliche ed anche le grandi aziende private, mediante paracadute statali come nel caso della Fiat non ancora del tutto non italiana; cosi’ come vanno bloccate le vendite di realta’ importanti o di media importanza, ad operatori esteri, in antitesi a quanto accaduto per Bulgari, Giugiaro. E cio’ diviene categorico anche per le realta’ imprenditoriali di comprovata eccellenza futura, al fine di difendere l’Italia a livello geeconomico, e far si’ che non si denigrino certe famiglie ricche e potenti per i guadagni sostenuti dalla mano statale per le proprie imprese, giacche’ la storia futura rema contro l’Italia.

Infine integrare il meridione italiano non solo culturalmente, bensi’ con riforme strutturali, adesso si, che rendano il meridione ricco di infrastrutture non solo informatiche, gioverebbe l’Italia come nazione sotto scacco dalla finanza internazionale e dai concorrenti industriali europei che hanno l’obiettivo di destabilizzarla.

Berlusconi stesso fu deposto dalla finanza, che ora punta sulla signora Ursula per nebulizzare l’attuale governo ed attuare riforme strutturali mendaci che puntano alla privatizzazione di tutto ed alle annessioni industriali, anziche’ alle vere riforme strutturali che si sostanziano nel rendere il meridione ugualmente dotato sotto tutti i punti di vista, del settentrione, alla entrata dello stato nella valorizzazione e sostegno delle imprese importanti. E alla luce del divieto dell’entrata statale nel salvataggio e gestione industriale, viene in modo incrociato occultato il dato che la Deutche bank sara’ salvata dallo stato, e la Renault, terzo gruppo mondiale dell’auto, e’ posseduta per il 15% dallo stato francese. Sottointeso infine, quel principio che vede nel salvataggio statale di grandi medie o piccole ma strategiche realta’ industriali, anche un’ entrata permanente e ciclicamente reversibile dello stato, nell’azionariato di tali aziende. Cravatta artigianale Ornella Castaldi, 100%100 italiana, chiusura con gancio e nodo fisso; 40€ su shop di francescopaolotondo.com e marketplace della pagina Facebook Francesco Tondo.




La metafora di Napoli che coinvolge Italia ed Europa

Questo cui si allude e’ il mastodontico stadio San Paolo di Napoli riammodernato per le Universiadi del 2019; lo stadio in questione fu progettato binariamente al ben piu’ importante Olimpico di Roma, se nonche’ visse periodi aurei dello sport italiano e napoletano, ma sopratutto fece parte di un primato nazionale dal punto di vista dell’impiantistica sportiva. In tal caso tutte queste parole sono coniugate al passato giacche’ il San Paolo obsoleto, diruto degli ultimi anni, e’ deittico della mentalita’ e azione manageriale appannata da parte della politica italiana; la quale guarda solo in direzione nord e suffraga una decrescita “infelice” di quella che dovrebbe tornare ad essere un hub del futuro demografico ed economico del mondo, ossia l’oriente mediorientale e l’Africa. Mentre prima dell’unita’ Napoli era solo una capitale europea statica rispetto ai fermenti economici europei, dunque volontariamente isolata nel proprio benessere, oggi nel sistema dell’interconnessione digitale, economica e sociale, Napoli riveste un ruolo rinnovato: il punto di riferimento ipotetico di ventura esplosione africana e mediorientale scevra di sbarchi clandestini ma ricolma di collaborazione ed interscambio. E’ pertanto vitale per l’Italia suffragare tale rinnovato ruolo di Napoli, quale baricentro di dinamismo orientale ed africano in favore dell’Italia e dell’Europa, con l’esplosione demografica che contraddistingue i territori limitrofi a Napoli. Dunque il San Paolo del recente passato, trasandato, deve poter essere scongiurato per sempre, data la potenza demografica che rende Napoli terzo polo abitativo italiano, ad onta della continua emigrazione giovanile e depauperazione economica sopratutto meridionale. Dunque dotare Napoli e il meridione di ingenti infrastrutture alla stregua del San Paolo e manutenerle diviene vitale non piu’ solo per l’Italia ma per l’Europa, grazie alla vocazione internazionale di Napoli ed al fatto che il futuro economico e sociale del mondo, passa per le lande vicine al meridione, di cui Napoli rimane principale citta’. Quando invece si asserisce sulla evasione fiscale napoletana, va negato tale assunto in base ai dati recenti statistici che, in rapporto alle condizioni socio-economiche e infrastrutturali, non solo Napoli, ma tutto il meridione di Italia, paga maggiori tasse del settentrione italiano; pertanto la crisi meridionale e dunque italiana, si sostanzia in un cane che si morde la coda… Cravatta artigianale Ornella Castaldi, 100%100 italiana, chiusura con gancio e nodo fisso; 40€ su shop di francescopaolotondo.com e marketplace della pagina Facebook Francesco Tondo.




Deep State e attacchi alla Russia

Al termine del lustro trascorso dopo l’abbattimento sui cieli ucraini di un aereo civile malaysiano, le trame di inglobamento della Russia nell’universo euro-americano sono state attuate con le fakenews. Si e’ pertanto scoperto che il missile lanciato sul velivolo di stanza in Malesia provenisse dai servizi segreti ucraini, infiltrati dalla Cia, che all’epoca suffragava una sorta di indipendenza dalla Russia dell’Ucraina per attruppare economicamente il paese geograficamente piu’ esteso al mondo. Al punto che con dei montaggi audio e video scoperti dalla commissione d’inchiesta malesiana sul presunto incidente aereo, scaturi’ la realta’mediatica divulgata in ogni paese che vedeva la Russia aver lanciato tale missile letale. Peccato che tale realta’ radiotelevisiva ed informatica risulta opposta a quella accaduta, allorche’ il coinvolgimento della Russia fu inesistente mentre con montaggi audio e video e fandonie multidirezionali antirusse, si e’ dimostrata la correita’ di America ed Europa. Attraverso i media piu’ influenti e di matrice americana, dell’occidente, fu accusata la Russia della morte di duecentoottantasette civili e le prove alterate furono coadiuvate dal lavoro di una commissione internazionale di inchiesta affidata esclusivamente all’Ucraina filoamericana, all’Olanda satellite euroamericano e forse ad un altro ininfluente paese non imparziale.

Il risultato surrettizio dell’inchiesta farsesca relativa all’abbattimento areonautico fu condannare mediaticamente la Russia ed applicarle le sanzioni economiche che tutt’oggi ne limitano l’economia. Con l’obiettivo manageriale di convogliare la Russia nel “supermercato” globale il cui principale fornitore di servizi, cultura, finanza e leggi e’ L’America seguita dall’Europa.

La realta’ sui fatti veri accorsi durante l’abbattimento dell’areo malesiano proviene da una commissione di inchiesta della Malesia che, dati alla mano, dimostra in maniera inconfutabile lo zampino euroamericano al fine di annettere la Russia mediante la Ucraina sottratta ad essa, il che e’ un fatto totalmente antistorico ed illegittimo. Ma la tara manageriale di questo fondamentalismo proglobalizzazione sta nell’incapacita’ di tutelare gli equilibri geopolitici e geoeconomici alla stregua di cio’ che avviene in natura: ovvero promuovendo una forte diversita’ in cui nessuno domina e vi e’ un interdipendenza degli esseri, uguali all’interdipendenza delle nazioni che viene negata per mezzo di sanzioni prettamente politiche ed economiche. Sanzioni controproducenti per tutti e contro il diritto essenziale alla globalizzazione positiva, non alla globalizzazione sardonica tutt’ora vigente. Maglietta donna artigianale Ornella Castaldi, 100%100 italiana, dipinta e disegnata manualmente casual chic; 30€ su shop di francescopaolotondo.com e marketplace della pagina Facebook Francesco Tondo.




Colpo di stato francese in Italia e alto tradimento

Siccome il cosmopolitismo sta diventando anche una piaga ontologica e’ bene rintuzzare la trasnazionalita’ degli interessi manageriali con un management nazionale atto a mediare gli interessi trasnazionali con quelli da cui esso proviene.

Questo esponente politico di area sinistrorsa, tale Gozi, ha giurato fedeltà’ alla costituzione francese nell’ambito di un programma politico sedicente europeo che spinge lui e tanti altri italiani di profilo pubblico, ad operare scelte e decisioni a favore di uno stato estero e sopratutto concorrente di quello italiano. Non e’ stocastico il fatto che tanta parte di una certa politica abbia recentemente presieduto ed omaggiato i migliori consessi d’oltralpe, allorche’ furono avallate scelte industriali, economiche, finanziarie e politiche svantaggiose per l’Italia, ossia per il paese di loro provenienza. Nell’ambito di tali scelte economiche, industriali e politiche perniciose per l’Italia ed operate da funzionari e politici italiani ma di visione e paghe trasnazionali, e’ bene ricordare l’invasione della Libia che ha depotenziato il ruolo di Eni, Agip ed Enel a favore della Francia; cosi’ come l’ingresso della compagnia Vivendi’ all’interno della Tim dapprima e in seguito di Mediaset, al fine di plasmare l’alta economia italiana sugli interessi di quella francese. Il che e’ stato avallato in seguito alla cessione dell’importante Bnl al banco Paribas che e’ diventato tra gli operatori bancari principali in Europa e ha penalizzato la banca italiana in ambito internazionale. Dunque si evince la necessita’ di legare sul piano legale ogni tipo di management al proprio paese di origine allorche’ esso lavori in ambito politico o industriale, con mezzi fiscali e legali che obbligano a rispondere agli interessi del paese di nascita. Da qui l’esigenza di sottrarre la nazionalita’ ai manager, politici ed industriali che provano e hanno gia’ fatto in anche solo in un’occasione, gli interessi di paesi diversi dal proprio.

Nella patria della liberta’ come l’Italia il diritto principale corrisponde all’obbligo dei propri cittadini, di operare scelte e azioni mai a detrimento del proprio paese di origine… Cravatta artigianale Ornella Castaldi, 100%100 italiana, chiusura con gancio e nodo fisso; 40€ su shop di francescopaolotondo.com e marketplace della pagina Facebook Francesco Tondo.




Master of sex

Pensavo fosse un film la profonda ed intelligente serie televisiva “Master of sex”. Con una narrazione scientifica e fisica infatti, si narra in Master of sex, dello studio pratico e scientifico per scoprire il sesso ed i trucchi per renderlo piacevole, nell’America degli anni cinquanta e sessanta. Una trama che gravita attorno a figure sanitarie come lo scienziato ricercatore e la psicologa madre single, i quali agiscono in sintonia con un’aiutante dello studio, una prostituta come fonte di conoscenza ed approfondimento. Insomma l’arte che diviene sesso allorche’ lo maschera come esperimento, in cui ci sono continuative sedute di sesso tra gli scienziati, con tanto di taccuini per annotare i picchi di piacere, cio’ che lo limita, e poi i rapporti conougali reali. Difatti nelle proprie magioni, dopo il lavoro, ognuno reincontra il coniuge, che giocoforza risente in modo indiretto o diretto, della scienza frammista al sesso. Colpisce l’omosessualita’ da sempre occulta di un importante rettore universitario, che non pratica sesso con la moglie da quasi un lustro, ne’ si rammarica o si interroga in merito ai tradimenti da parte della moglie. Poi gli studenti omosessuali e ancora la moglie radiosa, seducente dello scienziato fedifrago che viene trascurata e ne soffre, dal marito sempre trafelato dopo il “sesso da esperimento” con la psicologa. E di certo un’ opera cinematografica o artistica che affronta apertamente l’argomento del clitoride e del piacere sessuale della donna, e’ mirabile oltre che ancora oggi bislacca, seppur basata su fatti e personaggi reali. Bello ed importante il fatto storico che e’ sfato foriero di conoscenza sessuale oggi davvero benefica; infine l’importanza del sesso nello scardinare la vita privata di coloro che lo praticano per scopi scientifici o professionali. Eppure lapalissiana appare in questa serie terminata nel 2016, la questione dell’omerta’ e della ipocrisia della societa’, che regge il proprio benessere reale sul sesso anziche’ sulle apparenze.

Telefilm storico, scientifico, relazionale, Masters of sex dipinge la bellezza inferiore alla sensualita’ ai fini dell’attrazione, con la deduzione che la seconda e’ potenziata proprio dalla pratica e dalla conoscenza sessuale. Emblematico in tal senso, il caso della psicologa compagna di sperimentazioni sessuali con il medico scienziato, la quale offusca la bellezza superiore della moglie del suo collega, proprio per mezzo della sua capacita’ e disponibilita’ nel ricercare e dare piacere al suo compagno ed a lei, dal punto di vista sessuale.




Assassinio programmato dalla bce

Si, questa e’ una reminiscenza di una foto reale che ritrae uno sgombero di abitazioni in cui vivono degli zingari: fa rabbrividire questa icona mnemonica di rigore eccessivo nei confronti degli indigenti, dei piu’ deboli, e sopratutto della volonta’ di acculturamento e della lettura. Questo la dice lunga sul fatto che i dati riguardo il consumo di libri, il loro acquisto, il sedimentare la cultura, siano incresciosamente bassi. Ne’ un minore puo’ essere sottoposto legittimamente a difficolta’ come questa rammentata, allorche’ si rende la sua vita ben piu’ difficoltosa di quanto non sia gia’. I ghetti hanno decapitato il mondo, e tali smobilitazioni come nel caso dei rom, sono fenomeni controproducenti da non generare, alla stregua di quello altrettanto importante nel non reiterare, ossia il continuare a non dare casa agli italiani in difficolta’ per affidarla a famiglie straniere. Solo la vanita’ decapita le soluzioni pertanto e’ un errore marchiano non allascare i cordoni della spesa nazionale per scongiurare episodi come questo nella mia “foto” mentale, in cui e’ palese quanto le minoranze e gli stranieri vanno inseriti senza recidere gli spazi vitali dei residenti; e sopratutto senza limitare il denaro dei residenti. Infine la lettura per l’infanzia e’ lo stratagemma per salvare l’umanita’ futura dalla schiavitu’ informatica che massifica e globalizza gli individui. Dunque gli stessi limiti di spesa degli stati nazionali diventano l’ostacolo principale affinche’ la lettura per l’infanzia sia implementata. Beninteso quanto cio’, ovvero l’abbattimento dei limiti di spesa in favore della lettura per bambini come in questo ricordo, l’integrazione delle minoranze, l’attribuzione di case per gli italiani, non siano spese da finanziare con le tasse, bensi’ con il deficit degli stati. Il quale deficit non e’ un debito giacche’ gli stati indebitati sono sinonimo di ricchezza immessa nell’economia; gli stati non si indebitano come gli individui in quanto direttamente e indirettamente detengono l’economia e l’emissione di moneta. Anche in Europa e’ cosi’ in base al fatto che la banca centrale europea emette moneta come uno stato, in modo infinito se vuole, senza indebitare se stessa o gli stati. Solo che attualmente i soldi creati dalla bce vanno in finanza, non in economia, il che e’ deleterio ed impedisce agli stati di svilupparsi e fare in modo che foto come questa nel ricordo personale, siano finzione anziche’ realta’. Cosi’ l’integrazione delle minoranze e degli immigrati adesso gia’ in Italia sarebbe possibile senza impedire agli italiani di guadagnare dignitosamente. Alla stessa stregua i dati di lettura e l’incremento culturale italiano, ugualmente alla disaffezione da social network, sarebbe realta’. Tutto grazie ad una diversa modalita’ di funzionamento della bce che consentirebbe un rinsaldamento effettivo dell’Europa per mezzo di ricchezza sottoforma di deficit e debito senza che sia debito classico… Maglietta donna artigianale Ornella Castaldi, 100%100 italiana, dipinta e disegnata manualmente casual chic; 30€ su shop di francescopaolotondo.com e marketplace della pagina Facebook Francesco Tondo.




Come risolvere poverta’ ed emigrazione

Qualora si indaghi sulle neo imprese sempre più diffuse, si arriva innumerevoli volte alla scoperta di un capitale sociale da diecimila euro.

Il management amministrativo atto a contrastare o azzerare i problemi di crisi , inoccupazione sfruttamento financo all’emigrazione ed all’emarginazione sociale potrebbe focalizzarsi su un trittico di programmi volti a:1) supportare imprese etiche;2)finanziare le infrastrutture in fase di creazione e quelle in fase di implementazione e manutenzione;3) esportare infrastrutture. Sono questi i perni su cui insistere per ripianare i problemi di avidità economica che sottomettono, fino alla schiavizzazione, le classi per nulla e quelle meno, agiate.

Ecco dunque la necessità dell’impresa etica che miri al benessere comune, anche a scapito di una maggiore percentuale di introiti; giacchè per ogni individuo è stato statisticamente dimostrato come la soglia di dignità derivi da un guadagno di tremila euro netti al mese. Allora ogni sforzo manageriale, dovrebbe da sempre e indefinitamente incorrere in questa direzione.

Siccome poi il volano per la crescita è costituito dalle infrastrutture, gli investimenti in ogni contesto senza infrastrutture sono improduttivi e inefficaci al fine di rimediare ai fenomeni emigratori ed immigratori. Da qui allora la necessità di esportare infrastrutture senza tassi di strozzinaggio bancario verso i paesi sottosviluppati. Il resto attiene solo alla demagogia ed alla disonestà intellettuale.

Le nuove costituzioni ed i nuovi codici amministrativo-giuridici dovrebbero poggiare esclusivamente sullo sviluppo infrastrutturale e su quello etico, a prescindere da ogni obiettivo ulteriore… Cravatta artigianale Ornella Castaldi, 100%100 italiana, chiusura con gancio e nodo fisso; 40€ su shop di francescopaolotondo.com e marketplace della pagina Facebook Francesco Tondo.