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Armani torna a volare e Cimmino segue

Lug 22 2022

Armani torna a volare e Cimmino segue

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Panbianconews riporta che
Giorgio Armani sponsorizza la Yccs Superyacht Regatta ed il gruppo Armani torna ai 2 miliardi di ricavi netti nel 2021.
L’ultima grande azienda italiana del tessile rimasta interamente tale infatti, registra un utile netto consolidato di 169,9 milioni di euro nel 2021, in crescita del 43% rispetto ai livelli pre-pandemici del 2019. Nel 2021 il fatturato indotto, rappresentato dalle vendite di prodotti a marchio Armani effettuate direttamente dal gruppo e dai licenziatari terzi, è stato pari a 4,05 miliardi di euro, in aumento del 23,7% rispetto ai 3,27 miliardi del 2020. I ricavi netti consolidati raggiungono i 2,01 miliardi, in aumento del 26,3% rispetto al 2020 (- 6,3% rispetto al 2019, ma già superiori al 2019 nella seconda parte dell’anno). Risultati che si attestano oltre i livelli stimati per il 2021 dai maggiori istituti specializzati per il mercato fashion.

I ricavi netti dei punti vendita gestiti direttamente dal gruppo sono cresciuti del 37% rispetto al 2020, arrivando a rappresentare oltre il 50% dei ricavi netti consolidati. Il gruppo italiano ha conseguito nel 2021 un risultato operativo positivo pari a 171,2 milioni di euro a fronte di un ebit negativo pari a 29,5 milioni nel 2020. Dopo il contributo della gestione finanziaria e gli oneri fiscali, l’utile netto consolidato del 2021 ha raggiunto il livello di 169,9 milioni di euro, con 8,4% di incidenza sui ricavi netti, l’utile netto conseguito nel 2019 era pari a 119 milioni, 5,5% sui ricavi netti.

In sensibile miglioramento, inoltre, la posizione finanziaria netta del gruppo (rappresentata da cassa e investimenti in titoli), che a fine 2021 raggiunge quota 1,12 miliardi di euro, in crescita di quasi 200 milioni (+21%) rispetto al livello registrato a fine 2020 (925 milioni). In crescita di circa 98 milioni anche il patrimonio netto consolidato, che a fine 2021 risulta pari a 2,10 miliardi (2,01 miliardi nel 2020).

“Nel 2021 il gruppo Armani ha raggiunto, con un anno di anticipo, l’obiettivo di tornare entro il 2022 a oltre 4 miliardi di euro di fatturato indotto e oltre 2 miliardi di euro di fatturato diretto. Questi risultati sono ancora più incoraggianti perché ottenuti senza forzature sulle opportunità di vendita, anzi riducendo la dimensione delle collezioni e attuando un’attenta selezione della distribuzione, coerenti con i principi fondanti del marchio del ‘meno è meglio’, e lavorando piuttosto sulla qualità dell’esperienza Armani che viene offerta al consumatore finale. Un lavoro sulla brand equity che, combinato con le performance di redditività del Gruppo, conferma la bontà dell’impianto strategico di medio-lungo termine sul quale siamo concentrati”, commentano in una nota Giuseppe Marsocci, vice direttore generale e chief commercial officer del gruppo e Daniele Ballestrazzi, vice direttore generale e chief operating & financial officer del gruppo.

Nonostante la guerra tra Russia e Ucraina e le restrizioni dovute all’emergenza sanitaria, in particolare in Cina, i ricavi del primo semestre del 2022 del gruppo a cambi correnti crescono del 20% rispetto al Q1 del 2021, superando anche i ricavi pre-pandemici del 2019, ponendo le basi per un significativo miglioramento della redditività operativa, fatto salvo il rischio, nella seconda metà dell’anno, di un possibile aumento degli impatti recessivi legati al conflitto tra Russia e Ucraina, di eventuali nuove ondate pandemiche e dell’inasprimento delle politiche restrittive, volte a contenere la dinamica inflattiva, da parte delle banche centrali.

“La notevole crescita raggiunta nel 2021 – dichiara Giorgio Armani, presidente e AD del gruppo – confermata dall’andamento positivo del primo semestre di quest’anno, mi rendono cautamente ottimista. Sono inoltre sempre più determinato a proseguire nel mio percorso strategico di medio-lungo termine, seguendo i principi che da sempre sono alla base della mia filosofia creativa e di business, e applicandoli a tutti gli aspetti della nostra strategia. Un approccio solido e coerente che si è dimostrato valido anche e soprattutto in questi ultimi anni, così complicati per le nostre vite personali e professionali. Il mio Gruppo ha dato prova di essere in salute, dal punto di vista patrimoniale e finanziario, e questo ci consente una relativa tranquillità, anche a fronte di eventuali ulteriori peggioramenti dello scenario internazionale.

A fronte di pratiche globali di digitalizzazione complessiva ed emolumenti vertiginosi per i periti in grado di far ben guadagnare on line aziende e professionisti, il comparto tessile, inerente l’economia materiale, si conferma egemonico. Anche la ristorazione, nel settore della produzione e vendita materiale, prosegue nella propria ritrovata crescita, al punto che Cimmino, patron del multimarchio Carpisa Yamamay Original Marines, sta concretizzando cospicui investimenti nell’ambito gastronomico

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