Blochain, illeciti e ruolo dello stato

La Blockchain ben spiegata Focus

del nipote di Nonna Block – Sentiamo continuamente parlare della tecnologia Blockchain, di come cambierà la nostra vita e di quale grande innovazione sia, ma cosa è davvero?

Pochi lo sanno e ancor meno saprebbero spiegarlo in maniera semplice. Proviamo a capirci qualcosa allora.

Prima di tutto diciamo che Blockchain significa “catena di blocchi”, ora non ci serve, ma più tardi tornerà utile, quindi teniamolo a mente.

Per capire le Blockchain dobbiamo prima capire qual è il nostro comportamento sul web. Cioè cosa facciamo quando navighiamo in internet, quando acquistiamo su Amazon, perché scriviamo su Facebook, perché carichiamo file su Google Drive, come e perché inviamo messaggi e foto su WhatsApp.

Se ci pensate si basa tutto sulla Fiducia.

Facciamo un esempio per capire bene. Comprereste una casa su internet? Probabilmente no. Ma perché? Se ci pensate non la comprereste proprio perché non vi fidate. Terribili pensieri vi assalirebbero. É rubata? É una truffa? Chi mi tutela?

Esatto, chi mi protegge? Di chi mi posso fidare, appunto?

Vediamo allora come funziona nel mondo offline, quello reale. Se vediamo quali sono i meccanismi che muovono la società vediamo che noi tutti ci affidiamo ad “autorità centrali”. Pensiamo al catasto, al sistema bancario, alla motorizzazione o ogni altra autorità che detenga un registro. Si un registro. Come facciamo a sapere se una persona è laureata? Noi tutti ci fidiamo che l’Università abbia tenuto conto degli esami e dei relativi voti e abbia poi assegnato la laurea dopo un certo percorso.

Qualcuno controlla? No, noi ci fidiamo.

Quando facciamo un bonifico, anche online, ci fidiamo che la banca spedisca esattamente l’importo che ho richiesto alla persona designata. Non un euro di più. A sua volta il destinatario si fida che la banca accrediti sul suo conto esattamente l’importo esatto, non un euro di meno.

Questo è un esempio di come ci siamo sempre comportati. Ci siamo sempre fidati di queste “autorità centrali”.

Ma qualcosa cambia con le nuove tecnologie. Succede allora che in America, a New York, una azienda scopra che nel quartiere di Brooklyn ci siano davvero tante abitazioni con istallazioni fotovoltaiche. Così decide di fare un esperimento. Vuole creare un nuovo mercato dell’energia.

Pensate a quanto sarebbe difficile normalmente. Avvocati, associazioni, leggi del governo, e in più si dovrebbero mettere d’accordo molte persone. E poi a chi affidarsi?

Ma succede che un giorno d’estate del 2017, due vicini facciano con successo la prima transazione. Uno ha venduto energia e l’altro l’ha comprata. Si tratta di pochi dollari, esattamente 1,87 dollari, ma cambia tutto. Perché tutto è stato fatto autonomamente, grazie alla tecnologia Blockchain.

Quindi le Blockchain permettono davvero di cambiare tutto. Ma come allora?

Normalmente, come abbiamo visto, avremo un solo registro detenuto da una autorità centrale, una sorta di registro segreto. Tra l’altro se voglio imbrogliare è molto facile, basta corrompere chi ha accesso a questo registro unico, di solito poche persone, ed il gioco è fatto.

Nel caso della Blockchain immaginate di avere si, un registro, ma pubblico. Visibile a tutti. Inoltre immaginate che questo registro non sia unico, ma che ce ne sia una copia in ogni computer. Anzi non una copia, ma lo stesso registro. Esatto, non c’è una versione madre del registro, sono tutti uguali e se se ne cambia uno, per esempio, se si aggiunge una riga, se si scrive qualcosa su uno di essi, istantaneamente tutti si aggiornano. Di fatto è lo stesso registro.

Ma abbiamo detto che Blockchain vuol dire catena di blocchi. Così basta scaricare un semplice programma e si diventa un blocco della catena. Come blocco della catena, anche noi avremo una “copia” del registro e questo sarà visibile a tutti. Ogni blocco controllerà gli altri e viceversa.

Su ogni registro è segnato ogni passaggio, transazione, ma volendo molto altro, ricordiamoci che è informatica, potrebbero esserci tutti i video, file o tracce audio di una certa cosa.

Quindi ora torniamo alla nostra casa. Siamo su un sito web che vende case, ne vediamo una che ci piace e incredibilmente potremmo comprarla senza problemi. Perché?

Perché utilizzando la tecnologia dei blocchi, ogni documento della casa sarebbe registrato sui blocchi, ma non solo, anche il notaio che ha firmato un documento, carte del catasto, produttore, costruttore, materiali usati e tutto il resto, magari anche con tutti i documenti scannerizzati. Non ci sarebbe truffa.

E qui arriviamo al vero punto delle Blockchain. Esse permettono di eliminare ogni mediazione, di togliere ogni intermediario e fare tutto direttamente. Soprattutto perché sono inhackerabili. Nessuno potrebbe modificare quei file.

Il motivo è semplice.

Ogni tot minuti il sistema crea un blocco in più. Ogni blocco inoltre è crittografato, cioè non ci sono scritte cose in nessuna lingua, ma in un codice matematico. Per risolvere quel codice ci vuole un sacco di tempo. Non è un processo difficile, ma è un processo lungo. Cioè si deve risolvere un’equazione molto lunga. Nel frattempo il sistema ha creato un altro blocco.

Come fare allora per un hacker? Dovrebbe essere più veloce del sistema che crea i blocchi. Inoltre si dovrebbero contraffare tutti i blocchi e non uno solo. Insomma servirebbe così tanta energia e computer così costosi e potenti che costerebbero più della casa che si vuole comprare.

Ovviamente questa spiegazione è una enorme semplificazione di come funziona il sistema delle Blockchain, che ricordiamo è una struttura informatica avanzatissima. Serve quindi solo a dare l’idea di quali dinamiche entrino in gioco, senza scendere nei particolari del sistema che crea i blocchi, nel peer-to-peer o nella crittografia.

Tutto questo ci serve per capire che il sistema delle Blockchain presto porterà una vera rivoluzione, sradicando tutti gli intermediari che non portino valore aggiunto.

Prepariamoci. La rivoluzione sta arrivando.

Mentre e’ esiziale la centralizzazione del potere alla stessa stregua di quella dei servizi, perniciosa sarebbe l’eliminazione degli intermediari omettendo a priori una centralizzazione economica di efficace sostegno al reddito; infatti lo strapotere depauperatore per la societa’ delle grandi catene di distribuzione, va assolutamente ridimensionato in seguito regolato, con l’ingresso statale nei processi di guadagno e pagamento privato ed aziendale: destrutturare le catene di distribuzione o i piccoli intermediari come i notai senza ingenti emolumenti statali, sarebbe controproducente. Lo stato per mezzo di un riformulato sistema fiscale improntato sulla sovranita’ monetaria, e’ opportuno che paghi o ripaghi gli intermediari esautorati dalla blockchain, in modo non troppo dissimile ai guadagni antecedenti la blockchain stessa. Altrimenti tale introduzione innovativa perderebbe la propria carica sociale mirabile ai fini della creazione di ricchezza. Se poi si considera quanto gli illeciti all’interno della blockchain siano possibili e relativamente diffusi, se ne deduce il fatto che la centralizzazione del potere statale nell’equilibrio economico e sociale in ottica tecnologica, sia ineludibile.