Borsa italiana a Olanda-Francia-Lussemburgo

Euronext, il principale gestore azionario dell’Europa, ha appena concluso l’acquisizione della Borsa di Milano, che cosi’ passera’ a questa societa’ a capitale misto tra Olanda, Francia, Lussemburgo; dopo l’uscita della Gran Bretagna dall’Europa il listino borsistico principale promette di dislocare da Londra e approdare a Milano; inoltre e’ stato dichiarato che la sede delle transazioni informatiche di questo gigante finanziario con 3600 miliardi di titoli, verra’ depositato da Milano a Bergano. L’Italia verra’ tutelata, con questa acquisizione da Cassa depositi e prestiti e Intesa San Paolo che, sommate, ne hanno acquistato circa il 10% del capitale. Si registrano intanto le vette raggiunte dalla borsa finanziaria di Londra che, complice la banca di Inghilterra, ha sostenuto il lockdown emettendo sterline in favore dei cittadini tenuti lontani dal proprio lavoro.

Nella cornice di diniego da parte delle autorita’ europee, nel porre a Milano la nuova sede europea del farmaco, si spera che con l’acquizione di Borsa Italiana, almeno la capitale europea della finanza diventi il capoluogo lombardo. E la cancellazione dei debiti relativi al lockdown verso gli italiani con bce, sarebbe davvero encomiabile in ottica di nuovo assetto solidale europeo/italiano.https://www.facebook.com/marketplace/item/1271409729871201/




Legge omofobia pronta

Il deputato pd Zan al format: “ Un giorno da pecora”, si scaglia contro il ministro della giustizia in merito alla legge sull’omofobia di cui quest’ultimo e’ relatore; il parlamentare sinistrorso accusa il fatto che la legge sia pronta da oltre un anno ma sia stata tenuta volontariamente in disparte della dialettica elettorale; invece oggi che il ministro della giustizia ne sara’ relatore, il rappresentante Pd auspica che almeno in quest’occasione il ministro sfoggi equidistanza ed imparzialita’ che, secondo il dem, antecedentemente non aveva avuto. Infatti a detta del componente della maggioranza la legge sull’omofobia sarebbe richiesta a gran voce dalla maggioranza degli italiani. Mentre in Italia non e’ stata ancora calendarizzata una abrogazione della legge Costituzionale sull’obbligo di pareggio di bilancio.

Riguardo la legge sull’omofobia va specificato che se dovesse essere approvata, canzoni come:”Luca era gay”, non potrebbero essere pubblicate o cantate in quanto ritenute oltraggiose verso gli omosessuali. Tale legge mira a definire gli omosessuali una razza anziche’ una varieta’ di persone, pertanto discrimando la minoranza gay. Inoltre a proposito della legge reclamata da progressisti ed Europa va asserito che il Codice penale italiano contempla gia’ i reati di discriminazione, di attacchi alle minoranze ed alle persone di genere diverso. Infine su Povia ed il suo successo artistico del 2009:”Luca era gay”, va riportata una sua dichiarazione in merito al soggetto di questa opera musicale, che e’ un personaggio esistente, il quale dopo ventidue anni di vita omosessuale ha realizzato ed affermato la propria eterosessualita’.https://www.facebook.com/marketplace/item/210340406717147/




Arte audiovisiva al Senato

Oggi alle 16 una delegazione dell’Unione nazionale interpreti teatro e audiovisivo (Unita) incontrerà a Palazzo Giustiniani il presidente del Senato, Maria Elisabetta Casellati. All’incontro, che si svolgerà per promuovere la giornata dei lavoratori dello spettacolo, sarà presente anche il ministro della Cultura, Dario Franceschini. L’argomento della riunione e’ ignoto tuttavia va rimarcato il momento di grande afflizione del teatro e dell’arte italiana gravati dagli sbarramenti del Covid. Sebbene il cinema italiano vanti ancora una augusta tradizione di doppiatori vocali e la tendenza “anglofona” vada a scagliarsi contro il doppiaggio, tutelare la lingua italiana ed il cinema non debbono essere compito quasi esclusivi di Tim Vision, ancora “timida” sul panorama mondiale. Bensi’ e’ imperativo categorico approntare piattoforme pubbliche, private e miste di produzione filmica, teatrale, radiotelevisiva di qualita’, in grado di enfatizzare il cinema, il teatro e l’arte italiana traslati nella modernita’. Il che nel contesto delle piattaforme web di produzione, vendita, noleggio e condivisione filmico-artistica, e’ sempre piu’ prerogativa anglosassone e francese. Dato che la lingua italiana un paio d’anni orsono ha superato quella francese come richiesta di studio a livello mondiale, e’ opportuno suffragare questo episodio con un processo di edificazione pubblica e privata, di nuove multinazionali dell’intrattenimento audiovisivo in grado di rintuzzare il potere delle solite major e di quelle nuove come Netflix ed Amazon tv.https://www.facebook.com/marketplace/item/598907453997358/




Berlusconi riposo forzato

Sono sempre piu’ un arcano le condizioni di salute di Silvio Berlusconi, azionista privato di maggioranza del maggior gruppo radiotelevisimo privato in Europa: in seguito ai malori accorsi al quasi ottantacinquenne deputato di Forza Italia, i medici ne hanno prescritto un periodo di riposo forzato, anche a causa della vaccinazione effettuata contro il Covid.

Berlusconi da presidente del Consiglio italiano si e’ fino all’ultimo rifiutato di sottoscrivere il Fiscal Compact per l’Italia, complice il super ministro dell’economia Tremonti che lo ha affermato recentemente alla televisione. Tuttavia nel 2011 fu compiuto un atto di forza illecito da parte delle cancellerie europee, che in concomitanza hanno avocato il sostegno di Whashington, per costringere il cavaliere alle dimissioni; dimissioni ottenute per mezzo di un connubio di diniego di acquisto dei titoli pubblici italiani da parte dell’Europa, forieri di bancarotta, e compravendita di tutti i titoli Mediaset con cui si stava per far collassare l’azienda. In seguito fu inserito il pareggio di bilancio in Costituzione e l’Italia, sebbene incassi maggiormente di cio’ che spende, continua a peggiorare le proprie condizioni economiche, industriali e reddituali.

Tajani ha confessato del periodo di stasi per Berlusconi con l’obiettivo di rinfrancarlo dalle ultime fatiche.https://www.facebook.com/marketplace/item/1065032380635180/




Decreto blocco proroghe

Il consiglio dei ministri si e’ da poco riunito per ottemperare al decreto governativo del primo ministro volto a limitare lo smart-working ai dipendenti pubblici a non piu’ la meta’ del tempo del lavoro, fino ai nuovi piani organizzativi del lavoro, i quali dovrebbero avvenire non oltre il 2021.

Altro compito del confronto parlamentare consiste nella soluzione delle licenze agli ambulanti ed alle concessioni balneari, non riconfermati entrambi, in ottemperanza alle prescrizioni europee. A tal proposito il Tar aveva invalidato le leggi parlamentari volte al mancato rinnovo delle concessioni balneari e degli ambulanti per cui si sta discutendo ad una soluzione di tale vicenda che coniughi le leggi europee con i diritti dei lavoratori e le prescrizioni italiane.

Alla luce di cio’ che e’ avvenuto in occasione del collasso della Grecia, e’ opportuno che l’Italia presti attenzione ai progetti europei che mirano alla liberalizzazione di ogni settore su impulso della finanza: il Partenone si e’ tentato di vendere ai creditori tedeschi nel frangente della crisi greca, mentre l’aereoporto di Mikonos e’ finito sotto la proprieta’ di organi finanziari tedeschi; siccome l’Italia versa in una condizione di semifallimento gli obiettivi dei creditori europei focalizzano il patrimonio immobiliare, costiero, artistico e grand’industriale italiani, sotto l’egida di leggi continentali su base bancario-finanziaria.https://www.facebook.com/marketplace/item/1065032380635180/




Benessere da stanzialita’

Lungi dal rivolgere critiche malvelate ai nuovi volani dell’economia turistica quali i vari Trip advisor Booking, B£b, l’uomo contemporaneo deve evitare una corrosione minacciosa del proprio benessere. Solo che queste tendenze globalizzatrici che esortano alla spezzettamento del tempo libero in innumerevoli micro attività, inficia a lungo andare, la salute individuale.

Nel caso delle vacanze estive, il concetto di stanzialità può annoverarsi come centrale, se lo si contrappone alla superficialità ordinata dai grandi network del web che vogliono avere quante più prenotazioni vacanziere, brevi purchè molteplici e scevre di ragionamento ed interiorizzazione.

La stanzialità di una sola o due prenotazioni annue, in estate ed inverno però, favorirebbe maggiormente la salute dell’uomo, in connubio con l’economia del posto visitato per due fattori: il primo risiede nella serenità con cui il bambino o l’uomo possono assimilare gli aspetti anche meno pubblicizzati del posto visitato, magari ne possono scoprire autonomamente di nuovi; ed in ultimo perchè in un luogo è necessario scoprire anche ciò che non viene comunicato a livello mediatico, ma che concorre comunque all’erario, all’andatura economica del sito turistico in questione; il tutto porterebbe ausilio quindi, alla formazione individuale del turista sul piano anche culturale, ed all’economia complessiva del posto che si visita.

Inoltre la vacanza lunga si rivela esperienza arricchente e si riallaccia alla scia di attività che si fanno nel proprio luogo di origine, senza interromperle per breve o lungo tempo; pertanto il viaggio ed il turismo si coniugano nella “normalità” delle attività del visitatore, ma con un bagaglio di stimoli ed eperienze tipiche della diversità entusiasmante che rende bello, ogni angolo del mondo. Insomma il moto sfrenato alla eterogeneita’ dei luoghi in base alle offerte, alla molteplicita’ delle destinazioni in base al reddito ed alla brevita’ dei soggiorni per scarsita’ di tempo, concorrono al depauperamento mentale, spirituale e della personalita’; vacanze brevi ed eteroindicate inficiano la individualita’ della scelta e la possibilita’ di coltivazione e conoscenza sociali, davvero benefiche all’uomo.https://www.facebook.com/marketplace/item/1065032380635180/




I colpevoli dell’Arabia Saudita

In paesi mediorientali come l’Arabia Saudita, vige la scandalosa legge del più forte, allorchè sono consentite la flagellazione per gli attivisti politici e la lapidazione per le donne fedifraghe. Siccome l’Arabia Saudita siede nel Consiglio dell’Onu sui diritti umani e ha fatto recentemente saltare in aria nello Yemen uno scuolabus contenente minori, un difetto manageriale da una parte-flagellazione per gli avversari- e dall’altra- lapidazione per donne traditrici- è apodittico. Ecco allora le sanzioni imposte dalla “terra petrolifera” al Canada, dopo la denuncia da parte di quest’ultimo, per l’alto tasso di degradata inumanità che detta legge nell’immensa e popolosa Arabia Saudita. Qui dove alle donne è stato qualche anno fa consentito di guidare, si annida una società bigotta e fondamentalista, cui l’Occidente avrebbe da rispondere plasmando i propri modelli di sviluppo sul rispetto terrestre ed umano: ovvero ricavando risorse energetiche mediante il solo impiego di tecnologia scientifica, e facendo si che tale tecnologia non impattasse brutalmente con l’ambiente naturale del mondo. La strada l’ha tracciata la vituperata Tesla dell’americano Elon Musk, che risulta l’auto unica esistente, completamente rispettosa dell’ambiente, nonchè la più attrattiva al mondo tra le auto con tali caratteristiche.

L’occidente sviluppato con l’Italia in avanguardia, ha il dovere di sventare una terza apocalisse mondiale, con l’atto di autoprodursi in laboratorio le proprie risorse, la cui tecnologia pare ci sia già ma occultata da intrecciati sistemi massonici e finanziari. In questo modo lo sfruttamento dei bacini terrestri mediorientali e sudafricani, potrebbe ridursi fino alla cessazione, inoltre si darebbe adito ad un ritorno occidentale all’egemonia geopolitica, pur risultando l’intero occidente, inferiore di numero a quei paesi. E sopratutto il fenomeno migratorio di massa si ridurrebbe e diverrebbe effettivamente incostistente. Tuttavia finche’ la parte saudita piu’ religiosamente e culturalmente evoluta verra’ sminuita dallo strapotere occidentale, e i tiranni propedeutici allo sviluppo euroamericano innalzati al governo, il Medioriente e i continenti indigenti, costituiranno solo un problema sociale.https://www.facebook.com/marketplace/item/598907453997358/




Nazionalizzazione vs globalizzazione

Si è gridata da più parti una presa di distanza degli Stati dagli oneri ed obblighi della globalizzazione, fino ad assistere ai dazi trumpiani che probabilmente rafforzeranno l’Europa, eppure in questa furia globalizzatrice la chiave manageriale per una autoconservazione, risiede nella nazionalizzazione. Nazionalizzazione interpretata come pratica per la creazione di valore aggiunto per la propria nazione, giacchè le imposizioni della finanza e delle industrie cosmopolite, comportano spostamenti continui e spersonalizzanti di capitali e lavori negli stati meno “tutelati”; dunque auspicare una fase nuova è fisiologico.

Il problema globale risulta l’indigenza, assestatasi ormai anche nel facoltoso occidente, e per superarla occorrono nuovi strumenti di valorizzazione della forza lavoro. Ma che tali strumenti non siano privi di sostegni finanziari durante la fase preparatoria di un “nuovo corso”.

In Italia osservare otto milioni di poveri equivale a disporre di un bacino di consumatori di gran lunga inferiore rispetto al passato, ed e’ pernicioso per le imprese. Sebbene la cultura ed il sistema di formazione scolastico ed universitario italiano siano generalmente encomiabili, mancano solo gli strumenti politici e finanziari da sistemare, affinchè il numero di poveri si assottigli fino all’esaurimento.

Allora sforzi infrastrutturali e scientifici per rilanciare il Paese Italia mediante emolumenti dignitosi ed una strategia lungimirante, rimangono l’ultima spiaggia non solo per la penisola sudeuropea, ma per l’intero occidente. Occorre dunque un nuovo tipo di radicamento nazionale in quanto sono gli abitanti del posto in cui vivono, a volere il bene della propria terra ed a poter lavorare per il proprio riscatto ed il proprio rilancio, rinazionalizzando la finanza pubblica e parzialmente quella privata. Ad onta di finanzieri speculatori cosmopoliti e imprenditori senza scrupoli oggi assiepati in politica e burocrazia.https://www.facebook.com/marketplace/item/1065032380635180/




La bolla della criptovaluta

La criptovaluta minaccia di essere una travolgente ed efferata bolla speculativa di proporzioni bibliche, se non si prende coscienza della volonta’ del sistema bancario globale e centralizzato, di prenderne il controllo da un lato; e della sua potenzialita’ di abortire o potenziare dei progetti: Internet a tal proposito, ebbe una sorta di fallimento quasi aprioristico nell’epoca antecentente, contemporanea ed immediatamente postcedente al ‘2000; salvo poi diventare il “regolatore” nonche’ la “droga” mondiale del 2020.

Altro che Bill Gates uomo piu’ facoltoso al mondo, senza la volonta’ bancaria di affermare Internet come dominatore assoluto del presente, passato e futuro, si sarebbe tutto tradotto in una bolla finanziaria, come fu all’inizio, di proporzioni incommensurabili in termini di grandezza: oggi la criptovaluta vive la stessa storia dei primordi di Internet, per cui si tradurrebbe in una ingente bolla finanziaria speculativa, se i proprietari del sistema bancario e finanziario globalisti e centralizzati non ne prenderanno il controllo. Cosi’ come il web permane sotto il controllo in termini di proprieta’ ed azionariato dei plutocrati della finanza e delle banche, la criptovaluta e’ in procinto di passare quasi completamente nelle mani dei grandi oligopolisti finanziari e bancari. Dunque la parte di criptovaluta nata e detenuta in modo democratico sfociera’ in una esiziale bomba finanziaria; viceversa la parte di criptovaluta posseduta dall’aristocrazia bancaria, finanziaria e grand’industriale si tradurra’ in guadagni e stabilita’ finanziaria per i suoi proprietari ed i loro seguaci. Cosicche’ alla stessa stregua di Internet che in modo diretto ed indiretto obbliga ognuno a pagare un sito, lo spazio del sito e i social, la criptovaluta fara’ lo stesso a favore dei medesimi proprietari del web ed a detrimento dei soggetti che ne fruiscono, subordinati come con il web, ad obblighi politici, fiscali, monetari.

I soggetti che detengono il potere globale in forma privata ma con responsabilita’ pubbliche, ne andrebbero limitati o deprivati in qualita’ di trasgressori delle norme costituzionali: non e’ possibile infatti, che un manipoli di banchieri, finanzieri ed industriali, decidano in merito ai fallimenti imprenditoriali, alle multinazionali da far affermare, alle leggi da promulgare, ai diritti collettivi, al controllo mondiale.https://www.facebook.com/marketplace/item/1065032380635180/




La guerra per lo sfoltimento globale e i falsi debunker

Il celebre ospite sporadico ma enfatizzato dei talk show sulle principali emittenti tv italiane, nonche’ consigliere francese delle principali aziende italiane, Jack Attali’, sarebbe reo di alcune raccapriccianti dichiarazioni nel libro del ‘81 intitolato:”Il futuro della vita”. Qui si racconta l’auspicio dell’economista francoebreo e consigliere di Macron e Mitterand, nell’eliminare anziani, deboli, stupidi, ignoranti e persone non produttive.

Per salvaguardare l’equilibrio finanziario mondiale Attali’ avrebbe esecrato le suddette fasce improduttive e rimarcato la necessita’ di ucciderle con virus, o crisi perpetue, o ogni metodo organizzato. Per compiere tale sfoltimento demografico Attali asseriva di basarsi su un ingranaggio tale da non far percepire gli omicidi su vasta scala e far credere alle narrazioni di comodo riguardo al “male” stocastico ed ai rimedi virtuosi ed utili per “guarirlo”. Ora il problema relativo a tali dichiarazioni, deriva dalle agenzie di riscontro dei fatti o debunker, riccamente finanziate da governi e plutocrazie: il web e’ ingolfato, a proposito del testo attribuito ad Attali’, di articoli che definiscono bufala tale notizia; gli articoli in ballo smontano le dichiarazioni di Attali edulcorandone il significato, tuttavia rimandano a una dovizia di link a fact checker francesi anziche’ pubblicare l’estratto e le pagine del libro che farebbero capire il contesto. Dunque leggendo il testo ed i documenti originali, l’agenzia italiana e quella francese di “fact-checking” fornirebbero un servizio ortodosso; giacche’ ognuno potrebbe trarre autonomamente le conclusioni, e casomai affibbiare la definizione di bufala a questa vicenda.http://adfnews.it