Tv ed internet ipnosi, potere e anticreativita’: difesa individuale

Lo affermano di nuovo degli studi recenti ma chi comanda davvero lo sa da molto ed e’ clamoroso: la televisione limita la immaginazione, con conseguenti microdanni alla creativita’ ed all’evoluzione individuale. Al di la’ del fatto che la televisione secondo dei documenti datati in possesso ai servizi segreti americani, secondo Janet Ossebard, ditiene una capacita’ di ipnosi in grado di indirizzare l’opinione pubblica, renderla apatica e dipendente, tutt’ora lo strumento prediletto per l’informazione e la fruizione di film, spettacoli e documentari, continua ad essere la antiquata televisione.

Nonostante il web trabocchi di professionisti, divulgatori, giornalisti ed artisti di alto calibro, la consacrazione verso il successo ed il potere politico, deriva tutt’ora dalla “scatola nera”. Donald Trump, unico presidente ‘America ad essere censurato in concomitanza da internet e dalla televisione, ha dovuto fondare un canale televisivo digitale che si innesti sulla propria interrotta me efficacissima comunicazione social, per suffragare la propria campagna politica e nuove fette di uditorio.

La televisione purtroppo, e’ un’arma controllata dagli stessi proprietari dei social e dei motori di ricerca, che in cooperazione con i servizi segreti deviati compongono per la Ossebard, una tela di censura inveterata verso tutto il mondo.

Sono inevitabili oggi, delle regole individuali da adottare per scongiurare la degradazione della propria fantasia, di fronte all’imposizione diretta o subliminale, della televisione nelle nostre vite; inoltre diviene vitale per tutti, interrompere il processo di ipnosi cui si e’ sottoposti guardando la tv per un tempo lungo prolungato: alimentare la propria fantasia ad onta della moderata fruizione della televisione diviene possibile associandone la lettura quotidiana di almeno due pagine di un libro di narrativa; viceversa spezzare l’ipnosi televisiva diviene fattibile con la consultazione di notizie da produttori indipendenti operandi quasi in incognito, nel mondo di internet.

Nell’ambito informatico, va rimarcato quanto i social ed i telefoni, mantengono le peculiarita’ negative della televisione, ossia limitazione della creativita’, ipnosi ma aggiungendone sopratutto scompensi energetici e dipendenza: la luce del telefonino moderno, in coppia con quelle dei social, i suoni derivanti, fa produrre serotonina anziche’ melatonina ad ogni ora del giorno, a prescindere dalla quantita’ di energia fisica e mentale di cui si dispone.

Per rintuzzare “l’aggressione di social e telefono”, va attuata la regola affibbiata alla televisione, cioe’ coltivare una costante lettura quotidiana di libri fantasiosi, con in appendice una maggiore coltivazione dei rapporti umani fisici, lo spegnimento del telefono o la sua mancata consultazione, ad un certo orario pomeridiano. In tal guisa si acqusisce serenita’ risultato di un sonno prolungato e migliore, produttivita’ con una focalizzazione preordinata su programmi di vera utilita’ per social o internet; infine si acquisisce benessere derivante da socialita’, cultura da lettura e maggior potere mentale allenando l’immaginazione.https://www.facebook.com/marketplace/item/1065032380635180/




Napoli Capitale e unica nicchia di cultura italiana

La carneficina dei giovani napoletani, meridionali in generale ed ancora italiani, ha una causa ben precisa: la diluizione della buona azione amministrativa patriottica in un connubio di subordinazione alla finanza speculativa ed alle multinazionali. L’unita’ d’Italia con il sud troncato delle sue ricchezze ed asset non e’ stata fomentata solo da italiani esterofili bensi’ dallo stesso strapotere finanziario apolide e grand’industriale transnazionale, antitetico allo sviluppo equo. Napoli ed il meridione pertanto continuano a versare in uno stato di penuria e blocco infrastrutturale pubblico, teleologici ad impedirgli di svilupparsi. Inoltre si assiste a veti incrociati, riguardo l’installazione di nuove infrastrutture e progetti similari, causati dalla volonta’ di mantenere benefici e posizioni di rendita, detenuti da privati e piccoli imprenditori. Veti e blocchi spacciati per immobilismo, sono numerosi in tutta Italia e non solo al sud, siccome le multinazionali e lo stato stesso pretendono di agire indisturbati per tutelare i propri interessi, a detrimento di cittadini ed imprenditori che magari si vedono sloggiare senza completi e puntuali indennizzi o alternative; questo e’ dato dalla “volonta’ di potenza” di quelle multinazionali che pretendono di dettare magari anche in Italia, le regole del gioco come fanno in altri paesi indigenti ma meno sviluppati e piu’ mansueti dell’Italia; il che si traduce in stallo e decrescita per comunita’ e territori. In tutto cio’ lo stato assiste orbato del proprio potere legislativo e finanziario per proteggere cittadini, imprenditori, e multinazionali, in quanto deve subordinarsi a quel mercato globalista in cui soggetti privati possono stampare moneta al suo posto e redigere decreti legge e nuove costituzioni giuridiche. In tale garbuglio lo stato viene bombardato da obblighi di pagamenti debitori verso le medesime multinazionali private di tipo finanziario e grande industriale, che lo deprivano del potere monetario per svolgere la propria mansione di garante della Costituzione.

Ora Napoli e la Campania sono i posti piu’ fittamente popolati d’Europa per cui costituiscono la panacea di imprese e commercianti che vogliono vendere e farsi notare da una massa ravvicinata e vasta di persone. Eppure Napoli, la Campania ed il meriodione intero, non usufruiscono delle risorse statali dovute in base al numero di abitanti, alla capacita’ produttiva, alla capacita’ fiscale ed al potere effettivo che detengono. Questo disastro si verifica per la decisione di quegli organi finanziari e grand’industriali privati, che pretendono di rendere Milano l’unica grande metropoli italiana, per mezzo della sua vicinanza ed interconnessione con le cittadine europee facoltose e le grandi capitali. Milano citta’ ha meno di ducentomila abitanti in piu’ della capitale in disuso del fiorente e defunto Regno delle due Sicilie. Ad onta del fatto che Milano oggi sia all’acme dello sviluppo e Napoli nel suo punto piu’ basso della storia recente. Ma Milano a sua volta vede interrotta ultimamente la propria rutilanza dallo stesso carnefice di Napoli-oligarchie finanziarie apolidi-seppure Milano sia piu’ produttiva e sviluppata dell’omologo centro cittadino limitrofo a Shangai.

Il meridione italiano insorge anche se in perenne declino economico e demografico, con illuminati imprenditori come l’artefice di Dr, molisano patriota che ad Isernia ha plasmato la sua magnifica officina meccanica in una azienda automobilistica iper richiesta in Europa; auto assemblate in Italia e componenti di qualita’ giapponesi, come il motore Mitsubishi, con interni sempre piu’ europei ed italiani. Dr e’ in espansione in Europa, con acquisizione di punti vendita in Francia, Spagna, Portogallo, Belgio, Irlanda: figura Dr, l’unica azienda automobilistica completamente italiana, in seguito all’acquisizione della Fiat ad opera della Francia.

Napoli ed il meridione tuttavia, a differenza di Milano rimangono il bastione della cultura italiana fondata sulla amicizia, la famiglia, il territorio, la condivisione, i figli, i parenti, la piccola impresa, in maniera anticonformistica ai diktat sregolatori della vita, tutti business-oriented-dettati dal potere e assimilati da porzioni ingenti di Milano e di quel settentrione crescentemente dissimile all’Italia tradizionale. Quei diktat che innervano la societa’ subordinata al vero potere, che sono disgregatori di equilibrio, benessere e solidarieta’, e tacciano di provincialismo coloro che non vi si adeguano.

Il meridione d’Italia vede rastrellati miliardi illegalmente dalla criminalita’ organizzata, che li investe al nord ed all’estero, oltre alla dipartita dei fondi statali per l’equita’ territoriale, oggi devoluti al sud solo da parte dell’Europa. Il Sud ha visto volatilizzare un rapporto commerciale con Alibaba, maggiore impresa di commercio elettronico cinese, superiore ad Amazon, a causa della penuria di infrastrutture e della obsolescenza di quelle esistenti. Il meridione iposviluppato per avidita’ settentrionale, sottrae all’Italia due punti annuali di crescita annua, e non di certo a causa delle mafie! Dunque lo stato italiano va purgato dai suoi cancri che ne indirizzano politiche antidemocratiche ed antimeridionali, ossia gli organi finanziari e alto-industriali forestieri ed italiani, restaurando una banca pubblica a capacita’ monetaria infinita, per irrorare il territorio di soldi, sviluppo, e magari monete parallele all’euro ed al limite una moneta tutta meridionale impermeabile dal nord e dall’estero. https://www.facebook.com/marketplace/item/1065032380635180/




Dove finiscono i btp e lo spread

L’Italia dal dopoguerra non ha mai sofferto di problemi finanziario-economici sistemici; i siddetti difetti strutturali dell’Italia, denunciati da politicanti e loro promotori di ambito finanziario e grand’industriale, non sarebbero altro che un sistema di sviluppo e societa’ socialista, odiernamente attentato da oligarchie finanziarie per impadronirsi direttamente o indirettamente, di beni pubblici e ricchezza privata dell’Italia.

L’Italia detiene ancora il miglior sistema ospedaliero, universitario, scolastico, grand’industriale pubblico al mondo. L’Italia possiede il principale patrimonio immobiliare privato del mondo, alla stessa stregua della migliore compagnia aerea di bandiera pubblica del mondo, con il marchio Alitalia piu’ riconosciuto del globo.

L’Italia e’ il principale acquirente europeo di automobili, per cui si deduce l’affastellamento di pubblicita’ televisive con macchine nuove; l’Italia e’ il paese meno indebitato dal punto di vista privato, d’Europa, nonche’ secondo paese al mondo per quantita’ di risparmi bancari, dopo il Giappone. Fabio Dragoni al tal proposito alludeva a quanto antecedentemente la macrocrisi del 2008 gli operatori finanziari facessero di tutto per finanziare mutui agli italiani, giacche’ la capacita’ di restituzione dei prestiti per l’Italia, era superiore al mondo intero. L’Italia fino a un paio di decenni fa manteneva la posizione migliore secondo le agenzie di rating, ossia tripla A come gli Stati Uniti d’America, con la lira come riporta il giornalista d’inchiesta Francesco Amodeo, incoronata migliore valuta mondiale.

Per ottenere un potere economico privato per quella che era la nazione con il principale numero di arterie stradali al mondo, il debito dubblico era alto ma grosso modo quanto gli antisocialisti Germania, Francia ed Inghilterra, riguardo l’Italia; tuttavia l’Italia garantiva il debito venduto ed invenduto con il possesso della propria banca centrale, emittente di moneta in fasi di stallo, e incassatore di aumenti fiscali in periodi di inflazione.

Da quando l’Italia e’ confluita dapprima nello Sme ed in seguito in Europa, inibendo la funzione di garanzia verso il debito e la crescita, della Banca d’Italia, ogni italiano ha perso piu’ di trentamila euro come affermano esimi economisti del calibro di Valerio Malvezzi, Alberto Micalizzi e Guido Grossi; oggi l’Italia e’ in stagnazione permanente e fronteggia lo spauracchio dello spread, che prima era per lo piu’ inesistente-lo spread in America e’ di gran lunga superiore all’Italia-.

Oggi i titoli di stato italiani sono di fatto i piu’ richiesti di Europa per mezzo dell’elevato tasso d’interesse che conferiscono; oggetto di speculazione per consentire a Germania e Francia di mantenere bassi i tassi d’interesse dei loro titoli pubblici ed avere sempre una dovizia di liquidita’ in cassa. I btp italiani sono acquistati per diritto di prelazione, per lo piu’ da banche oriunde e fondi d’investimento che, in manfrine occulte, fanno peggiorare il rating italiano per acquistarne maggiormente ad un prezzo ribassato ed un interesse rialzato.

Le riforme strutturali prescritte dall’Europa verso l’Italia, si palesano in privatizzazioni di ospedali, universita’, scuole, spiagge, multinazionali pubbliche come Leonardo oltre che incremento dell’imposizione fiscale e cesura di emolumenti, pensioni e prestiti bancari. Insomma si mira ad un fallimento controllato e non contagioso dell’Italia, in grado di annichilire il volano dell’Italia consistente nel sistema economico e sociale di tipo socialista.

Con la rivalutazione immobiliare derivante dal bonus ristrutturazioni, i banchieri euro-americani preconizzano per gli italiani costi di mantenimento domestici crescenti, propedeutici alla vendita di tali immobili presso banche private, fondi speculativi forestieri che mirano all’impossessamento delle ricchezze italiane ed al prelievo sui conti correnti. Siccome le banche italiane di pregio sono tutte in mano a fondi e finanzieri esteri, non possono svolgere piu’ funzioni di salvaguardia pubblica; mentre la quota di titoli pubblici in mano agli italiani, e’ crescentemente inferiore, in spregio alla Costituzione garantista ma anche alla possibilita’ offerta ai tedeschi, di far acquistare i titoli pubblici invenduti, dalle loro banche “fintamente” private.

Ancora sono vietati per imposizione europea, gli aiuti di stato ad aziende macroscopiche private in Italia, a differenza di Pegeout-Citroen e la stessa Volkswagen in merito a cui gli italiani lodano la sequela di nuovi modelli che Fiat non produceva, omettendo il dato che tali marche francesi hanno inglobato Fiat. Intanto Vivendi’, azienda di telecomunicazioni francese, possiede la maggioranza di Telecom a dispetto del dovere di mantenere italiana la principale azienda telefonica europea, e ancora in Francia fu liquidata Mediaset che assunse la maggioranza della principale industria televisiva. Vivendi’ medesima mira ad inglobare Mediaset in modo reiterato nel silenzio dello stato e della pletora di giornalisti antitaliani con la scusa di essere antiberlusconiani. Nel frattempo la principale industria siderurgica europea, Ilva, giace sotto il controllo della Francia, a sua volta controllata da Jp Morgan.

Con la scusa che vi sarebbe penuria di liquidita’ per sollevare imprese e privati oberati da debiti, Covid, tasse e dispersione di clienti, i btp per gli italiani vengono sempre bloccati nella offerta senza assecondare tutta la domanda. Nel 2020 il btp agli italiani si blocco’ ad 80 miliardi rispetto la richiesta di 400. Con il teorema che attesta quanto un euro investito diventi quattro euro, quattrocento miliardi raggranellati in Italia e reinvestiti in Italia, avrebbero portato 1600 miliardi di liquidita’ durante il Covid, rispetto il pil italiano di duemila e dispari miliardi. Cosi’ senza debiti esteri l’Italia avrebbe rinnestato la propria economia in fase di Covid, tornando ai ritmi di crescita antecedenti il Covid.

Il prelievo dai conti correnti italiani per entrare nell’euro, e’ stato dichiarato pleonastico dal professor Rinaldi, giacche’ l’Italia continuava ad essere il paese piu’ facoltoso d’Europa, e nonostante la promessa di restituzione, gli italiani non sono mai stati rimborsati di tale latrocinio.

Il finanzialista e commercialista Valerio Malvezzi, infine, attesta quanto dall’ingresso in Europa l’Italia spenda per i suoi abitanti meno di quanto incassa con il gettito fiscale e, con tale processo, ha pagato di interessi sul debito pubblico, una cifra maggiore del debito pubblico stesso.

Riguardo infine la paventata e decantata volonta’ ed azione degli italiani di evadere le gabelle statali, l’Italia tutti gli anni secondo il professor Malvezzi, incassa con le tasse una cifra maggiore del proprio fabbisogno per cui va in avanzo primario, tipico dei paesi con grande capacita’ di crescita.

Fermare a suon di legge, i sostegni bancari alle piccole e medie imprese, rappresenta un’ennesima mossa anticostituzionale europea, che teme lo sprapotere imprenditoriale, scientifico e creativo, delle flessibili e qualitative imprese italiane, in grado di ridimensionare le multinazionali che puntano alla confisca dell’Italia.

Le agenzie di rating tutte estere, deputate a far fallire o meno l’Italia con la valutazione dei titoli pubblici, agiscono in pieno conflitto d’interessi, in quanto private, obbligando l’Italia a non affidare le proprie capacita’ finanziarie, ad un’agenzia di stato che, binariamente allo stato, garantisca gli investitori come un tempo. L’Italia di Craxi fece richiesta di ammissione nel G4 al posto di Russia o Francia, e sarebbe li’ il consesso dove di diritto dovrebbe stazionare… https://www.facebook.com/marketplace/item/210286617009465/




La miglior cosa di Bill Gates

Quando disse che la vita non e’ facile, anzi che era opportuno non illudere i ragazzi ed i bambini sulla bellezza “favolistica” della vita, Bill Gates, il decantato filantropo forse fece un’opera di pubblica utilita’, siccome questo spunto lo diede ad un discorso nell’universita’. Per il resto l’uomo d’affari ufficialmente piu’ ricco del mondo, in realta’ discendente Rockfeller e prestanome effettivo dei veri ricchi, ossia Rockfeller e Rotschild oggi parenti, e’ un filantropo molto peculiare, siccome le sue opere benefiche sono interconnesse alle societa’ sue e dei propri soci. Bill Gates agisce coinvolgendo i governi nell’esborso di denari in favore di prodotti di fatto posseduti da egli e dai soci, ma il cui effetto salvifico e’ relativo. I paesi sottosviluppati che ricevono le attenzioni di Bill Gates si sono trovati ad essere cavie per esperimenti scientifico-finanziari, da allacciare in seguito ai paesi piu’ sviluppati. Nel momento in cui la beneficienza diventa fonte di guadagno diretto ed indiretto come nel caso di Gates e seguaci, non sarebbe legittimo definirla beneficenza bensi’ unicamente impresa sociale.

Il portafoglio di investimenti e ricchezza fisica ed immateriale legato ai Rotschild, Rockfeller, Warburg, e’ definito in trilioni di dollari, superiore ad ogni uomo piazzato su Forbes nella classifica mondiale di opulenza.

Il Louvre stesso e’ proprieta’ Rotschild che ne guadagnano su ogni bigletto di ingresso, ad onta del fatto che il Louvre e’ stato “donato” allo stato di Francia. Molti doni scaturiti dal macrocosmo di Bill Gates presso i paesi poveri hanno avuto risvolti negativi, come afferma Janet Ossebard, ad esempio per i vaccini antipoliomelite economici, che hanno rafforzato il morbo su una dovizia di bambini e giovani-ragion per cui in occidente tali vaccini antipolio economici di Bill Gates non sono sbarcati-. Questa non e’ beneficenza ma sperimetazione, sopratutto a causa del fatto che Bill Gates non ha risarcito le vittime di tali vaccini malefici.

La vera beneficenza, da parte di un milionario, e’ stata fatta ad opera del defunto Micheal Jackson con oltre trecento milioni senza farmaci o genetica, ma solo con regalie, possibilita’ di far tornare a vivere i figli con i genitori indigenti, vicinanza fisica ed economica a ragazzi ammalati di cancro o Aids.

Bill Gates ha sciorinato giustamente, la questione che la vita e’ infernale non solo per i ragazzi, ma occultando o negando il fatto che cosi’ non dovrebbe essere e che, in realta’, la vita dell’uomo e’ divenuta sempre piu’ difficile da quando la monarchia e’ stata smantellata dalle aristocrazie finanziarie, con in mano le redini delle banche centrali e dunque degli stati, che vengono plasmati sull’avidita’ e controllo popolativo delle aristrocrazie finanziarie.

Rammarica il dato che Bill Gates, dall’acme della sua massa monetaria, si esima dal creare magari una banca popolare che faccia credito anziche’ debito, giacche’ l’inventore della Microsoft non riesce, non puo’ o non vuole risolvere i problemi infrastrutturali o vaccinali in profondita’.

I banchieri oggi decidono in merito allo sviluppo, all’indigenza, ma anche alla democrazia e la bellezza della vita: che gli uomini classificati da Forbes come i piu’ ricchi, visionari e probi al mondo, non aggreghino i loro beni in banche popolari scevre da debiti verso gli altri, trasecola ed indispettisce.https://www.facebook.com/marketplace/item/210340406717147/




Jeff Bezos sconosciuto

La narrativa mediatica mondiale, a proposito dei magnati della Silycon Valley, poggia sul semplicismo e sulla semplicita’ e modestia quasi “romantiche” dei fautori delle aziende Tech principali. Sarebbero studenti con grande acume gli inventori di Microsoft, Apple oppure un pionieristico commerciante atipico, l’inventore di Amazon. La maggior parte delle principali invenzioni tecnologiche che oggi imbrigliano il mondo con i social ed il commercio virtuale, sarebbero tutte legali, originate tra universita’ e garage, con pochi piccoli investitori a scommettere sul futuro: Janet Ossebard sul portale Odysee dimostra le melensaggini che offuscano l’opinione pubblica relative i social e Big Tech, dichiarando quanto il padre di Jeff Bezos fosse imbrigliato nel progetto militare Usa “Haarp”, ossia terremoti e maremoti ma anche piogge e modificazioni terrestri artificiali, prodotte da immani scosse elettromagnetiche derivanti da tale apparato di fili metallici ed elettricita’. Bill Gates sarebbe imparentato con la dinastia fianziaria a delle multinazionali oltre che che delle materie prime, Rockfeller; e Facebook in realta’ sia stato un prodotto approntato dai servizi segreti per controllare e classificare la popolazione. Ibm stessa, legata alle oligarchie finanziarie come Rockfeller, ma ufficialmente pubblica, fu plasmata su Microsoft che ne prese il controllo, con l’ausilio di Warren Buffet, banchiere sionamericano pigmalione di Bill Gates. Secondo la ricercatrice ed esperta di simbologia antica Janet Ossebard, le attuali plutocrazie della Sylicon Valley avrebbero privatizzato e spazzato e borseggiato la concorrenza, dei progetti militari americani risalenti a quarant’anni fa. In tal modo tali gruppo privati con in mano finanza e multinazionali principali, avrebbero preso il controllo di queste tecnologie militari segrete ma di proprieta’ pubblica, propedeutiche ad un controllo, dominio e impoverimento e spopolamento mondiale.

Da qui, a prescindere dalla verificita’ o meno di tali teorie, appare lapalissiano il tema del conflitto di interessi da normare, ma anche l’obbligo per i privati, di non entrare in possesso di segreti e prodotti strategici legati allo stato e sopratutto non manipolarli o sfruttarli per interesse proprio.

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Rissa Italia-Germania

Francesco Carrino, giovanissimo ma eminente commercialista e finanzialista “disallineato”, ha sul suo canale Youtube riportato di un fatto clamoroso, sebbene offuscato dalle catene dell’informazione italiana: la settimana scorsa Banca d’Italia e Bundesbank tedesca, si sono scagliate dei dardi nelle vesti dei propri governatori.

In merito alla richiesta della Germania di far pagare i debiti italiani precedenti e postcedenti il Covid, pena il blocco degli acquisti di titoli pubblici da parte della Bce, Visco ha replicato sulla indisponibilita’ italiana nell’obbligare privati ed imprese a pagare interessi sul debito pubblico con aggravi fiscali e cesure ai servizi con privatizzazioni. Il governatore della Banca d’Italia Visco, in merito al tema cruciale delle riforme strutturali prescritte dall’Europa a trazione tedesca verso l’Italia, ha rimarcato di non poter chiedere piu’ di cio’ che gia’ e’ stato fatto, all’Italia vessata da Covid e crisi antecedente. Ancora il “ridestato” economista italiano ha enfatizzato il fatto che l’euro e’ l’unica moneta senza stato ed in tal guisa implodera’. Ora spetta alla Germania corrispondere un’azione, che comportera’ crollo disintegrazione dell’euro oppure spalmaggio dei debiti pubblici con sgretolamento di ogni spread, a favore di un disegno politico non piu’ predatorio ma confederale-infatti le riforme strutturali sono solo una confisca degli asset statali, ad opera dei creditori a matrice franco-prussiana.

L’Italia non ci sta piu’ ed ora anche i suoi principali amministratori hanno riconosciuto l’obbligo di tutelarla da un lato, ma si afferma la consapevolezza popolare e manageriale che sta proprio in Italia l’ago della bilancia di tutto il mondo: l’Italia e’ la nazione con il maggiore tasso di impoverimento dopo l’entrata nell’euro. l’Italia e’ il paese con la seconda ricchezza privata al mondo nonche’ la terra con cui mediante speculazioni e spread, continua a crescere sopratutto la Germania oltre alla Francia. Ma le persone del settore sanno altresi’ che con l’andatura passata l’Italia aveva di fatto superato la Germania per Pil nel ‘2000. Il debito privato in Italia e’ il piu’ basso in Europa e la capacita’ di spesa sottoforma di conti correnti, se investita in debito pubblico, darebbe uno slancio di crescita annuale per l’Italia, a doppia cifra, maggiore della Cina. Gli esperti del settore sanno anche da quando esiste lo Sme l’Italia ha pagato come interessi il doppio circa, del suo debito pubblico, per cui oggi il debito pubblico italiano sarebbe giuridicamente cancellato in quanto ingiusto. Se l’Italia decide l’uscita assertiva dall’euro l’Europa affosserebbe trascinando Germania e Francia nel baratro, con conseguente collasso americano e cinese. Si auspica a tal punto, che Visco o Draghi magari, facciano rivalere nel mondo, il potere della nazione che amministrano…https://www.facebook.com/marketplace/item/193253755449422/




Fatti e dati occulti Italia

1 Su 383 ispezioni Nas presso bar in ospedali pubblici e privati 132 contengono irregolarita’ rispetto a cibi e bevande e misure di distanziamento causate dal Covid. Sono state impartite pertanto multe da 123000€, anche se gli ospedali sono da sempre stati fucina di contagi e lo stato ora preferisce multare e chiudere anziche’ fornire ristori adeguati in relazione a chiusure e ridimensionamenti degli spazi imposti per Covid.

2 Il settore alimentare italiano da qualche tempo e’ attanagliato dal carovita relativo a prodotti genuini e sapidi ma anche concorrenza sleale di cibi peggiori ed economici provenienti dai paesi sottosviluppati e contraffazioni che inquinano reputazione e sottraggono guadagni: emblematico il caso del Parmesan statunitense a proposito del Parmigiano Reggjano, mentre il governo elude la faccenda senza pretendere dazi su prodotti americani o suffragando imitazioni quasi totali di Iphone tutti italiani.

3 Svolta nell’omicidio di Ilenia Fabbri avvenuto il 6 febbraio nelle vicinanze di Ravenna. Sono detenuti in carcere l’ex marito ed un amico, per aver organizzato l’uno, e compiuto l’altro, l’uccisione della donna; la causa e’ l’entita’ della somma economica pretesa dalla 46enne, nell’ambito del divorzio.

4 Ispirarsi in Italia a Russia e Cina che penetrano i mercati occidentali con uomini chiave finanziati dallo stato, come Roman Abramovich proprietarjo del Chealsea e l’ex proprietario cinese del Milan, viene indicata una mossa difensiva ed in grado di riattivare l’economia di stato italiana per riprendere ad acquistare o edificare multinazionali strategiche all’estero, legate totalmente all’Italia con assunzioni e subappalti. In caso di vendita da parte di asset come Unicredit, Leonardo, Finmeccanica, Mediaset, bramate dalla finanza mondiale, bisogna cosi’ poter salvaguardare gli interessi dell’Italia.

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Finanza senza conflitti

Molto interessante figura essere la gestione patrimoniale della societa’ svizzera Act Finance, presso cui opera una squadra di operatori finanziari diretti dal dott De Risi, sopratutto in quanto i fondi su cui si punta posseggono peculiarita’ davvero sporadiche: sono i migliori indipendentemente dai mercati, e sopratutto scevri da conflitti di interesse; da qui e’ lapalissiano il concetto di appoggio bancario di Finance Act verso la Svizzera a moneta sovrana e da sempre neutrale dal punto di vista bellico e finanziario. Da tali caratteristiche infatti, deriva la stabilita’ monetaria di questo sistema di investimento flessibile che in un momento di stallo collettivo, e’ stato l’unico a guadagnare quasi il 6%.

Finance Act e’ un’azienda forse pionieristica per l’orientamento verso imprese solide e non suffragate da sistemi di interesse verso esse, inoltre l’aggancio di cui gode Finance Act presso una realta’ solida, permanentemente stabile e sovrana monetariamente e valutariamente come la Svizzera, la rende invidiabile per coloro, concorrenti che non dispongono di tali appoggi, dunque operano in posizioni meno vantaggiose. Che infine sia un napoletano a dirigere il ramo investimenti di questa azienda, e’ una nota di merito non solo per l’Italia ma anche per quella che fu la sua principale citta’ fino a poco piu’ di un secolo e mezzo….

Mentre odiernamente e’ opportuno seguire i flussi di denaro per scovare i veri e piu’ esiziali illeciti, e’ lapalissiano quanto il tema del conflitto di interessi, sopratutto in finanza, vada dipanato per salvaguardare imprese e consumatori. Infine la moneta sovrana svincolata da sistemi di controllo ed emissioni forestieri, appare l’unico salvagente relativo a momenti di forte turbolenza finanziaria.

Deittico dell’importanza cruciale del possesso statale di moneta, il caso della Gran Bretagna asserragliata dal Covid: qui i cittadini sono tenuti professionalmente e fisicamente fermi, ma con il sostegno di emissioni monetarie reiterate, teleologiche a non far decrescere l’economia e depauperare le persone.https://www.facebook.com/marketplace/item/1065032380635180/

Francesco Paolo Tondo




Costituzione e nemici della patria

2 Costituzione e management

Non si creda che il referendum sulla Costituzione sia stato abrogato in maniera irreversibile: adesso mi è tutto chiarissimo ed è una tragedia. Tutte le chiacchiere sul SI o NO al referendum sono fumo negli occhi per i disinformati. Sin dal 2012 Renzi (sindaco di Firenze) ha incontrato più volte l’ amm. del. del colosso americano, la Banca J. P. Morgan e il suo consulente Tony Blair, l’ ambasciatore USA e altri. La J. P. Morgan (che cura gli interessi anche di varie multinazionali) nel 2013 ha scritto che le costituzioni dei Paesi del sud Europa ( Portogallo, Spagna, Italia e Grecia) vanno cambiate perchè troppo “socialiste”,cioè improntate a idee democratiche, con governi centrali deboli rispetto ai Parlamenti, alle Regioni, ai diritti dei lavoratori, ai controlli sulle banche.
Renzi è stato il primo a ubbidire (perciò fu nominato premier al posto di Letta, senza essere stato eletto da nessuno) in cambio del salvataggio del Monte Paschi Siena e forse di altre banche tosco-emiliane sull’ orlo del fallimento, compresa quella di suo padre e del padre della Boschi. Ed ecco il Jobs act, con libertà di licenziamento, l’abolizione dell’art. 18, la devastazione di ben 47 art. della Costituzione, ecc. Se ci riuscirà, con questa “riforma” + la legge elettorale Italicum avremo un governo padrone di una camera dei deputati a lui asservita, un senato complice e non eletto da noi, il controllo della Corte costituzionale, del Csm e delle altre Autoritâ, della RAI e perfino della presidenza della Repubblica. Le Regioni non potranno più opporsi allo scempio del loro territorio (trivelle petrolifere a mare e a terra, gallerie tipo TAV, ponti e aeroporti inutili, boschi sventrati -già è stata abolita la Guardia Forestale- privatizzazione di tutto (comprese acqua e spiagge), firma dei trattati TISA e TTIP a favore degli americani e dei canadesi. E chissà che altro ancora, senza contare la revoca di tutte le promesse economiche fatte (perché i soldi non ci sono). Insomma per gli americani delle banche e delle multinazionali un successo strepitoso. Per noi una tragedia, grazie a quel bugiardo e traditore di Renzi, in mano a burattinai peggio di lui.
Alla fine dei conti Renzi e seguaci sono piazzati nei palazzi istituzionali che contano, rimpinguati da finte fondazioni volani di donazioni finanziarie mastodontiche, e con un unico, mero obiettivo: sventrare la mirabile costituzione italiana in favore di uno strapotere forestiero massonico assetato di borseggiare i conti correnti collettivi degli italiani; saccheggio, quest’ ultimo, imperniato sulla baggianata che l’Italia ha un debito pubblico troppo alto da sanare trasformandolo in debito privato, sotto forma di prelievi forzosi dalle casseforti bancarie personali.
E allora io voto NO. E voi? L’Italia e’ presa d’assalto dalla finanza speculativa transnazionale a causa della propria intrinseca religiosita’, al suo mastodontico sistema formativo che sforna persone con spirito, critico, capacita’ analitiche e competenti in maniera organica e non settoriale. Altro fattore che aliena le simpatie delle oligarchie finanziarie dall’Italia, consiste nel suo sistema politico e produttivo socialista, che ha spalmato ricchezza privata nei forzieri delle banche un tempo pubbliche ed oggi private, bramate dai fondi speculativi e banche commerciali per appropriarsi dei patrimoni bancari italiani ed investirli dove meglio ritengono.
Se non credete a tutto ciò, guardate i video che vi manda Francesco Amodeo. Se poi volete l’intervista al giudice Imposimato, chiedetegliela perché è un pò lunga. Francesco Amodeo ha collaborato con il defunto giudice Imposimato ed oggi collabora con A tutto Tondo, il talk show del direttore di adfnews.it Francesco Paolo Tondo, in procinto di ripartire con StreamYard. https://www.facebook.com/marketplace/item/1065032380635180/




Draghi e gruppo dei 30

La politica legislativa, bancaria, finanziaria e industriale, viene ormai globalmente decisa da uno sparuto insieme di banchieri, il famoso “Gruppo dei 30”, cui afferisce Draghi in qualita’ di membro permanente. Come asserisce il recentemente famigerato giornalista, autore ed editore con Matrix edizioni, Francesco Amodeo, il gruppo dei 30 e’ una masnada analoga al Club Bieldeberg, ma a differenza dei 120 uomini di quest’ultimo, e’ ristretto a pochissime persone con in mano i debiti pubblici e privati del mondo, che a differenza del passato oggi vuole imporre le politiche fiscali, sociali e perfino la presidenza del Consiglio in Italia.

Mario Draghi, a proposito del conflitto di interessi, non si e’ dimesso dal Gruppo dei Trenta prima di accettare l’incarico di Primo Mininstro, e cio’ che ha intenzione di attuare per l’Italia, lo ha redatto stesso lui stesso in un redame ufficioso del Consiglio dei Trenta: Draghi vorra’ far fallire l’Italia senza che essa trasporti nel baratro l’Europa ed il mondo; l’Italia per il presidente del Consiglio succeduto a Conte, dovra’ negare prestiti ed ausili alle piccole e medie imprese sotto una certa soglia di addetti, nonostante imperversi il Covid che dissangui costantemente l’economia delle piccole e medie imprese. In cambio il Gruppo dei trenta reclama con Draghi maggiori privatizzazioni, con l’intento di annettere la multinazionale di stato Leonardo, in seguito la quota restante di Unicredit, Intesa San Paolo; inoltre si vuole far aumentare la pressione fiscale con la scusante del debito pubblico incipiente, impossibile da garantire per la privatizzata Banca di Roma. In piu’ si prepara il terreno propedeutico alla privatizzazione progressiva della universita’, degli ospedali, e la rivalorizzazione immobiliare per aumentare i costi di gestione teleoligici ad acquisti da parte di banche ormai oriunde, fondi di investimento, multinazionali. Quest’ultima mossa si impernia sullo snellimento giuridico in merito alle confische a causa debitoria.

In un futuro remoto il Gruppo dei Trenta con i suoi emissari alla Draghi, vorra’ impossessarsi delle coste italiane per scopi di reddito da immobili e turismo.

Smantellare il traffico di influenze plutocratiche che impongono uomini di affari, direttori di istituti finanziari e industrie private al timone dello stato, e’ ineludibile. La difesa dell’Italia oggi, si impernia sull’attuazione di norme che obblighino ognuno, pur in conflitto di interessi come Draghi, ad osservare pedissequamente le leggi costituzionali: queste ultime tutelano il lavoro, il risparmio privato, il salario, le imprese, i servizi pubblici, negando ogni perdita parziale di sovranita’, al di fuori di contingenze belliche militari, non finanziarie. https://www.facebook.com/marketplace/item/193253755449422/