Barbari e strozzini

E’ comico esser tacciati come fucina di malavitosi da parte di nazioni nordiche ed occidentali che sfornano strozzini, pedofili, transessuali, genitori affittuari di uteri per fecondarli da lontano con il proprio seme, privando il nascituro del contatto primordiale con le madri, e della conoscenza del nome del loro genitore che li ha generati




Smaterializzazione

In Italia, maggiormente che nel resto dell’Europa, e’ stata concretizzata un’azione di smantellamento effettivo della disciplina costituzionale per mezzo dell’inserimento di un comma neonato, ossia il pareggio di bilancio, che si allinea all’accettazione universale di accettare la moneta unica, specialmente dal punto di vista della sua emissione; una legge costituzionale e a priori l’adesione ad una banca forestiera quale emittrice di valuta, con cui l’Italia si e’ alienata il potere di cui la dotava la sua Costituzione. Siccome il pareggio di bilancio prescrive all’Italia di non spendere mai piu’ di cio che incassa, e l’annuire rispetto all’impostazione monetaria residente all’estero, impongono politiche antitetiche alla Costituzione, l’Italia come nazione non esiste piu’: giuridicamente uno Stato infatti, esiste sulla base di tre elementi coesistenti: la emissione ed il controllo della moneta, il rispetto della Costituzione, la sovranita’ popolare; tutti principi questi ultimi, di fatto nebulizzati dalla firma di Trattati finalizzati alla cesura avvenuta del potere al popolo, di Costituzione effettiva, di sovranita’ monetaria. Dunque dal punto di vista manageriale, prima di perseguire i colpevoli di tali svarioni, e’ opportuno affermare quanto l’Italia non esiste piu’. Da qui la uscita unilaterale dai lacci illeciti con cui si e’ provvenuto ad annichilire il popolo, la Costituzione e la Banca centrale, dall’Italia.

Il baratro in caso contrario ad una repentina uscita unilaterale dell’Italia dall’Europa e dai suoi trattati surrettizi, portera’ all’impotenza foriera di morte effettiva. Magistratura, politica, burocrazia, banche, industrie, debbono assieme percorrere la via di una rigenerazione dell’Italia, anche a costo di perderne temporanei benefici economico-finanziari, da riedificare con il settore pubblico come parte attiva di crescita a doppia cifra. Approfondimenti sul canale Youtube Francesco Paolo Tondo e la pagina Facebook Francesco Tondo.




Il circolo vizioso

Il fatto che oggi si sia passati sopra i veti dei sindaci di alcune province italiane, relativi all’istallazione di antenne di connessione ultraveloce ad internet, la dice lunga: esiste un circolo vizioso in cui traspare una corsa e rincorsa continue verso la realizzazione, l’allineamento e la lavorazione, su nuove scoperte scientifiche rivoluzionarie e scevre di tutti i crismi di incolumita’.

La questione del 5 g che non dispone di dati inconfutabili inerenti la non pericolosita’ per l’uomo, di questa tecnologia, e’ il caso lampante delle rincorse comuni verso il guadagno o comunque la non perdita, rispetto ad innovazioni affermate e promosse prioritariamente della loro sicurezza, dai vettori e padroni della globalizzazione; in tale ottica essi scelgono cosa fare affermare, propagandare come volano di arricchimento complessivo, sugli interessi di tutti. Cosi’ il circolo vizioso della finanza, della grande industria, con la globalizzazione come mezzo di sfondamento di veti e ritrosie, si scaglia contro l’umanita’ dal punto di vista del suo benessere. E le postcedenti rincorse al debito pubblico e privato, per adeguarsi e sfruttare le nuove tecnologie, indirizza stati e cittadini verso i promotori delle scoperte spacciate come secolari; tali promotori sono anche i possessori delle banche che emettono debiti ai cittadini ed agli stati, oltre che i possessori di multinazionali, banche e fondi di investimento, alla stregua del fatto che i soggetti summenzionati posseggono anche le banche centrali che emettono materialmente i soldi oltre ai debiti.

La liberta’ di stampa, in tutto cio’ non puo’ ergersi a palladio di democrazia e tutela della salute con denuncie ed esposizioni dei dati che attestano la pericolosita’ del 5 g o di scoperte precedenti, siccome senza i finanziamenti pubblicitari delle multinazionali o quelli bancari, falliscono.

Il circolo vizioso che ha ingessato stampa economia, salute, tecnologia e vite di ognuno, si avvale della proprieta’ di banche centrali, private, multinazionali, politica, universita’, per influenzare la collettivita’ secondo interessi avversi alla collettivita’: uno fra essi e’ la rincorsa spasmodica all’installazione del 5 g senza aver scoperto e diffuso dapprima il sistema per rendere innocua tale tecnologia. Smantellare dunque tale circolo vizioso con la confisca dei beni statali, le sue banche, a soggetti privati da esentare di legiferare, esorta ad una riaffermazione dello stato in ogni suo ambito. L’alternativa sara’ la decimazione dolorosissima della popolazione mondiale, con la probabile caduta del mondo in una condizione di autodistruzione, ed irreversibile…




Attacco finale all’Italia

I piani anti italiani accelerano in maniera sospetta per troncare il progressivo destarsi della consapevolezza delle persone, per cui gli organi decisionali della somma finanza discutono sulla vendita di titoli pubblici ad interesse perpetuo: questo e’ il proposito per bilanciare la sempre piu’ urgente e decisiva uscita dell’Italia, dal movimento europeo di saccheggio economico denominato euro.

Una volta fuori dall’Europa, la rinascita italiana passerebbe attraverso una moneta a completo controllo pubblico, infinita nella sua emissione, che pertanto renderebbe da ogni prospettiva infallibile l’Italia. Tuttavia obbligando a suon di legge lo Stato ad emettere titoli ad interesse perpetuo, le catene del debito non cesserebbero di esistere giacche’ lo stato dovrebbe sempre pagare gli interessi pur disponendo di sovranita’ monetaria. Vanno immantinente dunque, incarcerati i registi di questa oscura, esiziale manovra di sottomissione definitiva dell’Italia alla morsa del debito, anche perche’ renderebbero controproducenti i titoli statali, in quanto lo stato non restituirebbe all’occorrenza la somma di soldi corrispondenti al titolo acquistato. Con questa prospettiva il titolo di stato finirebbe di svolgere il ruolo di salvadanaio garantito, da aprire all’occorrenza per pagare la cifra alta utile a fronteggiare vittoriosamente imprevisti o investimenti per la vita; cosi’ tutti i risparmiatori sarebbero indirettamente obbligati ad investire in titoli finanziari privati che non vanno ad investire per il benessere della nazione da cui attingono tali guadagni; ancora i risparmiatori sarebbero indirizzati ad investire nell’economia reale, in cui la maggioranza di essi non dispone di conoscenza adeguata a non subire perdite letali. Il piano dunque, di svuotamento e privatizzazione dell’Italia, giace vivido nell’agenda degli aguzzini posti nel deep state a legiferare; legiferare in favore della trasformazione del popolo in sStato, al fine di ottemperare ai compiti di esso, a causa dei quali il popolo non potrebbe salvaguardare anche se stesso, visto che provvedera’ a salvaguardare lo Stato; con tali presupposti il popolo italiano affondera’ assieme alla sua nazione, senza possibilita’ di risalita.




Il papa ambiguo

Esistono segnali inequivocabili nel mettere in allarme i cattolici all’interno della chiesa, come l’adozione da parte di Bergoglio, del simbolo raffigurante la stella con molteplici punte, non tre, corrispondente al Lucifero, Satana o Belzebu’; uno stemma che sostituisce, sull’emblema vaticano, la precedente stella a tre punte deittica della massoneria ed anch’essa bislacca; ancora strambo il mancato inchino del papa attuale, Francesco, davanti al Cristo prima di ogni celebrazione domenicale, inchino e baciamano effettuati tuttavia, davanti Alla triade Rotchild-Rockfeller-Kissinger in occasione della cerimonia dell’Olocausto. Oppure il posizionamento della statua di Moloch, personificazione di Satana, dinanzi al Colosseo; ancora il mancato recente spostamento di una secolare scultura lignea del crocifisso, sotto la pioggia battente del Vaticano. Se a cio’ si aggiunge la fugace dichiarazione del gesuita sullo scranno di Pietro, relativa l’opportunita’ di determinare una scissione cattolica, ci si interroga.

Durante la chiusura del Coronavirus, la messa pasquale del papa non ha fornito la benedizione “urbe ed orbi”, tipica per la consacrazione della resurrezione cristiana; inoltre la messa e’ stata resa nulla dalla mancanza assoluta di fedeli. Ambe due le contingenze, ossia la negata benedizione urbi et orbi, la assenza di fedeli in piazza San Pietro, secondo la dottrina cattolica annullano la messa. Se si allude anche all’imposizione collettiva di non fruire di messa dal vivo per tre mesi, assieme alle summenzionate anomalie, si giungerebbe ad un’inquietante realta’: la secolarizzazione e scissione massiccia della chiesa cattolica, da forze maligne interne, le quali hanno commesso un’illecito sesquipedale: l’induzione alle dimissioni di un papa cattolico eletto, che non si e’ dimesso dalla carica di vescovo, ne’ e’ morto, per cui il pontefice che resta in carica e’ quello dimissionario. Secondo il diritto vaticano.

Troppi segnali assurdi, movimenti strani e depotenziamento fedistico, si allacciano alle affermazioni del Nuovo Testamento, secondo le quali l’Anticristo si trova all’interno della chiesa, anziche’ fuori.




La mistificazione della moneta

L’era contemporanea nella quale le imposte non diminuiscono di costo, le multinazionali sono piu’ ricche e potenti degli stati e il denaro e’ emesso e detenuto da poche oligarchie, la lotta al contante e’ divenuta prioritaria ed equivoca; equivoca a causa del fatto che oggi di moneta liquida, ad onta di ogni evasione fiscale di sorta, ne gira pochissima per cui l’indigenza diventa piu’ stratificata; la lotta al contante e’ divenuta prioritaria anche siccome le plutocrazie che controllano l’emissione monetaria e le politiche di redistribuzione economica, nemmeno dispongono della mole di moneta e denaro richiesta in fasi di stallo come quella attuale. Tuttavia le oligarchie non necessitano di denaro poiche’ lo stampano all’occorrenza, pur se in periodi di magra economica mondiale, ma anche mettendo mano al portafogli non possiederebbero la liquidita’ di mille miliardi in euro necessari solo per Italia divelta dalla pandemia.

L’unica cagione per cui si vive scarsita’ monetaria globale deriva dalla bramosia di potere e controllo delle oligarchie finanziarie che controllano la emissione monetaria: esse danno denaro liquido solo ai loro accoliti ed attuatori delle istanze politiche decise da tali plutocrazie; in alternativa si vive la penuria e la scarsita’ deittica della digitalizzazione bancaria e monetaria propedeutiche ad un maggiore e definitivo potere politico. Da cio’ si evince l’importanza cruciale di confiscare i beni e i fondi illecitamente accumulati dalle aristocrazie finanziarie per disporne la societa’ affamata; inoltre e’ opportuna la confisca dei beni pubblici resi privati nelle stesse grinfie dei plutocrati che intimano il rispetto di leggi da essi promulgate dietro il “manganello” dell’emissione monetaria e della potenza produttiva ed impiegatizia delle loro multinazionali.




Un dolore cosi’ dolce

David Nichols ha gia’ venduto cinque milioni di copie con il manoscritto di narrativa precedente a “Un dolore cosi’ dolce”, ma conferma la sua perizia pur scrivendo una sorta di biografia come quella su indicata.

L’adolescenza ed una perdizione scevra di droghe ma causata dall’indigenza, attribuiscono a quest’opera un connotato di classicita’ tipico dei migliori romanzi ottocenteschi; infatti vi sono intrecciati dramma e amore, romanticismo e ambizione ma anche semplicita’ e rimpianto. Il tutto condito da modernita’, quasi contemporaneita e la presenza incessante di un’arte redentrice e vivida che scaccia il resto e vince i drammi. Ecco dunque Charlie, dimesso ragazzo di periferia che si imbatte nell’amore della sua vita in maniera inconsapevole, abbattuto dalle vicissitudini di un padre artistoide sprofondato nella droga come sfogo dalla frustrazione di un lavoro falcidiato dall’avvento della tecnologia musicale, foriera di poverta’, distruzione coniugale e squilibri nei rapporti con i figli.

Nella cornice di spettacoli teatrali inneggianti Scheakspeare scocca l’incontro ed il rapporto ma anche la sua ascesa, con l’amore di una vita di Charlie, ragazza abbiente ed istruita. L’amore matto e disperatissimo come stimolo a migliorare ma anche a borseggiare per poterlo godere in pieno, esprime il conflitto tra ricchezza e poverta’, la voglia ma anche l’impossibilita’ di un riscatto per le avversita’ della penuria e di una perenne instabilita’ famigliare. Il talento del narratore tuttavia, ben enfatizza, in maniera inusitata, quella comune adolescenza infernale per i reietti della tecnologia totalitaria nella societa’ anglosassone. Come a cristallizzare la sorte dei giovani obbligati a deviare il corso della propria istruzione e della spensieratezza per cause di forza maggiore. Ma l’amicizia ed il talento dimostrano essere le chiavi di volta, qualche volta, anche per coloro che si sono lasciati andare, e che per mezzo della loro avvenenza, hanno goduto del favore dell’amore dato dall’alto della bellezza e prosperita’.

Il tema dell’ambizione artistica, Nichols lo identifica con la perniciosita’ della vita che si rivela innumerevoli volte menzognera e foriera di disastri. Originale, interessante e fortificante




I regali letali

Scoptico ed immorale vendere o offrire come si procede a fare nell’arco degli ultimi mesi ed anni, le frequenze del digitale terrestre italiano verso gli operatori forestieri e privati, della telefonia mobile e di internet; frequenze dei cittadini, per trasmettere programmi alternativi e pluralistici, di proprieta’ collettiva e vincolata ai vantaggi della comunita’.

La comunita’ italiana che vedeva le reti digitali affidate alle emittenti radio e tv locali e comunque a soggetti facilmente regolarizzabili con leggi benefiche per la collettivita’, si vede ora immolate le reti del digitale italiano ai grandi distributori di contenuti on line; cosi’ i social network americani in mani ai servizi segreti anche deviati, possono controllare lo scibile e obbligare i cittadini italiani a seguire i loro dettami, con impossibilita’ di essere, tali operatori, perseguiti in termini di legge. A differenza degli editori alternativi sottoposti a chiusure preventive di canali on line segnalati da pirati della rete quali vettori di disinformazione, i nuovi padroni della rete si stanno accaparrando le frequenze statali di trasmissione digitale. Con l’ecatombe dei piccoli editori, l’assenza fisica di rappresentanti di tali gestori internet in Italia, per lo Stato italiano diviene impossibile perseguire giuridicamente i proprietari e mandanti di atti illeciti, inerenti i grandi social, con la beffa che le tasse versate con i guadagni racimolati in Italia, questi titani abusivi della rete le irrigano verso paradisi fiscali europei come Olanda e Belgio o Lussemburgo e Irlanda.

Infine il tutto avviene in un’epoca in cui la maleficita’ per la salute delle connessioni ultra veloci, dopo essere accertata, non dispone di sistemi per stemperarla.

Stesso problema, causato dal lobbyng incessante verso il parlamento italiano ed europeo, le multinazionali della rete lo hanno provocato anche nelle altre nazioni occidentali, fuorche’ la Russia e la Cina: queste ultime nazioni infatti, figurano le uniche a seguire linee manageriali di sviluppo collettivo, economia regolamentata dal potere politico, nonche’ paese a maggiore crescita antecendente e seguente la pandemia di Covid. Uniche nazioni, russia e Cina, a bandire ogni infiltrazione monopolistica ed oligopolistica, delle multinazionali del web e della finanza private, che strage hanno fatto della piccola e media impresa occidentale.




Mosse per rinascere ed il futuro

Articolo 54 della Costituzione italiana: la difesa della Patria spetta ai cittadini-ai cittadini-anziche’ alla magistratura, alle forze dell’ordine, ai politici, ai militari. Il che esorta il popolo a non appisolarsi mai sugli allori, parlare ed informarsi relativamente alla politica, all’economia, al management, alle relazioni internazionali. Mai assopirsi sugli allori di diritti di cui si gode ma per cui non si e’ lottato; organizzare incontri fisici ed intervenire in piazza per reclamare benessere negato, diritti dissolti ed informazione indipendente. Sempre e comunque giacche’ le dittature si instaurano in momenti di “distrazione” collettiva. La democrazia si esprime finche’ c’e’ controllo popolare sulle oligarchie: approfondimenti sul canale Youtube Francesco Paolo Tondo e la pagina Facebook Francesco Tondo.




Dio salvi l’America

Gli Usa sono odiernamente il bersaglio del Deep State, ossia quella matassa tra

banchieri, generoni, grandi capitani d’industria quali quelli a capo di Google, Microsoft Apple Citybank Morgan Stanley, Blackrock, Wall Street, politici sinistrorsi, potentati militari e farmaceutici che si vedono bersagliati dalle recriminazioni di un popolo affamato. Trump incarna il disappunto del popolo impegnato nell’economia materiale avverso alla globalizzazione e sta incanalando il malcontento, unico nella storia americana, contro le sue multinazionali, le sue banche private, obbligandoli a rispettare la Costituzione. Il Covid era il loro colpo di coda ed e’ stato sbugiardato, l’omicidio del negro era la cartuccia sparata a tradimento manipolando intenti e notizie ma la popolazione afro-americana e’ sempre piu’ schierata dalla parte dei veri antirazzisti; allora Antifa, ossia sinistra armata terroristica-non ne faccio una questione di poli politici-sta assaltando New York ed il Minnesota dandogli le fiamme. Si sta cercando di recidere i fondi, nonostante l’avversione popolare per questa scelta, verso le forze dell’ordine americane, cosicche’ i cittadini assistono inermi agli assalti dei loro negozi ed a se stessi dei Blakblocks: i corpi militari Usa addestrati nella guerriglia urbana e nella cruenta gambizzazione dei cittadini che assalto’ l’Italia in occasione del G8 del 2001. I negri in gran parte ed i giovani stanno inconsapevolmente sostenendo i Blackbloks apparentemente sottoforma di manifestazioni anti razziste.
Adesso che l’America, vera patria di liberta’ e ricchezza si sta destando dal tedio dei rutilanti petrol dollari e della speculazione, e’ diventata il bersaglio numero 1 di corpi militari terroristi deviati, al soldo di plutocrati, apparati di sicurezza e pezzi di stato corrotti che non vogliono lasciare il loro scettro teleologico all’imbarbarimento, all’impoverimento ed al controllo globale.
Dio salvi l’America- Io sono americano.
Approfondimenti sul canale Youtube Francesco Paolo Tondo e la pagina Facebook Francesco Tondo.