Genova: vittoria medici no-vax ma Napoli perde
Personale sanitario no-vax sospeso dal lavoro per sei mesi in Asl2, e mandato a casa senza ricevere alcuna retribuzione. Questi gli effetti del decreto legge Draghi del 31 marzo, ma è arrivata una svolta in queste ore: il ricorso di questi lavoratori è stato vinto a Genova. A rivolgersi all’avvocato Roberto Penello, una decina di lavoratori facente parte del personale sanitario del Santa Corona di Pietra Ligure, tra cui diversi infermieri. “Dopo il primo grado che ha avuto esito negativo a Savona – spiega l’avvocato -, è finalmente arrivata la svolta sulla questione: a Genova, con la sentenza che vede condannare l’Asl2. E’ stata condivisa in toto dal giudice la nostra tesi di pensiero”. Prima di procedere alla sospensione dell’attività lavorativa, l’azienda sanitaria avrebbe dovuto verificare l’inserimento di queste persone in altre mansioni, anche inferiori che non comportassero un contatto con il pubblico – spiega Penello -. Ma in questi casi non è stato fatto, almeno, l’Asl2 non ce lo ha dimostrato. Quello che abbiamo contestato non è stato il decreto in sè, ma il fatto che l’azienda sanitaria non avesse rispettato la procedura prevista. E così la sentenza ci ha dato ragione, condannando l’Asl2 a erogare tutti gli stipendi sospesi dalla data della sospensione a fine dicembre 2021”, conclude.
Nel napoletano non e’ stato possibile ottenere questi risultati mirabili per la stragrande maggioranza del personale sanitario ed extrasanitario reticente al vaccino pandemico, a causa dello zelo del direttore sanitario e dei colleghi vaccinati e favorevoli al siero, che hanno obbligato gli impiegati, anche quelli disabili, ad iniettarsi la sostanza. La spiegazione a cio’, secondo un medico che ha denunciato tale episodio al quotidiano nazionale Adfnews, era correlata alla mancanza di alternative e l’obbligo del servizio, anche con un certo sarcasmo da parte dei dirigenti. Le denunce del caso non sono state concretizzate dal medico disabile per una certa astenia in seguito alla emarginazione ed allo scherno subiti, binariamente al blocco del salario per ben quattro mesi confluito nella minaccia perentoria di licenziamento se non si fosse vaccinato. Ad oggi, nella fattispecie del medico disabile, si apprende anche della sua presentazione al direttore sanitario pilatesco, di un fascicolo che attestava il pericolo duplice della vaccinazione nel suo caso, che avrebbe nel peggiore dei casi procurato la dipartita o l’immobilita’ tetraplegica del professionista.
Fortunosamente al medico succitato oggi obbligato al trittico di dosi vaccinali, non si e’ verificato alcun disagio o malanno fisico; ma all’operatore sanitario che si e’ confidato ai microfoni di Adfnews e che era da poco assunto, non e’ andata altrettanto bene. Infatti, sebbene restio all’iniezione e minacciato immantinente di licenziamento, l’infermiere napoletano attualmente ipervaccinato, padre di due figli e marito di una donna sottouccupata, lamenta stanchezza improvvisa in seguito al vaccino, nonche’ forza e resistenza ridotte, anche se parzialmente.
Vocabolario
*Immantinente: subito.
*Restio: che non non e’ convinto.
*Reticente: che non vuole.