Presentatore X Factor si fionda nel mercato librario

Alessandro Cattelan non ha mai nascosto il suo interesse per la lettura: su Instagram, tra l’altro, tiene una rubrica in cui consiglia libri, ed è lui stesso autore (per Mondadori e Gallucci). Ma la casa editrice che ha fondato l’ex mattatore di X Factor si presenta come visionaria. Matteo B. Bianchi, fondatore della rivista ‘Tina”, con cui già dal 1996 si occupa di scouting letterario, è anche autore del podcast Copertina (storielibere.fm), che conta più di sessanta episodi, dirigera’ questa azienda. L’obiettivo di ACCĒNTO è “porre l’attenzione – mettere l’accento appunto – sui giovani talenti in Italia e nel mondo e, dall’altro, restituire spazio ai titoli meno recenti della letteratura mondiale ingiustamente scomparsi o mai arrivati sui nostri scaffali”. Tre sono le collane previste: “accento acuto“, dedicata agli esordienti; “accento grave“, che dà spazio ad autori e libri dimenticati, da riscoprire, e “dieresi“, che comprende titoli di saggistica dedicati agli argomenti più eterogenei.  I primi tre libri in uscita: Senza respiro della 27enne Raffaella Montana (un romanzo d’esordio sul dolore della malattia), di Tutto ciò che poteva rompersi di David Valentini (che, dopo alcuni racconti apparsi su riviste, propone un libro composto da una serie di racconti interconnessi alle vite dei protagonisti: testi che parlano di precarietà generazionale e del desiderio antico di avere una casa, un lavoro e una famiglia, e Manuale di caccia e pesca per ragazze di Melissa Bank, che uscì in Italia nel ’99, e che ora è riproposto con una prefazione di Paolo Cognetti. Alessandro Cattelan ha il privilegio di piacere al pubblico dei giovani e giovanissimi, che ha premiato in modo mirabile la sua carriera di Sky con il programma musicale che ha lanciato i Maneskin. Empatia con i giovani da parte di un ex ragazzo nato agli inizi degli anni ottanta che riesce a mantenersi giovanile nell’estetica, nell’abbigliamento ma non nel linguaggio mai sboccato o banale. Ragazzi cui mira a suffragare e far emergere oggi sul piano di un’altra nobilissima arte, ovvero la letteratura, il Cattelan.

Così per tre volte alla settimana saltella senza sudare dal meccanismo del Rosatellum nella vasca da bagno con Emanuela Fanelli al razzismo spiegato bene da Lilian Thuram («A nove anni, con i primi insulti, sono diventato nero»). Sgonfia le inutili polemiche social con due sole parole («È un’idiozia? E pazienza, mica l’ha detta Mattarella») e riduce il trash televisivo a una trovata esilarante fino alle lacrime, perché ridere sul serio aiuta sempre a pensare un po’: anche se la proprieta’ di linguaggio non caratterizza il nuovo editore Cattelan, va rimarcata la propria perizia nel coinvolgere i giovani e giovanissimi con uno stile sempre piacevole, modesto ma non mediocre, che si tramutano in oltre trecentomila seguaci social.

Secondo il vecchio adagio quando sai fare bene una cosa è certo che verrai spostato a farne un’altra. Succede di continuo e quando si tratta di televisione di Stato questa regola apparentemente non scritta diventa legge, incisa a caratteri cubitali nel bronzo del cavallo di viale Mazzini. Ma anche nel macrocosmo di Hollywood e del panorama mediatico anglosassone, in cui l’artista deve essere poliedrico e trasporre numerose arti. Alessandro Cattelan e’ specialista di conduzione agile, ed oggi si ritrova ad indossare i panni dell’imprenditore, dopo aver spaziato tra molteplici sfaccettature dell’arte. A lui affidarono in tempi recenti un programma impomatato di prima serata per poi criticarlo duramente, reo di essersi allontanato dal suo stile naturale. Ora che, dopo la prova multilingua dell’Eurovision, è tornato nei suoi panni più comodi in formato late night show, viene liquidato con un “Bella forza, sta facendo quello che gli viene meglio, così sono capaci tutti”. Difficile uscirne. Eppure l’ex ragazzo prodigio che ormai è un giovane uomo col fermacravatta, nel suo “Stasera c’è Cattelan” (su Rai Due) riesce a compiere un complesso lavoro di sottrazione come pochi altri sanno fare. Leva, elimina, toglie peso e spiegazioni superflue, non sottolinea, lascia che lo spettatore individui il proprio modo di seguire il senso del tutto, tenendo il dito sulla riga per non perdere il segno. E imbocca con agio la strada della leggerezza, quella in cui, per dirla con Italo Calvino che un po’ se ne intendeva, aiuta la tv (come la letteratura) a “elevarsi rispetto alla pesantezza della realtà”. Anche per questo e’ acclamato dal pubblico dei millenial e percepito perennemente come ragazzo. Cattelan rappresenta il futuro della televisione italiana per mezzo del suo gradimento verso i giovani e non, il proprio aspetto piacevole, la sua peculiarita’ di totale apoliticita’ ed equidistanza che permangono i principali requisiti dei veri artisti.




Twitter di Musk in procinto di criptovalute

Elon Musk ha annunciato che entro venerdì-oggi-chiuderà l’accordo per Twitter e procederà al pagamento della offerta di 44 miliardi di dollari che aveva proposto originariamente. Se Musk trasformerà Twitter in una piattaforma per pagamenti di criptovalute, come secondo qualche anticipazione, ciò vuole dire che il vecchio Twitter non esisterà più e lo stato profondo statunitense perderà il suo principale organo di propaganda, asseriscono gli addetti ai lavori ostili alla censura imperante dei social. La strada per il social di Trump, Truth, sarebbe cosi’ spianata. A quel punto, sarà evidente che c’è stata sin dal principio una sponda tra Trump e Musk per togliere di mezzo Twitter.
https://t.me/disclosetv/9688. Imperversa in questa fase un agone economico, finanziario ed industriale immane, che coinvolge indirettamente anche Trump e la propria piattaforma social quotata in borsa a Wall Street. Se Facebook all’epoca subi’ una coercizione da parte dei propri investitori nell’estromettere l’ex presidente americano dalla galassia delle proprie strutture di pubblicazione, oggi il “gigante” informatico si vede  per lo piu’ abbandonato dai giovanissimi ed ha esortato Trump a ritornare nel suo campo di comunicazione digitale. A tale auspicio Donald Trump, trainante dal punto di vista dei proseliti in ogni sua esternazione,  ha risposto picche asserendo che gia’ dispone di uno strumento digitale specializzato in social e comunicazione: Truth. Zucherberg sembra annaspare nello stallo che avvolge il suo ultimo progetto di realta’ virtuale che vede pochi iscritti e riscontri non importanti dal punto di vista del gradimento. Anche il settore di scambi commerciali di Meta non e’ stato in grado di egemonizzare il palcoscenico giacche’ siti come Subito in Italia ma anche Amazon, e Bay rinato e gli omologhi cinesi, risultano prediletti per quell’ambito. Trump in questa contingenza ha assicurato che avrebbe continuato a pubblicare esclusivamente su Truth social senza piu’ riapprodare sulle infrastrutture digitali dei concorrenti.

Il social di Trump in Italia non ha realizzato un profluvio di iscritti come si credeva, ed anche Rumble, unico social da sempre accondiscendente con il magnate americano di origini tedesche, riesce ad imporsi nel mercato italiano come nemesi di Fecebook ed affini. Dunque appare installata una situazione di progressiva obsolescenza dei social network in generale. Anche se l’introduzione delle monete digitali e la rimodulazione dei social network in fonti di scambio economico e valutario sembrano propedeutiche di uno scontro bancario, finanziario ed industriale tra l’agglomerato di multinazionali, banche, fondi di investimento di stampo globalista e progressista assiepati dietro le borse finanziarie, le istituzioni ed i social network occidentali; ed il macrocosmo di attori minori di medesima matrice di cui Trump e’ tedoforo, binariamente alle fazioni ecclesiastiche evangeliste, cattoliche tradizionali e cristiane ortodosse.

Le autorità di controllo del mercato turche hanno deciso di imporre una multa di 18 milioni di dollari a Meta (Facebook) per abuso di posizione dominante sul mercato. A questo si aggiunga il fatto che la società di Zuckerberg ha perso nell’ultimo anno più della metà del suo valore. Il mondo dei social che conoscevamo presto non esisterà più, di questo passo. Lo stato profondo sta perdendo i suoi strumenti di propaganda, controllo, influenza e categorizzazione commerciale, dicono i dissenzienti rispetto l’ordine di vita attuale. Ma la possibilita’ di vedere Twitter plasmato sulla criptovaluta e Facebook innestato sulla moneta Lybra, lascia presupporre che la guerra finanziaria e bancaria che vede in lizza anche Putin, si sta digitalizzando come tutto l’esistente, e potrebbe adoperare i social come dei veri e propri contenitori commerciali intersecati con comunita’ effettive che convivono e si scambiano prodotti e monete, in formato digitale e con risvolti fisici. Nel senso che i social potrebbero diventare tosto un metaverso munito di propria moneta ed organizzazione commerciale, comunicazionale, sociale, che ibridi realta’ ed informatica, eludendo i tradizionali apparati di potere.
https://www.rt.com/news/565374-t%C3%BCrkiye-fines-facebook-meta/




Sanita’ 5.0: realta’ o complottismo?

Il blog che focalizza il tema dei Med Bed, denominato Fulvio Oscar, allude a Nesara/Gesara come venturo nuovo paradigma finanziario irreversibile, in cui non ci saranno senzatetto, mendicanti, povertà, sofferenza o fame. Il tutto correlato ai mirabili avveniristici letti medicali. Benefici per la salute immani, di conseguenza . I Med Beds possono correggere i problemi medici del paziente per ripristinare il corpo di un individuo allo stato ottimale. Organi in ricrescita ad esempio: i letti possono sostituire o far crescere arti e organi. Nuove ossa e guarigione . Per coloro che hanno una protesi, la protesi verrà rimossa dal letto e sciolta in modo da poter effettuare una guarigione benefica. Chirurgia. Gli interventi chirurgici nei Med Beds daranno risultati immediati. Ad esempio, un lanciatore di baseball che necessita di un intervento chirurgico può entrare in un letto medico ed essere pronto a lanciare subito dopo il trattamento. In realtà, saranno pronti a lanciare prima di svegliarsi e uscire dal Med Bed. Danno VAX. I letti possono invertire i danni causati dai vaccini, tuttavia per coloro che non sono vaccinati e hanno lesioni naturali, le loro lesioni saranno una priorità. Pazienti cardiaci: i letti medicali curano i problemi cardiaci di tutti i tipi.

  Le dipendenze possono essere curate. Ma le persone dovranno ancora lavorare sul motivo per cui sono diventate dipendenti in primo luogo.

Scioglimento dei pezzi aggiunti dalla chirurgia.  I letti dissolveranno tutti i pezzi aggiunti chirurgicamente e ripareranno il danno, riportando il corpo allo stato sano prima che iniziassero i problemi.

Chemio.  Il Med Bed non solo guarisce i danni causati dalla chemio, ma restituisce il corpo alla completa salute rimuovendo tutte le escrescenze anormali.

Allergie. Le allergie saranno eliminate.

Odontoiatria.  Tutti i problemi dentali saranno riparati. E i denti si rigenereranno. I denti si raddrizzeranno anche se necessario. Sovrappeso. Sì. Puoi tornare al tuo peso ideale. Vista e udito. Sì. La vista e l’udito possono tornare al loro stato ottimale. Anche la cataratta può essere corretta. Cicatrici.   Le cicatrici saranno riparate e scompariranno.

Schizofrenia. I problemi mentali possono essere riparati.

Autistismo.  I bambini autistici possono essere aiutati con la sanita’ 5.0 derivante dai Med Bed.

Orto. Verranno trattati anche problemi ortografici come la regolazione delle ossa e la correzione ossea. Depressione. Essa sarà aiutata gradualmente. Alla fine un individuo dovrà affrontare il trauma in modo positivo. Ci saranno molti consulenti spiritualmente formati, sia umani che non umani, a quanto si legge, per aiutare chiunque soffra di depressione.

Med Beds come tecnologia puo’ rendere qualcuno più empatico, intelligente, ecc. Possono essere apprese/scaricate anche altre lingue. È importante, tuttavia, avere un motivo per utilizzare i miglioramenti che si richiedono per il download. Ad esempio, non ci sarebbe motivo di scaricare tutte le lingue su questo pianeta se non si prevede di usarle. E gran parte dell’esperienza su questo pianeta è il processo di apprendimento della conoscenza di si ha bisogno.

Salute perfetta.  I letti ripristineranno il corpo in una salute ottimale. Guariscono la mente.  Quando guarisce la mente, guarisce il corpo, secondo i redattori delle innovazioni in questione.

Vitalità. I Med Beds riportano gli individui a una salute ottimale. Se hai 80 anni, ad esempio, avrai la migliore salute per gli 80 anni. Ciò non significa che sarai agile e in forma come se avessi 30 anni. La regressione dell’età è possibile per prolungare la vita. Non tutti si dice saranno approvati per la regressione dell’età in questa che si preannuncia una palingenesi non solo sanitaria, a questo punto. Non è una cosa da prendere alla leggera il tema del ringiovanimento. Sarebbe infatti possibile ed approvato per gli scopi giusti solo al gruppo di persone deotologicamente ineccepibili.

i succitati letti possono correggere problemi che si sono presentati anche alla nascita.

DNA. Med Beds invertirà le espressioni genetiche che sono disattivate come MTHFR, dominanza di estrogeni e problemi di metilazione con la disintossicazione e la pulizia del DNA.

Capelli.  Possibile a quanto pare, sara’ cambiare il colore dei capelli e la crescita dei tuoi capelli.

Occhio. Possibile anche cambiare il colore degli occhi. Anche i problemi alla vista e agli occhi possono essere riparati.

Altezza. La altezza può essere modificata solo in circostanze estreme, a quanto si apprende.

4. Genere.   Se lo si desidera, Med Beds può riportare il sesso al proprio sesso originale.

Ricordi. Tutti i ricordi ritorneranno se fossero stati soggiogati.

Tatuaggi . Med Beds può rimuovere i tatuaggi.

Denti. I denti possono essere raddrizzati e ricresciuti.

Fumare.  I letti Med possono riparare i danni causati da anni di fumo.

Conoscenza. È possibile scaricare le informazioni  Qualsiasi informazione può essere scaricata nel cervello, incluse altre lingue. Tuttavia, parte dell’esperienza umana è l’acquisizione della conoscenza.

Il trauma mentale ed emotivo non sarà risolto. La tecnologia può sopprimere i ricordi, ma a un certo punto si dovra’ affrontare il trauma.

Ascensione. Sembra che il Med Bed risolva solo il corpo fisico, ma i problemi emotivi e mentali sono qualcosa di cui ogni persona avrà bisogno per lavorare su se stessa. Ovviamente lavorare su questi problemi è ciò che fa aumentare la vibrazione di un individuo. Quindi, forse, avere una macchina per farlo ostacolerebbe il processo di ascensione per la persona. Questo potrebbe essere il motivo per cui il Med Bed rimane concentrato sulla guarigione del corpo fisico.

ORARIO DEL TRATTAMENTO: massimo tre volte. In questo momento, l’unica cosa che i letti non possono fare è far regredire qualcuno più di tre volte poiché le cellule cerebrali non sono grandi per più di due regressioni.

Credenze. Alcune persone sembrano credere che la guarigione debba coinvolgere la nostra volontà e tutte le difficoltà che ciò implica. Possono credere di dover resistere alla guarigione miracolosa.

È una scelta di tutti credere a cose come questa e dobbiamo rispettare le loro convinzioni.

Libero arbitrio. Ogni persona ha il libero arbitrio . Per coloro che sono pensatori negativi, potrebbero lasciare una sessione di Med Bed e il giorno successivo essere come prima del Med Bed a causa del loro pensiero. Ad alcune persone piacciono i loro problemi e il loro dolore.

Med Beds e la nuova terra non sono qui per cambiare le persone come si preferisce che siano. Questa tecnologia è qui per aiutare fisicamente la salute e la vitalità. È la scelta di ogni anima di pensare, sentire e comportarsi in un certo modo affinché quell’anima possa sperimentare quella particolare vita ed è contro la legge universale interferire con quella scelta di esperienza.

Regressione dell’età.   Il Secret Space Program non ha perfezionato la tecnologia per affrontare gli effetti sul cervello della regressione dell’età . La regressione dell’età è un processo molto diverso dalla guarigione. La tecnologia funziona in modo diverso nella regressione dell’età rispetto alla guarigione.

Al momento, se l’età regredisce più di tre volte, la demenza, il tessuto cicatriziale, i problemi neurologici e le capacità motorie diventano più probabili.

Limiti di regressione dell’età.  Si Puo’ essere regrediti all’età due volte in modo sicuro. La terza volta, le cellule cerebrali iniziano a morire.

I letti funzionano anche sugli animali domestici. Ciò include tutti gli animali. Cani, gatti, cavalli e qualsiasi creatura vivente per quella materia. Tutti gli animali possono beneficiare della tecnologia Med Bed.

Stile di vita.  Le persone potrebbero aver bisogno di una formazione su come mantenere uno stile di vita sano in modo da non dipendere dalla tecnologia. È come se ci si sottoponesse ad un trattamento e poi si continui a tornare indietro e a fare tutte le cose che si sono fatte: i risultati potrebbero iniziare a svanire . E sì, in molti casi dovranno esserci scelte di vita migliori.

Durata della vita.  Non si puo’ scegliere di vivere per sempre. Si  Puo’ regredire non più di tre volte dopo che le cellule cerebrali iniziano a morire.  Si avrebbe bisogno di un trasferimento dell’anima per continuare.

100 anni +.   Sì. Pare che si sara’ in grado di vivere più di 100 anni ed essere sani.  In effetti, sarà possibile per le persone essere in grado di vivere per più di 200 anni.

Frequenza.  La frequenza e gli schemi energetici accedono al DNA e al modo in cui si organizza geometricamente. Il DNA stesso è un’antenna, che attinge le frequenze/energie dalla sorgente primordiale (campo). Pertanto, ogni persona è specifica nella sua personale espressione della fonte e anche l’aspetto fisico è espressione del suo aspetto individuale.

Claustrofobia.   Vedi risposta in E.2. nel documento Q&A-MedBeds.

Accesso ai lettini medici . Vedi risposta nella sezione E nel documento Q&A-MedBeds.

Test di letti medici . Vedi risposta in A.2 nel documento Q&A-MedBeds.

Numero di visite per risultati.   Vedi risposta in E.1 nel documento Q&A-MedBeds.

La FDA non ha bisogno di approvare questa tecnologia. La FDA verrà per l’autore chiusa a causa della scarsa sua umanità.

Uso domestico.   I letti Med non potranno essere acquistati per un po’ di tempo dopo il lancio iniziale. Per quanto riguarda i costi, non ci sono parole su questo problema.

Prosperità e abbondanza per tutti vengono cosi’ preconizzati. I Med Bed fanno parte di quella prosperità.

Tali informazioni vengono fornite da Skye Prince dal canale Telegram “Skye’s Med Bed Room” 2021, documento “Q&A-MedBeds”.

Scritto consolidato di Vicki Le e perfezionato da Francesco Paolo Tondo.




I nuovi letti terapeutici forse diventano realta’ (I)

Usano una tecnologia per trasformare il  corpo in una salute ottimale utilizzando i codici originali nel  DNA. Questa tecnologia è stata testata. Con questa tecnologia, la nostra società si sposterà a concentrarsi sul benessere piuttosto che sulla malattia in campo medico. Non ci sarà motivo per nessuna industria di trarre profitto dalle malattie. Con i Med Beds, ogni essere umano sarà in grado di ripristinare liberamente la salute e vivere una vita sana in età più avanzata di quanto abbiamo potuto sperimentare di recente. Questa tecnologia è disponibile da 50 anni ed è perfettamente sicura. Il Secret Space Program la ha utilizzata con successo negli ultimi 50 anni. Tali notizie corredate da documentazione effettiva, stazionano su un sito blog a nome Fulvio Oscar.

I Med Bed verranno forse allestiti in centri di cura specializzati. Inizialmente saranno disponibili al di fuori dell’attuale sistema sanitario. Quando la tecnologia del letto medico verrà divulgata, gli ospedali e le big pharma potrebbero gradualmente ridimensionarsi e poi plasmarsi. Questo perché il nostro sistema sanitario non sarà più basato sulla malattia ma sul benessere.
La tecnologia sarà forse completamente finanziata dai militari. Non ci sarà dunque alcun costo per l’utilizzo dei Med Bed. Saranno a disposizione del pubblico gratuitamente. Il costo dei Med Bed sarà a carico dei militari in quello che si preannuncia in un venturo cambio di sistema politico, innestato su un ordine militare, di cui non si hanno prove inconfutabili o comunque effettive.

Ogni paese cosi’ avrà un centro dove le persone potranno prenotare un appuntamento. Il primo appuntamento sarà una consultazione che comporterà una anamnesi ed un esame completo del corpo. Quindi le informazioni del paziente verranno inserite in un computer quantistico il quale deciderà l’urgenza delle esigenze mediche dei pazienti. Sulla base di tale valutazione verrà programmato un incontro presso un centro nelle vicinanze.

Pare in arrivo un lancio anticipato di cio’. Attualmente, si prevede che gli appuntamenti inizieranno a metà gennaio 2022. Tale data potrebbe cambiare a seconda  dell’attività militare retrostante.

Inizialmente, i Med Bed saranno pesantemente controllati dai militari per un certo periodo di tempo, quindi la tecnologia non verrà abusata. Non ci sarà alcun trattamento preferenziale a causa dello status nella società. Tutte le persone saranno trattate in modo equo e saranno disponibili prima i letti per le persone in condizioni critiche.  Quando i Med Bed verranno rilasciati, verrà istituita una linea telefonica nazionale per la prenotazione degli appuntamenti.

I letti Med vengono replicati utilizzando una tecnologia avanzata. Si stima che si possano produrre 1.000 Med Bed al giorno per la distribuzione. Inizialmente i Med Bed saranno disponibili solo per specifici centri di guarigione e non potranno essere acquistati per la propria clinica o la propria casa. Come tutte le tecnologie mediche avanzate, è necessaria un po’ di formazione per utilizzare in sicurezza la tecnologia. Ci vuole anche una notevole quantità di conoscenze in materia di biologia, medicina e malattia per maneggiarli al meglio. Per qualcuno senza formazione medica, ci vorrebbero almeno 12-18 mesi di formazione. Quando verranno lanciati per la prima volta, i letti medici verranno utilizzati solo da personale medico professionale addestrato da personale militare. Le cliniche saranno  gestite secondo gli autori, dai dipartimenti medici dell’esercito. Coloro che utilizzeranno i letti come praticanti saranno invitati a lavorare solo su invito. Successivamente, ci saranno corsi e opportunità di lavoro disponibili per i medici professionisti. Una persona non può utilizzare questa tecnologia medica senza una formazione medica. Ad esempio, se  si ha un paziente con insufficienza cardiaca o con lesioni gravi dovute ad un incidente automobilistico, bisogna conoscere il pronto soccorso e come trattare il paziente prima di entrare nel Med Bed.

Un professionista dovrà sapere come leggere alcune anomalie rilevate dal letto. Molte persone non capiranno la tecnologia in questione. Questa non è una tecnologia che qualcuno può semplicemente premere un pulsante per far funzionare. Non è affatto così. Forse  inizialmente saranno posti, i letti medicali, nei centri principali sparsi in ogni stato e non disponibili per l’acquisto. Per quanto si evince, la domanda di utilizzo  dipenderà dalle necessità, non dagli apparecchi già disponibili. Ci saranno opportunità per altre tecnologie analoghe durante l’attesa, se necessarie.  Possibile che ci sarà un programma di formazione per Med Beds o per la tecnologia minore disponibile per coloro che non sono stati indottrinati in un’università? Potrebbe esserci una carenza di medici poiché molti di loro saranno accusati di crimini contro l’umanità, rimarca l’autore del blog da cui e’ presa questa notizia con tanto di tesi.

Fondamentalmente, verranno contattati per primi gli operatori sanitari o le persone con conoscenze mediche che sono veramente di una comprovata deontologia. Inizialmente i professionisti medici saranno selezionati solo su invito.

Le persone saranno formate in tutti i tipi di letti medici poiché ogni centro avrà più tipi di letti. Ogni membro del personale dovrà essere addestrato per utilizzare i letti medici. Nessun costo per la formazione e’ previsto.  I militari forniranno l’addestramento. Inizialmente non ci sono costi per la formazione. Il tipo di formazione sarà rilevante per il proprio background individuale. Ad esempio, un’infermiera assistente richiederà più formazione di un chirurgo del cervello.

Se si desidera avere un Med Bed Center, si richiederanno sei sale operatorie e sette Med Bed; due in una delle stanze che dovrebbero essere extra-large. Ci sarà bisogno di una stanza pre-procedura e una stanza di recupero. Entrambi con circa 30 posti letto ciascuno. Inoltre, un reparto notte con circa 27 camere, ciascuna con quattro o più letti. Ci dovrebbero essere anche circa 15-20 consulenti più altro personale olistico. Opportuno anche personale di supporto come receptionist, impiegati della caffetteria, addetti alle pulizie, personale di lavanderia, guardiani, ecc. Poi vengono i medici e i tecnici che gestiranno i letti. Inoltre, si richiedera’ di molte infermiere per le cure pre e post. È un compito enorme ed è per questo che per un po’ di tempo Med Beds sarà probabilmente controllato dai militari.

Le procedure durano da pochi minuti a 15 ore a seconda di ciò che si fa. Quindi, quando si chiamera’ il proprio centro nazionale, organizzeranno la consultazione iniziale con il centro più vicino al soggetto chiamante. Quando si arriva alla sessione di consultazione, il personale medico esaminerà la personale storia medica. In quella sessione, si fruira’ di una scansione completa del corpo di solito indossando un tipo di camice ospedaliero, che dura solo pochi minuti. Quindi verranno discussi i risultati della scansione ed i dettagli dei risultati. Si ponderera’ su cosa voler fare e le informazioni verranno inserite nel computer. Quindi il computer deciderà dove si verra’ inseriti nell’elenco e si vedra’ notificata la data, l’ora ed il luogo del trattamento.
Il giorno del trattamento, al proprio arrivo, verrà chiesto di cambiarsi in camice e verrà somministrato un leggero sedativo. Quindi quando si sale sul letto, verrà rilasciato un gas per dormire. Questo gas terrà addormentati per tutta la durata del trattamento. Al termine del trattamento si verra’ trasferiti nell’area di recupero e si sara’ visitati da professionisti medici. Si potrebbe anche essere visti da consulenti a seconda del tipo di procedura che sperimentata. La maggior parte dei problemi sarà guarita con una visita. I casi più complessi possono richiedere fino a 3 sessioni. Preparazione per una sessione: a tutti viene somministrato un sedativo prima di andare a letto, quindi si verra’ addormentati per la durata del trattamento, che sia di pochi minuti o di 15 ore.

Priorità. I non vaccinati avranno la precedenza sui vaccinati, a quanto pare. Le persone che hanno subito effetti collaterali dall’iniezione volontaria nei loro corpi dei vaccini saranno trattate dopo coloro che non hanno fatto tale somministrazione. Da tempo sono disponibili tonnellate di informazioni sui potenziali pericoli dei vaccini. Tutti sono stati in grado di fare i compiti e conoscere il potenziale danno, asseriscono i fautori di tali notizie. Coloro che sono nati con malattie gravi e hanno malattie con altri problemi medici accedono per primi ai Med Bed. Anche se ci saranno priorità per i non vaccinati, si prevede che tutti gli individui che necessitano di cure saranno prontamente trattati. Non c’è bisogno di preoccuparsi di essere trattati in un Med Bed. Ci saranno squadre umanitarie che raggiungeranno i senzatetto per il trattamento. Nessuno è lasciato indietro. Q&A-MedBeds documento. Fonte Fulvio Oscar blog.




Russia e nuova spinta ad ovest

La Russia sta prendendo in considerazione la possibilità di estendere le proprie operazioni nell’Ucraina Occidentale per chiudere in una morsa il regime di Zelensky e costringerlo a capitolare. Se la Russia sfonda a Ovest, Zelensky non rimarrà un minuto di più nel Paese ammesso che non lo abbia già lasciato.
https://t.me/AussieCossack/3787. Il ministro della Difesa russo Shoigu ha informato India e Cina riguardo alla possibilità che Kiev faccia detonare una bomba sporca per poi accusare Mosca. Questa è un’altra delle ragioni per le quali la Russia potrebbe sfondare a Ovest. Per rimuovere sul nascere qualsiasi possibilità di provocazioni estreme da parte dei nazisti di Kiev.
https://www.rt.com/russia/565378-russia-dirty-bomb-china-india/. Intanto le sanzioni antirusse stanno inficiando in modo esiziale tutta l’economia europea, in particolare quella italiana, con vantaggi di crescita per la Federazione russa, incommensurabili, dal punto di vista del Pil, delle esportazioni, del potenziamento della classe media. Con la recente fuoriuscita della Ford dal mercato russo, Mosca si ritrova a dover gestire in solitaria e di conseguenza in indipendenza, il mercato della auto che vede la diaspora anche di Renault, delle apparecchiature per videogiochi a causa della fuga di Sony, delle catene di panini seguitata la disinstallazione di Mc Donalds e Burger King. Viceversa sono aumentate di alcuni punti percentuali le importazioni di merce dalla Cina per la Russia, e sono aumentate di oltre la meta’ le esportazioni verso la Cina, tra materie prime, alimenti, prodotti bellici e tecnologici.

Ad Haiti invece si continua a sfilare con le bandiere russe. Il mondo multipolare da quanto emerge è ormai diventato una solida realtà nel mondo per i Paesi che aspirano a difendere la propria sovranità e indipendenza. Infatti sull’abbrivio di alcuni statu africani oggi si riscontra Haiti come simpatizzante della Russia. Haiti che vive la contraddizione relativa la vicinanza tra la zona facoltosa e quella indigente: quest’ultima vive con emolumenti inferiori ai venti dollari mensili, in uno scenario analogo alle Favelas, in cui la gente piu’ che vivere alla giornata, sembra vivere all’ora, con una situazione di gravosissima precarieta’. A separare l’area ricca da quella difficoltata della cittadina sudamericana, figurano barriere cementate con tanto di fili spidati, in un crogiuolo di forza dell’ordine e guardie private con mitra spianati e manette a portata di mano. Eppure anche la zona “patrizia” di Haiti, a giudicare dal nitore pubblico, l’estetica degli edifici ed il numero di persone che affolla le strade, non sembra versare piu’ in una condizione estremamente vantaggiosa.
https://t.me/intelslava/40003.

Il patriarca russo Kirill ha definito Vladimir Putin come un combattente contro l’Anticristo. È questa la figura del presidente russo. Non solo il leader delle nazioni sovrane, libere e indipendenti ma soprattutto un vero e proprio katehon politico cioè quella forza che impedisce la manifestazione dell’Anticristo.
https://t.me/intelslava/39984

Putin in un recente discorso ha portato il livello di critiche ed invettive verso l’occidente, sul piano religioso. Da qui ha additato il duo America-Europa come bacino di immani menzogne ed ha equiparato il liberalismo come antesignano di satanismo, nonche’ al mero satanismo. Putin ci tiene a far costantemente rivalere l’ontologia cristiana della sua nazione, ponendo l’accento sulla centralita’ del sovranismo e delle leggi statali, ad onta dei processi connessi con le privatizzazioni, i diritti civili, economici e sociali derivanti dalla laicita’ dello stato e dalle dottrine mercantilistiche e finanziarie. Sul piano della comunicazione e del giornalismo, sebbene siano anche a San Pietroburgo appannaggio statale, Putin allude senza esplicitarlo in modo palese, alla presa di potere in Ucraina dei nazisti di Zelensky nel 2014 definendo fraudolento l’impianto politico, ideologico e comunicativo dell’Occidente. Laddove in presenza di brogli elettorali certificati ma non denunciati, nella piazza dei festeggiamenti di Kiev, i miliziani del battaglione Azov imperversavano con fucili e lanciafiamme, sotto le telecamere russe e l’oblivione di quelle occidentali. Da li’ soni scaturiti continui omicidi, rappresaglie, intimidazioni e limitazioni, dei residenti ucraini russofoni. Gesti nefandi denunciati innumerevoli volte a Putin a cui non sono seguite azioni, fino allo scorso anno con l’operazione militare russa.




Cosa aspettarsi in Italia dal nuovo governo?

Lo scrittore e giornalista meridionalista Pino Aprile ironizza sul governo Draghi e la sua immane rappresentanza del Nord, con quasi nulla del Sud; cio’ in proporzione al sarcasmo utilizzato da una certa stampa territoriale che etichettava Conte come trasportatore di “terroni” nelle istituzioni e nei posti cruciali della politica. Il nuovo governo Meloni è completamente diverso, con una mastodontica rappresentanza del Nord ed una novità: Il governo Draghi era molto a destra e con i ministeri dei soldi nelle mani della Lega, partito con segretario e vice segretario nazionali condannati per razzismo e fautori di una politica territoriale sebbene sedicente nazionale; mentre il neonato governo di estrema destra ha tutti i ministeri dei soldi nelle mani della Lega, partito con segretario e vice segretario nazionali condannati per razzismo. E Georgetti vera appendice di Draghi nonche’ guarentigia statale di ricezione del Pnnr, rispetto del Patto con Parigi del Quirinale considerato esiziale per l’Italia.

E adesso vediamo il clamore dei seguaci del presidente del Partito Equita’ territoriale che apostrofa cosi’ queste alte cariche statali: “Un presidente del Senato che se lo chiami fascista risponde: “Lei mi vuole lusingare”; una ministra al Turismo, socia di attività turistiche, che si proclama “orgogliosamente fascista”.

Il ministero dell’Istruzione che aggiunge alla sua denominazione “e merito”. Speriamo che ad occhio sta a significare che saranno premiati i meriti”. Eppure il presidente del Pnnr ha ammesso recentemente che l’Italia non ne avesse bisogno. Ad ogni modo questo esecutivo e’ pregnato di conflitti di interesse che dall’Ucraina alla economia alla integrita’ territoriale, non lascia presagire buoni risultati. Le questioni Invalsi o similari, in base alle quali le risorse saranno attribuite “ai primi”, come e più di quanto già avviene, spauriscono coloro che siedono nelle scuole ed universita’ meridionali. Non è pregiudizio politico; abbiamo già queste storture, si scalda l’ex direttore di Gente originario di Taranto: “meritocrazia” delle università, con le graduatorie fatte con criteri vergognosi per identificare “le migliori” (più sono ricche e del Nord, più sono meritevoli di aiuto: questa la truffa dei “criteri”) sono ancora problemi sesquipedali e nodi irrisolti. Con la mensa e il tempo pieno, esclusivamente al Nord o quasi (un “diritto” all’italiana: ce l’ha solo chi se lo può pagare), in cinque anni, gli studenti del Sud fanno un anno effettivo di scuola in meno, rispetto ai colleghi del Nord. Ma invece di “rimuovere le cause”, come da dettato costituzionale, si premiano i privilegiati e si puniscono i danneggiati.

La scuola non è un campionato, ma un servizio. Mentre le scuole comunali nel napoletano oggi continuano ad annaspare negando dal principio il tempo prolungato ed affidando al pagamento genitoriale, tirocini e laboratori come quelli di inglese e musica. In uno scenario in cui le tasse provenienti da coloro che le pagano a Napoli e zone limitrofe, si confermano uguali per entita’, agli omologhi del centro-nord.

Il ministero delle imprese in mancanza di una porzione dei servizi segreti improntata esclusivamente sulle acquisizioni aziendali e salvaguardia delle aziende nazionali potrebbe essere quasi pleonastico. Forse è un’idea sbagliata pensare che lo sviluppo economico sia opera di popolo nel suo insieme, grazie alle “imprese”, le quali risultano da intendere quali strumenti, non come fine, a parere dei critici. Di qui la mancanza di programmi di sgravio fiscale per le imprese e finanziamento pubblico ad ufo verso esse, terrorizzano innanzitutto gli industriali.

Il ministero “Affari regionali e Autonomie”, se affidato di fatto ai leghisti come Roberto Calderoli (pure lui con la condanna definitiva per razzismo), è impressione che vada inteso come “Affari” a detrimento del Sud che vede la gestione ed il guadagno di Pompei gia’ in passato affidati ad una azienda del Veneto; stesso discorso per le famigerate Catacombe di San Gennaro, senza alludere al Centro Campania e Outlet la Reggia, principali centri commerciali del sud, saldamente nelle mani di aziende e consorzi settentrionali, in ultima Firenze. “Autonomia”, ovviamente differenziata? Lo hanno dichiarato ed è il primo punto nel programma di governo a trazione leghista eludendo i Lep, costituzionalmente garantiti ma non definiti in sede parlamentare, proprio a causa dell’esortazione di Giorgetti che spauriva all’idea di dover recidere i finanziamenti alla propria controparte politica e territoriale. Finanziamenti che avrebbero premiato per la prima volta nella storia unitaria, il Mezzogiorno scevro di servizi essenziali ed infrastrutture adeguate, come postulato dai padri costituenti, dal punto di vista della quantita’ di moneta.

Giorgia Meloni e’ la prima donna sul principale scranno politico d’Italia ma non deve cio’ essere strumentalizzato per legittimare linee politiche ed economiche antitaliane. Infatti le donne ai capi di Bce e Commissione europea, oltre che di alcune politiche baltiche, stanno dimostrando quasi inettitudine se non risultati pari o peggiori ai propri predecessori maschi. Meloni tuttavia ha dimostrato di esserlo, in gamba, portando il suo partito, in pochi anni, da un pizzico per cento a primo d’Italia. E sembra attuare una linea di subordinazione politica e finanziaria ad Israele, America e Francia, per mezzo dei propri viaggi recenti, strette di mano e dichiarazioni. Il trattato del Quirinale con Parigi e’ giudicato da economisti dissenzienti come un progetto di limitazione, controllo e progressivo annichilimento della potenza di fuoco economica dell’Italia. E Meloni sembra aver rilanciato questo asse, con il beneplacito di Mattarella intento a rassicurarsi alla fedelta’ verso la Nato, all’Europa, alla Francia e ad Israele, del capo di Fdi. Tutto cio’ fa evincere un sovranismo di facciata che fa rutilare i dogmi economico-finanziari di potenze straniere, a detrimento degli interessi nazionali.

Giorgia Meloni ha bisogno di dimostrare subito che fa sul serio e che loro sono di quelli che “realizzano”, il che potrebbe far finalmente partire i lavori per il Ponte sullo Stretto, ma al ministero delle infrastrutture c’è Salvini; e la Lega si è detta per il Ponte, quando non poteva farlo e se ne è sempre dimenticato, come Berlusconi, quando poteva farlo. Al Nord, salvo alle imprese costruttrici, non conviene un Ponte che inneschi un ciclo virtuoso per l’economia del Sud.
E Meloni ha mostrato in un paio di occasioni di esser contraria all’Autonomia differenziata (perché divide l’Italia e nel suo partito amano chiamarsi “patrioti”) ma pure di esser disponibile a barattarne l’accettazione con temi a lei cari (lo stesso suo partito è grograficamente diviso sull’Autonomia).

Forza Italia è già in buona parte fagocitata da Fratelli d’Italia e anche se Berlusconi decidesse di togliere l’appoggio al nuovo governo, è pronto un neonato gruppo raccogliticcio al Senato, per parare il colpo; ma fosse la Lega a ritirarsi dalla maggioranza, se l’Autonomia non passasse, la coalizione si sfascerebbe, perché Berlusconi coglierebbe l’occasione per farla pagare alla Meloni. E la Lega caldeggia per un potenziamento del Nord pur all’interno dei lacci europei, glissando sui dettami costituzionali in questa congiuntura di costi sesquipedali, crisi sistemica che stanno deflagrando specialmente al Nord. Da qui e’ a rischio il sistema italia formato da piccole e microimprese, gravato dai postumi della pandemia e della recessione italo-europea. In uno scenario in cui le multinazionali hanno superato gia’ da un anno i problemi di liquidita’ il governo dovra’ rintuzzare gli attacchi esogeni alle altre aziende e la loro cesura del credito, tra pericoli di bombe occupazionali, patrimoniali e fiscali in arrivo.




Mascherina a scuola: rinascita delle parentali

Negli ultimi giorni i genitori americani che non hanno intenzione di vaccinare i propri figli contro il Covid hanno fatto un salto sulla sedia alla notizia che il comitato consultivo dei Centers for Disease Control aveva votato all’unanimità per inserire il vaccino Covid tra le vaccinazioni richieste per frequentare la scuola. Il che potrebbe riflettersi tosto sulle scelte italiane.

Ciò significa che da ora i bambini americani per andare a scuola dovranno essere vaccinati anche contro il Covid? Non per il momento. Il Comitato consultivo infatti è un organo formato da “esperti” che si riunisce ogni anno per rivedere il programma di vaccinazione e aggiornarlo. La palla ora passa ai Cdc e ai singoli Stati, che decidono autonomamente quali vaccini rendere obbligatori. Per esempio, il governatore Ron De Santis ha chiarito che la Florida non imporrà l’uso di questi prodotti agli studenti dello Stato.

Sebbene i CDC e la stampa statunitense siano stati costretti a fare un passo indietro, rassicurando i genitori con opportune operazioni di fact-checking, il dubbio che si tenti di imporre i farmaci Pfizer o Moderna anche ai più piccoli, spingendo sull’obbligo scolastico è quanto mai realistico. I timori maggiori su cio’ restano in Italia a causa dell’imposizione ai ministeri della salute e della giustizia, di figure apparentemente speculari agli ultimi dirigenti, i quali si esprimevano come estremamente favorevoli al Green Pass ed al consequenziale obbligo vaccinale. Ma i genitori reticenti le misure antipandemiche paventano un ripristino di obbligo relativo la mascherina nelle aule, con un fenomeno che ha coinvolto le elementari fino a qualche mese fa. In questo contesto i sospettosi cercano di capire se le maestre faranno o sono in procinto di farlo, indossare le mascherine agli scolari di nascosto ai genitori: dispositivi forniti dalla scuola ed utilizzati solo durante la frequentazione di essa.

E allora cosa può fare un genitore che non vuole sottoporre alla vaccinazione il proprio figlio? Per ora la soluzione più utilizzata resta l’homeschooling, o scuola parentale. Sull’argomento si è pronunciato anche il Dott. Robert Malone, contrario all’imposizione dei vaccini anti covid a mRna soprattutto nei più piccoli, che in un lungo articolo tradotto e pubblicato da Ippocrate.Org fa il punto sull’homeschooling in ogni Stato americano, dove vigono regole molto diverse.

L’istruzione parentale è regolarmente riconosciuta e normata dal Governo italiano ma se fino a qualche anno fa i bambini in homeschooling erano mosche bianche, il fenomeno è cresciuto esponenzialmente negli ultimi due anni. In un articolo dello scorso anno, il Sole 24Ore scriveva che nel 2018-2019 frequentavano la primaria tra le mura domestiche 2.243 bambini; nel 2019/2020 sono saliti a 2.926 per raggiungere il picco nel 2020-2021 con 10.046 studenti a casa. Alle medie si è passati da 2256 studenti in homeschooling del 2019-2020 all’effettivo raddoppio di 4368 dell’anno successivo.

Mentre prima a far fuggire dalle scuole pubbliche o private erano i programmi e i modelli educativi, oggi è la furia sanitaria a spingere molti genitori ad allontanare i figli dalle scuole tradizionali. Segno che il contratto sociale si è rotto e che tanti cittadini non hanno più fiducia nelle istituzioni, compresa la scuola, che negli ultimi anni è stata in prima linea per discriminare e punire gli studenti non vaccinati o renitenti all’uso della mascherina.

Sull’organizzazione di assemblee didattiche decentralizzate, fioccano i gruppi Telegram che figurano ramificati in ogni regione italiana, alla stessa stregua di comitati di raduno fisico costante, medicina personale, gruppi di discussione, di coltivazione agricola, di allevamento bestiame, in un paradigma che va oltre la mera economia circolare e tange un pionieristico concetto di societa’ affiatate e veramente comunitaria. Imperversa in Italia una crescente fuga dai richiami vaccinali connessi al Covid, binariamente a metodi di autorganizzazione causati da un diniego verso la politica, il nuovo governo ed ogni sua appendice istituzionale.




Dimissioni del capo del Cfr

Quando Richard N. Haass ha assunto la carica di presidente del Council on Foreign Relations quasi 20 anni fa ed è diventato de facto il decano della politica estera americana, il mondo sembrava molto diverso. Lo riprende il New York Daily paper il fatto sviscerato in questo editoriale.

Gli Stati Uniti avevano appena rovesciato i talebani e Saddam Hussein e il loro potere sembrava senza precedenti. La Cina è rimasta un attore regionale modesto e il presidente russo Vladimir V. Putin si è offerto come alleato degli Stati Uniti. La democrazia americana sembrava relativamente sana, con una posizione bipartisan abbastanza forte da dare al presidente George W. Bush un indice di approvazione alto.

Oggi staziona un quadro cupo mentre Haass si prepara a dimettersi dal Council on Foreign Relations, al cui consiglio ha notificato mercoledì i suoi piani di andarsene a giugno. L’organizzazione apartitica di 101 anni, con sede a New York, mira a informare e influenzare la politica estera degli Stati Uniti e pubblica anche la rivista Foreign Affairs. I suoi membri includono dozzine di ex e probabili futuri funzionari del governo.

“È impossibile per me, o chiunque altro, affermare di aver fatto buon uso di questi decenni”, ha affermato Haass in un’intervista sugli Stati Uniti. “Siamo di fronte a un mondo in cui abbiamo un revival della classica geopolitica sugli steroidi. La mia opinione è che se non sei preoccupato, non stai prestando attenzione.

La cosa più preoccupante per il signor Haass, ex funzionario della Casa Bianca, del Pentagono e del Dipartimento di Stato, è la politica interna americana, che secondo lui minaccia di minare la forza del paese all’estero. “Sono arrivato a pensare che la più grande minaccia alla sicurezza nazionale che gli Stati Uniti devono affrontare non sia la Russia o la Cina o il cambiamento climatico, siamo noi stessi”, ha affermato Haass, 71 anni, che sta scrivendo un libro sull’argomento e spera di essere inquadrato come una familiare voce nei dibattiti pubblici sulla politica estera degli Stati Uniti.

Il Council on Foreign Relations può portare un’immagine di macchinazioni d’élite molto lontane dal pubblico in generale. Le sue assemblee dei membri, a volte con leader mondiali, hanno animato i teorici della cospirazione ai margini politici che la vedono come un’istituzione sinistra che esercita un controllo silenzioso sul mondo.

La realtà è più banale, il che non vuol dire che il consiglio non abbia alcuna influenza, come dimostra la conversazione ( pubblica e trasmessa in live streaming ) che il signor Haass ha tenuto presso l’ufficio del consiglio a Washington a dicembre con Jake Sullivan, consigliere per la sicurezza nazionale del presidente Biden , che una volta era lui stesso uno stagista con il predecessore del signor Haass nel consiglio, Leslie Gelb.

Il signor Haass ha ammesso che il consiglio potrebbe essere visto come “in qualche modo chiuso o d’élite”, qualcosa che ha detto che stava lavorando duramente per cambiare. Durante il suo mandato, si è impegnato maggiormente in quello che ha definito “sviluppo del talento” in politica estera, inclusa l’assunzione di 125 stagisti retribuiti all’anno e rendendo i 5.000 membri del consiglio più giovani – e più diversificati – in media.

C’è ancora del lavoro da fare: il signor Haass ha detto che solo circa un terzo di quei membri sono donne, anche se l’organizzazione era tutta maschile fino a 50 anni fa. Circa il 20 per cento sono persone di colore, ha detto.

Haass ha anche cercato di espandere la portata del consiglio oltre Washington e New York, creando un ramo educativo che fornisce risorse sugli affari globali alle scuole superiori e alle aule universitarie e persino ai leader religiosi locali.

Il signor Haass ha anche sottolineato il suo orgoglio per quella che ha definito la vera imparzialità del consiglio, anche se i critici potrebbero dire che riempie una banda politica relativamente ristretta. Gli alleati dell’ex presidente Donald J. Trump potrebbero vedere il consiglio come un braccio del cosiddetto “stato profondo”, mentre molti progressisti si fanno beffe di ciò che vedono come l’incarnazione della politica estera sbagliata “Blob”.

Haass, uno studioso di Rodi che non ha mai perso del tutto il suo accento di Brooklyn, è stato nominato alla carica dopo aver servito in quattro amministrazioni presidenziali, tre delle quali erano repubblicane. La sua ultima posizione è stata quella di direttore della pianificazione politica per il Dipartimento di Stato nell’amministrazione di George W. Bush. Haass ha scritto libri, saggi di opinione e commenti alla televisione e ai giornali sul consiglio ed era noto per i suoi commenti imparziali, sebbene fosse un asperrimo critico di una presidenza Trump dopo aver informato Trump, allora candidato, nell’estate del 2015. ( Una portavoce del signor Haass ha notato all’epoca che si era offerto di tenere riunioni per tutti i candidati di entrambe le parti.)

Quanto alla politica estera dell’onorevole Biden odierna, l’onorevole Haass offre una panoramica mista, anche se comprensiva. Ha detto che il presidente ha fatto un “lavoro relativamente buono” nel rispondere all’invasione russa dell’Ucraina e ha compiuto passi significativi verso la ricostruzione delle logore alleanze statunitensi.

Si è opposto alla decisione di Biden di ritirarsi dall’Afghanistan nell’estate del 2021 e ha affermato che Biden non ha una politica commerciale. È stato anche una delle figure più importanti per volonta’ del governo, nel porre fine alla sua politica ufficiale di “ambiguità strategica” nei confronti di Taiwan e impegnarsi più esplicitamente a difendere l’isola dall’invasione cinese.

Ma, ha aggiunto, le conseguenze della rivolta del Campidoglio del 6 gennaio 2021 e delle turbolenze economiche hanno complicato il lavoro di Biden. Queste dimissioni inusitate galvanizzano gli astiosi verso le organizzazioni transnazionali di matrice americana, auspicando cosi’ una dissoluzione del famigerato Deep State, aprioristica a quelle della Deep Church che fette crescenti di religiosi caldeggiano, principalmente in Italia.




Cosa deve aspettarsi il Sud dal nuovo governo?

di PINO APRILE

Il governo Draghi aveva una ipertrofica rappresentanza del Nord, e tracce di Sud, ma sbiadite; il nuovo governo è completamente diverso, infatti ha una ipertrofica rappresentanza del Nord, e tracce di Sud, ma sbiadite. La novità? Il governo Draghi era molto a destra e con i ministeri dei soldi nelle mani della Lega, partito con segretario e vice segretario nazionali condannati per razzismo; mentre l’inedito governo di estrema destra ha i ministeri dei soldi nelle mani della Lega, partito con segretario e vice segretario nazionali condannati per razzismo. Però, per la prima volta, il capo del governo è una donna. Ah, beh, allora…

E adesso vediamo che succede con:
un presidente del Senato che se lo chiami fascista risponde: “Lei mi vuole lusingare”;
una ministra al Turismo, socia di attività turistiche, che si proclama “orgogliosamente fascista”;

il ministero dell’Istruzione che aggiunge alla sua denominazione “e merito”. Una cosa che mette i brividi. Speriamo di sbagliare e aver capito male, ma a occhio sta a significare che saranno premiati i meriti. Giusto, no? Giusto un ciufolo: ci troveremo con le patacche di classifiche Invalsi o robaccia del genere, in base alle quali le risorse saranno attribuite “ai primi”, come e più di quanto già avviene. Non è pregiudizio politico; abbiamo già queste storture, a cui si è dovuto porre qualche pizzico di rimedio, solo dopo proteste e scandali: pensate alla “meritocrazia” delle università, con le graduatorie fatte con criteri vergognosi per identificare “le migliori” (più sono ricche e del Nord, più sono meritevoli di aiuto: questa la truffa dei “criteri”).

E pensate alle classifiche che guardano ai risultati, senza considerarne le cause. Una per tutte: con la mensa e il tempo pieno, esclusivamente al Nord o quasi (un “diritto” all’italiana: ce l’ha solo chi se lo può pagare), in cinque anni, gli studenti del Sud fanno un anno effettivo di scuola in meno, rispetto ai colleghi del Nord. Ma invece di “rimuovere le cause”, come da dettato costituzionale, si premiano i privilegiati e si puniscono i danneggiati.

Quindi, cosa vuol dire “e meriti”? Ma il merito della scuola non è nella capacità e nel dovere di elevare il livello medio dell’istruzione? Non è darsi da fare per sollevare gli ultimi, invece di abbandonarli lungo la strada, invece di limitarsi ad aiutare i più veloci a correre ancora di più? La scuola non è un campionato, ma un servizio.

Come la Sanità dedica più cure e risorse a chi sta peggio e non a trasformare uno in buona salute in un centometrista, la scuola deve occuparsi con maggiore impegno di chi ha più difficoltà. Quell’aggiunta “e meriti”, fa paura. E temo che questo inquietante dettaglio sia la lente con cui bisogna leggere l’ideologia di questo governo; il ministero dello sviluppo economico diventa “delle imprese”.

Altra dizione che potrebbe essere rivelatrice e sembra appaltare l’economia alle aziende, lato padronale. Forse è un’idea sbagliata pensare che lo sviluppo economico sia opera di popolo nel suo insieme, grazie alle “imprese”, da intendere quali strumenti, non come fine? Di nuovo: speriamo di aver capito male.

E il ministero “Affari regionali e Autonomie”, se affidato al leghista Roberto Calderoli (pure lui con la condanna definitiva per razzismo che fa tanto curriculum nel partito), è impressione mia che vada inteso come “Affari” in senso terra-terra, e soprattutto come “Autonomia”, ovviamente differenziata? Lo hanno dichiarato ed è il primo pinto nel programma di governo colorato di razzismo, mica bisogna interrogare la maga.

Ma per la prima volta il capo del governo è una donna. Mi pare una sorta di misoginia/razzismo di genere all’incontrario. Per farsi perdonare capi del governo tutti maschi, ora si segna un punto a favore se è femmina? Posso dire chi se ne frega se, quando ti sparano, a premere il grilletto è un uomo o una donna? Nella mia ingenuità, resto convinto dovrebbe essere un altro il criterio, ovvero: se chi ricopre quel ruolo è capace o no. Giorgia Meloni ha dimostrato di esserlo, portando il suo partito, in pochi anni, da un pizzico per cento a primo d’Italia.

Quindi, a far questo è brava. Non per volerla paragonare a loro, ma anche Mussolini, Hitler, Lenin furono bravissimi a prendere il potere in pochi anni. La questione è: per farne cosa?

Giorgia Meloni ha bisogno di dimostrare subito che fa sul serio e che loro sono di quelli che “realizzano”, il che potrebbe far finalmente partire i lavori per il Ponte sullo Stretto, ma al ministero delle infrastrutture c’è Salvini; e la Lega si è detta per il Ponte, quando non poteva farlo e se ne è sempre dimenticato, come Berlusconi, quando poteva farlo. Al Nord, salvo alle imprese costruttrici, non conviene un Ponte che inneschi un ciclo virtuoso per l’economia del Sud. Quindi, boh…
E Meloni ha mostrato in un paio di occasioni di esser contraria all’Autonomia differenziata (perché divide l’Italia e nel suo partito amano chiamarsi “patrioti”) ma pure di esser disponibile a barattarne l’accettazione con temi a lei cari (lo stesso suo partito è grograficamente diviso sull’Autonomia).

Quale spinta prevarrà? Pare non esservi dubbio: Forza Italia è già in buona parte fagocitata da Fratelli d’Italia e anche se Berlusconi decidesse di togliere l’appoggio al nuovo governo, è pronto un neonato gruppo raccogliticcio al Senato, per parare il colpo; ma fosse la Lega a ritirarsi dalla maggioranza, se l’Autonomia non passasse, la coalizione si sfascerebbe, perché Berlusconi coglierebbe l’occasione per farla pagare alla Meloni.
Quindi… Eh, quindi boh.

Il barometro volge al peggio, ma ci sono le premesse perché, per un vantaggio politico immediato, e per mostrare la differenza dai governi “comunisti” (il Pd, avete presente?), o per dispetti fra alleati, possa sortirne, non volendo, qualcosa di buono per il Sud; ma la cosa più probabile, quasi sicura, è che si apprestino a servirci il peggio.




Alfa Romeo modalita’ autofinanziamento

Stellantis è frutto di una fusione alla pari tra FCA e PSA. Tuttavia, il Gruppo puo’ contare su di una struttura azionaria ben precisa.

Exor (holding famiglia Agneli): 14,4%
Famiglia Peugeot: 7,2%
Stato francese attraverso la banca BPifrance: 6,2%
Dongfeng Motor Corporation: 5,6%
Tiger Global: 2,4%
UBS Securities: 1,6%
The Vanguard Group: 0,96%
Anche il CDA è segue tale linea. Secondo quanto previsto nel Combination Agreement, il CDA è composto da 11 membri, con la maggioranza degli Amministratori non esecutivi che saranno indipendenti. Ecco l’esatta composizione.

John Elkann (Presidente)
Robert Peugeot (Vice Presidente)
Henri de Castries (Amministratore Senior Indipendente)
Andrea Agnelli (Amministratore non esecutivo)
Fiona Clare Cicconi (Amministratore non esecutivo)
Nicolas Dufourcq (Amministratore non esecutivo)
Ann Frances Godbehere (Amministratore non esecutivo)
Wan Ling Martello (Amministratore non esecutivo)
Jacques de Saint-Exupéry (Amministratore non esecutivo)
Kevin Scott (Amministratore non esecutivo)
Carlos Tavares (Amministratore Delegato)
FCA e il suo azionista di riferimento Exor hanno nominato 5 membri tra cui spicca John Elkann in qualità di Presidente. A sua volta, il Gruppo PSA e due dei suoi azionisti di riferimento EPF/FFP e BPIfrance hanno nominato 5 membri tra cui l’Amministratore Senior Indipendente e il Vice Presidente.

Mike Manley che all’inizio sembrava escluso dalle posizioni che contano all’interno del nuovo Gruppo andrà, invece, a rivestire il ruolo di responsabile delle Americhe. La sede del nuovo Gruppo sarà in Olanda. Stellantis e’ quotata alle Borse di Parigi, Milano e New York.

PSA è oggi avanti nel settore delle auto elettriche. Commercializza, infatti, diversi modelli come la Peugeot e-208 e tanti altri sono in arrivo come la nuova Opel Mokka-e per esempio. Si tratta di vetture che poggiano, tutte, sulla piattaforma CMP che permette di costruire sia modelli endotermici che elettrici. Infatti, tutte le vetture a batteria del Gruppo PSA dispongono del medesimo motore da 100 kW abbinato ad una batteria da 50 kWh.

Ma il vero asso nella manica del Gruppo francese è la nuova piattaforma eVMP pensata per le elettriche di nuova generazione. I primi modelli che ne disporranno arriveranno nel 2023. A seguito della fusione appare chiaro che questa piattaforma potrà essere utilizzata pure da FCA. Oltre a questo non ci si può dimenticare dell’alleanza strategica tra PSA e Total sul fronte delle batterie. Una partnership che in ottica futura potrebbe portare grandi vantaggi a Stellantis.

FCA è, invece, molto più indietro. Oggi può contare sulla piattaforma sviluppata per la Fiat 500 elettrica che potenzialmente potrebbe essere utilizzata per altri modelli e quella sviluppata per le future Maserati elettriche. Ha poi diversi progetti in cantiere tra cui quello sul V2G di Mirafiori. Tuttavia, il ritardo nel settore delle auto elettriche è evidente. La fusione permetterà di accedere a nuove tecnologie da utilizzare su altri modelli ma vista la situazione c’è il concreto rischio che FCA posso rivestire un ruolo di secondo piano nella rivoluzione elettrica, dipendendo direttamente da PSA. Sebbene l’assetto azionario contempli un ruolo preminente della famiglia Agnelli con Andrea e John in posizioni apicali. Va pero’ sciorinata anche la priminenza di Fiat, rispetto ai francesi, nel mercato sudamericano in cui risulta egemonica, binariamente alle cospicue fette di mercato dell’America centrale e di quella settentrionale appannaggio del macrocosmo Chrysler. In Asia per contro l’agone commerciale incorona Citroen-Pegeout cui Fiat rintuzza il pregevole posizionamento di Alfa-Romeo dal punto di vista del prestigio e dell’attrattiva, sulle lande giapponesi. Il Giappone si fregia dell’etichetta di terzo mercato mondiale per il Biscione nato dal napoletano Nicola Romeo e fuso a sua volta, con il milanese Alfa, in seguito alla Germania: quest’ultima segue l’Italia per numero di immatricolazioni di Alfa Romeo.

“Sono molto contento di quanto fatto finora, l’Alfa Romeo sta andando molto bene”. È con queste parole che Carlos Tavares, amministratore delegato di Stellantis, ha rassicurato gli appassionati sul futuro del brand del Biscione. Il 2022, ha spiegato Tavares in occasione di un intervento al Salone dell’auto di Parigi, sarà “un anno record” per la Casa milanese. Che ora può guardare al futuro con maggiore tranquillità e la consapevolezza che ci sono nuovi modelli in arrivo e un piano decennale per rilanciare il marchio. In attesa che anche a Lancia, l’altro brand premium di Stellantis insieme a DS e la stessa Alfa Romeo, venga riservato un trattamento analogo.

Auto.it riporta che Tavares guarda con ottimismo al futuro di Alfa Romeo, capace di risollevarsi in questo periodo non facile e di far tornare i propri bilanci in attivo ad onta del mancato rinnovamento dei modelli Mito, Giulietta, 4c. “Il Marchio era già tornato a una significativa redditività e il 2022 sarà un anno record”, ha spiegato il manager portoghese, secondo cui ora Alfa è “nella posizione di finanziare il suo futuro. I piani di Alfa sono programmati per i prossimi 10 anni e per ora superano le vendite del recente passato con le sole Stelvio, Giulia e la neonata Tonale. Da quando abbiamo creato Stellantis, la sua inversione di tendenza è stata spettacolare” ha detto Tavares, che rinnova così la sua fiducia su uno dei Marchi del Gruppo con più appeal ma anche finora con le quote di mercato meno rilevanti. Merito della Tonale ma non solo. L’amministratore delegato del Biscione, Jean-Philippe Imparato, aveva rivelato che Alfa Romeo nel primo semestre 2022 aveva già eguagliato i profitti dell’intero 2021. Gli ultimi mesi sono stati ancora più positivi, con il sorpasso sulla concorrente Jaguar e il lancio della Tonale, che nei primi mesi di commercializzazione ha totalizzato già oltre 20mila ordini. Numeri che potranno migliorare ulteriormente con il lancio della versione Diesel e della plug-in hybrid.

Tavares ha fatto comunque presente come attualmente l’apporto di redditività dei tre brand premium del Gruppo Stellantis, vale a dire Alfa Romeo, DS e Lancia, sia ancora limitato, e come questo costituisca un’importante opportunità di crescita per il futuro. Per quanto riguarda il Biscione, le prossime novità saranno costituite dai restyling di  Giulia e Stelvio , in arrivo in inverno, mentre nel 2024 sarà il turno di un nuovo crossover più piccolo della Tonale. Poi sarà la volta di modelli più grandi (tra cui un Suv del segmento E, che si posizionerà sopra la Stelvio) e forse ci sarà spazio anche per vetture emozionali in piccola serie. La casa italo-francese ai vertici del gradimento sta pianificando anche una berlina di rango superiore alla Giulia, da far competere con le ammiraglie A8 Audi, serie 7 Bmw, classe S Mercedes. Cio’ per edulcorare il florido mercato cinese e quello pretenzioso dell’America. Con tutto cio’ gli Elkann-Agnelli coronano il duplice sogno, del celeberrimo Avvocato che voleva penetrare efficacemente il Nuovo Continente, e degli appassionati che bramavano un ritorno dell’Alfa Romeo all’acme della gloria e delle vendite, alla stessa stregua degli agognati tempi dell’Iri.