Putin vieta criptovaluta
Russia: il presidente Putin firma una legge che vieta i pagamenti crypto.
Il presidente russo Vladimir Putin ha firmato una legge che vieta l’uso delle risorse finanziarie digitali (DFA) e dei diritti di utilità digitale (DPR) come mezzo di pagamento per beni, prodotti o servizi in Russia.
“È vietato trasferire o accettare attività finanziarie digitali come corrispettivo di beni ceduti, lavori eseguiti, servizi resi, nonché in qualsiasi altro modo che consenta di assumere il pagamento di beni (lavori, servizi) da un bene finanziario digitale, salvo quanto diversamente previsto dalle leggi federali”.
Inoltre, a parte che a vietare i pagamenti in criptovalute, la legge impone anche agli operatori di scambio di criptovalute di rifiutare le transazioni in cui è possibile utilizzare tali risorse come surrogato monetario. Ciò significa semplicisticamente che i broker di criptovalute che facilitano i pagamenti sono ora soggetti al sistema di pagamento nazionale, che a sua volta li pone sotto la supervisione dell’autorità di regolamentazione finanziaria del paese.
Rishi Sunak prevede di introdurre la valuta digitale ufficiale per rivaleggiare con il denaro nel “più grande sconvolgimento del sistema monetario da secoli”. In quello che dicono gli addetti ai lavori del Tesoro sarebbe il più grande sconvolgimento nel sistema monetario da secoli, la Banca d’Inghilterra infatti stabilirebbe un equivalente digitale diretto al denaro fisico e ne prenderebbe il controllo allo stesso modo della sterlina.
I suoi sostenitori nel Tesoro affermano che consentirebbe alla Banca di dare una spinta all’economia in tempi di crisi finanziaria pagando i “Britcoin” direttamente sui conti bancari delle persone.
Una task force di funzionari del Tesoro e della Banca istituita per esaminare i meriti di Britcoin – nota come Central Bank Digital Currency – dovrebbe riferire a Sunak entro la fine dell’anno.
Si ritiene che il Tesoro sia più entusiasta della Banca d’Inghilterra sull’idea di creare una valuta digitale britannica ufficiale per competere con l’ascesa del Bitcoin.
Johnson ha invitato il leader uscente del Partito Conservatore e primo ministro britannico a sostenere qualsiasi candidato diverso dall’ex ministro delle Finanze Rishi Sunak.
Secondo i media, si tratta di un rancore personale nei confronti di Sunak. Alcune fonti ritengono che sia stato Sunak a organizzare l’estromissione di Johnson.
Sebbene la criptovaluta rappresenta la scelta finanziaria avveniristica globale, il provvedimento della Russia stride notevolmente con tale impostazione, a maggior ragione per limitare lo strapotere del settore digitale oggi irreversibile, in ogni ambito della societa’. Cio’ fa evincere il principale agone mondiale che attanaglia la societa’. In questo processo rimane degno di nota il fatto che Turchia, Arabia Saudita ed Egitto vogliono entrare a far parte dei BRICS: il processo per il loro ingresso nell’associazione è già stato avviato.
Il presidente del forum internazionale Purnima Anand ha annunciato l’intenzione di Arabia Saudita, Egitto e Turchia di unirsi ai BRICS. La questione dell’adesione di alcuni paesi sarà discussa nel 2023 – al prossimo vertice dell’associazione-.
“Tutti questi paesi hanno mostrato il loro interesse ad aderire e si stanno preparando a presentare domanda di adesione. Penso che questo sia un buon passo, dal momento che l’espansione è sempre percepita positivamente, questo aumenterà chiaramente l’influenza dei BRICS in tutto il mondo “, ha affermato Izvestia.
Il blocco dei principali paesi in via di sviluppo rappresentato dai BRICS sta ora espandendo la sua influenza economica e politica. In precedenza, un rappresentante del ministero degli Esteri iraniano aveva annunciato che il Paese aveva presentato domanda di adesione ai BRICS, i cui membri rappresentano il 30% della produzione lorda mondiale e il 40% della popolazione mondiale. L’interesse ad aderire al formato BRICS è stato espresso anche dall’Argentina.
Alla luce delle ultime dichiarazioni di Bill Gates nell’usufruire a breve sistemi di controllo collettivo del carbonio nonche’ screaning sanitario repentino di una intera nazione, si deduce quanto intelligenza artificiale e digitalizzazione detengano l’assoluto controllo mondiale per cui, vietando in Russia la criptovaluta, si assesterebbe un colpo esiziale al comparto big tech. I nostalgici del digitale sciorinano, a tal proposito, che con l’introduzione dell’informatica nel lavoro non e’ diminuita la quantita’ o la precarieta’ di esso, bensi’ nemmeno sono aumentati salari e pensioni. Con la moneta digitale il controllo popolare in remoto dei movimenti personali e casomai il blocco dei conti correnti e dei prelievi, divengono pratiche fattibili e, nel primo caso, realta’ di fatto.