Putin vieta criptovaluta

Russia: il presidente Putin firma una legge che vieta i pagamenti crypto.

Il presidente russo Vladimir Putin ha firmato una legge che vieta l’uso delle risorse finanziarie digitali (DFA) e dei diritti di utilità digitale (DPR) come mezzo di pagamento per beni, prodotti o servizi in Russia.

“È vietato trasferire o accettare attività finanziarie digitali come corrispettivo di beni ceduti, lavori eseguiti, servizi resi, nonché in qualsiasi altro modo che consenta di assumere il pagamento di beni (lavori, servizi) da un bene finanziario digitale, salvo quanto diversamente previsto dalle leggi federali”.

Inoltre, a parte che a vietare i pagamenti in criptovalute, la legge impone anche agli operatori di scambio di criptovalute di rifiutare le transazioni in cui è possibile utilizzare tali risorse come surrogato monetario. Ciò significa semplicisticamente che i broker di criptovalute che facilitano i pagamenti sono ora soggetti al sistema di pagamento nazionale, che a sua volta li pone sotto la supervisione dell’autorità di regolamentazione finanziaria del paese.

Rishi Sunak prevede di introdurre la valuta digitale ufficiale per rivaleggiare con il denaro nel “più grande sconvolgimento del sistema monetario da secoli”. In quello che dicono gli addetti ai lavori del Tesoro sarebbe il più grande sconvolgimento nel sistema monetario da secoli, la Banca d’Inghilterra infatti stabilirebbe un equivalente digitale diretto al denaro fisico e ne prenderebbe il controllo allo stesso modo della sterlina.

I suoi sostenitori nel Tesoro affermano che consentirebbe alla Banca di dare una spinta all’economia in tempi di crisi finanziaria pagando i “Britcoin” direttamente sui conti bancari delle persone.

Una task force di funzionari del Tesoro e della Banca istituita per esaminare i meriti di Britcoin – nota come Central Bank Digital Currency – dovrebbe riferire a Sunak entro la fine dell’anno.

Si ritiene che il Tesoro sia più entusiasta della Banca d’Inghilterra sull’idea di creare una valuta digitale britannica ufficiale per competere con l’ascesa del Bitcoin.

Johnson ha invitato il leader uscente del Partito Conservatore e primo ministro britannico a sostenere qualsiasi candidato diverso dall’ex ministro delle Finanze Rishi Sunak.

Secondo i media, si tratta di un rancore personale nei confronti di Sunak. Alcune fonti ritengono che sia stato Sunak a organizzare l’estromissione di Johnson.

Sebbene la criptovaluta rappresenta la scelta finanziaria avveniristica globale, il provvedimento della Russia stride notevolmente con tale impostazione, a maggior ragione per limitare lo strapotere del settore digitale oggi irreversibile, in ogni ambito della societa’. Cio’ fa evincere il principale agone mondiale che attanaglia la societa’. In questo processo rimane degno di nota il fatto che Turchia, Arabia Saudita ed Egitto vogliono entrare a far parte dei BRICS: il processo per il loro ingresso nell’associazione è già stato avviato.

Il presidente del forum internazionale Purnima Anand ha annunciato l’intenzione di Arabia Saudita, Egitto e Turchia di unirsi ai BRICS. La questione dell’adesione di alcuni paesi sarà discussa nel 2023 – al prossimo vertice dell’associazione-.

“Tutti questi paesi hanno mostrato il loro interesse ad aderire e si stanno preparando a presentare domanda di adesione. Penso che questo sia un buon passo, dal momento che l’espansione è sempre percepita positivamente, questo aumenterà chiaramente l’influenza dei BRICS in tutto il mondo “, ha affermato Izvestia.

Il blocco dei principali paesi in via di sviluppo rappresentato dai BRICS sta ora espandendo la sua influenza economica e politica. In precedenza, un rappresentante del ministero degli Esteri iraniano aveva annunciato che il Paese aveva presentato domanda di adesione ai BRICS, i cui membri rappresentano il 30% della produzione lorda mondiale e il 40% della popolazione mondiale. L’interesse ad aderire al formato BRICS è stato espresso anche dall’Argentina.

Alla luce delle ultime dichiarazioni di Bill Gates nell’usufruire a breve sistemi di controllo collettivo del carbonio nonche’ screaning sanitario repentino di una intera nazione, si deduce quanto intelligenza artificiale e digitalizzazione detengano l’assoluto controllo mondiale per cui, vietando in Russia la criptovaluta, si assesterebbe un colpo esiziale al comparto big tech. I nostalgici del digitale sciorinano, a tal proposito, che con l’introduzione dell’informatica nel lavoro non e’ diminuita la quantita’ o la precarieta’ di esso, bensi’ nemmeno sono aumentati salari e pensioni. Con la moneta digitale il controllo popolare in remoto dei movimenti personali e casomai il blocco dei conti correnti e dei prelievi, divengono pratiche fattibili e, nel primo caso, realta’ di fatto.




Club 6: corso di accompagnamento al guadagno digitale

Le imprese italiane sono estremamente temute dagli antagonisti, specialmente oriundi, per mezzo del pionierismo con cui riescono ad edificare nuovi prodotti, e sopratutto per la facolta’ di riuscire ad esprimere manufatti di eccellenza, la cui qualita’ risulta irraggiungibile, con un rapporto mirabile dal punto di vista del prezzo con le loro peculiarita’. Questa e’ una cagione che, a parere del famigerato professor Malvezzi, ha portato l’introiettamento del Bel Paese nel mercato unico e valuta unica europea. Infatti il comparto automobilistico capitanato dalla Fiat, si confermava negli anni novanta ed antecedenti, come egemonico a livello continentale nei segmenti di auto medio-piccole ed a tratti per le ammiraglie quali Lancia Thema Ferrari denominata “832”, Maserati per il calibro lusso, Ferrari e Lamborghini nell’ambito ipersportivo, Alfa Romeo nel ramo “medie”. L’Italia spauriva per la propria competitivita’ valutaria oltre che per le suddette caratteristiche, ma oggi continua ad avvalersi della pionieristica Radio talk al mondo, del primo soggetto televisivo misto, digitale e tradizionale, finanziato da donazioni popolari, e del primo Blog in seguito confluito in un soggetto politico, che coadiuvasse movimenti civici e comunita’ scientifiche, commerciali pronte a scalare il Parlamento.

Oggi non e’ possibile, a causa delle pessime condizioni congiunturali italiane ma non solo, assicurarsi un salario dignitoso oppure arricchirsi o lavorare in maniera totalmente autonoma, distaccata dal sistema di relazioni e circuiti pubblici o privati, senza postazione, eludendo l’ambiente virtuale che sta racchiudendo fette sempre maggiori di realta’ fisiche. In Italia e’ nato, a tal proposito, un trinomio di imprese disparate e non connesse fra loro, che concernono un nuovo primato nelle informazioni senza censura su una piattaforma privata, un social network munito di comunita’ commerciale con propria moneta e realizzato con donazioni, Sfero, infine una scuola per guadagni digitali assicurati, Club 6, elitaria in quanto chiusa al pubblico per mancanza di personale atto a seguire gli studenti; munita di un sistema di rimborso immantinente in caso di mancato guadagno nei tempi prestabiliti. Club 6 non e’ assolutamente ad ufo ma non si contraddistingue come accademia tradizionale, bensi’ come struttura di insegnamento ed accompagnamento inerente il mondo di Internet, dal punto di vista del guadagno indipendente, con i siti, i canali social e gli strumenti di vendita commerciale, monetizzazione, pubblicita’, gestione, mercato delle consulenze. Ci soni numerosi professori digitali dalle disparate conoscenze certificate non da organi istituzionali, ma dai fatturati realizzati su Internet dalle proprie societa’. Club 6 apre le iscrizioni ogni tre mesi e si ripromette di creare opportunita’ di lavoro, guadagno anche considerevole, nell’universo di Internet, che in tal caso non puo’ essere subordinato ad organi decisionali istituzionalizzati in quanto il macrocosmo di servizi, prodotti, clienti, richiesti virtualmente, si denota inesorabile ed in continua espansione.

Ovviamente il guadagno ed il lavoro, nel caso di Club 6, non e’ immediato in quanto comporta uno studio sesquipedale ed un lavoro generalmente di circa un anno, tuttavia il processo di lancio e consolidamento della propria attivita’ virtuale viene accompagnato, primo al mondo, dal consesso di professori che in seguito non rilasceranno un attestato di studio ufficiale ma garantiranno un guadagno davvero autonomo ed ubiquo, nella logica post post moderna che anima Internet. L’impresa italiana in questione paga tasse, affitti, dipendenti ma si ripromette di esimersi, da parte degli alunni, dall’imbattersi in procedure di censura come “Shadow banning”, sfruttando le mastodontiche potenzialita’ della rete, e massimizzando le proprie rendite. Infine diminuendo, progressivamente, il lavoro in questa stagnazione ecomica fisica che sta recidendo il lavoro materiale, gli emolumenti, la gratificazione degli assunti e le tutele salariali e pensionistiche per giovani e meno giovani.




Criptovaluta: proposte di condono

Stazionano al Parlamento, frattanto che il governo Draghi versa in uno stato di travaglio letale, alcune proposte di legge per legalizzare, o meglio condonare, la criptovaluta. Dai testi giuridici redatti anche da membri dei 5 stelle, si evince l’intento di interiorizzare nell’erario, le monete digitali con una tassazione che a seconda dei casi, va dall’8 al 15%. Se si allude al fatto che il fisco pretende dai contribuenti somme che vanno, in linea di massima ed in ultima istanza, dal 26% in piu’ in relazione ai guadagni ed ai fatturati di ogni fattispecie, la prospettiva di intercettare il facoltoso e crescente mercato della criptovaluta con il corollario Bitcoin, si conferma come pionieristico ma irreversibile, proposito politico, monetario, finanziario, bancario. I funzionari ministeriali hanno consapevolezza che un numero crescente di italiani sta diversificando il proprio portafoglio di investimenti con Bitcoin e similari, scevri per ora da tassazione, per cui esortano indirettamente a rimodulare guadagni e risparmi digitali in euro per tassarli minimamente ed una volta ogni tanto.

Alla luce dell’intento di Draghi di plasmare l’economia italiana su esigenze di debito e libero mercato, la certezza del sistema finanziario europeo e globale consiste nella progressiva introduzione di monete elettroniche antitetiche il contante. Cosi’ gli analisti paventano venturi prelievi forzosi dai conti correnti italiani, i piu’ pingui d’Europa, aumento delle tasse di successione di cui l’Italia si configura ancora come paradiso fiscale; ulteriori aumenti Irpef, reimmissione Imu sulle dimore, aumenti Iva che gia’ oggi inficiano i consumi con carburanti ed energia su prezzi esorbitanti. Tanto il debito italiano si attesta principale in Europa e non garantito dalla Bce ne’ piu’ dalla Banca d’Italia confluita nella Bce medesima ed orbata di potere discrezionale.

I disegni di legge per guadagnare fiscalmente sulla criptovaluta non sono stati ancora convertiti ma la mannaia sui redditi italiani si appresta a concretizzarsi anche nel mero controllo o ipotetico blocco dei conti correnti derivanti dalla traslazione digitale del denaro. Cosi’ Carrino, esperto di criptovalute e finanza, esorta l’adozione del Bitcoin non come mera riserva valutaria bensi’ come strumento di pagamento svincolato dalla morsa del fisco. Aggiungendo che le tasse in Italia, estremamente onerose, non occorrono a pagare servizi ed infrastrutture ma interessi speculativi forestieri sul debito italiano, il commercialista ed imprenditore pugliese preconizza una avveniristica cesura dei prelievi in caso il correntista non sia totalmente conforme alle prescrizioni politiche dal punto di vista ecologico o social. Alla luce del pantano che agita i mercati finanziari ed il settore politico, con l’isteresi nelle consegne di materie prime e manufatti causate dalla guerra ucraina, il panorama delle monete digitali risulta centralizzato aprioristicamente e subordinato a prescrizioni statali od istituzionali globali. Ma sopratutto nel ginepraio di polemiche e guerriglie speculative, il Carrino definisce Bitcoin come unico sistema di pagamento, arricchimento e bene rifugio che non e’ plasmato su quegli interessi oligarchici che manipolano il mondo ed indirizzano finanza e leggi. Ad ogni modo si sta realizzando un modello di pagamenti in criptovaluta che coinvolge perfino il Bircoin, di conseguenza il futuro passa da qui.




Conte bracca Draghi: Lega contro Iva alimentare

Draghi e’ subentrato in modo perentorio al posto del vituperato ma anche molto amato dal popolo, Antonio Conte che e’ stato da qualche giorno al centro di una nuova polemica: un’insegnante barese ha indirizzato la propria classe ad un comizio del sedicente avvocato del popolo anziche’ ad una gita preventivata. Mario Draghi facente parte dell’elitario gruppo dei trenta, composto dai principali banchieri mondiali, ha comportato una dirittura dell’intera maggioranza, al proprio programma politico antipopolare che coadiuvava quasi tutto l’emiciclo parlamentare. Cosi’ si e’ concretizzato lo smantellamento politico dei cinque stelle sfociato nella composizione di una nuova fazione capitanata da di Maio binariamente quella di Paragone con Italexit e l’altra originaria del Gruppo Misto. Ma per l’operato di Draghi si e’ sgretolata anche l’impostazione di Conte di seguire l’Europa dando al meridione la maggioranza del Pnrr; infatti oggi la stima dei fondi europei straordinari deputati l’area economicamente piu’ depressa di Europa, si e’ recisa al 40% tra il fervore del ministro Carfagna e l’armamentario leghista di visione settentrionalcentrica.

Draghi va avanti a colpi di fiducia con reiterate minacce ai parlamentari dissenzienti ma anche invettive subite da gruppi politici e giornalistici sempre piu’ numerosi. Oggi tuttavia Conte guida una fronda sesquipedale che ha il sapore della vendetta verso il principale banchiere italiano, definito “bancario” in modo spregiativo da Alessandro Meluzzi. Cosi’ il capo politico dei 5 stelle ha privato l’esecutivo di due vitali voti di fiducia, a Camera e Senato, su cui si vocifera anche a causa dello zelo di Draghi di emarginarlo attraverso Grillo. In questo pantano la Lega e’ divenuta forza maggioritaria e postula Autonomia differenziata senza accordo sui Lep, Livelli Minimi di prestazione da garantire al Sud, e l’abolizione dell’Iva sul cibo. Draghi non e’ riuscito ad attuare la liberalizzazione delle concessioni balneari come reclamato dall’Europa ma in cambio sta ristornando il Pnrr al centro nord a mo’ di garante della Bce.

Berlusconi invoca pieno sostegno a Draghi, il cui ausilio e’ assicurato dal Pd di Letta con il presidente del Consiglio in fase di dimissioni in quanto senza 5 Stelle non e’ disposto a governare. Salvini in modo mellifluo caldeggia per elezioni in mancanza di grillini, cui fa eco la Meloni; frattanto che la divaricazione dei 5 stelle minaccia il percorso politico austero auspicato da Draghi, e la mera compattezza dell’Unione europea. Infatti nel caso il Pnrr sfociasse in ausili diretti o fattivi alle aziende auspicati da Salvini e dalla logica di Conte, l’Europa finanziaria e politica potrebbe collassare.

A questo punto, in caso di accettate dimissioni di Draghi, si preconizza la procedura fallimentare per l’Italia sottoforma di Troika, con lo spauracchio della Grecia che oggi, in seguito alla ripresa, riscontra pensioni da mille euro mensili per gli insegnanti e la perdita dei diritti di gestione per infrastrutture nodali di matrice sopratutto turistica. In Italia il livore delle imprese edili tradite dal recente ed improvviso cambio programmatico sui bonus da monetizzare, infiamma gli animi collettivi e la struttura governativa imperniata sull’ex presidente della Bce.




Europa legifera contro Big tech

Si agitano molteplici manovre legislative, in Europa, degne di nota, tra cui la regolazione del mercato digitale. Digital Markets Act è la nuova legge dell’UE per rendere il settore digitale più equo e contestabile. A tal fine, il Digital Markets Act (“DMA”) stabilisce una serie di criteri oggettivi strettamente definiti per qualificare una grande piattaforma online come cosiddetto “gatekeeper”. Solo i “gatekeeper” dovranno rispettare le cose da fare e da non fare elencate nella DMA.

La DMA è tra le prime iniziative a regolamentare in modo completo il potere di gatekeeper delle più grandi aziende digitali. L’accordo politico sulla nuova legge è stato raggiunto la sera del 24 marzo 2022 dal Parlamento europeo e dal Consiglio (in rappresentanza dei 27 Stati membri dell’UE). L’accordo tra le due istituzioni ha portato a rapida conclusione un dibattito legislativo lungo 15 mesi innescato dalla proposta della Commissione Europea di Digital Marketing Act del dicembre 2020.

Il testo è in fase di finalizzazione e traduzione. Deve ancora essere adottato definitivamente dal Parlamento europeo e dal Consiglio. L’ultima versione pubblica provvisoria della normativa è disponibile sul sito peculiare della Commissione . Oltre a ciò, i comunicati stampa del  Parlamento europeo e del Consiglio forniscono una buona panoramica delle cose da fare e da non fare che i guardiani dovranno rispettare.

Ci aspettiamo che il testo della DMA venga adottato a settembre o ottobre 2022. Ad ogni modo tale esemble di regole continentali e’ propedeutico ad un ridimensionamento di posizione dominante per quelle mastodontiche piattaforme digitali per lo piu’ site nella California. Ad esempio sul versante di Google ed Amazon, egemoniche sul mercato europeo, non sara’ piu’ consentito obbligare all’accettazione dei cookies per fruirne i servizi, ne’ sara’ legittimata la profilazione degli utenti dal punto di vista commerciale con Facebook ed omologhi. Gia’ a tal proposito ora e’ possibile non accettare tutti i cookies nella fattispecie dei siti Internet, anche se i detrattori di tali impalchi legislativi rimarcano quanto le prescrizioni piu’ rilevanti nell’ambito di cookies e profilazione, siano state annacquate da una ingente e proficua attivita’ di camarilla/lobbying presso il parlamento europeo, cosi’ sono stati introdotti sotterfugi per Big Tech, teleologici al mantenimento delle regole antecedenti il nuovo impianto giuridico del web. Ed inoltre la censura non e’ stata abrogata ne’ il diritto al reintegro degli utenti esclusi dai social, e’ stato rimosso, alla stregua di una pena capitale per giornalisti e professionisti disallineati.

L’Europa ad ogni modo si sta attivando per ampliare le proprie aziende digitali in un contesto in cui Alibaba, Telegram, Tik Tok, di proprieta’ rispettivamente cinese, russa e cinese, detengono posizioni dominanti rispetto Amazon, Whatsapp, Youtube, nei propri territori di riferimento, il che non e’ possibile in Europa ed Italia, in cui motori di ricerca pionieristici come Volunia sono stati deflagrati da una ottusita’ finanziaria nazionale, e gestori come Virgilio o agglomerati digitali di stimolo industriale come Pagine Gialle, sono rimasti limitati nella crescita nel primo caso, e sottosviluppati nel secondo. Anche se ad onor del vero si assiste ad una ripresa di Pagine gialle e ad una permanenza di Virgilio nei gusti della propria clientela; mentre per Volunia si e’ concretizzata una sorta di obsolescenza programmata che odiernamente vede Google averne internalizzato le caratteristiche vincenti.

In relazione Uber, Macron che e’ il presidente francese figura assediato da un blocco di indagini e denigrazioni a causa del proprio coinvolgimento nella questione legislativa continentale teleologica il rafforzamento della multinazionale digitale dei taxi e delle consegne gastronomiche, che ambisce a consolidare ed aumentare la propria presenza in Europa. Ad ogni modo va sciorinato quanto le piattaforme digitali tutte, siano subordinate Telegram compreso, ad istanze statali e di attori alto-finanziari e grand’industriali che mantengono le redini di societa’ e politica, in un gioco in cui l’anonimato, la crittografia e la effettiva liberta’, rimangono utopistiche.




Forum San Pietroburgo: Putin rivela futuro

Al venticinquesimo consesso russo di economia, finanza ed industria, tenutosi quest’anno a San Pietroburgo in una sorta di Davos orientale, Putin e’ stato incalzato dai quesiti di una giornalista discreta ma perentoria, che paventava una esiziale retrocessione russa di circa mezzo secolo, a causa della chiusura di industrie nodali come Siemens, in relazione il mercato dell’alta velocita’, delle tecnologie della comunicazione ed i beni di largo consumo. Il presidente Putin tuttavia, replicava serafico dipanando il terrore della giornalista classe 1980 che auspicava una riapertura russa delle relazioni e trattative con l’emisfero occidentale anche a causa del terrore di dover viaggiare su treni antiquati e lenti rispetto quelli forniti da Siemes: il presidente della Federazione russa ha incentrato il proprio discorso sull’importanza della sovranita’ nazionale, vitale in ottica avveniristica, calcando il principio di transizione industriale russa imperniata sull’autoproduzione dei beni strategici. Cosi’ Putin ha rassicurato sul prosieguo nella vendita ed utilizzo di beni industriali di matrice tecnologica analoghi a quelli attuali, solo con etichette differenti in quanto nazionali, e medesimo discorso lo ha associato alla questione dei treni iperceloci in cantiere. Il neozar russo ha alluso la transizione che coinvolgera’ l’economia russa in tutti i campi di produzione, per una questione di mera sopravvivenza. Putin ha parlato di un tempo medio-lungo in cui la Russia sviluppera’ tecnologie cruciali che odiernamente sono eluse dal sistema intercommerciale tra ogni fattispecie di stati, anche amici. Infatti Putin ha rincarato tale concetto affermando che oggi, per acquisire parte di tecnologie strategiche, le nazioni sono soggette a subordinazioni economiche, politiche e finanziarie, che possono inficiare il proprio pieno sviluppo. La Russia per Putin si trova attruppata da antagonisti intenti a piegarla ai propri interessi in cambio di sbocchi commerciali e possibilita’ di acquisto di tecnologia e strumenti di sviluppo vantaggiosissimi. Su questa falsa riga Putin ha alluso programmi globali politici da impulso industrial-finanziario cui rintuzzare con la sovranita’ ed autoproduzione. Cosi’ la Russia si trova in procinto di concretizzare un piano di produzione e distribuzione autonoma di tutti i beni, teso a svincolarla da prescrizioni e vincoli esogeni, ma che approdera’, asserisce Putin, al pieno sviluppo, alla totale indipendenza ed alla possibile ed auspicata cooperazione con i paesi facenti parte di Brics o meno. Il che in una cornice multipolare e pacifica, senza le arcinote sopraffazioni e lo zelo globalista. Putin ha enfatizzato il fatto che dal punto di vista mediatico, tecnologico, telefonico, infrastrutturale e nei settori degli imballaggi, la Russia e’ gia’ autosufficiente. Oggi avviene, nello scenario di vendita di gas e carburanti, una situazione di blocco delle importazioni in Italia ed Europa dalla Russia che spaurisce la Germania: quest’ultima postula all’Europa un accordo con Putin per salvaguardare la propria produzione industriale anche alla luce delle esigenze legate Siemens ed industria automobilistica. In questo ginepraio si prospetta un inverno estremamente rigido con la questione italiana gia’ vittima di un razionamento energetico. A Napoli di sera i lampioni risultano spenti al crepuscolo, con i nocumenti potenziali relativi scippi ed aggressioni; alcune fontanelle pubbliche sono scevre di acqua, diventato nuovamente un bene primario.

I periti del settore immobiliare esortano a fare per l’inverno, scorta di pellet, cibo in scatola, carburante, metano ed acqua.




Firenze boccia i vaccini

Firenze, emanata storica sentenza sui sieri. Ne parla con soddisfazione l’avv. Holzeisen: “Accertato giuridicamente rischio per genoma umano”.
Il che e’ stato promanato da RadioRadio.
Il 6 luglio 2022 diventerà una data importante dal punto di vista della giurisprudenza. Il tribunale di Firenze ha approvato una sentenza che annulla il provvedimento preso dall’Ordine degli Psicologi della Toscana nei confronti di una dei suoi iscritti, il motivo: “la sospensione dell’esercizio della professione rischia di compromettere beni primari dell’individuo quale il diritto al sostentamento e il diritto al lavoro”.
Dopo due anni di lotta – in cui sono stati in molti a combattere per difendere la propria libertà e i propri diritti – “una giudice e una grande sentenza estremamente “disallineata” aprendo un nuovo spiraglio e dando un po’ di speranza ai reticenti dell’inoculazione.
“Questa giudice ha fatto quello che devono fare i giudici del merito, cioè accertare la verità materiale. Ha accertato la cosa fondamentale: questi sieri sperimentali (così li definisce nel provvedimento) non prevengono l’infezione, anzi ripete diverse volte che coloro che sono stati trattati 3 volte con queste sostanze possono essere infettati, si ammalano e contagiano altri. Dichiara anche che ci sono i dati pubblici che queste sostanze portano a gravissimi eventi avversi”. Cosi commenta l’avv. Renate Holzeisen in trasmissione.

Art.32 e rischi per il genoma umano:
“Quello che è molto interessante e che dimostra la grandezza di questa decisione è proprio il riferimento che la giudice fa al periodo del nazi-fascismo laddove lei evidenzia e ricorda a tutti l‘art.32 della nostra Costituzione dove si parla dell’inviolabilità della dignità umana, del fatto che nessuno può essere assoggettato ad un trattamento senza il suo libero e informato consenso”.
La giudice fa persino menzione del rischio di un mutamento del genoma umano. Sappiamo sulla base di studi che sono già usciti (mi riferisco a quello dell’Università di Malmö in Svezia) che hanno dimostrato che, per la sostanza Comirnaty di BioNTech, c’è grave rischio – soprattutto a ripetizione del trattamento – che ci possa essere una trascrizione inversa di questo RNA iniettato nel corpo umano, nel DNA umano e dunque di una mutazione del genoma umano. Il giudice fa riferimento anche a tutto questo perché è ormai evidenza scientifica.
Questa sentenza è dimostrazione di imbocco di una strada divergente sul piano penale, di preparazione e di attacco al potere politico da parte del potere giuridico. Quando abbiamo letto di questa decisione siamo rimasti commossi. Finalmente. Ci auguriamo che tanti altri giudici seguano questo grande esempio, di questa grande giudice.”, affermava l’avvocato residente in Trentino Alto Adige.

Desta sconcerto, a proposito dei sieri utilizzati in seguito la pandemia, della scoerta slatentizzata da un gruppo di ricercatori americani, che nel siero mrna adoperato nell’immunita’ di gregge, vi siano elementi di veleno di serpente, enfatizzano tali studiosi, mischiati ad mrna, per cui non sarebbe un classico vaccino per un classico morbo, bensi’ ambi due, vaccino e morbo, conterrebbero elementi di veleno rettile con estrazioni anche da pipistrelli, e non sarebbe contagioso in guisa tradizionale.




Totti: polemiche su Repubblica e sfogo sui figli

“Oltre i figli, la famiglia, fra le cose che contano davvero c’è la parola data. Non servono firme, contratti o avvocati. Basta una stretta di mano. Basta guardarsi negli occhi. Certe cose me le hanno insegnate fin da quando ero bambino e io a certe cose credo ancora”.

“Quando hai tredici anni la tua vita scorre in mezzo alla strada. Com’è stata bella la mia infanzia per strada. Mia madre mi urlava: “Hai fatto i compiti?” dalla tromba delle scale e l’eco del mio sì si confondeva sotto i passi della mia corsa. C’era una vera urgenza di vivere e anche, come è ovvio, di fare delle cazzate. Suonavamo i campanelli e scappavamo, tiravamo gavettoni d’acqua agli autisti degli autobus che d’estate viaggiavano con il finestrino aperto, si infuriavano, ma non potevano fermarsi. La differenza tra il mio tempo e l’epoca di mio figlio, oggi, la vedo tutta”.

“Non avevamo niente e ci sembrava di avere tutto. Passavamo le ore a giocare a nascondino, a esultare per una partita a biliardino o a inanellare record al flipper del bar sotto casa. Cercavo le monete in tasca per un gelato da 500 lire e scoprivo di potermi permettere solo i più economici, il Lemonissimo, il Magic Cola o l’Arcobaleno, roba che costava la metà.”

«A mio figlio provo a passargli i princìpi con i quali sono cresciuto e a spiegargli che diventare uno stronzo è semplicissimo. Spero che faccia le sue sciocchezze, ma le faccia con la testa perché se un ragazzo cade, dopo, puoi solo mettere una toppa. Ce ne sono di bravissimi e sono tanti, ma rispetto ai 14enni di oggi noi eravamo degli ingenui, dei veri bambacioni. Tornavi a casa dopo aver dato un bacetto “a stampo” o sulla guancia e ti facevi i film per giorni. Oggi, se ti rendi conto del grado di consapevolezza dei 12enni, ti metti le mani nei capelli, ti spaventi ed è meglio se ti fai il segno della croce. Ragionano proprio diversamente da noi e rispetto alla mia gioventù è più facile perdersi».

-Francesco Totti.

Sulla separazione del calciatore piu’ iconico della Roma, che le ha regalato uno scudetto in tempi di egemonia juventina e milanista, infuriano polemiche incrociate tra il rotocalco “Repubblica” ed il filosofo Diego Fusaro. Alle esternazioni social di uno dei redattori del secondo maggiore giornale italiano di un tempo, volte sulla legittimita’ della fine di una storia da sempre rutilante, di un anelito di normalita’ sotto tutti i punti di vista; il docente universitario e filosofo dai proseliti augusti replica con un intento giornalistico a caldeggiare divorzi ed individualismi da parte della stampa conformista, definendoli nuovi stigma di normalita’.

L’ex cannoniere di Roma e nazionale, vincitore del mondiale 2006, e’ oberato da commenti, attacchi o dichiarazioni di stima in relazione la propria vita privata, nell’oblivione giornalistica sul fronte della sua prole cui non si e’ mai alluso e tentato di proteggere nel tritacarne mediatico che coinvolge Hillary ed il Capitano. Cio’ viene esecrato da Fusaro che attacca la stampa principale di voler enfatizzare un nuovo tipo di normalita’ relazionale antitetica i principi sacri della religione ed alla normalita’ ortodossa, ma propedeutica le logiche di potere innestate sulla fluidita’ dei rapporti, l’intercambiabilita’, l’egocentrismo; a scapito della stabilita’ famigliare e relazionale.




Reddito di base al via

L’Italia e’ all’acme, in Europa, nella richiesta del reddito universale che e’ in procinto di attuazione complessiva. l’Italia statisticamente e’ stata indicata come nazione europea con la maggiore cesura del potere di acquisto, dei salari, delle pensioni, degli emolumenti e dei conti correnti in seguito l’introduzione dell’euro. Sono a tal proposito molteplici gli imprenditori e professionisti che, intervistati dal quotidiano nazionale http://Adfnews.it hanno asserito di guadagnare prima maggiormente di oggi con i pagamenti ed i prezzi allegati la attualmente reclamatissima Lira. Cosi’ l’Europa sta testando il reddito universale che ha visto l’Irlanda in procinto di assicurare 1700€ mensili a vita per i giovani maggiorenni che fuoriescono dalle mura domestiche. In Italia si caldeggia in modo indefesso per il reddito universale, sopratutto nella fazione dei simpatizzanti dell’universo afferente Beppe Grillo. Gli osteggiatori di tali benefici enfatizzano gli obblighi annessi tale reddito universale, che ineriscono vaccinazioni mrna a prescindere dalla gravita’ della situazione, identita’ digitale, calmieramento delle critiche ed invettive governative, economiche e sociali a mezzo social, lavoro predisposto dallo stato ed ineludibile per un’idea imprenditoriale, utilizzo reiterato della moneta digitale.

L’Italia esprime una cesura esiziale del potere commerciale che si scaglia contro il mercato di automobili e barche nuove, oltre alle magioni e strumenti di lavoro, che hanno stimolato gli imprenditori ad esortare il governo a sbloccare tale situazione, pena il ridimensionamento ulteriore del mercato interno, delle industrie e delle assunzioni.

Si teme, in relazione il reddito universale, che a pagarlo saranno imprese, pensionati e liberi professionisti sottoforma di un aggravio di tasse, il che spaurisce coloro che sono favorevoli a strumenti di sussidio ma senza cessione di ulteriori beni pubblici, sovranita’ individuale, dati personali, imposte aggiuntive, ad attori finanziari che promanano tali misure antipoverta’. Sgomenta a tal riguardo, l’ammissione nell’Aspen Institute che suffraga il reddito universale e le prescrizioni che ne derivano, di Meloni e Salvini, ossia i principali capo partito che in Italia guidano i proseliti.




Divieto coltivazione Europa

End the Sloughter age” e’ l’ultima manovra politica di stampo europeo approvata il 5 giugno, propedeutica la progressiva chiusura degli allevamenti continentali in favore di un tipo di produzione deontologica che sforni carne coltivata in laboratorio; oppure a base vegetale. Cio’ per rintuzzare o sgretolare le procedure di violenza ed affaticamento animale. Cosi’ il parlamento europeo si appresta a recidere i fondi destinati alla produzione animale, anche a causa della capillare e carsica presenza di allevamenti intensivi, la depauperazione delle risorse idriche per allevare il bestiame, l’emissione monstre di gas serra ed altri fattori inquinanti che derivano dall’industria alimentare. Con una legge di tale tipo si preconizza un incremento sesquipedale dei prezzi di uova, carni di ogni sorta, latte, che in prospettiva potranno essere ottemperati da avveniristici modelli di produzione chimica meno inquinante, che abbia basi vegetali oppure proteiche a mo’ di biologia chimica.

Le industrie che sono gia’ in una fase avanzata di produzioni animali biologiche afferiscono l’esemble produttivo facente capo Bill Gates ed i principali fondi di investimento che lo tutelano e finanziano; al parlamento europeo i gruppi di influenza associate a tali multinazionali sono coriacei, a lavoro da tempo per cambiare il paradigma di produzione alimentare che inficia le multinazionali ed aziende gastronomiche europee e peculiarmente, italiane. I prodotti alimentari proteici realizzati in laboratorio oppure sulla base vegetale possono avvalersi, ormai, del medesimo sapore di quelli provenienti da metodi tradizionali. Tali ricerche vedono Bill Gates come antesignano del panino con hamburger di carne chimica, qualche anno fa fu presentato, ma scevro di sapore. Oggi tale situazione risulta diametralmente opposta ed incalzano gli operatori industriali di questo tipo, provenienti anche dall’Italia. Intanto Beppe Grillo in caduta libera dal punto di vista dei consensi, auspicava sul proprio blog insetti nelle mense scolastiche per mezzo del proprio valore proteico, ecologico ed economico.

Ad anticipare le esortazioni di Grillo sulla desinazione di insetti, persone famose come Angiolina Jolie che in un video cucina, offre, mangia e fa mangiare, scorpioni e similari ai suoi figli.

Strana coincidenza in queste operazioni di rimodulazione alimentare, il fatto che Bill Gates abbia acquistato una fetta ingente delle terre adatte a coltivazione ed allevamenti in America per cui gli scettici di cio’ temono il peggio ed esecrano i nuovi indirizzi alimentari: infatti nella Bibbia risulta peccaminoso o quanto meno sconsigliato trangugiare insetti. Le esortazioni dei detrattori di tali pratiche consistono nell’acquistare una piccola porzione di terra almeno a cento chilometri di distanza dalle citta’, in cui attuare meccanismi di autocoltivazione, autoallevamento ed autoproduzione energetica, teleologici alla difesa rispetto ogni degenerazione politica ed economica.