Gigi d’Alessio imputato per “tradimento”

Gigi d’Alessio, famigerato cantautore partenopeo padre di cinque figli, da poco separato con la giovane artista Anna Tatangelo, e’ stato citato in tribunale per una causa di separazione. Infatti il piu’ giovane direttore d’orchestra presso la banda Vanvitelli di Napoli, il cui figlio inoltre partecipa sotto pseudonimo al talent show Amici della de Filippi, si e’ trovato al centro di un episodio bislacco che inerisce la sua produzione artistica: durante la procedura di registrazione video di un proprio brano musicale il regista di Gigi d’Alessio ha immortalato una donna che camminava mano nella mano con il proprio uomo. In seguito alla diffusione del video di D’Alessio e’ stato scoperto dal marito di questa donna, l’incontro fedifrago con il proprio amante.

La donna ripresa dal video musicale del collaboratore di Mario Merola che da poco ha visto la nascita del suo ultimogenito, ha subito un divorzio; dunque a sua volta ha intentato una causa contro Gigi d’Alessio, reo di averle causato il divorzio con conseguente danno economico slatentizzando in video la sua relazione extraconiugale.

Il problema della privatezza si evince come centrale e bisognoso di una normativa politica, dal punto di vista dei social e dei media in generale, senza eludere la questione del codice Qr inerente il Green Pass con cui e’ possibile tracciare i movimenti economici e non, della cittadinanza.

Sul diritto all’oblio nel panorama dei social media ed in seconda istanza della televisione, si e’ scagliato in modo vincente un altro celeberrimo cantatutore, stavolta romano: Antonello Venditti infatti ha ottenuto la cancellazione definitiva dal web di foto che ritraevano la sua vita privata, che egli tutela in maniera totale.

Non si sa ancora, a tal proposito, il bagaglio di immagini, post, messaggi che gli utenti pubblicano su internet e scambiano con il telefono, da chi e come venga utilizzato, tuttavia e’ notizia recente che lo scarto del vicepresidente emerito della Corte Costituzionale rispetto lo scranno della presidenza della Repubblica, sia stato attuato in base ad un suo post definito pseudofascista ed omofobo risalente a mesi prima.

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Se il mancato raccordo in legge del diritto all’oblio e’ sfociato nella morte di una ragazza napoletana, Tiziana Cantone fautrice di un video a sfondo erotico divenuto virale, e’ opinione condivisa nonche’ auspicio che le foto rutilanti dei social vengano sottratte alla lente dell’agenzia delle Entrate per indagini fiscali. Alla stessa stregua dell’importanza della necessita’ di svincolare l’identita’ digitale da valutazioni politiche, economiche e lavorative. Infatti a tal proposito una dovizia di impiegati sono costretti ad adoperare i social network sotto pseudonimo pena sanzioni dirette ed indirette, lobbyng e licenziamenti.

Sulla questione dell’identita’ digitale da normare in modo complessivo, sul diritto all’oblio, sia televisivo che informatico ed editoriale, sono numerosi gli esperti che esortano una regolazione del codice Qr in prospettica bancaria. Infatti con tale tecnologia abbinata al Green Pass sarebbe possibili bloccare pagamenti e prelievi verso i soggetti costretti ad operare con il codice Qr, e che magari figurano essere soggetti sgraditi al governo per mezzo di attivita’ lavorative che manifestino contrarieta’ verso il governo medesimo; oppure semplicemente il codice Qr potra’ in modo avveniristico confiscare i pagamenti verso soggetti non in regola con il fisco, fino all’espletazione verso i cittadini politicamente e mediaticamente dissidenti, dei diritti fondamentali.

Da cio’ si deduce quanto il parlamento sia opportuno legiferi in modo da contemplare le esigenze dei soggetti che caldeggiano il codice Qr non solo per il Green Pass, e di quelli additati come non in regola con il fisco, di coloro che vogliono far glissare le loro pubblicazioni social e di coloro che preferiscono non essere presenti su Internet.




Stellantis insedia Volkswagen e batte Mercedes-Bmw

Staziona ancora la Fca degli Agnelli-Elkann all’apice delle industrie piu’ facoltose e redditizie di Italia e, quel che positivamente sgomenta, Stellantis insedia di gia’, al livello europeo, il primato di Volkswagen nella classifica dei costruttori automobilistici che vendono maggiormente nel vecchio continente. Immatricolazioni quest’anno trainate dal comparto dei veicoli industriali su cui si affibbiava a Fiat l’onta di vendere il prestigioso marchio Ducato ai cinesi. Tuttavia Stellantis che si impernia sulle potenzialita’ Alfa Romeo, Maserati e Lancia nel settore del lusso, ha gia’ scalzato il famigerato duo Mercedes-Bmw ferme a un milione circa, di vendite.

Il sorpasso Fca a Bmw e Mercedes si avvale di oltre il doppio delle vendite in abbinamento a Psa, intorno ai due milioni e passa, con Volkswagen proprietaria della neonata Cupra a cedere l’egemonia delle vendite globali alla giapponese Toyota per il secondo anno consecutivo. A cio’ si aggiunge il consolidamento dei sudcoreani con Kia e dei cinesi detentori di Volvo e Jaguar. Roll-Royce e Bugatti sono state cedute recentemente alla mastodontica Volkswagen ma le vendite non incoraggiano molto, viceversa gli appassionati e gli operai di Pomigliano d’Arco si stanno entusiasmando al suv Tonale Alfa Romeo che sembra incanalare la perfezione nonche’ un nuovo ciclo vincente del Biscione. A tal proposito l’amministratore delegato della societa’ automobilistica che ha visto i natali a Sant’Antimo, paese di Nicola Romeo limitrofo a Napoli, e l’affermazione a Milano sede di Alfa, ha preconizzato nuovo lanci Alfa fino al 2030. Da cio’ si evince, a detta dell’amministratore commerciale francese, il ritorno di Alfa Duetto, leggendaria decappottabile celebre anche con le pellicole cinematografiche vincitrici di Oscar; e si deduce un nuovo corso per Alfa-Romeo che fondera’ artigianalita’ e modelli a fascia limitata come la mitologica 33. Probabilmente verranno prodotti aggiornati modelli della caratteristica Alfa Brera ma anche coupe’ Gtv, quest’ultima totalmente elettrica. Anche se gli estimatori di Alfa Romeo non esimono critiche per l’isteresi che caratterizza i lanci di nuovi modelli.

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Gli operai del principale stabilimento europeo situato a Pomigliano d’Arco sono fiduciosi dell’affermazione commerciale definitiva di Alfa con Tonale mentre molti caldeggiano un ritorno di Giulietta.

Criptico il manager Alfa sul possibile rientro in gamma della Mito consapevole delle lodi di molti alfisti ed ex alfisti relativi motori e tenuta stradale delle macchine passate e recenti.

Prossimamente Alfa Romeo contemplera’ anche vetture a trazione posteriore stile Alfa ’75 che completeranno un ritorno identitario alle origini e peculiarita’ dell’azienda leader del conglomerato Fiat.

In rete impazzano anche le immagini relative la nuova Lancia Delta integrale che varchera’ la soglia del mercato, con propulsori anche elettrici, caratteristiche identiche al passato, che gia’ infiammano i nostalgici: oggi la Delta hf integrale del passato e’ offerta ad oltre centomila euro.




Banchiere Albanese spiega blocco edilizia

L’Italia sarebbe colpevole di aver arenato l’edilizia per smantellare ipotetiche frodi relative lo scambio dei crediti d’imposta: lo ha ribadito il banchiere italiano Albanese in coro col professor Malvezzi, sulla base di dati che svelano al 3%, il tasso di illeciti nell’edilizia sul computo totale. Per il suddetto presidente di una banca popolare del nord il diniego governativo a legittimare lo scambio ai crediti d’imposta inerenti l’edilizia, rappresenta un nocumento letale per l’economia, e le banche ne hanno approfittato giocoforza per negare prestiti ad aziende e privati.

La banca di Albanese dopo un iniziale finanziamento di attivita’ per venti milioni inerenti i bonus alle ristrutturazioni, ha bloccato la sua attivita’ in concomitanza con lo stop dello stato a garantire e far scambiare alla stregua di una moneta ad oggi mancante, i crediti d’imposta. Cosi’ l’erario medesimo annaspa con il mancato slancio alle ristrutturazioni, specialmente nel meridione, in cui non solo e’ impedito per banche, aziende e privati lo scambio dei crediti di conseguenza i prestiti bancari, bensi’ e’ richiesto l’anticipo ai soggetti commissionanti, della somma occorrente la ristrutturazione.

Il sistema bancario del territorio, in questa fase, non puo’ consentire prestiti ad imprese e soggetti locali senza l’egida statale, e su questa falsa riga anche le banche commerciali che sono le piu’ importanti, si stanno esimendo dal finanziare lavori edili e similari. Pare che in questa congiuntura l’Italia, con le attuali regole, non possa permettersi di garantire monetariamente i crediti d’imposta edili alla stessa stregua di quelli pubblicitari, che vedono infatti la diserzione di aziende per il cartaceo, le piccole testate on line ed addirittura molte televisioni nazionali e locali.

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Riguardo al Pnnr pare che per la prima volta l’Italia sia debitore netto anziche’ creditore verso l’Europa, ma in ogni modo Albanese biasima la mentalita’ con cui ci si stia approcciando: ovvero quella di dover spendere questi soldi e non di doverli investire come consuetudine nel panorama bancario e delle imprese fattive.

Comunque a parere del duo tra commercialista e banchiere citati, la collocazione ideale del Pnnr non e’ la mera infrastruttura bensi’ la costituzione di nuove imprese in grado di assumere, produrre nuovi e migliori beni, nonche’ il rafforzamento delle aziende grandi e medie, pubbliche, e quelle private a grande valore aggiunto. A detta invece di altri opinionisti il Pnnr debba rivestire un asse di rinascita infrastrutturale al sud, orbo di collegamenti ferroviari celeri, aereoporti, strade in buono stato; ancora asili nido, ospedali pubblici, porti attrezzati e magioni per giovani coppie e persone in difficolta’. Al momento il meridione e’ deprivato di cio’ e della progettazione mera di opere strategiche che ineriscono i servizi pubblici. Inoltre le aziende soffocano dall’inasprimento delle tariffe energetiche e dei carburanti per cui aumenta la prospettiva di fallimenti, cassa integrazione e vendita.

Per il banchiere italiano ad ogni modo il settore imprenditoriale e creditizio italiano figurano ancora tra i piu’ stabili e promettenti del mondo, per mezzo della loro scarsa compromissione con i manovratori anglosassoni del mercato globale.




Vaticano posta foto inedita della Madonna

A distanza di pochi giorni dalla lodatissima intervista di Fabio Fazio a papa Francesco il Vaticano ha permesso il rilascio di una foto inedita che sembra rappresentare la Madonna in un atto di abbraccio al papa San Giovanni Paolo II. Istantanea frutto dell’elaborazione di molteplici immagini che caratterizzano gli attimi inerenti il principale attentato al pontefice polacco, con tanto di sparatoria e proiettile conficcato nel corpo. Attentato che ha segnato uno spartiacque tra l’attivita’ e la mera estetica del papa fautore di attacchi reiterati al comunismo sovietico: infatti in seguito a questo evento Carol Woityla ha subito un processo di inesorabile invecchiamento ed indebolimento.

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Tra le tante foto scattate al momento dell’agguato e’ apparsa questa con il soggetto assai simile all’immagine comunemente diffusa della madre di Cristo, che dapprima c’era e subito dopo, nella foto successiva, non si vedeva piu’. A tal proposito sono numerosi i fedeli, gli opinionisti, a definire l’opera della Madonna nell’aver deviato quel proiettile che per poco non aveva compromesso le funzioni vitali del papa in maniera mortale. Goacchino Navarro Vals, spagnolo ex portavoce di San Giovanni Paolo II, ha ribadito il carattere arcano ma reale dell’immagine in questione, volutamente occultata per molto tempo.

Intanto la chiesa cattolica vede un riavvicinamento ad essa di molti fedeli.

Papa Francesco e’ stato invece additato dal filosofo Diego Fusaro che oggi ha un programma proprio sul canale 262, come parossisticamente laico per aver parlato su rai 3 esclusivamente di politica, diritti, societa’ e drammi ma glissando ogni allusione ed invocazione al Cristo, allo Spirito Santo ed in generale all’esemble di temi, numi, icone che contraddistinguono il cattolicesimo. Anche ecclesiastici come don Minutella fanno la fronda alle iniziative del papa odierno biasimandone la scelta di abiurare la mansione vangelica di professare il cristianesimo come unica e comprovata religione mondiale; invece l’apertura al Pacha Mama in Vaticano, una sorta di religione basata sull’adorazione terrestre, poi all’Islam ed al buddismo e confucianesimo, viene mal visto dai curiati piu’ tradizionalisti. Il timore a tal proposito, di orde di fedeli, intellettuali, ed alcuni religiosi, sia che l’apertura pontifizia presso il Vaticano, ad ospitare e tollerare gli idoli di altri culti, sia il prodromo di un sincretismo religioso foriero di smarrimento identitario e spirituale ancora superiore rispetto al presente.

I canali social di prelati anticonformisti e dei sostenitori del cattolicesimo classico registrano ad ogni modo incrementi esponenziali di iscritti e sostenitori.

A proposito di Alberto Caccialanza e la dovizia di nuovi diffusori virtuali della religione cattolica, questo ha affermato in un suo recente lavoro, della presenza in India di una chiesa similare ad un tempio, mastodontica nonche’ teatro di miracoli conclamati e grande baluardo di fede cristiana in terra d’Oriente. A dimostrazione della potenza strabordante e del carattere globalizzatore del mero cattolicesimo.




Strani simbolismi ed intervista di Trump

Il nuovo post di Mr Pool, personaggio arcano dal folto seguito sulla piattaforma Telegram, indaga e dipinge una realta’ distopica dietro gli ultimi concerti musicali in America, ed allude ad un imminente collasso finanziario. Mr Pool il 10/02/2022 ha postato un’immagine delle montagne russe. L’immagine è presente in un articolo del The Economist dal titolo “Cosa accadrebbe se i mercati finanziari crollassero? Cerca una guida nella storia, ma sappi che la prossima volta sarà diverso”. Oltre al contenuto l’aspetto più particolare è che l’articolo è datato 12 febbraio ma il giorno di uscita è l’11 . Errore di battitura o messaggio in codice?

L’iceberg comincia ad essere visibile ad occhio nudo. Impatto imminente. E con tale linguaggio criptico che pletore di complottisti e persone esacebate dalla stagnazione economica, si radunano e fondano gruppi incrociati dentro e fuori il web.

RIASSUNTO DELLE SIMBOLOGIE RISCONTRATE AL Superbowl, nell’Half Time SHOW: PART. 1

Dr. Dre apre con la città illuminata sul palmo della mano o quel che sembra un codice QR- simboleggiano il potere / controllo.
Il palco ricorda i campi di quarantena – 3 baccelli, 3 macchine = (6 Satan).
Baccelli imbiancati simboleggiano una perdita di identità / lavaggio del cervello – programmati dalla propaganda MK Ultra.
Bandiere nere volanti rappresentano l’assenza di uno stato-nazione.

RIASSUNTO DELLE SIMBOLOGIE RISCONTRATE AL SUPERBOWL HALFTIME SHOW / PART. 2

I ballerini di Lamar emergono da piccole scatole, tutti con capelli biondo-bluastri che simboleggiano la massa MK ultra. Formano un simbolo che assomiglia al logo di Walmart (Supermarket)/DUMBS/ traffico essere umani.
Il campo del paesaggio urbano si oscura e la piattaforma salta in aria sembra essere un black out (false flag, attacco EMP?)
50 centesimi capovolti – simboleggiano la svalutazione del dollaro americano.
Eminem, l’unico uomo bianco sul palco, si inginocchia in segno di sottomissione, a testa bassa per la vergogna.
Dr. Dre lampeggia le corna del diavolo con le mani.
Lamar, una mano coperta da un guanto nero – mano nascosta degli illuminati.
Mary J. Blige si stringe la testa, crolla come se fosse morta dopo aver cantato “No More Drama”. Si respira cosi’ un’aria di somma incertezza che contribuisce al panico sociale ed al timore di crisi economiche irreversibili.

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IL PRESIDENTE TRUMP HA PARLATO CON GLENN BECK l’altro giorno commentando le recenti scoperte di Durham, procuratore generale, in merito all’attivita’ di spionaggio a suo carico e la situazione elettorale che ha installato Biden sullo scranno principale del Campidoglio.

“Questa è una specie di cosa sorprendente che sta accadendo con Durham, perché molte persone si erano arrese… Sembra che stia andando avanti ad un livello che nessuno ha mai pensato fosse possibile. Voglio dire che quello che sta rivelando, se davvero lo si guarda e lo si studia e si legge quello che ha scritto, questo sembra essere solo una base. Questo è l’inizio. Stanno costruendo un edificio e questo è solo un fondamento su cui molte grandi cose saranno rivelate.

Guarda, ho pochi dubbi che i livelli superiori del governo – intendendo il livello superiore, nello specifico e il livello del vice, se dovesse capirlo. Ho pochissimi dubbi che sapessero che stava succedendo. Pochissimi dubbi”.

Il primo post di Donald Trump sulla versione demo (Beta) del suo Social “Truth” recita: “Preparatevi! Il vostro Presidente preferito vi vedrà presto!”.

Cosi’ si incarfina uno scontro venturo nel contesto dei social media con l’ex presidente americano che torna da protagonista ed azionista, stavolta, di una piattaforma che si proclama decentralizzata e realmente libera.

Sul tema inizialmente citato del codice Qr, infiammano polemiche su un brevetto della Cia cui esso sarebbe associabile, fondato su un trittico di parole tra cui tracciamento e controllo.




Ornella Castaldi e la nuova imprenditoria italiana

Ornella Castaldi e’ una giovane stilista partenopea classe ’85 con diploma al liceo classico e laurea all’accademia di Belle arti. E’ stata protagonista, nel settore tessile, dell’organizzazione industriale che richiedeva presso Citta’ della Scienza con Bagnoli futura, l’istallazione di un comparto produttivo che esaltasse le eccellenze locali. Ha firmato parecchie linee di costumi per marchi italiani attivi in Brasile ed e’ fautrice di una linea per Nautica. Forte di collaborazioni per negozi di Capri, Sorrento e Positano nell’ambito di accessori, collane, bracciali, camicioni caratteristici, Ornella Castaldi ha lanciato una linea di cravatte artigianali con nodo fisso, chiusura a gancio, vessillo borbonico ed italiano, in molteplici colori; inoltre la stilista sta ultimando la creazione di una linea di collane e bracciali giovanili e sgargianti con pesciolini come emblema distintivo di matrice religiosa: ispirati al greco Iktus acronimo di Jesus Cristos uoios teou soter ovvero Gesu’ Cristo figlio di dio salvatore. La Castaldi ha realizzato magliette da donna artigianali con papillon disegnato per fare perno su originalita’, mescolanza e uguaglianza uomo-donna nell’attenzione ai dettagli stilosi.

Anche magliette tajour con funzione allargata di gonna per donne casual chic e camice per uomini con colletti rivoluzionati ed ergonomici sono in produzione per affermare il marchio.

Imprese che lavorano e pianificano come quelle della stilista campana rappresentano la linfa di quella palingenesi imprenditoriale italiana che deve rintuzzare la situazione congiunturale attuale che la vede orbata, sul piano della proprieta’ di marchi come Valentino Garavani, ultimamente Versace, prima ancora Bulgari.

I prodotti disponibili di Ornella Castaldi, che si configurano in cravatte e magliette da donna ricercate, sono in fase di progettazione in attesa di una celere distribuzione ma sopratutto, l’attenzione al mercato endogeno, alla salvaguardia del lavoro a Napoli ed Italia, e la focalizzazione sull’ergonomia, l’eleganza e la personalita’. Si sta anche studiando l’impiego di materiali biodegradabili, ecocompatibili e di provenienza vegetale, con un connubio di tecnologia in grado di fornire maggiore comodita’ ed ausilio al cliente.

Si pensa, per corroborare l’immagine del marchio, di strutturare una distribuzione piccolo-media nei negozi regionali, ed affidarsi a canali di vendita on line sganciati dalle grandi catene egemoniche come Amazon ed Alibaba. Infatti la nuova prospettiva della fabbrica italiana in fieri, consiste nel concetto di rispetto ambientale, benessere del cliente, equilibrio complessivo e ritorno della piccola impresa peculiare dell’Italia.

Voler inoltre sfruttare i canali di vendita on line solo propri e non affidarsi a macrorealta’ centralizzate, inerisce una sorta di deontologia aziendale ed attenzione a se’. Una sorta di sovranismo industriale che tanto breccia sta facendo nel nuovo comparto della neonata piccola imprenditoria italiana.




Mosse russe e cronaca dall’est

L’Antidiplomatico riporta questa notizia. L’esercito ucraino dall’alba di stamattina ha intensificato il fuoco sulle due repubbliche del Donbass su tutta la linea di demarcazione. Lo comunicano le milizie popolari di Lugansk e Donezk, che hanno cominciato a rispondere ai bombardamenti degli ucraini.

Kiev in poche ore ha colpito 10 centri abitati, oltre 200 proiettili. Il fuoco dei mortai, grosso calibro, ha colpito anche Gorlovka. Il rumore dei bombardamenti si sente bene persino nel centro di Donezk.

L’altro ieri è stato ucciso da un cecchino un miliziano della rep. di Donezk. Stamattina è stato messo in rete un video che mostra il movimento della colonna dei camion carichi di veicoli armati del Reparto speciale della Protezione civile dai dintorni di Mariupol, cittadina sotto Kiev.

Gli armamenti da USA, Inghilterra, e altri paesi europei “aiutano” molto il governo di Kiev a fargli rispettare gli Accordi di Minsk! Ironizzano dalla controparte russa.

I “garanti” della pace sono anche Francia e Germania. Lo vediamo. E invece danno la colpa di tutto questo alla Russia. Una situazione intollerabile. E’ in corso un’agone anche giornalistico tra occidente ed oriente, nella fattispecie del conflitto in atto presso l’Ucraina.

Tace l’ UE. “Putin è tutto, tranne che un giocatore d’azzardo”. Fyodor Lukyanov, politologo russo direttore di Russia in Global Affairs e del Valdai Club, tra gli esperti più ascoltati al Cremlino, è convinto che la posta in gioco di Vladimir Putin in Ucraina sia più alta di un’invasione militare.

La Russia invaderà l’Ucraina? Guardi, come tutti sono rintronato dalla grancassa mediatica in Occidente. Ma le posso garantire che a Mosca nessuno, né i politici né l’opinione pubblica, parla di guerra. Vista da qui, l’isteria occidentale sembra una messinscena studiata o il segno che si è persa una misura.

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Al confine ucraino c’è un’armata da centocinquantamila uomini. È davvero solo isteria?

Un’invasione militare sarebbe veramente strana. Tutto il mondo si aspetta che Putin dia il via libera e lui dovrebbe rispettare le loro aspettative? Non è nel suo stile. A Mosca inoltre comprendono bene i rischi di un’impresa simile, mentre è più difficile coglierne i benefici.

Eppure le agenzie di intelligence europee e americane avvertono: potrebbe essere questione di giorni. Si presuppone forse che dovremmo prendere sempre per vero quel che dice l’intelligence americana, le cose non stanno proprio così. Non siamo in grado né di negare né di confermare questi allarmi. Non c’è dubbio che la Russia stia conducendo una campagna di pressione diplomatica sostenuta da una dimostrazione di forza. Ma non si tratta solo dell’Ucraina.

Di cos’altro?

Ci sono le esercitazioni militari in Bielorussia, nel Mar Nero e nel Mar Baltico. Questo enorme dispiegamento di capacità non ha come obiettivo l’invasione di un singolo Paese. Vuole semmai dimostrare che militarmente la Russia deve essere presa sul serio. https://formiche.net/2022/02/ucraina-putin-azzardo-lukyanov/.

Harley Schlanger intervistato da Sarah Westall: La Russia si oppone al Grande Reset. L’intera idea del Grande Reset è di togliere ai governi il potere di investire nelle proprie economie. Alle banche centrali verrà conferito un potere che prima era nelle mani dei legislatori scelti dal popolo. Intanto secondo periti militari in caso di conflitto incrociato Usa/Ue Russia l’Europa verrebbe rasa al suolo in due giorni ed aprioristicamente l’Italia sede del principale arsenale offensivo americano in Europa: il fulcro di tutto risiede in Sicilia, in antitesi alla Crimea, postazione di missili e controllo strategico russo. Ma quel che sgomenta e’ l’asserzione di Putin in merito a tale prospettiva guerrafondaia, in cui assicura che morirebbero dapprima i russi, ma subito in seguito anche gli americani.




Pd traditore, fine Green Pass, delitto scuola lavoro: Rizzo contro tutti

E’ ancora Marco Rizzo, capo dei comunisti italiani ed in indefessa crescita sui social e nelle donazioni al partito che presiede, ad inveire contro i vari Lilli Gruber, Giovanni Floris, Enrico Formigli, Bianca Berlinguer, giacche’ rei di non invitarlo mai nelle loro trasmissioni a causa della sua schiettezza con cui difende le ragioni dei lavoratori e gli articoli della Costituzione che cozzano contro gli interessi delle multinazionali. il suddetto manipolo di giornalisti dell’intrattenimento sono stati etichettati dal sedicente marxista quali radical-chic antitetici agli ideali della sinistra e proni servetti delle prescrizioni della finanza e delle multinazionali. Rizzo ha enfatizzato il gesto eclatante di un senatore afferente il suo partito e scevro del vaccino, che per rintuzzare il Green Pass ed enfatizzare la sua emarginazione dal parlamento in quanto no-vax, si e’ incatenato dinanzi al palazzo sede delle decisioni politiche.

Marco Rizzo ha ammesso di essere vaccinato ma non si e’ definito ostile a coloro che hanno eluso questa pratica, proclamandosi estremamente sensibile e coinvolto in relazione ai nocumenti la cui correlazione con l’iniezione sono comprovati. Il comunista italiano ha biasimato lo strapotere di Pfiser nonche’ la sua mancanza di anima, alla luce del fatturato di oltre 50 miliardi-superiore ad una legge finanziaria-e dei centoventi licenziamenti attuati in Calabria. Ma attribuisce la colpa di cio’ al trentennio scorso compromesso da soggetti afferenti specialmente al Pd ed alla fazione ipocritamente di sinistra, che ha ceduto il potere politico alle multinazionali ed alla finanza internazionale: per Rizzo Renzi e seguaci, alla stregua dei politici sinistrorsi antecedenti esso, sono dei traditori della patria, a causa dei quali la politica contemporanea risulta totalmente subordinata alla finanza internazionale. Per Rizzo il Green Pass ha i giorni contati alla luce del proprio ridimensionamento in Italia, della declassificazione europea della pandemia ad influenza ed il nocumento agli over 50: infatti un milione di questi ultimi giaceranno in questi giorni senza lavoro e lunario a causa della mancata vaccinazione.

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La stoccata del comunista alla sinistra italiana continua affibbiandogli la responsabilita’ di essere diventati un partito delle banche e della finanza erroneamente associato alla sinistra, ma che non figura nemmeno come un ibrido di sinistra. Ancora ai politici della seconda repubblica Rizzo imputa la colpa di aver disgregato il campionario di stampa e televisioni, che oggi inneggiano solo al capitalismo, alle multinazionali ed alla finanza speculativa. Tali soggetti transnazionali sarebbero per il politico comunista, artefici del nocumento ai giovani rappresentato come l’alternanza “scuola-lavoro” propedeutico ad abituare gli studenti a lavorare ad ufo. Prima invece esisteva per Rizzo l’apprendistato, fonte di formazione delle eccellenze e di guadagno giovanile in base alla mansione. Rizzo e’ stato associato da un commentatore radiofonico alla destra ma egli si e’ schernito alludendo alla coerenza che lo ha sempre contraddistinto nel dichiararsi Trosckista.




Radio romana svela finanziamenti italiani ad Europa

La stazione radio presente su Youtube e piu’ seguita in Italia, ha ospitato un pacifico dibattito tra l’economista disallineato Malvezzi ed il banchiere italiano Albanese, in cui si evinceva che l’Unione europea e’ debitrice verso l’Italia di una somma che si aggira intorno ai centodieci miliardi sottoforma di contributi netti ma che tutti obliano e nessuno reclama. In base ai dati Win the bank sciorinati dal famigerato finanzialista italiano e quelli di piu’ conosciute testate economiche nostrane, e’ falso che odiernamente l’Italia impersonerebbe la locomotiva d’Europa bensi’ il pil versi ancora in una fase esiziale di stallo. Inoltre i fondi del Pnnr comportano degli interessi che pagheranno per lo piu’ famiglie ed imprese che gia’ versano in perniciose difficolta’ per l’ingente aumento dei prezzi dell’energia. Da cio’ si deduce lo scarico dei produttori italiani sulle famiglie sottoforma di aumento monstre dei prezzi dei prodotti lavorati.

A detta di un artigiano romano che lavora il legno il costo dell’elettricita’ occorrente il proprio impiego e’ immantinente passato da tre euro a cinque euro, che corrisponde al 70% in piu’ per il produttore. Solo che in tal guisa il costo finale del manufatto e’ aumentato solo del 25%, che colpisce binariamente gli acquirenti ed i produttori, ma nella filigrana maggiormente i produttori.

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La apparente cassandra di Malvezzi tuttavia, ha rimarcato quanto nel nuovo programma venticinquennale dell’Europa i contributi richiesti all’Italia aumentino di oltre tre volte, il che si scaricherebbe sull’erario sottoforma di aggravi fiscali, privatizzazioni ulteriori di beni pubblici ed aumento sui costi delle materie prime con conseguenti compressioni salariali e stagnazione del mercato interno. Alla luce di questi dati clamorosi e del mancato ritorno nei conti correnti della somma prelevata da Amato per entrare nell’euro, e la cui restituzione era stata assicurata, gli astanti al talk show radiofonico auspicano il ritorno in Italia dei 110 miliardi di cui l’Europa e’ debitrice con il Bel Paese, per o lenire gli interessi sul Pnnr o investire in infrastrutture, servizi pubblici e sgravi fiscali per le imprese. Anche se e’ stato denunciato quanto le infrastrutture, in questa congiuntura di ridimensionamento di imprese e mercato interno, non siano proficue, in quanto sono annose, fanno girare soldi solo nell’indotto che vi orbita e non hanno capacita’ produttiva: cio’ che occorre per gli opinionisti Radio Radio, sono nuove imprese che producano nuovi e piu’ manufatti, che devono trovare sopratutto fasce di acquirenti italiani, e solo in seconda istanza, consumatori esteri.




Bolsonaro in Russia da Putin

Il presidente del Brasile, Jair Bolsonaro oberato dalle critiche ed invettive per la propria ostinazione a non vaccinarsi ne’ attuare l’obbligo vaccinale, si e’ recato stocasticamente a Mosca ed Ucraina. Ufficialmente tale visita con Putin inerisce il rafforzamento di cruciali accordi commerciali gia’ in essere, ma il tema scottante della questione ucraina e’ stato ad ogni modo toccato. Il Brasile staziona in una perniciosa crisi che ne ha svalutato la moneta in modo immane. Da Rio de Janeiro lamentano che per vivere ormai occorra una doppia mansione. San Paolo ed il Brasile, impersonando il principale esportatore di carne mondiale, e’ strettamente legato ai fertilizzanti ed insetticidi di fattura russa per cui vede nella nazione di Putin, il maggiore sostegno economico. Secondo opinionisti brasiliani infatti, qualche mese fa la Cina, principale acquirente di carne brasiliana, non e’ stata in grado di ottemperare all’ordine mensile di carne, ed e’ stata sostituita dalla Russia che ne ha assicurati gli introiti dell’ordine.

Sulla visita in Russia, Bolsonaro ha declinato le esortazioni di Biden, presidente americano, ad annullare l’incontro ma l’ipotesi di un nuovo asse commerciale in costituzione tra Brics, appare inconfutabile nonche’ la spiegazione del viaggio.

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Voci di residenti in Brasile parlano di installazioni militari russe al nord, tese a contrattaccare efficacemente l’America in caso di invasione della Crimea col Dumbass sede dell’arsenale comandato da Putin. In questo agone internazionale tuttavia, la Cina ha ribadito la propria adesione sull’Ucraina, alle ragioni russe per cui l’America e l’Europa che guidano le iniziative Nato, si vedono attruppate dai paesi Brics-Brasile, Cina, Russia. I medesimi paesi oggi in maggiore crescita economica in cui il capitalismo si espande a ritmi sesquipedali, cui l’India si associa.

Il blocco economico in fieri tra i Brics oggi piu’ potenti, come Russia, Cina e Brasile, spaurisce l’asse euroamericano fondato sil dollaro, oggi in irreversibile svalutazione.

Bolsonaro in patria vede lo spauracchio dell’ex presidente Lula in vantaggio su di lui nelle proiezioni di voto per cui si e’ alleato con il partito liberale e con l’asse degli evangelici. Infatti la branca del cattolicesimo imperante in Brasile, esecra l’intento dell’Onu di plasmare il cristianesimo verso una religione dei diritti che spezzi la propra affiliazione peculiare con l’emblema del Cristo e quello della Vergine Maria. A tal proposito l’Onu recentemente ha rimarcato quanto il cristianesimo sia una religione che sgretola i diritti umani.

Dal Brasile una dovizia di professori denunciano l’opera di smantellamento della cultura identitaria e quella scolastico-universitaria. Dunque secondo queste persone l’opinione pubblica brasiliana con i giovani innanzitutto, sarebbe facilmente frodabile; e Bolsonaro oltre ad essersi reso protagonista della cesura dei fondi pubblici a sostegno degli artisti piu’ sbilanciati verso i diritti degli omosessuali, deve rintuzzare il record di Lula nell’alfabetizzazione ed acquisto di case, relativi la popolazione indigente.