Bassetti rivendica i diritti ed attacca Speranza

Matteo Bassetti, quotato ed ormai famigerato specialista virologo onnipresente nelle tv nazionali, attacca il ministro della salute Speranza, reo di perpetrare, con il divieto dei voli per no-vax, un nocumento ulteriore all’economia ed all’equilibrio sociale. Il Bassetti primario nell’ospedale di Genova ed a favore dei vaccini, insiste sul fatto che, alla luce dei dati attuali, normare nuove restrizioni per la popolazione non vaccinata e’ pernicioso ed alimenta livore che puo’ sfociare in gesti estremi. Infatti a tal proposito il medico rimarca quanto i contagi non siano efficacemente calmierati dal numero di vaccinati e paventa una quarta dose in arrivo.

Il dottor Bassetti ha subito reiterate minacce ed aggressioni verbali per aver indefessamente esortato vaccinazioni di massa e l’accettazione del Green Pass. Oggi tuttavia appare rinnegare le proprie tesi indicando il Green Pass come inutile e lesivo. Infatti il medico si e’ lamentato dell’unitilita’ ormai, della tessera verde in quanto non e’ stata foriera del numero desiderato di vaccinazioni. Dunque in mancanza o impossibilita’ di obbligo vaccinale il Green Pass per Bassetti risulta aver esaurito la propria funzione.

Sull’ultima variante pandemica, la Omicron, il medesimo Bassetti si trova a minimizzarne la gravita’ alla luce della declassificazione di essa in Spagna, come mera influenza stagionale. Nemesi di Bassetti tuttavia, si presenta Pasquale Bacco medico antecedentemente No-Vax e da poco passato dalla parte della medicina ordinaria: egli consiglia vaccinazioni e sottolinea i pericoli del Covid. I suoi ammiratori tuttavia, ne criticano, a Bacco, il cambio troppo repentino di opinione sulla pandemia, associandolo a sistemi di corruzione o impaurimento verticistici, e definendolo opportunista ed ipocrita.

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In tutto questo ginepraio di polemiche pare sia stato legittimato il diritto ai risarcimenti per coloro compromessi dai vaccini. Risarcimenti ipotetici che, secondo l’attuale normativa da contratto, sarebbero a carico dello stato. Le case produttrici dei vaccini, specialmente Pfiser, Moderna e Jhonson& Jhonson, hanno da poco registrato una crescita dei profitti finanziari e non, che fa gioire gli azionisti ed allentare la morsa sul mercato. Continuano tuttavia, nel popolo della rete, le recriminazioni verso Aifa, che da pochi mesi si esime dal riportare il bollettino relativo certe fattispecie di effetti collaterali: cio’ causa acredine nei soggetti coinvolti.




Naomi Campbell presenta sua figlia

La super model piu’ longeva e carismatica della storia, famigerata “pantera nera” Naomi Campbell, ha confessato di avere una giovanissima, di pochi anni, figlia naturale: era dal 2017 che la ex storica fidanzata del proprietario del Billionaire Briatore asseriva di desiderare un’erede. Oggi la cortina della discrezione invece e’ stata squarciata dalla principale icona femminile dell’universo afro, mostrando le foto del pargolo femmina ed entusiasmandosi per i fatto che la figlia apprezzi il proprio stile di vita. Naomi Campbell ha aggiunto che pochissime persone al mondo erano a conoscenza della propria gravidanza ed hanno rispettato pienamente la sua privatezza.

La piu’ importante modella del panorama Versace e forse della storia ha anche affermato con gioia che la figlia gradisca molto viaggiare e seguirla nel proprio lavoro continuamente in giro per il mondo. Naomi Campbell ha anche, a tal proposito, lodato la scienza che le ha permesso di partorire sua figlia dichiarandosi estremamente felice e vincolata da un legame ferreo, eterno e sublime con la minore.

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Dopo l’uscita del film sulla dinastia Gucci il mondo della moda implementa il proprio fascino ed il seguito, stazionandosi ancora come settore piu’ acquistato al mondo. Oggi la top model brasiliana Alexandra Ambrosio, legata ad un imprenditore italiano attivo nel settore della maglieria elitaria di chaschemire, ha pubblicato una foto celebrativa del suo quarantesimo compleanno in presenza dei due figli dai nomi italiani ed il marito, anch’esso avvenente.

Sul piano cinematografico si attende il film sul celeberrimo Versace oggi ceduto al marchio americano Marc Jacobs che ha recentemente chiuso il negozio monomarca nel centro commerciale:”La Reggia” presso Caserta. I complottisti invece, riguardo l’uscita del film su Versace esecrano il dubbio, a detta loro corroborato dai fatti, che l’omicidio Versace fosse in realta’ una mossa geoeconimica teleologica al controllo posteriore del marchio.




I comunisti reclamano la casa e crescono

Marco Rizzo impazza tra le stazioni televisive e quelle radio piu’ affermate del paese e fa fare il pieno di proseliti e donazioni al partito dei comunisti italiani che presiede. Sempre disallineato ed a fare la fronda non tanto a Draghi quanto al sistema finanziario internazionale che lo suffraga, il politico italiano sinistrorso ha recentemente affermato quanto l’obiettivo europeo della transizione ecologica sia una esiziale castroneria. Cosi’ tra un’allusione a Gramsci ed un rimando alla Costituzione il capopartito ha focalizzato l’importanza di plasmare le politiche economiche sulle esigenze materiali di giovani, imprenditori, indigenti e disabili, traslando la rivoluzione “Green” in investimenti infrastrutturali peculiarmente al sud, ed edilizi per i giovani. Infatti il segretario dei comunisti italiani reclama il diritto alla casa per i giovani binariamente a sostegni ingenti al reddito per disabili e tutela delle aziende di stato e quelle private di alto valore.

Marco Rizzo e’ stato bonariamente dileggiato per una sua odierna similitudine ideologica, dialettica e politica con la Meloni, cui ha replicato che se Meloni biasima il trattamento letale verso la Costituzione, come egli biasima da tempo, vuol dire che il problema e’ effettivo anziche’ che Rizzo sta virando a destra.

Il comunista italiano non si esime ultimamente dal difendere la Russia scagionandola da ogni responsabilita’ nella questione ucraina attribuendo ogni colpa alla riottosa Europa subordinata alla Nato definita guerrafondaia. Il Dumbass infatti ospita la principale base militare russa, e stocasticamente e’ divenuta oggetto di contesa tra Europa e Russia: quest’ultima continuamente provocata da Usa ed Europa ma che non ha mai fomentato una guerra in seguito al 1946. Marco Rizzo inoltre ritiene che l’automazione tecnologica debba sgravare i lavoratori del tempo del lavoro senza deprivarli del salario, alla stessa stregua del reddito universale, deittico del Grande Reset, che non debba comportare obblighi di sorta che fungono da ricatto.

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Il comunista Rizzo non abiura e continua a manifestare orgogliosamente la propria fazione politica e dal biasimare la Cina, matrice di controllo civico e disugliaglianze sociali insopportabili, cui anela in questo contesto il connubio Europa-America per i propri abitanti.




Allarme analfabetismo funzionale per gli italiani

Ulteriore protagonista dell’allarme e’ Gospa, che sull’egida di innumerevoli organizzazioni, imprese mediatiche, istituzioni scolastiche ed universitarie rimarca l’allarme relativo il dilagare in Italia, di analfabetismo funzionale. L’Italia in base a dati ufficiali detiene il maggior tasso europeo di analfabeti funzionali, ovvero individui incapaci di decifrare in modo giusto ed approfondito i testi scritti e parlati. In tal guisa gli italiani giacciono in una situazione di degrado culturale in cui l’acquisto di libri e’ il o tra i peggiori in Europa. La narrativa letteraria in questo contesto ha subito un collasso al punto che ogni italiano compra meno di un libro all’anno; la capacita’ linguistica e’ anch’essa depauperata con conseguente diminuzione di capacita’ generali di scrittura corretta, vocaboli dotti ergo ragionamento analitico e spirito critico.

Gli italiani sono uno dei popoli che trascorre moltissimo tempo con il telefono, indefesso consumatore di videogiochi specialmente nella fascia di eta’ adolescenziale, dunque a parere del dottor Meluzzi gli italiani non sono in grado di preconizzare i pericoli, dipanare i nocumenti, intercettare i nemici e tutelare se stessi ed i connazionali.

Sebbene il sistema scolastico e formativo italiani stazionino ancora ai vertici nel mondo, si rileva una sesquipedale ignoranza economica, legale, storica e gegrafica che avvince il popolo italiano. Da qui si aggiunge il progressivo abbandono scolastico, la dispersione universitaria ed addirittura spiragli di analfabetismo in porzioni di territorio meridionale. Senza contare che dal punto di vista matematico, scientifico, chimico, fisico, il popolo italiano vede una scarsa conoscenza certificata. Inoltre la diminuzione di iscritti al liceo classico e le proposte di abolizione del tema d’italiano in classe contribuiscono ad inficiare l’istruzione media di studenti e cittadini italiani.

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Meluzzi paventa e denuncia un’opera di continua destrutturazione culturale dell’italiano medio, su iniziativa di potentati alto-finanziari e grand’industriali oriundi, propedeutica al controllo del dissenso ed alla subordinazione politica, economica, sociale, di quel tessuto italiano di eccellenza, assai pernicioso per le multinazionali forestiere e le lobby che aborriscono i renitenti e gli artigiani di alto calibro: questi ultimi rappresentano l’ossatura dell’economia, del fisco e del Made in Italy considerato marchio egemone nel gradimento mondiale.




Dati e contromisure: scontro tra redattori

Grande diverbio tra giornalisti a Napoli su Italia ed Europa quello che si e’ consumato in piazza, in seguito alle infamanti accuse di uno dei due verso il Bel Paese, sulla base delle difficolta’ economiche in cui versa il meridione e di converso l’Italia in questa fase post-pandemica. Di seguito il resoconto del confronto duro ma leale ed ironico, in certi momenti. L’Italia non la vuole nessuno. Ormai l’Unione Europea sa benissimo che è totalmente marcia e fallita. La fa restare tra gli Stati Membri perché sa benissimo che è più l’Italia ad avere “bisogno” di lei che non il contrario… Ci sono riportate risposte alle varie domande ed accuse deittiche di un accanimento infausto contro l’Italia.

A. N. Scondo dati ufficiali Eurostat, Istat, Win the bank, Bce e Banca d’Italia, il Bel Paese figura contributore netto al bilancio europeo, in base al quale per mezzo dello spread, il costo del denaro per i diretti concorrenti Francia e Germania si abbassa in modo da migliorare servizi, assumere lavoratori, aumentare le imprese.
Il patrimonio individuale bancario italiano e’ il piu’ alto d’Europa per cui offrendo titoli pubblici garantiti ad un discreto rendimento, per correntisti nazionali, l’Italia elidererebbe in poco tempo il debito pubblico detenuto da speculatori forestieri che impongono Draghi, taglio servizi, aumento gabelle ed aumento prezzi. In tal guisa l’Italia puo’ autofinanziarsi e smantellare l’Europa che scarica i costi sull’Italia, per sostenere l’economia francese e tedesca ed inficiando imprese, impiegati e professionisti, con la grama motivazione di riforme mancate. Le riforme sono state fatte e l’italia fino al 2002 era locomotiva d’Europa o comunque tra i paesi migliori. L’Euro ha dimezzato i pagamenti e raddoppiato i costi. Lo sanno tutti tranne gli italiani.

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A. N. Sono sovranista, conservatore, europeista solo dal punto di vista federale e non economico ma parlo cosi’ perche’ da addetto al settore, patriota, e dispiaciuto per i miei connazionali, studio i dati e li confronto per farmi un opinione. Sono consapevole di vivere nella nazione economicamente, culturalmente ed industrialmente piu’ importante e temibile del mondo per cui a modo mio ne difendo cittadini, professionisti, salariati ed imprenditori che inconsapevolmente pagano sul piano economico, scelte politiche decise all’estero ed attuate per l’italia, da terroristi interni e non immigrati ai quali si suole attribuire, ipocritamente, colpe non proprie.

N. F., altro astante della piazza, ha chiesto se davvero i conti correnti italiani contenessero quattromila miliardi: confermo totalmente,4000 miliardi vuol dire il doppio circa del debito pubblico attuale di 2300 miliardi e duemila miliardi in piu’ per accrescere il Pil e azzerare letteralmente disoccupazione, poverta’ e precariato-per farlo occorerebbero solo 300 miliardi di btp garantiti ed a interesse dell’1,6% per i correntisti italiani-. Per effetto moltiplicatore del quattro vuol dire che con 300 miliardi si avrebbero 1200 miliardi di pil aggiuntivo: figurarsi offrire titoli per 2000 miliardi quanto accrescerebbe il pil: di 8000 miliardi per l’esattezza: ovvero con tale mossa il prodotto interno lordo italico diverrebbe superiore al pil francese. Nonche’ uguale al pil tedesco ma alla luce di venti milioni di abitanti in meno. Senza calcolare che con 2000 dei 4000 miliardi di liquidita’ si potrebbe pagare cash in una rata il debito pubblico descritto come tagliola letale. Ma le aste dei btp vengono sempre interrotte prima di esaurire la domanda per cui ripropongono la scusa ipocrita che non ci sono soldi; fake news.

A. N. Personale come spiegazione mi sembra un po’ parossistico definirla, giacche’ cito dati che mi spingono ad avere idee diverse dalla massa che invece senza dati o con dati non del tutto veritieri, scaglia opinioni personali ridicole.

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A. N. Sto dalla parte dei cittadini anche perche’ oltre ai fatti che sembrano come li riferisci tu, studio i dati ufficiali ed ufficiosi, li confronto e cerco di portare vantaggi alla mia comunita’. Tu dove ti informi? Su Ansa, Rcs, Repubblica, Open? Si effettivamente l’Italia e’ una palla al piede dell’Europa che incostituzionalmente prende soldi dall’Italia, li emette al posto della Zecca di stato e li ripresta all’Italia gravati di debiti. Ma la colpa e’ della mafia, dei no vax, dei politici e degli evasori vero?




Ape ai noleggi: nuove norme ecologiche e ritardi

E’ una norma introdotta il 7 febbraio l’oggetto dell’isteresi e degli attacchi, relativi la locazione di immobili e la fattispecie dell’Ape: infatti a differenza di qualche mese addietro, prima di registrare un contratto di affitto con la conseguente compilazione del modulo “Ape”, e’ necessario un sopralluogo del tecnico atto a riportare i dati e la conformita’ dal punto di vista dei consumi energetici. Norma ecologica che si impernia sulle direttive europee che incentivano la transizione Green dell’economia senza suffragare davvero, sul piano economico, coloro che dovranno anticipare e comunque sborsare risorse liquide per stare al passo con i tempi ed in regola con la legge.

Riguardo l’Ape e la visita domestica da parte di uno pseudogeometra, impazzano le lamentele che biasimano anche una sorta di eccessivo controllo e tracciamento delle proprieta’ immobiliari e dei contratti annessi. Intanto la transizione green viene definita da economisti del calibro di Alberto Micalizzi, un fardello oneroso per i cittadini e gli imprenditori europei, che dovranno indebitarsi per plasmare le proprie magioni ed aziende, in ottica ecologica. Da qui deriveranno aumenti fiscali per tali fattispecie di immobili, nonche’ rivalutazioni che ne innalzeranno i prezzi alla vendita ed in fase di vendita.

Con immobili rivalutati da ristrutturazioni che li rendano ecocompatibili, il professor Malvezzi preconizza una diminuzione di clienti che potranno pagare l’entita’ del canone, alla stregua di quelli che potranno acquistare suddette proprieta’; ma il tutto avverra’ binariamente alle tasse in aumento per aziende e dimore ristrutturate ed indebitamento avvenuto con gli istituti di credito artefici dei prestiti per la ristrutturazione. Cosi’ viene paventato un mattatoio per gli italiani, la cui opulenza, sebbene ancora tra le piu’ alte al mondo ed in Europa, si innesta su aziende e proprieta’ immobiliari, per cui economia fisica, materiale. Viceversa all’estero la maggioranza della ricchezza e’ finanziaria, ergo speculativa. A tal proposito esperti del settore come Guido Grossi preconizzano i fondi di investimento e le banche commerciali come unici soggetti in grado di acquistare o noleggiare gli immobili ipervalorizzati del piano Green, in prospettiva inaccessibili per gli italiani. E probabilmente saranno tali entita’ economiche, ad impossessarsi di quel patrimonio immobiliare italiano sempre piu’ esoso da mantenere, alla luce dei sempre minori introiti da lavoro che contraddistinguono l’andamento economico dell’Italia.

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Manifestante denuncia piazze no-green pass

Sono reiterate e costanti le manifestazioni di piazza in Italia contro il Green Pass, eppure si insedia una certa insoddisfazione per i risultati ottenuti e le modalita’ di sostegno reciproco teleologiche al superamento di queste restrizioni. Anche il senatore Paragone fautore di Italexit e mattatore delle piazze italiane, fronteggia sulla propria bacheca personale e su quella professionale, crescenti recriminazioni ed invettive a causa dello stallo in cui e’ precipitata sia l’economia che la societa’ civile intenta a fare la fronda al Green Pass ed all’obbligo vaccinale.

Di seguito e’ riportata un’epistola agli astanti della dovizia di gruppi social e di piazza ed agli organizzatori delle rivolte, da parte di uno dei pasionari idealisti che lotta da mesi in modo silente, per un futuro equo sul piano economico, legale e politico per l’Italia. Testo di delusione e rammarico in cui pero’ e’ menzionata una strategia di pacifica vittoria da parte dei ribelli italiani.

Cari amici, scrivere questo post mi costa un po’, e so’ che alcuni non lo capiranno, altri lo snobberanno e qualcuno pensera’ che mi sono immerso troppo nel problema sociale che ci affligge. Lo invio singolarmente ad ognuno di voi, e non nelle chat collettive, affinche’ non perda la sua forza e non appaia generico. Io resto uguale a prima, con pregi e difetti, come tutti. Non cerco visibilita’ e non ho titoli accademici consoni per ambire a qualsivoglia tipo di potere. Ho una sola presunzione, quella di aver ben compreso che l’ anima contenuta nel mio fragile corpo materiale, e’ molto più importante del corpo stesso che la contiene. E non c’ e’ nessun prezzo per cui valga la pena venderla. Noi tutti vorremmo conservare in salute e felicita’ la nostra vita, anche i nostri amici Bartolo, Enzo Russo, Julio, Mimmo Biscardi, il dottor Paolo Ferraro, lo scienziato Montagnier, il dottor Franco Trinca e migliaia di altri che nemmeno conosciamo, lo volevano. Cio nonostante, non hanno potuto. Ma questo non significa aver perso, ma ha solo dimostrato che esistono valori a cui alcuni non possono rinunciare. Non tutti sono chiamati a pagare come loro, noi che restiamo, possiamo pero’ onorare il loro coraggio nello schierarsi, facendo altrettanto. Col tempo che passa, sto avendo modo di notare che le piazze e i canali social, sono frequentati da molti bravi parlatori, che pero’ nel concreto non aiutano nessuno, sono spesso assenti dai luoghi del bisogno, disertano con la loro assenza le occasioni di testimonianza che potrebbero dare, funerali compresi. Questo a me, da’ la cifra giusta per poter sospettare di malafede o secondo scopi. Se non si aiuta il prossimo, cioe’ quello vicino, inutile sforzarsi di dimostrare che si vuole salvare il mondo. Per cui concludo dicendo che, si, le piazze servono, serve far rumore, ma prima di questo, e contestualmente a questo serve soccorrersi a vicenda nei bisogni, perche’ gli slogan non servono al popolo, ma al potere. Io, nel mio piccolo, mi sforzo di farlo col rischio di perdere qualcosa, ma credo che le strade siano solo due: o tentare di sopravvivere facendo accordi col nemico, o dichiarargli guerra per amore di verita’, assumendosi i rischi delle conseguenze. Scuola parentale, rinuncia ai ricatti, solidarieta’ reciproca, ritorno alla natura, dispinibilita’ economica( con tutte le precauzioni del caso), consulenza medica e legale, e altro ancora, ritenga siano la via maestra. In bocca lupo a tutti noi.

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Instabilita’ banche grandi: 007 esortano salvataggio conti correnti italiani

Ne parla Francesco Carrino con dati alla mano e ne dipinge un quadro allarmante: Credit Swisse, banca macroscopica in quel della Svizzera, giace in una crisi di guadagno mastodontica; infatti gli azionisti hanno visto, negli ultimi tre mesi, un calo degli introiti di due miliardi. Alla luce di questi avvenimenti il commercialista ed imprenditore lucano ha sciorinato i grafici che palesano quanto Unicredit, seconda principale banca italiana, stazioni in una fase di costante decrescita dal punto di vista degli investimenti. Da qui la valutazione del perito finanziario e corsista di criptovaluta, che le banche siddette “solide” in Italia ed all’estero, stazionino in una fase di precollasso, che una volta concretizzato, sara’ sistemico ergo globale.

Carrino, forte di un immenso seguito che rende i suoi video virali ed il suo canale appoggiato da circa duecentomila iscritti, non si esime dall’indicare Monte Paschi di Siena come istituto di credito estremamente bolso, ad onta delle valutazioni ufficiali che lo definiscono oggi iperaffidabile. A parere del commercialista l’Italia detiene delle banche mirabili ed altamente efficienti che tuttavia non rientrano nell’alvo di quelle principali e piu’ pubblicizzate. La motivazione economica che inficierebbe le banche non solo italiane ma continentali risiederebbe nel fatto che esse sono gravate dal debito pubblico e da prestiti e mutui non pagati, che assistono oggi come non mai una penuria di italiani in grado di ripagare i prestiti ed a ottemperare a mutui pregressi o nuovi: questo inerisce la questione molteplici volte focalizzata dall’Europa, dei crediti inesigibili che si traducono a passivi di bilancio per le banche.

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Il Copasir a tal punto auspica un coinvolgimento dei correntisti per dipanare le perdite finanziarie e bancarie delle banche, il che si paventa come nuovi prelievi forzosi dai conti correnti, cui si aggiungono gli attuali tagli ai servizi, agli stipendi, agli investimenti pubblici, aumento prezzi e tasse che oberano gli italiani. Tuttavia i servizi segreti italiani hanno esortato, in relazione a cio’, il parlamento in modo di coinvolgere gli innumerevoli pingui correntisti italici, nell’acquistare titoli pubblici. In tal guisa cesserebbe la ricattabilita’ politica e finanziaria del Bel Paese, da parte di speculatori forestieri che in modo indiretto fanno politica in Italia, e sono in modo altrettanto indiretto citati dal Copasir.

Coinvolgere i correntisti italiani-tra i piu’ ricchi al mondo dal punto di vista dei depositi-nel debito pubblico, presuppone un interesse medio garantito dallo stato, che cozzerebbe con il trattato di Maastricht ma eliderebbe in pochi anni il debito pubblico ed il mero spread; il quale destabilizza il mercato limitando il Pil.




Impresa futura e incentivi: scommessa tutta italiana

Dopo l’allarme giunto in parlamento da parte degli 007 italiani del Copasir sul rischio di annessione francese Fca per mezzo dello stato, l’Italia diviene giocoforza laboratorio e fucina per un avveniristico concetto di impresa. Tutto poggia sulla consapevolezza acquisita che lo stato francese, diversamente da quello italico, detiene una quota alta di azioni Psa e che ora che vige la fusione Peugeot-Fiat, con il ministero del tesoro transalpino che si vede acquisire il 6,5% della mutinazionale automobilistica italo-americana-viceversa prima veniva dichiarato il 6,3%-. Il che, sommato alla quota di proprieta’ afferente la dinastia francese che ne da il nome, porta ad un sorpasso di azioni rispetto a Fiat con il 15%: gli Elkann fungono proprietari di una parte leggermente inferiore di azioni.

In seguito alle accuse mediatiche che indicano gli Agnelli come famiglia dell’auto europea che investe meno nel settore di attinenza, diversamente dai proprietari Psa, Bmw, va rimarcato il ruolo crescente del connubio Elkann-Agnelli nel controllo e nelle decisioni finali, sia commerciali che di prodotto, del conglomerato automobilistico italo-francese. La Alfa Romeo Tonale intanto si conferma prima vettura ibrida del Biscione con un palcoscenico di commercializzazione capillare europea per mezzo dell’utilizzo della distribuzione Psa. Inoltre per quanto a trazione anteriore denigrata dagli alfisti purosangue, la Tonale dispone di una tecnologia che ne fornisce anche la trazione integrale mentre il pianale di creazione figura Jeep anziche’ Citroen. E con l’introiezione Jeep nell’universo Alfa Romeo, a detta di una dovizia di periti del settore, i cambi automatici dell’azienda italiana hanno eguagliato Mercedes per qualita’, scalzando Audi egemone nel mercato.

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Per l’Italia, a prescindere dall’evoluzione del macrocosmo Stellantis ed a causa delle imprese che annaspano tra rincari di bollette, materie prime e stallo del mercato interno, si affaccia l’ipotesi di una tutela pubblica delle medie e grandi imprese promettenti, alla stregua di Fca ieri ed oggi. Protezione pubblica ed azionariato misto teleologica ad attuazione costituzionale nello sgravio ad imprenditori e dipendenti, delle difficolta’ endogene ed esogene relative fisco, vendita ed approvvigionamento. Cosi’ si concretizzerebbe l’auspicio Copasir di mancata cessione del controllo industriale, dal punto di vista dei segreti tecnologici e finanziari, da parte di entita’ pubbliche e private forestiere. Il che avverebbe in ottemperanza alla necessita’ di rinfoltire il patrimonio pubblico e privato italiano di piccole, medie e grandi aziende oggi in fase di sfacelo o decrescita.

Copasir per rilanciare il sistema Italia e rintuzzare il processo che vede una inglobazione Fiat presso lo stato francese, esorta l’intervento della ancora pubblica in parte, e potentissima, Cassa depositi e prestiti, bilanciando lo strapotere pubblico francese per l’affare Fiat. Ma dotando Cassa depositi e Monte Paschi di Siena, dell’autorizzazione a salvare ed implementare il tessuto industriale italiano costituendo nuove grandi multinazionali, secondo variegati economisti, l’occupazione italiana si amplierebbe, con il Pil in doppia cifra di crescita.




Alfa Giulia vince in Germania: Tonale in vendita con critiche ma applausi

Il ribaltone targato Fca ad i marchi antagonisti si arricchisce di una duplice tappa, foriera di un’espansione commerciale negli anni a venire: il lancio del suv compatto Tonale-8 febbraio- infatti, se da un lato e’ stato crivellato di critiche dal popolo social esterofilo e rammaricato nel ritardo dell’arrivo dall’altro si e’ dimostrato edificare in auto quel medesimo concept che 3 anni fa spopolava il Salone di Ginevra innalzandosi al primo posto nel gradimento del pubblico. Tonale fu nominata autovettura piu’ bella ed accattivante fra tutte quelle presenti alla kermesse del settore. Oggi Tonale ha dovuto posticipare il lancio di oltre un anno a causa della pandemia ma si mostra pertando uguale al concept ginevrino-i concept sono prototipi che troppo sporadicamente vedono la luce in quanto troppo avveniristici-.Il responsabile per i mercati europei di Alfa Romeo ha inoltre preconizzato per l’anno venturo il lancio di un nuovo suv di segmento minore, la Brennero, che pugnera’ con i suv di stampo Mini, e contemplera’ la immane pubblicita’ nei social e la presentazione anche digitale sottoforma di evento, che si e’ manifestata per la Tonale.

Sempre a detta del responsabile francese per il mercato europeo di Alfa, saranno ogni anno, per i prossimi otto, lanciati con suddetta modalita’ altri modelli del Biscione. La casa automobilistica piu’ antica di Ferrari ed apprezzata dal pubblico peculiarmente italiano inoltre, ha raggiunto una posizione egemonica, assieme a Lancia, all’interno del campionario Fca-Psa fuso in Stellantis: infatti ambe due i marchi sono parte del settore premium del conglomerato industriale, ovvero marchi da tutelare e corroborare per palese superiorita’.

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Alfa Giulia inoltre si e’ anche quest’anno aggiudicata il premio dell’omologo tedesco di “Quattroruote”, come migliore auto di importazione. Riconoscimento decretato dai lettori ed assegnato all’Alfa Giulia per il terzo anno di seguito, record anch’esso. C’e’ un pubblico unanime, anche se non esteso, che in Europa predilige la Giulia Alfa Romeo rispetto alle piu’ vendute concorrenti tedesche, in quanto secondo essi la Giulia esprimerebbe un’anima che le altre non posseggono; connubio di italianita’ e rombo del motore tipico Alfa che distingue la Giulia seppure le prestazioni non siano in generale superiori alle Audi. Sul versante Lancia invece, il responsabile italiano si e’ sbilanciato sul piano industriale che ne vuole rispolverare il lusso che dal principio la contraddistingueva. Ed il ritorno della Delta con le peculiarita’ che l’hanno fatta entrare nella leggenda, e’ assicurato, spifferano dall’interno. Fino a cercare di penetrare il ristretto gruppo del lusso dominato da Mercedes, in Lancia stanno puntando sul carattere originario alla stessa stregua di quanto ottenuto con Alfa Romeo, alla luce del ritorno del fragore tipico nel motore. La nuova Lancia Ypsilon tra un anno e mezzo, asseriscono i manager consultati, varchera’ nuovamente la frontiera europea per essere commercializzata. Cosi’ la controffensiva mondiale Fca per Alfa e Lancia, si pone sul sentiero vincente che giocoforza mietera’ ottimi risultati, negli anni, anche per mezzo delle strategie di comunicazione social.