Troncone e nuova edilizia

Le nuove città italiane

Razzismi a parte in periodi come l’attuale, di stagnazione economica, il volano per la crescita italiana risiede nell’ampliamento demografico di un paio di milioni, senza dover pertanto sbarrare le porte ad un tipo di immigrazione qualificato.
Il punto nodale per favorire un processo analogo di espansione economica mediante l’espansione demografica, passa per una palingenesi edilizia di alto profilo, tenendo conto di due questioni: l’Italia è sopraffatta da molteplici vincoli ambientali che impediscono nuove cementificazioni; infine ogni progetto di sviluppo non può eludere l’impiego di materiali da costruzione, dunque l’industria edilizia. Alla luce del fatto che l’estetica cittadina e borghizia che caratterizza l’Italia non può resistere ad un imponente stravolgimento, per palingenesi edilizia si allude ad un nuovo “glocale” metodo edilizio, che costruisca piani in grandi numeri per piccoli e bassi palazzi verso il basso, modello Londra, e contemporaneamente l’affiancamento di vettanti grattacieli modello New York, Shangai e Singapore, per ricrearsi un nuovo potere, almeno apparente. Nuovo potere non significa solo sviluppo economico e capacità aumentate di ospitamento demografico, ma anche un rinnovato approccio artistico architettonico che per tanta parte della storia rinascimentale gotica, ha caratterizzato l’Italia come culla culturale, civile ed artistica mondiale, in antitesi alle brutture partorite all’estero, che non solo dal punto di vista edilizio hanno espresso la freddezza spirituale, mananegeriale ed artistica, che i “barbari” hanno cercato malamente di imporre al mondo mentre l’Italia nicchiava fra invasioni, debolezze militari, sociali ed artistiche, che fino a poco tempo fa hanno deteriorato l’italicità più ampia e pura.




Francis Bacon: il ritorno all’arte ed incentivi pubblici

Francis Bacon ed il ritorno all’arte e’ il miglior auspicio che si fossa fare alle avanguardie artistiche del momento: tendenze ed artigiani dell’arte contemporanea e modernista infatti, incalzano nei loro dipinti tanto suffragati dal capitalismo finanziario attuale, soggetti di stampo necrofilo su cornici oniriche dalle spiccate accentuazioni cadaveriche, scheletriche, sanguinolenti e quasi diaboliche. Se lo stato aiutasse i pittori locali con commesse espositive nei luoghi di nascita gia’ darebbe impulso a quell’afflato neorinascimentale di matrice politica invocato da Sgarbi. Coinvolgere inoltre artisti italiani di vario tipo per abbellire i luoghi natii o di residenza da parte di pubbliche istituzioni, risulterebbe una mossa anche economica tesa a rintuzzare la globalizzazione omologante che vede il Bel Paese arrancare. Tale incentivo pubblico all’arte comporterebbe anche l’ausilio ed il guadagno delle imprese edili italiane

Quando rammento il fatidico 1992 come l’anno in cui ho imparato a scrivere e lo associo alla scomparsa ineluttabile di Francis Bacon, mi sembra di sprofondare nel vortice decadentista che tutt’oggi avvolge l’arte figurativa più encomiata e venduta.
L’ultimo anello di congiunzione tra la pittura classica e quella moderna si impersona in questo irlandese di nobili origini ripudiato dal padre a causa della propria ostentata omosessualità, frammista ad un asma cronico che gli impediva di frequentare regolarmente la scuola e praticare equitazione.
Per fortuna di Francis Bacon, la facoltosa famiglia materna gli consentì di studiare disegno, in modo da potersi ritagliare una nicchia nell’universo pittorico del tempo, fino a diventare il “Bacon universale”. Universale non solo per aver battuto, con il quadro “ Three studies of Lucian Freud”, la cifra record di 142 milioni di dollari per la vendita di un quadro sulla sponda newyorkese battuta dalla famigerata casa d’aste Christie’s, ma anche perchè Bacon è stato uno dei rari pittori a sfidare la vittoriana legislazione britone. Una sfida imperniata sulla prostituzione al fine di trovare i mecenati adeguati per affermarsi. L’ambiguità artistica del Bacon riesce a rendere figurativa la diabolicità che avvolge il “sistema mondo”, e lo fa con la chiave della pittura simile a quella rinascimentale declinata nell’oscurità Caravaggiana e nella modernità di figure idilliache come i clown. Già i primi lavori di Bacon brillano nell’architettura di porte colorate per facoltosi proprietari di case, ma artisticamente colorate alla stregua di portoni michelangeleschi di cappelle patrimonio dell’Unesco, ed in antitesi alla contemporanea industrializzazione modello Ikea delle raffigurazioni pittoriche. Invece nel quadro intitolato “Figure in a landscape”, sembra delinearsi l’immagine oscura di un uomo incappucciato, incastrato sul ciglio di un cratere infernale che sembra spingerlo nel baratro dell’immoralità che governava, come oggi continua a fare, il sistema mondiale cui ci si interfaccia.
Il dipinto invece del “Three studies in a base of crucifixion, riprende i colori quasi sgargianti della natura, in una parabola paleocristiana della crocifissione che vede tre forme animali molto diverse e dalle forme piegate, quasi ad immolarsi al posto dell’uomo dell’epoca, giacchè Cristo è stato su quella croce secoli prima. E la metafora degli animali in quel dipinto, è emblematica quasi di un animalismo ante litteram dove si immolano i più deboli nel caso gli animali-per il benessere dei più forti-gli uomini cinici-.
Purtroppo però è l’uomo padrone ed abietto che sembra emergere dalle opere di Bacon, ad autocondannarsi in una spirale di follia, a vedere la luce nel quadro più costoso della storia, ovvero le tavole vendute a 142 milioni di dollari nominate come:”Threee studies of Lucian Freud”.
In questo trittico si raffigurano disegni di uomini come ingabbiati in ambienti chiusi su sedie illuminate da un giallo stile pazzia di Van Gogh, con sedie al di sotto di corde, una sorta di parallelismo con i lacci psichici e le morse mentali che influenzano in malo modo la salute spirituale e mentale dell’uomo novecentesco. Ancor più dell’essere umano post post moderno, il quale più che malato o sofferente, può apparire spaesato o estraniato da questa realtà instabile in cui trovare il bandolo della matassa per l’equilibrio mentale, appare come sempre piu’ difficile…




Dna brevettato

Come previsto…
LEGGETE E NON SPAVENTATEVI TROPPO

DNA BREVETTABILE!

Abbiamo perso ogni forma di BioEtica!

In un caso giudiziario nel 2013 Pathology v Myriad Genetics, inc, negli Stati Uniti, la Corte Suprema ha stabilito che non è possibile brevettare il DNA umano in quanto “un prodotto della natura”. Ma alla fine della sentenza la Corte Suprema ha stabilito che se si dovesse cambiare il genoma umano con vaccini mRNA (che vengono utilizzati attualmente), allora il genoma può essere brevettato.

Ciò significa che tutti coloro che hanno ricevuto il vaccino sono ora tecnicamente “brevettati” e qualcosa che è brevettato è “di proprietà” e rientrerà nella definizione di “trans umano”.

Quelle persone legalmente identificate come “trans umane” non hanno accesso ai Diritti Umani o ad alcun diritto previsto dallo Stato.

Questo perché non sono classificati come organici o umani al 100%.

Pertanto, tecnicamente chiunque abbia questo vaccino non potrebbe più avere alcun accesso ai diritti umani.

Ci sono stati alcuni documenti legali che ne hanno discusso di recente, quindi presto dovrebbero essere disponibili chiarimenti al riguardo.

https://www.supremecourt.gov/opinions/12pdf/12-398_1b7d.pdf

4) mRNA è la tecnologia CRISPR (i moderni l’hanno descritta come il loro “sistema operativo”) e stanno cercando una tecnologia per invertire gli effetti collaterali, come faresti con un computer.

Esiste un brevetto al momento legato a questa tecnologia:
WO2020060606 – SISTEMA DI CRIPTOVALUTA CHE USA I DATI DELL’ATTIVITÀ DEL CORPO

La tecnologia deve essere inserita nel tuo corpo, quindi sei codificato con un codice a barre e collegato alla criptovaluta.

La tecnologia tiene traccia dell’attività del tuo corpo e quando raggiungi una “quantità soddisfacente di attività” ti verrà pagata la tua criptovaluta.

Questa è la versione breve del brevetto, ma è necessario esaminarla adeguatamente.

https://mega.nz/file/83xnXATA#8cPk5xLklj3X9L_RhD-lxK_jRfZtWC3dkcg0Wgtnaq0

Basta andare sul sito ufficiale dei brevetti patentscope e approfondire i dettagli nello specifico del brevetto id2020 appunto WO/2020/060606….appena qui sotto.

Per approfondire i dettagli nello specifico di questo brevetto basta andare qui

https://patentscope.wipo.int/search/en/detail.jsf?docId=WO2020060606&fbclid=IwAR39uBM0qG1cNTrPDjVLEPQvA12g3uNdYVNO7DA1WmJDwI7sqweWo1vZvNk

Abbastanza inquietante

Dott. Franco D’Urso. Non vogliamo aggiungere altro e ci esimiamo dall’assumerci la responsabilita’ di tali affermazioni bensi’ le pubblichiamo per mero diritto di cronaca e pluralismo dell’informazione. Cio’ che e’ sicuro e’ che anche un transumano da vaccino obbligato ha diritto ai servizi garantiti agli umani classici. Ne’ deve pagare per curarsi relativamente al codice operativo Crispr,tecnologia proprietaria di funzionamento organico da mrna




Vigano’ ritorna e riattacca tutta la politica

E’ un fiume in piena, Monsignor Viganò interpellato qualche giorno fa da Vox Italia, seguitissima televisione su Youtube, allorchè si scaglia contro la politica nostrana e la secolarizzazione mondiale, ree di impedire l’approvazione di protocolli di cura efficaci, ma anche di deprivare gli italiani della sovranità monetaria, di salari adeguati e protezione dalle invasioni di immigrati irregolari. L’ex nunzio apostolico per l’America non si esime dall’attaccare la curia che, assieme ad istituzioni politiche e parapolitiche aderent




Gheddafi: lo spauracchio del complotto torna

LO HANNO UCCISO SOTTO LA SCUSA CHE È UN DITTATORE!
16 reali motivi per cui Gheddafi potrebbe essere stato ucciso. Si enfatizzano sul web le tesi contrastanti la narrazione ufficiale causata dal caos immigrazione incontrollata verso l’italia. A cio’ fa sponda l’enunciato dell’alto prelato Vigano’, secondo cui innumerevoli associazioni annesse al Vaticano lucrano per mezzo dell’immigrazione nord-africana. Secondo l’opinione pubblica di nuova fattura, che impazza sui nuovi media come Telegram:

  1. In Libia non c’era la bolletta dell’elettricità, l’elettricità era gratuita per i suoi cittadini.
  2. Non c’erano interessi sui prestiti, banche erano statali e interessi sui prestiti per i suoi cittadini erano per legge al 0
  3. Gheddafi ha promesso che i suoi genitori non avrebbero avuto una casa finché gli ultimi cittadini libici non avessero avuto una casa. Il padre di Gheddafi morì nella tenda durante il suo regno.
  4. Tutti gli sposi in Libia hanno ricevuto 60.000 dinari dal governo per comprare il proprio appartamento e mettere su famiglia.
  5. La scuola e l’assistenza sanitaria dei cittadini erano gratuiti in Libia. Prima di Gheddafi, l’alfabetizzazione della popolazione era di soli 25 %, e durante il suo regno l’albo è salita a 83
  6. Se i cittadini volessero vivere in campagna, avrebbero una casa libera, macchine per la lavorazione del terreno, semi e bovini.
  7. Chi non ha potuto essere curato in Libia per malattia specifica, lo stato gli fornirebbe cure gratuite all’estero, più 2,300 $ per alloggio e viaggio.
  8. Se un libico comprasse un’auto, il governo finanzierebbe il 50 % del prezzo dell’auto.
  9. Il prezzo del petrolio e benzina per i veicoli era di 0,14 dollari al litro.
  10. La Libia non aveva alcun debito estero e le sue riserve erano stimate in 150 miliardi all’estero. (le banche globali hanno confiscato quei soldi e presumibilmente congelati)
  11. Parte dei libici non poteva essere assunta subito dopo la fine dell’istruzione, così lo stato pagherebbe a quei cittadini lo stipendio medio in base alla qualifica fino a quando non trovano lavoro nella professione.
  12. Parte della vendita del petrolio Libyska è stata versata direttamente sui conti di tutti i cittadini.
  13. Madre che dà alla luce un figlio in Libia ha ricevuto 5.000 dollari dallo stato.
  14. 40 pani di pane costano 0.15 $.
    Il 15. % dei libici aveva un diploma e un diploma universitario.
  15. Gheddafi ha lanciato il più grande progetto di irrigazione del mondo chiamato ′′ GRANDE PROGETTO MAN “, per consentire l’acqua a tutti gli uomini di tutto il paese deserto.

SE QUESTO FOSSE UN DITTATORE  PER GLI OCCIDENTI MI CHIEDO COSA SIA LA DEMOCRAZIA? Afferma un blogger infervorato.
Possa Dio avere pietà dell’anima del grande figlio dell’Africa… riattacca un altro. Frattanto in America avvampa il revisionismo storico sullo pseudoabbattimento delle Torri Gemelle, enfatizzato in Italia dal regista Mazzucco ed in Usa dal famigerato Oliver Stone di Wall Street. Consorzi di ingegneri e vigili del fuoco affermano che non bastano due velivoli di linea a sgretolare quel tipo di edifici sostenendo la tesi dell’abbattimento controllato. Inoltre questi gruppi professionali che caldeggiano la verita’ sull’11 settembre esecrano anche il fatto che le scatole nere degli aerei relativi l’11 settembre, non sono mai state ritrovate, il che per essi e’ impossibile.

Il Movimento di verita’ sull’11 settembre, prodromo dell’attacco in Afghanistan e dell’enfatizzazione dei talebani, e’ censurato ovunque, alla stessa stregua del video che mostrava grafici e prove attestanti la deflagrazione controllata del Ponte Morandi. E se il termine complottismo nacque etichettando i progetti utopistici di Kennedy e per rimarcare i propositi privati tesi al proprio omicidio, giova riconoscere il gioco mistificatorio che talvolta si annida dietro l’informazione, la controinformazione ed il complottismo medesimo




Donna perde figli per cause futili: parallelismi con Craxi e Berlusconi

“Scappa dal marito violento e si rifugia in comunità, ma il tribunale le toglie i figli e li affida a tre famiglie diverse
La motivazione: “Servirebbe un supporto psicologico ma non ci sono le risorse”. L’appello di Kristina: “Ridatemi i miei bambini, non posso vivere sapendo che sono separati da me e tra di loro”
Poi ci si chiede perché la donna, una moglie, una madre non denuncia.
È forse questa l’idea che lo stato ha sul concetto di difesa della donna?
La donna la si tutela forse con miseri inasprimenti di pena, lasciando per di più intatti, gli istituti che ne garantiscono il la certezza?
La si tutela a suon di vocali e quote rosa e pseudo reati, come il catcalling?
O forse forse, la si tutela iniziando a punire in modo esemplare chi, denuncia il falso evitando così che le vere vittime restino inascoltate e applicando semplicemente un art 31Cost che, tutela la maternità e l’infanzia, tra questo incluso il diritto del minore di vivere nel contesto familiare, come sancito in un art 1 legge 184/83?!?
Questo redazionale a qualcuno darà fastidio, si sa in questo caso la vittima è una donna, una madre ergo io sono femminista o semplicemente una donna che non cerca il consenso altrui e che quindi parla di ciò che è giusto parlare, senza né fanatismo né tifoseria. In questa temperie di refusi giudiziari e attacchi incrociati cruenti tra organi istituzionali, si evince la necessita’ di riforme immani che non vadano esclusivamente a recidere i tempi dei verdetti bensi’ tutelino i minori e le donne da svarioni o semplicemente dichiarazioni ed anamnesi distorte da parte di cellule istituzionali degradate e corrotte.
Cio’ rifulge di valenza e centralita’ alla luce delle recenti ricerche che hanno enfatizzato due procedimenti giudiziari eterodiretti e fuorvianti ai danni di Craxi e Berlusconi: il primo fu demonizzato con il polverone tangentopoli in un sistema che di fatto e’ rimasto intaccato nel latrocinio, tuttavia in maniera indiretta per mezzo delle fondazioni. Inoltre il fantomatico “tesoretto” di Craxi non fu mai scoperto viceversa l’Italia viaggiava a ritmi superiori della Germania.

Binariamente a Craxi si innestano i processi paragiuridici ed economico-finanziari ai danni di Berlusconi, reo nel 2011 di aborrire il Fiscal Compact e dotare l’Italia di un sistema di banche pubbliche regionali per lo sviluppo, che coadiuvassero come per la Germania in una banca grande pubblica alla stregua delle odierne Monte Paschi e Poste che garantissero il debito pubblico esente da spread, crisi di liquidita’, speculazioni finanziarie internazionali tradotte in tagli alla spesa pubblica, aumento fiscale, svendita asset comuni.

Rita Lazzaro e Francesco Paolo Tondo




Fiamme in atto su grattacielo di Milano

Mentre rimane ancora “in fase di spegnimento” il grattacielo di via Antonini a Milano, distrutto dall’incendio scoppiato ieri, arrivano le prime considerazioni degli inquirenti che indagano sull’origine delle fiamme. I pannelli di rivestimento del grattacielo milanese sono “bruciati come il cartone”, dice chi indaga sulle cause e sulle responsabilità del maxi rogo, spiegando che “evidentemente” il materiale con cui sono stati realizzati non
era ignifugo.

Il sistema antincendio della Torre dei Moro, inoltre, presentava diverse “criticità” e in particolare le “bocchette” dell’impianto da attivare manualmente funzionavano fino al quinto piano, non erano attive tra il quinto e il decimo, mentre hanno funzionato in parte tra il decimo e il diciottesimo piano. Le scale, invece, hanno consentito alle persone che stavano lasciando il palazzo di scendere in sicurezza, perché hanno un meccanismo che evita che il fumo possa entrare nelle scale stesse.

“L’incendio formalmente ancora non è estinto completamente – ha spiegato Giuliano Santagata, comandante dei vigili del fuoco di Milano – Mai vista a Milano una cosa così. È probabile che la facciata fosse fatta di materiale molto combustile”.

“La magistratura è già al lavoro per chiarire la dinamica dell’accaduto.

Tra le ipotesi un cortocircuito al 15esimo piano, dove si sono originate le fiamme, come dimostra un video agli atti dell’inchiesta realizzato da un residente della zona, tra le ipotesi al vaglio di inquirenti e investigatori sul caso del terribile incendio della ‘Torre dei Moro’ in via Antonini, a Milano. Al momento, comunque, come precisato dagli inquirenti, non è possibile ancora avere risposte precise sulle cause del maxi rogo. Da Roma, intanto, per condurre le indagini sono arrivati anche gli specialisti del Nucleo investigativo antincendi dei Vigili del Fuoco.

L’incendio, iniziato attorno alle 17.45, ha interessato due civici, il numero 32 e il numero 34 di Via Antonini, dove abitano, secondo quanto si è appreso, circa 70 famiglie.

C’è anche Mahmood, il vincitore del Festival di Sanremo 2019, tra i residenti del palazzo. Lo hanno confermato alcuni residenti. “Lo vedevamo sempre”, ha detto una ragazza.

Se parte da Milano la “svolta” di rinnovamento edilizio italiano diviene focale accertare adeguatamente il materiale adoperato per mezzo di metodi di tracciamento totale in grado di valutare repentinamente le condizioni dei manufatti.

Al di la’ dell’onta mondiale ai danni di Milano come sede di grattacieli di qualita’ inferiore presso l’opinione pubblica, qui si affaccia un problema serio: i materiali da costruzione che peccano di qualita’ sono da scongiurare con un macrontervento non solo fiscale, bensi’ di sostegno materiale alle imprese da parte dello stato, al fine di garantire prodotti sicuri e non inaccessibili ai giovani ed alle fasce deboli che vogliono acquistare una magione.

Inoltre ogni elemento di costruzione deve risultare ignifugo e lo stato necessita di un ruolo attivo a favore di imprese edili e consumatori, per suffragare manutenzione ed abbellimento urbano ordinari, da non scaricare sulle tasche di imprese ed acquirenti.




Spike Lee censurato da HbO

11 SETTEMBRE: IL PUBBLICO AMERICANO NON DEVE SAPERE, afferma il regista, produttore, fotografo, editore egiornalista con un grande trascorso ad Hollywood, Massimo Mazzucco.

Aveva fatto un certo scalpore, nei giorni scorsi, la notizia che il regista Spike Lee avesse “espresso dei dubbi” sulla verità ufficiale dell’11 settembre. Per quanto con notevole ritardo, era ora che qualcuno, anche nel mondo dorato di Hollywood, cominciasse a svegliarsi, afferma il socio di Byoblu.

Ma evidentemente questo non si può ancora fare.

Spike Lee infatti ha realizzato una docu-serie di quattro puntate sull’11 settembre, per il canale americano HBO. La quarta di queste puntate, che è programmata proprio per l’11 settembre prossimo, conteneva anche una mezz’ora circa dedicata al dibattito sul crollo delle torri gemelle. In questi 30 minuti, Spike Lee aveva dato la parola agli ingegneri dell’associazione Architects & Engineers for 9/11 Truth, che sostengono – ormai da 15 anni, e con prove scientifiche alla mano – che il crollo delle torri gemelle sarebbe stato impossibile a causa dei soli impatti aerei e degli incendi che ne sono conseguiti, e che fosse stata necessaria una demolizione controllata per abbattere quegli edifici nel modo in cui sono crollati. Insomma, nel suo dpocumentario Lee aveva dato spazio anche alla teoria alternativa, quella che i mainstream media amano definire “la teoria del complotto”.

Ma apparentemente la voce di questa “mezz’ora maledetta” si è sparsa troppo in anticipo, e questo ha suscitato abbastanza proteste, nella stampa mainstream, da obbligare il regista a tagliarla integralmente.

Nell’episodio che andrà in onda sabato 11 settembre la “teoria del complotto” sul crollo delle torri gemelle non sarà presente. Non verrà nemmeno sfiorata.

Il pubblico americano non deve sapere.

A poco sono valse le proteste del regista, il quale ha detto “io volevo semplicemente presentare le due versioni, quella ufficiale e quella alternativa, lasciando che fosse il pubblico a decidere in che cosa credere”. Evidentemente lo sanno tutti in che cosa avrebbe creduto il pubblico, se avesse potuto ascoltare la voce degli architetti e ingegneri per la verità sull’11 settembre. E quindi la mezz’ora è stata rimossa.

Così funziona la censura, nel paese più libero e più democratico del mondo. E poi gli americani si preoccupano di andare a togliere il burqa dalla testa delle donne afghane, quando loro il burqa ce l’hanno calato direttamente sul cervello, conclude Massimo Mazzucco. Da qui si evince il grado di liberta’ di informazione non piu’ alto dell’Italia, da parte della stampa americana. Il che poggia sulla negazione di diritto di opinione nei principali media, ma anche pubblicazioni di dati alternativi e non negazionisti, che ineriscono la “par condicio” tanto decantata e promossa in Italia. L’Italia in cui il dottor Di Criscio, praticatore di cure alternative per il Covid, si e’ dimesso con effetto immediato ed irreversibile dal Rotary Napoli, biasimandolo come censore di opinioni alternative circa la pandemia, e nella fattispecie negatore del diritto di parola ed esposizione del dottore in questione.




Corte Suprema ferma Biden

Gianmarco Landi, sui suoi canali, afferma che in USA CAMBIA IL VENTO IN CORTE SUPREMA

Ieri, Martedì 24 agosto, la Corte Suprema degli Stati Uniti ha respinto le istanze dell’amministrazione Biden in materia di immigrazione, nel senso di non fermare il ripristino della politica di Trump perorato dagli stati del sud guidati dal capofila Texas. La linea politica trumpiana “Resta in Messico”, cioè il programma di protocolli di protezione dei migranti (MPP) staglia una significativa maggioranza 5 a 4 in Corte Suprema per Trump, con i due giudici, Bret Kavanaugh e Amy Coney Barret, nominati da Trump rispettivamente nel 2018 e 2020, che prima di questo pronunciamento sembrava avessero tradito il quarantacinquesmo Presidente. I due giudici summenzionati si sono aggiunti a Samuel Alito (nominato da Bush junior), Clarence Thomas (nominato da Bush Senior) e Neil Gorsuch (nominato da Trump nel 2017) così ribaltando la situazione precedentemente a favore dei democratici in asse con i repubblicani manovrati dalle massonerie del Nuovo Ordine Mondiale.

La Corte nei mesi precedenti aveva sempre affossato i tentativi di svelare la truffa elettorale 2020, nonché di ogni altro significativo indirizzo anti Nuovo Ordine mondiale, dando così ad intendere un via libera al cambio di indirizzo politico pro globalizzazione e anti Trump ad opera di Biden. Ieri però il colpo di scena: i 5 giudici summenzionati hanno ‘spaccato’ la più alta magistratura americana mettendo in minoranza gli altri 4 giudici pro Biden, cioè i tre democratici più il presidente Roberts, un giudice nominato da Bush junior e finito negli scandali per essere stato un assiduo frequentatore dell’isola dei pedofili di Epstein.

In questo modo tranciante ieri la Corte ha preso una forte decisione contro l’Amministrazione Biden e a ‘sorpresa’ ha schiantato il senso profondo della Globalizzazione in ottica di necessario svilimento della valenza dei confini nazionali. Ricordo che il regime di frontiera USA, con una serie di executive order presentati il giorno dell’insediamento, il 20 gennaio 2021, era stato aperto da Biden così scatenando le ire del Texas. Questo grande ed importante Stato, il più significativo in senso di legami alle Forze Armate, aveva agito contrastando il Presidente appena eletto in maniera controversa e mai riconosciuto legittimo dal Presidente Trump, avversandolo anche prima del suo formale insediamento. Biden aveva inoltrato alla Corte Suprema una domanda con richiesta di stato di emergenza per sconfessare una sentenza emessa all’inizio di agosto da un giudice federale del Texas, ovviamente in appoggio alla linea ‘Rimani in Messico’ perorata dal Governo del Texas in continuità con l’Amministrazione Trump.

L’amministrazione Biden ieri ha perso e ora deve iniziare a seguire la politica che rimanderà i transfrontalieri illegali in Messico!

Nella decisione della Corte, che ha visto i 3 giudici democratici sul piede di guerra e fortemente dissentire dalla maggioranza conservatrice, è stata citata la loro precedente sentenza che aveva bloccato il tentativo di Trump di porre fine alla politica “DACA” di Obama. I giudici Breyer, Sotomayor e Kagan (i primi due nominati da Obama e l’altro da Clinton) volevano concedere lo stato di emergenza a Biden e così bloccare l’alzata di testa del Texas, ma come ho scritto è emerso un muro di 5 giudici repubblicani a maggioranza costituita grazie alle due ‘pecorelle’, Kavanaugh e Barret, tornate all’ovile.

La vicenda è rilevantissima nonché collegata di converso concettuale alla truffa elettorale, costituendo il tentativo dei Dem di importare in forma endemica elettori illegali per garantire le loro posizioni di potere attraverso altre elezioni truccate.

Ma da oggi gli stati di confine come il Texas potranno finalmente essere in grado di svuotare le strutture sovraffollate rimandando le persone a casa loro, invece di far collassare dei centri che collassando rilasciano enormi masse di clandestini in tutto il paese.

Analogie con l’Italia esecrata per il suo “diritto farragginoso e lento”, l’America del celere Common Law nomina giudici di Corte Suprema in maniera politica: giace a dinamiche di immigrazioni catastrofiche come l’Italia ma possiede sovranita’ monetaria teleoligica a sostenere imprese e privati in fasi di decrescita ed impiantare infrastrutture globali centralizzate come i social vittime attuali di censura politica e finanziaria.




De Donno intervistato da Mazzucco

E’ MORTO GIUSEPPE DE DONNO; e’ un nocumento per l’Italia pioniere della cura al plasma per il Covid ma un vantaggio per la Russia che la sta praticando con successo.

Avevo parlato con Giuseppe De Donno nel marzo scorso, mentre completavo il mio video “Covid le cure proibite”, perchè volevo verificare l’accuratezza di alcune informazioni che mi apprestavo a divulgare.

Giuseppe De Donno era un uomo distrutto.

Dopo quasi un anno dagli eventi che lo avevano coinvolto, ancora non riusciva a capacitarsi del perchè la sua cura non fosse stata promossa e sperimentata in tutto il mondo. “Io lo so che funziona – mi diceva – ho visto i pazienti guarire sotto i mei occhi. Eppure sembra che la cosa non interessi a nessuno”. In quella breve telefonata provai in qualche modo a spiegargli che gli interessi economici coinvolti erano troppo forti, e che guarire i malati, in quel momento, non era la priorità di nessuno, ai piani alti del potere. Ma capii che da quell’orecchio non ci sentiva. Ebbi l’impressione di avere di fronte una persona sincera ma profondamente ingenua, totalmente impreparata all’orribile dispetto che gli stava riservando il destino.

Credo che il suo gesto di oggi non sia che la presa di coscienza definitiva di una situazione che inizialmente non riusciva ad accettare.

Massimo Mazzucco. Anche se il suicidio, date le tecnologie contemporanee, appare una manovra con possibilita’ di eterodirezione. Infatti sono presenti gia’ da decenni, microdispositivi grandi come un capello ma in grado di deflagrare un organismo provocando infarti, tumori e quant’altro. Si tratta di microchip invisibili sviluppati dal Pentagono per episodi di guerra futuristica ed appartengono alla famiglia di innovazioni presenti nei pezzi con cui vengono assemblate le auto Audi gia’ del prossimo anno: ovvero tecnologie propedeutiche al controllo centralizzato, in remoto, ad elidere, nella fattispecie delle macchine, gli interventi discrezionali dei meccanici, i quali da meccatronici ormai diventati, dovranno aggiornarsi in continuazione per aggiustare, acquistare dispositivi, programmi e mezzi dalle case madri, con emolumenti ridimensionati e controllo costante. Tali innovazioni di matrice militare statunitense, sono state inglobate dalla alta finanza interconnessa con multinazionali, politica, ong e con il potere di utilizzarle all’occasione, per sbarazzarsi di nemici fisici come De Donno, che stava lavorando all’edificazione di una megaclinica di cura Covid con il plasma. Cio’ che terrorizza riguardo le nanotecnologie di tal guisa presenti ovunque, come affermato anche dal virologo Montanari, resta l’intracciabilita’ dei fautori di azioni legate alle capacita’ di esse.

Riguardo De Donno e’ auspicabile, a mali estremi, il gesto suicida individuale e non addotto a tali innovazioni. Ad ogni modo e’ vitale un ritorno in mani decentralizzate, dei principali asset statali, proprio per sventare nocumenti come la dipartita di de Donno ma anche decentralizzare la il potere discrezionali relativo infrastrutture statali come la rete internet attualmente vittima di censure incrociate, e ridimensionare lo strapotere deregolamentato dei giganti del commercio digitale che stanno elidendo il settore della produzione e vendita al dettaglio.