Embrioni per biologia sintetica e insaporimento carne


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L’Italia e’ uno dei decimati paesi che utilizzano prodotti alimentari non geneticamente modificati, seppure fonti americane su Odysee confermano che pure l’Italia usa pesticidi chimici malsani realizzati con petrolio, farmaci e biologia sintetica. Il punto clamoroso di questo editoriale tuttavia, focalizza proprio la biologia sintetica come ultima frontiera dello strapotere finanziario privatistico, che cosi’ puo’ impiantare nanoparticelle nei cibi assunti in grado di alterare e sgretolare la salute individuale a propria discrezione, con un ordine tattile del pc; e possono, le nanoparticelle ed i tessuti biologici sintetici e commestibili, fungere da rivelatori dell’individuo che le ha assunti, dal punto di vista del luogo in cui si trova.

E’ sconcertante, nell’ambito della biologia sintetica indirettamente e direttamente in mano a Bill Gates e accoliti, l’iper sviluppo degli organinismi geneticamente modificati che a loro volta interagiscono e modificano, nell’ordine dei geni delle persone con cui si interfacciano, dando luogo a degli ibridi perniciosi per la natura. Inoltre desta sgomento ed ansia la questione della biologia sintetica, in quanto bisognosa di embrioni umani per ricreare il gusto del sangue della carne ad esempio, ma tale processo richiede anche un immenso dispendio di energia elettrica e materie prime, sempre a detrimento dell’ambiente, oltre che della salute ed equilibrio umani.

Elettricita’, embrioni abortiti volontariamente o involontariamente, fonti fossili per la chimica e la farmaceutica, ogm, biologia sintetica, nanoparticelle attivabili per anche fini letali a distanza, ed in maniera intracciabile, da un lato inficiano l’equilibrio ambientale essendo falsamente ecocompatibili, dall’altro rappresentano un pericolo per la liberta’ umana e l’ecosistema. Infatti nuove specie create in laboratorio e non presenti in natura, finiscono per plasmare in modo esiziale o mortale la natura, l’uomo ed anche l’economia tradizionale: giacche’ tutti i brevetti e i finanziamenti oltre alle politiche di cio’, ineriscono e sottostanno alla proprieta’ delle plutocrazie finanziarie e grand’industriali. Queste ultime hanno infiltrato e sgretolato gli stati e si apprestano a smantellare le piccole e medie imprese, la classe media e, in proiezione, a ridurre la popolazione in guisa artificiale.https://www.facebook.com/marketplace/item/1065032380635180/




Fazio e i lati oscuri Rai


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Ha sollevato un gran baccano la questione che, negli ultimi anni, ha visto un aumento degli emolumenti nel contratto del presentatore rai Fabio Fazio, per mezzo delle accuse partite dal presidente della Camera dei deputati Fico. Quest’ultimo denunciava l’illecito che si cela dietro il tetto agli stipendi della pubblica amministrazione, di duecentoquarantamila euro. E Fazio ha smussato le spigolosità del precedente suo contratto, con un aumento di stipendio a due milioni e mezzo circa, un prolungamento contrattuale fin oltre all’attuale legislatura; infine Fazio ha diminuito la quantità di lavoro, ed è passato alla rete ammiraglia nella fascia oraria più seguita dal pubblico, che tuttavia non l’ha premiato in termini di pubblico.

Il sotterfugio utilizzato da Fazio e dal suo agente, poggiava sul fatto che il conduttore è inquadrato come artista, anzichè giornalista, dunque la tara manageriale della rai, ben si slatentizza in questo punto nodale: i giornalisti non possono all’univoco svolgere le veci di editori in merito alle dinamiche produttive della maggiore azienda radiotelevisiva italiana, che tra l’altro è pubblica. Di qui l’esigenza di attribuire ad ognuno la propria qualifica professionale, in rai, e di conseguenza indicare Fazio come era e dovrebbe continuare ad essere additato sul piano economico: giornalista, non artista. Egli infatti, pur svolgendo un mirabile lavoro di diffusione e promozione culturale, non produce arte, la quale è sublime ed estetico-spirituale.

Coloro che producono arte, sottostanno alle regole liberistiche di mercato legato alla richiesta e fruizione artistica; di conseguenza un artista va remunerato in base all’indotto ed alle richieste commerciali, anche transnazionali, che induce. Oggi gli artisti ed i giornalisti che contravvengono le regole del “politicamente corretto”, a differenza del sempre “apparentemente” imparziale Fabio Fazio, subiscono cesure agli emulumenti ed alla distribuzione.

I giornalisti editano notizie, informazioni, cultura, il che è vitale e nobile, tuttavia non producono nulla, pertanto non possono godere dei privilegi economici di coloro che innatamente posseggono creatività materializzata in prodotti sublimi.

Il limite manageriale delle più diffuse piattaforme mediatiche, sia pubbliche che private, sta nell’affidare la selezione del personale e dei contenuti da editare, a personaggi legati al mondo dell’informazione. Tale scelta danneggia i creativi ed il sistema mediatico-artistico nostrano, obbligando i media ad acquisire prodotti artistico-culturali prefabbricati altrove, di conseguenza limitati, come il programma “Che tempo che fa”, copia poco originale del David Letterman show”.

Coloro che individuano e sanno investire nelle professionalità creative, e di pregio, sono in ogni settore gli attori produttivi con il futuro professionale meno a rischio, dal punto di vista dell’accoglienza dei consumatori… ma in rai come diceva Grillo, le nuove stelle sono i giornalisti con tanto di agente, a scapito degli artisti veri e propri; quest’ultimi sono ritagliati magari, in produzioni Sky come X Factor, che in seguito ad agguerrite selezioni, valorizza gli artisti per massimo un paio d’anni. In seguito oblio alla stessa stregua dell’oblio sulle informazioni cruciali che la rai si esime di dare come nel caso del Mes, pareggio di bilancio e Recovery fund, mai approfonditi in maniera imparziale da Fazio e similari.https://www.facebook.com/marketplace/item/1065032380635180/




Berlusconi lascia la sua banca


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La Delfin di Leonardo Del Vecchio è salita al 15,4% del capitale di Mediobanca. Lo si legge negli aggiornamenti delle partecipazioni rilevanti della Consob.

E’ stato dunque il fondatore di Luxottica, come si attendeva il mercato, ad aver rilevato il pacchetto del 2% di Piazzetta Cuccia messo ieri in vendita da Fininvest con l’intermediazione di Unicredit. Del Vecchio, che consolida la sua posizione di primo azionista della banca d’affari, dispone di un’autorizzazione della Bce a salire fino al 20% del capitale di Mediobanca. Riguardo la societa’ di ottica italiana egemone mondialmente nel settore delle lenti, e opportuno focalizzarla nell’ottica futura, giacche’ si e’ fusa di recente con l’omologa struttura industriale sita in Francia, la quale come al solito detiene la maggioranza di azioni e potere nel medio e lungo termine. E se un domani Luxottica come Fca e Borsa italiana cederanno quote azionarie ai cugini d’oltralpe, cio’ puo’ implicare una dipartita della proprieta’ di Mediobanca, societa’ italianissima, flessibile, di gran qualita’, e custode di un folto gruppo di titoli statali e di ricchezza privata basata su conti correnti, fondi e azioni. Dunque il governo italiano come il Copasir e l’esercito, dovrebbero concretizzare un piano di tutela finanziaria italiana, dal punto di vista bancario, industriale e fiscale, garantendo una avveniristica transizione degli imperi economici italiani, sempre in mani nazionali, come si e’ premurato di fare Giorgio Armani con la costituzione della propria fondazione. Infatti lasciando anche eventualmente Mediobanca in mani estere, si puo’ rendere piu’ oneroso e difficoltoso il pagamento di prestiti o il settore dei finanziamenti, a detrimento dell’Italia.https://www.facebook.com/marketplace/item/1065032380635180/




Reddito cittadinanza e sostegno disabili: chi paga


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Alla luce dei rapporti antecedenti e postcedenti l’edificazione del Movimento 5 stelle, tra il patron e socio di Grillo e la massoneria, emergono fattori inusitati che inficiano la mirabile azione del reddito di cittadinanza, dell’implementazione delle pensioni minime, di quelle di vecchiaia e di quelle relative ai disabili: a pagare il reddito di cittadinanza, le pensioni maggiorate, quelle per i disabili, sara’ irrimediabilmente, in guisa diretta ed indiretta, la classe media anziche’ l’alta finanza e la grande industria forestiera e fiscalmente residente nei paradisi fiscali legalizzati come l’Olanda o Malta, Lussemburgo, Belgio, Liechtenstein, Montecarlo, San Marino. A tal proposito il dumbing fiscale e salariale rapprsenta il punto cardinale da dipanare per una effettiva Unione Europea. Tuttavia la classe media paghera’ le gabelle maggiorate, come l’ecotassa da versare al Fmi compartecipato da Bill Gates, quelle sull’iva crescenti, sulla casa in aumento in seguito alle ristrutturazioni da Ecobonus; quelle sui carburanti, sul carovita relativo alle impennate dei prezzi alimentari, di abbigliamento, elettrodomestici, affitti, Irpef ed Irap; e indirettamente la classe media dovra’ assorbire i costi della digitalizzazione, che potra’ parzialmente abbattere mediante solo credito di imposta o forme analoghe.

Cosi’ il problema del reddito di cittadinanza, reo di far esimere dal lavoro pletore di giovani effettivamente sottopagati e resi precari, costituisce il paradosso di essere pagato dalla medesima classe media e piccola industria, costretta a pagare gli iteressi sui prestiti bce teleologici all’immissione del reddito di cittadinanza, e anche il comparto di professionisti e’ costretto a sobbarcarsi un’aumento salariale e fiscale per assicurarsi lavoratori che in tal modo troverebbero piu’ conveniente lavorare anziche’ percepire il reddito di cittadinanza. Dunque la strumentalizzazione del reddito di cittadinanza dello stesso Casaleggio e Movimento 5 stelle da parte della fazione deviata della massoneria e’ apodittica: siccome il sostegno al salario, il finanziamento dei debiti con l’Europa, ricadra’ completamente sulle spalle dei professionisti e dei piccoli e medi imprenditori, giacche’ le multinazionali versano le imposte per lo piu’ all’estero e per il Bel Paese e’ impossibile finanziarsi senza debito a causa dello smantellamento della Banca d’Italia. https://www.facebook.com/marketplace/item/598907453997358/




I migranti merce inutile e la questione “green”


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Nonostante le roboanti e perentorie politiche di respingimento degli immigrati da parte di Salvini e soci, a settembre sono sbarcati sul suolo italiano, o meglio sulle acque italiane, centottantaquattro migranti, in gran parte marocchini. La polemica in questione è pleonastica in quanto c’è una feroce ed occulta guerra in Europa, per il blocco ed il ricollocamento dei profughi. Nè basta sminuire il governo leghista per gli scarsi risultati ottenuti, siccome il tempo di governo iniziale con i grillini è stato scarso, ma la questione migrazione cosmofinanziaria e l’impossibilità di raddrizzare fenomeni di tale portata e’ sempre piu’ esiziale.

Quel che è avvenuto, nella fattispecie, per il diniego di Malta di accogliere sul proprio suolo già oberato di persone non italiane, l’ennesimo barcone europeo, e’ deittico di un accanimento alto-finanziario e grand’industriale, verso le cittadinanze dei paesi ricolmi di materie prome e di quelle che consumano i prodotti derivanti da tali materie prime. Alchè le soluzioni sono duplici: o Malta in quanto paradiso fiscale destina più fondi al bilancio anti immigrazione, oppure assorbe il venti per cento degli arrivi sul territorio marittimo ad essa antistante, ma cio’ non sarebbe definitivamente risolutivo. In tutto questo baccano sia i paesi ospitanti dei migranti che quelli da cui loro partono, rimangono crivellati dai colpi, in Italia di un ammasso di persone da sfamare ed in concorrenza con gli italiani per il lavoro, in Africa e similari da lavoratori, manifestanti e difensori della popolazione in numero minore.

La questione migranti affonda le radici nella voluta destabilizzazione africana, da parte dell’occidente euro-americano. E tanto la immigrazione è diminuita drasticamente il primo anno del governo Contr, quanto non potrà mai diminuire di tantissimo. La liberazione africana passerà da quella monetaria, controllata dalla Francia, che in tal modo impedisce all’Africa di autosvillupparsi, e dallo sviluppo di produzioni energetiche alternative per l’Europa, che solo così abbandonerebbe la depauperazione energetico-politica e finanziaria dell’Africa. Ma va detto, sul piano manageriale, che sul versante della produzione energetica, passa la sorte di una futura stabilizzazione economica del pianeta. Tale stabilizzazione non dovrà assistere le cricche di produttori energetici egemonici, ma basare la produzione anche sul perno “salvifico” della condivisione dell’energia in eccesso, con guadagni privati relativi all’autoproduzione. Insomma tutto ciò passerà e si dipanerà mediante l’ausilio della scienza tecnologica applicata alle abitazioni, ma anche con l’implementazione di produzioni energetiche davvero ecosostenibili ed in gran parte decentralizzate: i brevetti per questo tipo di processi produttivi sono gia’ disponibili ma occultati e boicottati per mezzo di servizi segreti e banchieri commerciali. A tal proposito va rimarcato quanto in realta’ questa implementazione e promozione di auto elettrificate presupponga litio in eccesso per le batterie, le quali comunque hanno un costo esoso di smaltimento e comportano ancora danni eclatanti all’ambiente. Ma cio’ che trasecola e’ scoprire che la maggioranza delle riserve di litio e’ contenuto nel boicottato e denigrato Venezuela oltre che nelle ex colonie africane; viceversa in tema di energia pulita va enfatizzato il nodo relativo alla sua produzione sempre con fonti fossili o comunque altamente inquinanti.

E’ notizia recente l’attacco al sistema di piccola e media impresa italiano impegnata nella distribuzione dei carburanti, nonche’ impeccabili versatori di imposte statali: fonti Su Odysee dichiarano il borseggio dagli scenari di guerra come Siria, nordafrica e Ucraina, con la vendita di petrolio e benzina sul mercato occidentale a basso prezzo e il brulicare di societa’ maltesi o orientali di facciata, che eludono le gabelle e offrono carburanti a basso costo, inficiando maggiormente i paesi gia’ oberati da bombardamenti e crisi economiche mastodontiche.https://www.facebook.com/marketplace/item/1065032380635180/




Vaccini in discoteca


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La sperimentazione nel locale all’aperto si svolgerà il 5 giugno a Gallipoli, al ‘Praia’, dove 2mila persone entreranno soltanto col green pass e all’uscita i clienti del locale dovranno sottoporsi ad un nuovo tampone. “Abbiamo l’autorizzazione della Regione Puglia”, spiega Maurizio Pasca, presidente Silb. A Milano il test si svolgerà al Fabric, discoteca al chiuso.

“Al governo e al Commmissario Figliuolo offriamo la nostra disponibilità ad organizzare open day per i vaccini anche nelle discoteche in vista di eventi estivi, affinché nella campagna di vaccini possano essere raggiunti sempre più giovani”. Così il presidente Silb-Fipe, associazione intrattenimento, Maurizio Pasca. “Serviranno gazebo e spazi esterni, ma se il governo lo ritenesse opportuno ne potremmo discutere. Noi siamo disponibili: prima si vaccinano tutti, prima si torna alla normalità, ognuno deve dare il suo contributo”, aggiunge Pasca. Intanto e’ stato rilevato il nullo effetto di contagi relativo all’assembramento di piazza Duomo a Milano per festeggiare in massa la vittoria dello scudetto da parte dell’Inter.

In America percentuali crescenti di popolazione tendono a sottrarsi o procrastinare, alla questione dell’infiltrazione vaccinale. Dunque e’ stata espressa, da parte di un governatore democratico del nordamerica, la richiesta al Congresso di fornire un milione di dollari per coloro che si sottoporranno al vaccino-viene spacciato questo esborso, per una tutela necessaria alla salute collettiva per cui i soldi ingenti non devono rappresentare un problema-; e sono gia’ in atto, negli Usa, misure di defiscalizzazione per i dopendenti che si vaccinano, buoni acquisto presso le catene dei super negozi Wall Mart, diminuzioni di orario di lavoro per due ore settimanali e altri incentivi analoghi.

In Italia e’ passata la norma che obbliga gli operatori sanitari ed il personale a contatto col pubblico, a vaccinarsi; ad onta del fatto che l’opposizione affidata agli avvocati, all’obbligo vaccinale da parte di un medico, ha avuto esito positivo, nell’oblio mediatico piu’ clamoroso.https://www.facebook.com/marketplace/item/210340406717147/




Donna incinta ustionata dal marito


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Ha cercato di uccidere la convivente incinta al secondo mese dandole fuoco con dell’alcol e la donna ha riportato ustioni per il 50% del corpo.
Per questo, i carabinieri di Bereguardo (Pavia) hanno arrestato un romeno di 41 anni per tentato omicidio a Vellezzo Bellini, in provincia di Pavia.

I numeri inerenti femmicidi, violenze domestiche, esaurimenti nervosi, consumi di psicofarmaci e psichiatria, sono in maniera esponenziale aumentati in Italia nell’arco dell’ultima pandemia. Senza contare l’ammontare di infanticidi, consumo di materiale pedopornografico, pedofilia e perfino l’aumento dei minori denutriti o sottonutriti. La situazione peggiore tuttavia, asserraglia i campi rom ma anche i centri e pseudocentri di accoglienza, in cui si verificano in modo progressivo episodi di prostituzione minorile, prostituzione maschile, spaccio di droga e sostanze psicotrope; ancora i neo ghetti urbani e suburbani in cui stazionano i rom o le persone immigrate ma anche le fasce piu’ deboli di italiani, presentano una predisposizione ed accettazione verso mansioni illegali sfruttate dalla criminalita’ organizzata: mercato parallelo del tessile, degli elettrodomestici, auto, e preziosi borseggiati; inoltre e’ possibile, nei covi di rom, e immigrati irregolari, trovare manovalanza per furti, rapine, scippi ed omicidi, ad alto rischio e basso costo.https://www.facebook.com/marketplace/item/1065032380635180/




Pasticci antimeridionali


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Il fatto che i vertici delle istituzioni bancarie abbiano, in numerosi casi, le tessere dei partiti, è deittico dell’immobiliasmo produttivo che ha sballato, e dopo contraddistinto, l’Italia dell’ultimo trentennio.

Il numero uno di banca Intesa, all’epoca Profumo, indì un progetto per dare l’abbrivio imprenditorial-economico al meridione malandato e nullatenente di Italia. Un bando, questo, cofinanziato dall’Europa ed imperniato sulle startup a guida politica dell’allora reggente Partito democratico. Allorchè i vincitori dei bandi per le migliori idee innovative avrebbero visto l’appoggio economico del Ministero dello sviluppo. E’ qui che, tuttavia, dopo un inizio straordinario che ha conosciuto l’affermazione a Napoli del bike-sharing, oppure la “messa in rete” di siti culturali di cittadine pugliesi per massimizzare il turismo, che tutto si è bloccato, come i fondi ministeriali a favore di quelli regionali, con l’impedimento di pagare i fornitori e le professionalità impiegate.

Il che è avvenuto per un difetto di forma brocratico-amministrativo che ha falsato l’assegnazione dei progetti ai vincitori, ed ha fatto ricadere su di essi i costi restanti con dei fidi bancari pur di trarsi in salvo sul piano giuridico rispetto alle pretese dell’Europa.

Questo scempio manageriale è stato reo di deprivare perfino la proprietà intellettuale dei progetti, ai trentenni sotto contratto, che si sono visti vanificare ilsogno “chimerico” di produrre reddito per sè e le proprie terre di appartenenza. Oltre che aver assistito al prosieguo posteriore, dei propri lavori, affidati a personale diverso, pagato dallo stesso ministero dello sviluppo.

Napoli ed i centri urbani in qualche caso, hanno cercato di ovviare e perdite accollandosi le spese di gestione dei macchinari, proprio a causa del fatto che la sede centrale della politica e dell’economia, irrora quando vuole o depriva, nell’ambito delle risorse da trasferire alla cittadinanza. Ecco allora la beffa della ripresa meridionale e della ostentata capacità politico amministrativa dei soggetti che hanno comandato l’Italia.

Sul piano manageriale, dunque, le chiavi del successo meridionale ed italiano, stanno dentro un processo di sburocratizzazione e deregolamentazione che ruotino attorno alla capacità produttiva immediata ed in prospettiva, di progetti pensati per vincere sugli altri, in termini di soldi prima o a latere, e della sostenibilità ambientale. Premettere i soldi intesi come sviluppo reale, alla sostenibilità ambientale, è l’unico volano praticabile per lo sviluppo del Sud; giacchè con la liquidità diventa facile e consequenziale, attrezzare meccanismi di effettiva sostenibilità ambientale. Inoltre in casi di complicanze del genere, burocratiche e politiche, sarebbe un imperativo categorico chiamare in causa le assicurazioni che fagocitano mastodontici capitali agli automobilisti, ai pazienti sanitari, agli anziani, al fine di risarcire le persone frodate dallo stato e dai suoi aguzzini, senza oneri aggiuntivi per l’erario. Infine siccome l’Italia possiede liquidita’ in eccesso, suffragare il finanziamento indefinito e svincolato dai fondi europei, per infrastrutture al sud, lavoro, aumenti salariali, start up e filiere industriali, sarebbe un volano di crescita incommensurabile.

Le assicurazioni che sono in Italia private e reclamano da tempo il diritto ad investire in Italia e divenire banche d’affari, dichiarava il proprietario “Nando Amicarelli” della principale agenzia Sai Unipol del meridione, dovrebbero investire su progetti decisi politicamente in qualita’ di affiancamento statale ed elusione finanziaria europea. https://www.facebook.com/marketplace/item/1065032380635180/




Nuovo morto al lavoro: cause e rimedi


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Ancora un incidente mortale sul lavoro con una vittima bergamasca, dopo le tragedie del 6 e dell’8 maggio, costate la vita a Maurizio Gritti e Marco Oldrati: oggi poco prima di mezzogiorno un lavoratore di 53 anni è deceduto a Spirano, nel cortile di una ditta, la ‘De Berg’ di via Campo Romano.
Ancora da accertare le cause e la dinamica dell’incidente, ma parrebbe che l’uomo sia stato urtato da un camion in retromarcia nel piazzale dell’azienda. Vani i soccorsi da parte del 118. Sul posto anche i carabinieri, la polizia locale, il sindaco di Spirano Yuri Grasselli e i tecnici di Ats Bergamo. A tal proposito emergono problematiche di vario tipo per aziende, manodopera, fisco e pagamenti. Infatti sono le imposte crescenti tra iva e similari a recidere gli investimenti in sicurezza per le piccole ditte, a prescindere dalla problematica fatale ch caratterizza l’incidente di Bergamo. Le piccole ditte sono costrette a tagliare gli investimenti per aggiornare e migliorare le condizioni di sicurezza sul lavoro, a causa dell’imposizione fiscale tra iva, regolarizzazione degli operai, slittamento dei pagamenti della pubblica amministrazione e costi in aumento costante per formare il personale giovane. Dunque si tendono a prediligere professionisti piu’ anziani e sovente, con meno richieste economiche ma anche piu’ esperienza e meno lucidita’ e forza. Lo stallo dell’economia comporta costi maggiori per i privati e le imprese, che di conseguenza operano cesure ai pagamenti ed al circolo economico, che finisce per scagliarsi contro l’erario e lo stato italiano in generale, direttamente o indirettamente. In questa agonia generale la festa dei lavoratori anche quest’anno e’ stata improntata sulla querelle Fedez-Rai e la legge Zan, eludendo cinicamente il tema del lavoro in Italia, sempre piu’ precario, oneroso, sottopagato ed assediato dalla concorrenza di paesi esteri con forza lavoro piu’ economica ma meno perita. Invece per favorire un miglioramento del lavoro italiano si occulta, a livello mediatico, la priorita’ statale di ridotarsi di una moneta credito anziche’ debito, teleologica al taglio fiscale ed al pagamento immediato ai fornitori di servizi, oltre che di ampliamento degli investimenti pubblici e dei salari collettivi, senza fallimenti di sorta.https://www.facebook.com/marketplace/item/598907453997358/




Mattarella e la condanna ai tradizionalisti


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La società viene arricchita dal contributo delle diversità. Disprezzo, esclusione nei confronti di ciò che si ritiene diverso da sé, rappresentano una forma di violenza che genera regressione e può spingere verso fanatismi inaccettabili”. “La ferita inferta alla singola persona – sostiene Mattarella – offende la libertà di tutti. E purtroppo non sono pochi gli episodi di violenza, morale e fisica che, colpendo le vittime, oltraggiano l’intera società. Solidarietà, rispetto, inclusione, come ha dimostrato anche l’opera di contrasto alla pandemia, sono vettori potenti di coesione sociale e di sicurezza”.

Celebriamo la Giornata Internazionale contro omofobia, bisobia, transfobia con un impegno concreto: approvare subito il ddl Zan. Il Senato deve fare in queste settimane un gesto concreto per i diritti approvando la proposta del Pd”. Così il segretario Pd Enrico Letta su twitter.

“Oltre a celebrare una giornata, servono gesti concreti. In Parlamento bisogna accelerare con la legge contro l’omotransfobia. Serve uno scatto di civiltà, basta tentennamenti sul ddl Zan”. E’ il tweet del ministro Luigi Di Maio.

Il presidente della Repubblica Mattarella ha esecrato coloro che contravverrebbero ai diritti costituzionali sia dell’Italia che alla Carta dei diritti europea, denigrando o aggredendo coloro tra omosessuali, transessuali bisessuali, da tutelare con la Legge Zan. Intanto viene offuscato il fatto che il reato di diffamazione ed anche di aggressione di ogni tipo verso le diversita’ di genere o altro, sia gia’ presente nella Costituzione e giurisprudenza italiane ed europea; solo che si tende a mistificare cio’ per approvare un disegno di legge liberticida verso pubblicazioni e dichiarazioni personali o di fattispecie artistica, che sostengono filigrane di diversita’ relativamente alla transessualita’ e omosessualita’.

In antitesi alle tifoserie politiche, giornalistiche e artistiche che sfoggiano il disegno sul palmo della mano inneggiante la legge Zan, sono sfilate nel silenzio generale, i sostenitori dell famiglia tradizionale e della discrepanza tra omosessualita’, eterosessualita’, bisessualita’, sono sfilati a Milano e Verona. Tale categoria ha enfatizzato il diritto alla famiglia ma sopratutto il diritto degli embrioni alla nascita naturale; ancora i manifestanti Anti Zan hanno rimarcato i movimenti olandesi e belghi che fioccano contro il diritto delle persone alla nascita in provetta in quanto impossibilitate a conoscere l’identuta’ dei genitori. Infine gli osteggiatori della legge Zan sciorinavano la artificiosita’ della categoria “Trans” giacche’ non esistente in natura e promossa dalla chiturgia per l’impiantistica degli organi sessuali per trans.https://www.facebook.com/marketplace/item/210340406717147/