Cina papa accordi massonici e aggressioni all’Europa

Tenuto conto che il papa dimessosi, Benedetto XVI, e’ stato costretto a farlo per mezzo di un attacco finanziario speculativo e di fatto terroristico alla tesoreria Vaticana, il nuovo pontefice insediato dai poteri massonici internazionali ha cinicamente mancato di schierarsi contro le attuali persecuzioni ai cattolici in Cina, con tanto di aggressioni ed omicidi ai vescovi che non hanno rinnegato la dottrina romana.

Bergoglio manda avanti un programma di sgretolamento religioso conforme alle prescrizioni dei grandi poteri massonico-finanziari che hanno esautorato il solido e integro papa Ratzinger antitetico ai principi della globalizzazione, e tale programma di sgretolamento religioso subliminale sfocia nell’ignorare le chiamate di soccorso del vescovo emerito di Hong Kong, verso i preti cattolici non allineati al vangelo ufficiale imposto dalla dittatura cinese. Tali prelati cinesi renitenti, sono stati privati del sonno, bombardati con rumori assordanti e luci accecanti finche’ non si fossero schierati con la chiesa ufficiale cinese. Altro processo antitetico alla dottrina cattolica greggia, Bergoglio papa abusivo l’ha attivato tacendo sul cambiamento del Vangelo, con una sua riscrittura, da parte della dittatura cinese che cerca di allascarlo rispetto alle norme del confucianesimo e del comunismo capitalistico. In guisa da recidere e disinnescare ogni fronda popolare alla dittatura, l’opera di riscrittura del Vangelo si associa a quella papale di equiparazione religioso-legale delle famiglie omosessuali con quelle tradizionali, in spregio ai diritti dei minori.

Lavorio subliminale, quello papale, riguardo l’assenso alla riscrittura del Vangelo in chiave politica per la Cina, e della mobilitazione in favore della sovrapponibilita’ tra famiglie tradizionali e quello neonate di peculiarita’ omosessuale; il tutto impercettibile ma perentorio, in modo da plasmare le nuove generazioni sulle linee guida mondiali del Nuovo Ordine Mondiale, allergico al dissenso, al potere della famiglia tradizionale, a quello della differenza di preferenze sessuali in ottica di adozioni e nascite; quel nuovo Ordine Mondiale, agglomerato di oligarchie finanziarie grandi industriali, massoniche e sioniste intento a scardinare il potere vaticano come argine e esecratore del loro operato, i diritti dei lavoratori, la cultura e l’etica oltre alla appartenenza territoriale e alla classe media, al fine di sedare aprioristicamente ogni rivolta contro il potere. Un Ordine Mondiale da abbattere prima di peggiorare le sorti, le menti e la stabilita’ delle nuove nascite e dei giovanissimi di oggi.




Anonimato e terrore tecnologico del potere

Il fatto che i potentati finanziari attraverso la politica inducano lo sviluppo di certe tecnologie anziche’ di altre, e’ un fattore indice di immensa degenerazione dello stato carsico che regola il mondo. Oggi dietro le mosse finanziarie di alto calibro, operazioni milionarie o miliardarie, vige la norma dell’anonimato; cosicche’ non si conoscono nemmeno coloro che, sul piano legislativo, decidono di non incentivare ma anche di disincentivare una tecnologia rispetto ad altre.

Le tecnologie a risolvere i molteplici ed ingenti problemi mondiali sono gia’ disponibili ma c’e’ chi si oppone al loro impiego su larga scala, oppure chi lavora a detrimento di imprenditori che stanno finanziando o hanno realizzato, prodotti di immensa, salvifica utilita’ sociale. Dunque il sistema di risolvere definitivamente il nodo del sovrappopolamento globale o della fame nel mondo alla stregua dei carburanti e dell’energia a iosa in modo innocuo per l’ambiente, gia’ esiste. Il problema manageriale, a tal punto, tange il problema irrisolto di come rimuovere i manager corrotti e limitati, che remano contro l’affermazione di tecnologie davvero utili. A tal proposito bisognerebbe risalire ai comitati di potere finanziario e grand’industriali, che impongono dei manager corrotti, ricattabili, inetti dunque, in relazione al raggiungimento del miglioramento nazionale, che tuttavia sono manager ben dotati nel perseguire gli interessi dei loro “designatori”. Per far cio’ diventa ineludibile obbligare, dal punto di vista legislativo, la scomparsa dell’anonimato nella finanza, nei gruppi di potere, nelle grandi transazioni finanziarie, cosi’ come e’ opportuno svelare i nomi dei membri di ogni importante associazione massonica e similari…




Chi muove le sardine

Encomiabile ed interessante invero, il movimento antileghistico e sinistrorso denominato “sardine”, composto da giovani sopratutto, che suffragano il tema della solidarieta’ sociale verso gli immigrati ed i deboli, quello della democrazia in senso lato e la nobilta’ della politica vera. Cio’ che tuttavia incuriosisce destando sospetto, e’ che dinanzi ad un intervistatore il caporione del gruppo le “sardine” sviscera una fatuita’ politica, economica e giuridica con la quale ammanta i problemi e le loro cause, con un velo di ipocrisia e mistificazione. Le sardine non entrano troppo nella filigrana dei pur complessi problemi e delle loro soluzioni, ma sopratutto si esimono dal dichiarare il peggior male che attanaglia la societa’: ossia la finanza privata che muove la finanza pubblica, il predominio delle multinazionali sugli stati e sui lavoratori, il controllo delle banche verso la politica e la loro privatizzazione assoluta.

Parlare in tutela dei migranti accomiatandosi dai problemi dei loro stati causati dallo sfruttamento incessante delle multinazionali diviene equivoco da parte delle sardine italiane. Scagliarsi contro Salvini e non contro il jobs act alla stregua dell’emissione di moneta in Europa, da parte di un ente privato anziche’ pubblico, sono le tare del movimento delle sardine. Siccome infine per muovere pletore di ragazzini e non come succede per le sardine, da una citta’ all’altra ci vogliono molti soldi, viene spontaneo chiedersi quale apparato economico finanzi il movimento delle sardine e per quali fini. Giacche’ oggi sia le sardine che i gruppi politici di sinistra parlano in modo giusto su moltitudini di problemi ma omettono la critica e la disamina della finanza speculativa internazionale, dell’emissione monetaria, della deflazione salariale, e’ facile dedurre o sospettare fortemente per conto di chi oggi la sinistra e le sardine combattono, e per quali fini…




Free state of Jones e il miglior cinema americano

Che la politica si faccia arte o viceversa poco importa allorche’ sappia veicolare il “sublime” in un messaggio emozionante e costruttivo. Non so interpretare questo encomiabile film datato, Free State of Jones, quale un’opera che sceveri nettamente la parte documentarista da quella meramente filmica, eppure sembra un ideale connubio di entrambe le cose e della modernita’: per modernita’ alludo alla equiparazione totale delle differenze almeno dal punto di vista sociale ma anche alla difficolta’ e perniciosita’ di lottare per il giusto, sia nel lavoro che nel sociale.

Matthew Mc Conaughey interpreta un valido ma giovane avvocato di provincia che, all’epoca del Ku Klux Kan, si prodiga per difendere il padre, divenuto omicida, di una giovanissima, carina e raffinata ragazzina negra che viene malamente stuprata e seviziata da due giovani bianchi, nullafacenti, alcolisti americani.

Dopo che il giudice pavido scagiona i responsabili, il padre di questa adolescente spara ed uccide entrambi, con il conseguente smacco alla giustizia americana e alla sua societa’ imperniata, prima come adesso, sulla supremazia razziale dei bianchi. Eppure l’atto, in quel nascituro stato di Saint Jones, e’ troppo ribelle ed antitetico alle imposizioni politiche e finanziarie che imprigionavano i lavoratori negri in condizioni di somma schiavitu’ ed inferiorita’ assoluta; cosi’ il protagonista bianco, avvenente, professionalmente eccezionale, si scaglia suo malgrado contro il vero sistema corrotto americano, che e’ ai gangli del lavoro, della giustizia, della società’, della politica e dell’economia. Minacce, attentati, sabotaggi e l’ingaggio del piu’ ammanigliato avvocato statunitense sono vani nell’arte del film, che tuttavia perseguitera’ perennemente, dal punto di vista politico, la nascita di un figlio meticcio avuto dall’avvocato visionario; bello l’incontro definitivo, ancora romantico, tra la famiglia dell’avvocato, dai molto espliciti tratti caucasici, e la famiglia del suo cliente negro, indigente, e esterefatto per aver visto sfatare il falso mito della differenza di classe, di censo e di razza, in favore di un’umanita’ imperniata sul bene comune e sulla solidarieta’ reciproca.




La guerra dei massoni e gli strumenti di difesa

Mentre si legge, si scrive e si polemizza intorno alle guerre, alla politica, ai presidenti dei piu’ potenti paesi del mondo, si omette di dire che e’ in atto uno scontro tra massoneria classica e massoneria deviata: tutti i piu’ influenti presidenti politici, economici e grandi industriali del mondo appartengono alle variegate logge massoniche che nei secoli hanno tessuto le trame della storia.

La loggia del Grande Oriente, di matrice inglese, e’ la piu’ antica, democratica, deontologica e visionaria tra le logge massoniche; Obama appartiene a una loggia molto moderata e connubio tra il Grande Oriente e la nuova loggia egemone nel mondo, ossia quella neofeudale e neoaristocratica in agone con la Grande Oriente: il tenzone tra le logge massoniche tradizionali basate sul rispetto dei diritti umani, della liberta’ individuale, politica, sessuale, di razza, della dignita’ economica, e l’ordine neofeudale legato all’alta finanza, e’ espressione delle principali guerre, e delle principali leggi antidemocratiche e della crisi economica al mondo.

Putin e Merkel si conoscevano e frequentavano la medesima loggia massonica, dalla cui degenerazione e’ partorita la loggia neoaristocratica che e’ antipopolare, antidemocratica, e pratica l’impoverimento sociale, economico, industriale, culturale per soggiogare i popoli e condurli allo stato bruto di schiavizzazione. Quel che trasecola e’ il fatto che gente come Draghi, Monti, Macron hanno tradito gli ideali della Loggia del Grande Oriente per schierarsi a favore della loggia neofeudale, che utilizza l’arma della finanza per controllare e piegare la popolazione per i propri fini di autoconservazione e dominio. Gli affiliati della massoneria neoaristocratica sceverano gli uomini tra bestie, neoilluminati ed illuminati: le bestie sono gli individui dalla grande potenza fisica e dai bisogni molto carnali e scarsa istruzione, i neoilluminati sono gli intellettuali ed artisti, cui pero’ manca un quid per dominare ed essere superiori; gli illuminati invece, si considerano gli iniziati che si credono tutta scienza e mente, gli unici atti a decidere per gli altri, gli unici cui prestare amicizia ausilio ed affetto reciproco; viceversa per i neoilluminati e le bestie non bisogna concedere amicizia o solidarieta’ e sopratutto sostegno: qui consiste la deviazione della massoneria oggi al potere nel mondo sviluppato: una societa’ a delinquere che vuole elidere le conquiste sociali, economiche, culturali, civili, giuridiche e politiche realizzate dalla Loggia del Grande Oriente; quest’ultima oggi e’ quella che trova a rapportarsi con il nocumento di similari logge penetrate e comandate dalla malavita organizzata. Dunque la massoneria tradizionale, un tempo occultata in quanto matrice di sviluppo politico ed evoluzione sociale che sperimentava nella segretezza, si trova nella morsa delle sette mafiose e di quelle neoaristocratiche, unite per lo stesso fine: ricreare ovvero, una societa’ feudale, con pletore di straccioni ignoranti ed incapaci di ragionare e produrre manufatti di eccellenza nonche’ scoperte scientifiche, di conseguenza malleabili e controllabili per i propri fini politici.

L’unica arma a disposizione della politica, economia e ormai della massoneria tradizionale, quella del Grande Oriente, consiste nell’acculturamento individuale volto su una capacita’ di ragionamento, di solidarieta’ sociale e produzione di manufatti ottimi e funzionali. Altrimenti sara’ neoschiavitu’ antica…




Loop treno supersonico e sfregio della Costituzione

Loop treno supersonico e lo sfregio della Costutuzione

E’ in fase di costruzione un treno supersonico che in Italia colleghera’ Bologna e Milano in soli nove munuti: strabiliante e mirabile tale risvolto del progresso italiano se non fosse che esso cozza contro la parte piu’ numerosa della comunita’ italiana: gli abitanti ossia, del meridione, cospicua porzione di Italia screvra di treni veloci di vecchia generazione-Tav-che si fermano a Napoli. Ma dopo Napoli non e’ possibile usufruire della linea veloce che la colleghi con realta’ urbane meridionali o centrali, come l’Aquila o Palermo o Bari. A Matera inoltre, capoluogo di regione, manca proprio tutta la stazione ferroviaria, con i palesi, consequenziali, danni economici e culturali.

Per quanto appaia mirabile l’operato di Ferrovie dello Stato, azienda pubblica egemone a livello continentale, e’ inverecondo che manchi l’imposizione politica ed economica a dotare il sud Italia della medesima rete ferroviaria del nord Italia; cio’ se venisse ottemperato, potenzierebbe ulteriormente il ruolo della societa’ ferroviaria italiana, senza rallentare o bloccare la realizzazione del treno supersonico; bensi’ rispettando la costituzione e portando un nuovo e marginale sviluppo nel meridione…




La strumentalizzazione del femminismo e i migliori film di Hollywood

Dustin Hoffman e Maryl Streep donano al cinema americano una sfumatura di arte somma che coinvolge anche il botteghino, sebbene esso ha incassato tanto negli anni settanta, gli anni che ospitarono l’opera di “Kramer contro Kramer”: si dipana cosi’, in maniera primordiale, pionieristica, il tema della parita’ fra i sessi, della vita coniugale, dell’affidamento filiale e della paternita’ coniugata col lavoro: il tenzone aspro tra due avvenenti sposi nasce allorche’ la madre del coprotagonista, con un senso di bovarismo dovuto alla mancanza di lavoro e dialogo col marito iperimpegnato, lascia il marito ed il figlio alla ricerca della sua autorealizzazione.

Un bambino in piena eta’ scolare, figlio dei Kramer, dal legame viscerale con la madre di cui denuncia la assenza verso il manager padre, molto disorganizzato ed inetto in quanto ad ottemperanza dei doveri genitoriali. Cosi’ gli obblighi di padre diventano inderogabili ma senza l’ausilio del datore di lavoro, che licenziera’ il Dustin Hoffman finalmente bravo e prodigo verso il benessere del bambino.

Senza effetti speciali Kramer contro Kramer si impose con la vittoria di vari premi Oscar nel periodo ormai abrogato dal grande cinema americano, con le sole eccellenze di scrittura del soggetto e della sceneggiatura. A dimostrazione della eccellenza artistica dell’America hollywoodiana un tempo esportatrice di idee positive ed utili, Kramer mostrera’ lo scontro cosi’ contemporaneo fra gli ex coniugi, nell’ambito dell’affidamento del figlio, ormai visceralmente legato al padre. Ed e’ mirabile scorgere la vittoria giuridica di una madre ormai affermata professionalmente ma che sa agire con onesta’ intellettuale, in favore della “donazione” del bambino verso le cure, la magione e l’amore del padre. Ecco il tema meravigliosamente dipinto in questo film, della deontologia prima del lavoro, con il padre Dustin Hoffman che per il bene del figlio interrompe la sua ascesa professionale in favore di una mansione meno prestigiosa ma piu’ flessibile.

I divorziati Kramer mostrano il volto umano, nobile e culturalmente elevato di un America oggi smarrita, che pur nella disumanita’ del lavoro massimizzante, predilige l’umanita’ del rapporto fra padri e figli, tra madri e padri in favore dei figli. Infine in quella America avanguardista nella lotta ai pregiudizi verso la supremazia della donna solo in quando donna, nella veste di madre, a detrimento degli uomini cattivi padri solo in quanto uomini, si scopre la castroneria equivoca del femminismo: il femminismo controproducente infatti, diviene tale allorche’ si fossilizza sui diritti salariali da acquisire, senza lasciare quelli di maternita’ a chi dimostra di essere in grado di svolgerli meglio…




La fine del modello Usa

In Iraq la deflagrazione sociale e politica contro gli americani e’ scoppiata irreversibilmente negli ultimi mesi, allorche’ le piazze sono ricolme fino allo scoppio, di attivisti frammisti a persone comuni che caldeggiano per una fuoriuscita degli americani dai loro territori.

Gli americani non possono disertare gli scenari bellici in cui tutt’ora operano affinche’ lo sfacelo di rinnegazione globale degli americani, non sbocchi in una emarginazione del capitalismo e del globalismo americani in generale, che per lo piu’ entropia e indigenza hanno causato negli ultimi decenni: oggi il mondo non e’ piu’ atlantico-centrico bensi’ pacifico-centrico,infatti ormai tutti i territori situati a levante e meridione dell’America e dell’Europa, sembrano rivestire un ruolo cruciale per il futuro economico, politico e culturale del mondo. L’Iraq, Iran, Cina, India, Corea, Vietnam, Russia, da un lato, e Brasile, Africa, Venezuela, Cile dall’altra, appartengono al blocco stabile del Levante euroamericano in evoluzione e crescita perenni, con una cultura antimperialista, pacifica, identitaria, cooperativa e saggia, antitetica al globalismo ed al capitalismo tradizionali. Il levante ed il sud del mondo dispongono del piu’ alto tasso di presenza giovanile, di rispetto per il prossimo ma anche indigenza, con due miliardi di persone morte per fame ogni anno. L’America con queste riottose proteste, attentati presso le sue sedi diplomatiche presenti in Iraq ed Iran ha dimostrato di aver definitivamente perso la possibilita’ di accattivarsi tali territori, tale neoombelico del mondo. E lo ha fatto a causa del suo veteropportunismo e neoimperialismo fondati sulla globalizzazione, sul capitalismo dominanti, solo se prostrati all’America, e siano basati sulla mentalita’ individualista scristianizzata e antisolidale che contraddistingue le elites euroamericane. A causa di queste inveterate tare l’America ha distrutto con le guerre i paesi a Levante e a sud del mondo ma senza dotarli di infrastrutture materiali ed immateriali atte a farli proliferare e rinascere nella prosperita’, pur di impronta americana. E cosi’ in seguito all’alienazione delle numerose, giovanissime ed indigenti masse popolari dei territori meridionali e levantini, l’America sta subendo uno smacco economico di matrice culturale che non ricucira’ mai piu’, se non dismette i panni di globalismo e spietato capitalismo a totale detrimento dei piu’ deboli e dei piu’ diversi.




Poverta’ covid e dignita’ a Napoli

Da Ilenia Incoglia

Ai dottori, sempre meno, che restano eroi, che non si vendono, che non si spaventano , che hanno nel cuore solo la vita dei malati. Che emozione ❤️. Vorrei leggeste tutti questo stupendo messaggio del dottor Eduardo Ponticiello, del Santobono, riportato dalla pagina Nessuno Tocchi Ippocrate. Parole di amore che fanno capire il valore umano di certe persone.

“Napoli 16 ottobre 2020,
squilla il mio cellulare e rispondo….”Dottò so Anna, non so se vi ricordate di me….voi avete visitato tanto tempo fa mio figlio in ospedale, un bambino che teneva la meningite….v’arricurdat ?? vi devo chiedere una grazia….per favore venite a casa mia, che ho l’ultima mia figlia che non sta bene, vi mando l’indirizzo con un messaggio”. Annoto l’indirizzo, salgo in sella alla mia moto e mi reco in Vico Ferze al Lavinaio, nel ventre della città…piove oggi……il palazzo è un palazzo fatiscente, ed al terzo piano si trova la casa di Anna, salgo le scale perché è un edificio senza ascensore ed arrivo a casa sua….una dimora molto umile, ma pulita e profuma di dignità, Anna è madre di 4 figli, il marito non c’è più da un anno, “caduto da un impalcatura mentre faticava” mi racconta con le lacrime agli occhi, l’ultima figlia ha la febbre…”dottò nessuno ci viene a casa mia, con questo problema del covid…e io lo capisco; non ho la macchina per portarla in ospedale e vi chiedo aiuto…io facevo le pulizie, ma ora cu tutt sta situazione nun sto faticann…”. Vedo la bimba per fortuna niente di grave, una faringo-tonsillite…passerà in pochi giorni!! Nel frattempo mi prepara un caffè bello caldo, fuori continua a piovere….”Dotto’ io nun ve pozz pavà per il disturbo che vi ho arrecato, e voi lo so non mi avete chiesto niente…ma dovete farmi un altro piacere, sennò mi mortificate, ed io di mortificazioni ormai ci campo tutti i giorni…dovete accettare questo, perché è cu tutt o’ core che lo faccio….”. Anna si sgancia la catenina che porta al collo e la mette nella mia mano….”ve pozz regalà sul chest e na tazz e cafè….grazie duttò e che a maronn v’accumpagn”. Non riesco a proferire più altre parole, scendo le scale e mi reco a prendere la moto……delle gocce rigano il mio viso e non è la pioggia….”




Poverta’ covid e dignita’ a Napoli

Da Ilenia Incoglia

Ai dottori, sempre meno, che restano eroi, che non si vendono, che non si spaventano , che hanno nel cuore solo la vita dei malati. Che emozione ❤️. Vorrei leggeste tutti questo stupendo messaggio del dottor Eduardo Ponticiello, del Santobono, riportato dalla pagina Nessuno Tocchi Ippocrate. Parole di amore che fanno capire il valore umano di certe persone.

“Napoli 16 ottobre 2020,
squilla il mio cellulare e rispondo….”Dottò so Anna, non so se vi ricordate di me….voi avete visitato tanto tempo fa mio figlio in ospedale, un bambino che teneva la meningite….v’arricurdat ?? vi devo chiedere una grazia….per favore venite a casa mia, che ho l’ultima mia figlia che non sta bene, vi mando l’indirizzo con un messaggio”. Annoto l’indirizzo, salgo in sella alla mia moto e mi reco in Vico Ferze al Lavinaio, nel ventre della città…piove oggi……il palazzo è un palazzo fatiscente, ed al terzo piano si trova la casa di Anna, salgo le scale perché è un edificio senza ascensore ed arrivo a casa sua….una dimora molto umile, ma pulita e profuma di dignità, Anna è madre di 4 figli, il marito non c’è più da un anno, “caduto da un impalcatura mentre faticava” mi racconta con le lacrime agli occhi, l’ultima figlia ha la febbre…”dottò nessuno ci viene a casa mia, con questo problema del covid…e io lo capisco; non ho la macchina per portarla in ospedale e vi chiedo aiuto…io facevo le pulizie, ma ora cu tutt sta situazione nun sto faticann…”. Vedo la bimba per fortuna niente di grave, una faringo-tonsillite…passerà in pochi giorni!! Nel frattempo mi prepara un caffè bello caldo, fuori continua a piovere….”Dotto’ io nun ve pozz pavà per il disturbo che vi ho arrecato, e voi lo so non mi avete chiesto niente…ma dovete farmi un altro piacere, sennò mi mortificate, ed io di mortificazioni ormai ci campo tutti i giorni…dovete accettare questo, perché è cu tutt o’ core che lo faccio….”. Anna si sgancia la catenina che porta al collo e la mette nella mia mano….”ve pozz regalà sul chest e na tazz e cafè….grazie duttò e che a maronn v’accumpagn”. Non riesco a proferire più altre parole, scendo le scale e mi reco a prendere la moto……delle gocce rigano il mio viso e non è la pioggia….”