Immobili poverta’ e antipolitica

Così come alcune riforme sono indette o attuate per migliorare l’efficienza della cosa pubblica e sostenere i cittadini, è necessario per la figura del cosiddetto “manager politico”, mettere a bilancio e quelle che sono le risorse a sostegno della collettività.

Dopo aver scovato una lettera redatta da un consigliere comunale, ho scoperto che la sua richiesta al sindaco consisteva nel mettere a frutto oltre una decina di immobili affittati con canoni irrisori. La perdita conseguenze per l’erario comunale ammontava da ciò, a circa centomila euro annui. I destinatari di tali trattamenti di favore, figuravano essere dei partiti di ogni schieramento, anche uno tra essi ormai “defunto”. Giacchè tuttavia è in voga il concetto di sostegno globale al reddito, è apodittico il fatto che la messa in regime di beni comunali immobiliari, dovrebbe e potrebbe realmente sostenere un numero di cittadini da reimmettere nel mercato. Scegliere pertanto alcune promettenti famiglie, o nuclei famigliari individuali in difficoltà, consentirebbe agli enti comunali o comunque pubblici, di favorire, finanziare, la riabilitazione economica, professionale e sociale, di persone sostenute dai proventi della messa sul mercato dei beni statali, comunali o pubblici che siano. Un moderno, o meglio postmoderno sostegno fattivo al reddito del genere, fungerebbe da pseudo borsa di studio, a termine, con effetti benefici per l’istituzione ed i nuclei famigliari in questione. Il che sarebbe possibile con un connubio di gestione manageriale ed amministrativa creativa, alla stregua di algoritmi informatici creativi, oggi altrettanto indispensabili per la società.

Tuttavia lo stallo economico non deve essere imputato esclusivamente ai politici come un tempo fomento’ di fare Grillo, bensi’ alle cime della piramide finanziaria e alto industriale che ha di fatto privatizzato lo stato: la panzana secondo cui non ci sarebbero soldi per l’edilizia popolare, infatti, va rispedita al mittente e sceverare le responsabilita’ di stagnazione economica, degrado sociale e involuzione, tra organi finanziari, grande burocrazia, politica e multinazionali. Di certo uno stato con moneta sovrana puo’ investire a iosa per appianare le lacune derivanti da immobili mal sfruttati, politica clientelare e indigenza diffusa. Ma la politica deve tassativamente regolare la finanza anziche’ essere subordinata ad essa come oggi, senza essere esecrata come rea di tutti mali; altrimenti lo scenario nazionale fosco peggiorera’ e sara’ irreversibile.https://www.facebook.com/marketplace/item/1065032380635180/




Draghi tratta con pd e sindacati

A Palazzo Chigi riunione cruciale per il decreto “Semplificazioni” da porre tosto in un decreto del primo ministro. Il ministro Giancarlo Giorgetti si è collegato in videocall da Bruxelles.

I ministri Andrea Orlando del Pd e Roberto Speranza di Leu avrebbero chiesto indurante la cabina di regia un confronto con le parti sociali sulle norme che riguardano i subappalti. E si starebbe andando verso lostralcio del criterio del “massimo ribasso” negli appalti. Nel corso della riunione sarebbe stato stato deciso di accantonare il criterio del “massimo ribasso” che aveva sollevato l’opposizione di sindacati, M5S e centrosinistra. La norma prevedeva di favorire l’offerta economicamente più vantaggiosa nei bandi di gara per gli appalti.

Il premier Mario Draghi avrebbe convocato i sindacati oggi alle 16 a Palazzo Chigi per discutere del decreto, atteso domani in Consiglio dei ministri, insieme al Pnrr. Al centro della discussione dovrebbe esserci in particolare il nodo delle norme sui subappalti.

“Stiamo costruendo il provvedimento, è un passaggio chiave”. La situazione “si sta ricomponendo grazie al metodo dell’efficacia e dell’efficienza del presidente Draghi”, spiega la ministra per le Pari Opportunità e la Famiglia Elena Bonetti. Se il decreto va domani in Cdm? “Penso di si”, aggiunge.

Durante la riunione, si è convenuto che il governo, nel costruire i tre pilastri essenziali per l’attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza, seguirà un approccio unitario complessivo che riguarderà contestualmente la progettazione della governance del Pnrr, le semplificazioni normative e un piano di reclutamento nella P. A. Questi tre elementi sono il presupposto necessario per poter associare alla complessità del Pnrr ‘un quadro normativo appropriato, un modello di gestione efficace e un’adeguata disponibilità di competenze’.

“Entro oggi avremo la bozza del decreto Semplificazioni“, assicura il ministro della Transizione ecologica, Roberto Cingolani.

L’incontro Draghi-Letta – Il premier ha incontrato anche il leader del Pd Enrico Letta che aveva riunito la segreteria del partito al Nazareno con all’ordine del giorno la riforma fiscale e le proposte dem e le elezioni amministrative di ottobre. “Lungo e proficuo colloquio a Chigi con Draghi. Sintonia piena e determinazione ad accelerare le riforme su giustizia, fisco, lavoro e semplificazioni che sono alla base del patto con l’Ue, riforme per le quali porteremo le nostre idee e troveremo le migliori sintesi. Avanti”, twitta Letta subito dopo l’incontro. “Con Draghi abbiamo parlato delle grandi riforme, quella della giustizia, che è importantissima, la riforma del fisco, dentro cui noi proporremmo varie idee, fra cui quella sulla successione per i patrimoni più ricchi, poi le semplificazioni, il mercato del lavoro. Con Draghi abbiamo condiviso un metodo, noi portiamo le nostre proposte, lavoriamo nella stessa direzione”, spiega poi il segretario del Pd. Si tratta a tal punto da capire se i costi maggiorati relativi a lavori pubblici con superiori norme di sicurezza e celerita’, ricadranno sulla collettivita’ sottoforma di aumenti fiscali e carovita, a causa del fatto che la popolazione e’ orbata di emissione monetaria illitata da parte della Banca d’Italia per cui i soldi statali afferiscono aprioristicamente gravati di debiti verso bce.https://www.facebook.com/marketplace/item/1065032380635180/




Batosta ai lavoratori Alitalia

“A seguito dell’approvazione di ieri del finanziamento per Alitalia, ed in attesa dei tempi necessari alla effettiva erogazione dello stesso, provvediamo in ogni caso al pagamento, con valuta domani 28 maggio, del 50% degli stipendi”, spiegano Fava, Leogrande e Santosuosso. “Stiamo lavorando per accelerare il pagamento del rimanente 50%, che sarà accreditato non appena avremo evidenza circa i tempi di erogazione delle risorse stanziate per la compagnia”, aggiungono.

Alitalia in amministrazione straordinaria “si è impegnata ad attivare subito l’erogazione del 50% delle retribuzioni con le disponibilità di cassa residue”,  confermano i sindacati in un comunicato ai lavoratori al termine dell’incontro avuto ieri sera con i commissari dopo il quale “le parti hanno deciso di mantenere aperto il tavolo per procedere al più presto, una volta avuta certezza sull’esigibilità delle risorse stanziate dal governo, all’erogazione del restante 50%, nei primi giorni del mese di giugno, indicativamente entro il 3 giugno“.

Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti, incontrando i commissari straordinari di Alitalia, “hanno ribadito come la certezza delle retribuzioni sia elemento imprescindibile ed indicativo del rispetto dei lavoratori, e non possano quindi essere tollerati ulteriori ritardi”.  

Su “Alitalia non esiste un tavolo in cui il sindacato è messo nelle condizioni di conoscere e discutere quello che sta succedendo. Vorrei prima capire quali sono i contenuti di questo accordo”. Così il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini a Rainews24. “Non pensiamo sia possibile dover pagare un altro prezzo occupazionale, ed è molto importante capire quello che è il vero progetto industriale” prosegue. “C’è anche il problema Air Italy. C’è un problema in tutto il sistema aeroportuale. La categoria dei trasporti ha già proclamato una giornata di mobilitazione e di sciopero per il 18 di giugno. Ci aspettiamo che ci sia la possibilità di fare una discussione vera, di prospettiva. Che ci sia una situazione oggi difficile in quel settore è sotto gli occhi di tutti”.

“Dobbiamo trovare ovviamente gli strumenti di accompagnamento per tutte quelle persone che non sono ricomprese nel perimetro aziendale attuale” di Alitalia, “ma l’obiettivo non è certamente quello di fermarci a 6mila dipendenti”. Lo ha detto il ministro per le Politiche agricole, Stefano Patuanelli, rispondendo alle domande dei giornalisti sull’intesa con la Commissione Ue per il decollo della newco Ita a margine del Consiglio Agricoltura a Bruxelles. “L’obiettivo è quello di avere una compagnia di bandiera vera e seria come è stata per tanti anni Alitalia e credo che sarà un obiettivo raggiungibile”.

 Intanto, un ”taglio significativo del personale” e flotta ridotta di oltre la metà, sono i termini dell’accordo raggiunto tra le autorità italiane e Bruxelles su Alitalia-Ita.

 “A seguito di discussioni intense e costruttive a tutti i livelli, la Commissione Ue e le autorità italiane hanno raggiunto un’intesa comune sui parametri chiave per garantire la discontinuità economica tra Ita e Alitalia. I contatti continueranno ora a pieno ritmo a livello tecnico”. Lo riferisce l’esecutivo comunitario al termine dell’incontro tra la vice presidente Ue, Margrethe Vestager, e i ministri Giorgetti e Franco.

    “La Commissione sostiene gli sforzi dell’Italia per preparare quanto prima il lancio di Ita come nuovo e vitale attore di mercato in linea con le norme Ue”, sottolinea la Commissione.

GIORGETTI: NON E’ FINITA Sul decollo di Ita “abbiamo fatto dei passi in avanti, non è finita, ci sono tanti passaggi tecnici e non solo. Però sicuramente oggi è una tappa importante verso la soluzione del problema”. Lo ha detto il ministro dello Sviluppo economico, Giancarlo Giorgetti, al termine della prima giornata di incontri avuti a Bruxelles. 

“La nuova compagnia” Ita “potrà partecipare alla gara per il marchio” di Alitalia. Lo ha detto il ministro per lo Sviluppo economico, Giancarlo Giorgetti, rispondendo alle domande dei giornalisti sulle condizioni concordate con la Commissione Ue per garantire la discontinuità economica tra Ita e Alitalia. Va a tal proposito chiarito un triplice punto: Alitalia e’ da sempre stata, dal punto di vista numerico e statistico, la migliore compagnia aerea del mondo; i dipendenti Alitalia definiti surrettiziamente “in esubero”, sono inferiori come quantita’, a quelli di Lufthanza alemanna, Air France e British Airlains; Alitalia non deve essere privatizzata giacche’ aveva piu’ utili all’epoca della statalizzazione che con l’ingresso di privati; Alitalia deve essere recuperare senza inficiare l’erario, la forza lavoro, la flotta aerea e gli appalti. Per ottenere cio’ il denaro per Alitaria deve essere sgravato da debiti e non appartenere alla definizione “prestiti”, per cui va emesso a Roma ripristinando la zecca di stato.https://www.facebook.com/marketplace/item/598907453997358/




Cannuccia antistupro

Sembra una cannuccia come tante, ma non lo è. Immersa in un drink, rileva la presenza di Ketamina, Ghb, Flunitrazepam e altre droghe aggiunte all’insaputa di chi beve. È la cannuccia antistupro. A idearla tre studentesse di Miami: Victoria Roca, Susana Cappello e Carolina Baigorri, 17 e 18 anni. L’hanno chiamata Smart Straw.

«Il nostro obiettivo è ispirare i giovani a pensare come imprenditori e accrescere la consapevolezza sugli stupri» scrivono online. Anche se i giovani dovrebbero svolgere un percorso di “apprendisti del sapere”, studioso e “sperimentatori delle emozioni”, propedeutiche allo sviluppo di quel sapere italiano organico, fucina di sviluppo e societa’ occidentali; infatti giunge da molteplici fronti didattici la critica al sistema scolastico ed universitario, sempre piu’ improntati alla creazione di buoni dipendenti e imprenditori ossequiosi ed obbedienzi, anziche’ periti pensatori e geni anticonformisti.

L’idea è nata come progetto scolastico alla Gulliver Preparatory School, durante un laboratorio di impresa. Le tre ragazze l’hanno presentata al Business Plan Challenge High School Track, un contest indetto dal Miami Herald. E si sono aggiudicate il primo premio.
Ora, in attesa del brevetto, si preparano a una raccolta di fondi su Kickstarter. Grazie al crowdfunding, potranno commercializzare la loro cannuccia intelligente e testare la validità dell’idea sul mercato. Un primo sondaggio è stato condotto su studenti universitari: l’85% ha dichiarato che comprerebbe la Smart Straw.

La cannuccia è dotata di due test antidroga, che diventano blu quando rilevano una delle sostanze comunemente utilizzate prima delle violenze sessuali.

Nel 2011 due professori dell’università di Tel Aviv, nell’ambito di una ricerca, avevano ideato un oggetto simile, in grado di rilevare solo Ketamina e Ghb. Ottima l’implementazione di tale idea da parte di queste allieve, in attesa che magari il costo venturo di tali prodotti, sia affidato quasi totalmente al settore statale e ad aziende italiane, per il mercato nostrano.https://www.facebook.com/marketplace/item/210340406717147/




Enrico Montesano contro tutti

Il celeberrimo attore e macchiettista italiano, Enrico Montesano, si e’ imbattuto recentemente in un’ondata di affezioni e gradimento da parte del variegato e giovanile mondo social, specialmente su Youtube con 54000 iscritti, e continua a sparare a zero sugli artefici dell’architettura sociale ed economica, ma in modo asintotico: Montesano si cimenta in una dovizia di letture deittiche della modernita’ e delle dinaniche del Grande Reset, binariamente alla centralizzazione della scienza, della medicina, della scuola e dell’arte. Cosi’, tra il serio ed il faceto, Montesano ha riletto dei brani emblematici della “finestra di Overton”, con un’esegesi tutta personale ma che comunque desta sgomento.

Overton era un sociologo americano di grande perizia e deceduto in circostanze anomale e peculiari, il quale ha descritto gli effetti di modellamento culturale, politico, teso a far accettare le idee anche paradossali, purche’ funzionali al sistema di potere, per mezzo del bombardamento mediatico integrato, costante, coordinato; ancora Montesano ha riportato la crucialita’ dell’imbarbarimento deontologico in cui e’ precipitato il mondo, che scende a compremessi a causa dei media, con tutto, anche se abietto. Ma il famigerato Montesano ha anche alluso al fenomeno concretizzato per la prima volta nella storia dopo gli anni ottanta, in cui il quoziente intellettivo dei nuovi nati e’ stato inferiore a quello dei padri. A cio’ Montesano enfatizzava l’effetto esiziale della discesa linguistica verso tempi semplici, vocaboli non dotti, frasi al posto di perifrasi, che hanno diminuito la finezza del ragionamento, la comprensione testuale e del parlato, ed in ultima istanza l’intelligenza. Infine Montesano esortava alla lettura indefessa per scongiurare tale pratica, al dettato, alla scrittura, alle esercitazioni cognitive, all’analisi testuale, logica, agli esercizi mnemonici.

Etichettato come complottista da piu’ fonti mediatiche tradizionali, Enrico Montesano figura l’unico grande artista italiano schierato contro le proscrizioni politiche attuali, a favore degli italiani, e con un mirabile sottofondo di arte e cultura.https://www.facebook.com/marketplace/item/236156674087645/




Infrastrutture e sviluppo italo-meridionali

Chiedo venia se da molto tempo mi incaponisco sul management all’interno dei miei canali social, tuttavia il management è troppo importante sopratutto ai fini del pensiero, oltre che dell’arte e del benessere: ovvero gli altri due cardini della mia linea editoriale. Ecco allora il motivo che mi spinge  a riflettere sul tema dello sviluppo meridionale, all’interno dell’Italia.

Tralasciando le zone franche, il reddito di cittadinanza e gli incentivi al lavoro per il bistrattato e sottosviluppato suditalia, vi è un potente aggregatore di professionalità e fucina di ricchezza, sovente accontonato a sfavore di tutto il meridione: esso consiste nelle infrastrutture, di cui il comparto territoriale da Roma in giù, è sfornito o mal fornito. Mancano strumenti di collegamento veloce ed efficace nelle città meridionali; la Tav Napoli-Bari forse è ancora un miraggio, e la ferrovia che porta a Matera cosi’ come gli aerei e i treni che collegano Calabria e Sicilia, sono utopie da manuali di saggistica anti merdidionale.

Io non intravedo alcuna utilità nei sostegni al reddito ed al lavoro che esulano dalle infrastrutture fondamentali come le ferrovie, gli aereoporti, i porti e le autostrade degne di tale apposizione.

Il ponte sullo stretto di Messina pare sia pratica archiviata e l’autostrada Salerno-Reggio Calabria risulta una strettoia adeguata al transito di go cart ed automobili a media e bassa velocità.

Quanto sono inderogabili degli asset infrastrutturali per l’Italia meridionale, che creino economia legale o paralegale, e’ risaputo solo a livello teoretico; ma nessun asset extrainfrastrutturale, di importanza discreta, si forma in assenza o in scarsità di infrastrutture tanto valide quanto sostenibili. Ed intanto il 70% del Recovery fund e’ stato stornato nuovamente al nord, ad onta dell’accordo europeo di stanziarlo al sud. E’ innegabile che anche l’Italia settentrionale, in queste contingenze, necessiti della liquidita’ assicurata dal Recovery fund, in misura del 70/80%, ma e’ scoptico farlo a detrimento del meridione che ne dovrebbe ricevere il 200% per riassastarsi come Costituzione prescrive: a tal punto l’Italia intera dovrebbe riprendersi un ente interno di illimitata e garantita erogazione monetaria, cosi’ farebbe gli interessi di nord e sud.

Il buon management che punta alla creazione di valore aggiunto non prescinde dai basilari e definitivi investimenti infrastrutturali, che sono volano di crescita economica.

Chiedo nuovamente venia per la lungaggine ma, senza aziende non vengono richiesti beni e prodotti; senza di essi avviene lo stesso per i servizi; di conseguenza il lavoro scarseggia. Va tuttavia affermato che senza infrastrutture adeguate, i costi di produzione e trasporto delle merci, continuerebbero ad essere insostenibili, per ogni imprenditore svincolato dalla politica, dalla delinquenza, o dalla mera ma encomiabile follia o alta finanza. Il fatto che la finanza crea annualmente dal nulla o con speculazioni, liquidi che sono circa dieci volte il pil mondiale, per poi richiedere gabelle e affermare scarsita’ monetaria, e’ la vera tara sistemica da rimediare. https://www.facebook.com/marketplace/item/1065032380635180/




Dissequestro Astrazenka

Sono in corso in tutto il territorio nazionale, da parte dei Nas, le operazioni di dissequestro e restituzione dei vaccini AstraZeneca, lotto ABV 2856, sequestrati nello scorso mese di marzo su disposizione dell’autorità giudiziaria, a seguito della segnalazione riferita al caso del sottufficiale della Marina Militare, morto dopo essersi vaccinato. Il via libera è arrivato dopo l’esito degli accertamenti disposti dalla Procura di Siracusa, eseguiti dall’Istituto nazionale per la salute pubblica Olandese e dal Centro nazionale per il controllo e la valutazione dei farmaci dell’Istituto superiore di sanità di Roma.

“Le analisi – si legge in una nota del Nas – svolte in un contesto investigativo ad alto tasso tecnico e secondo coordinate scientifiche in costante aggiornamento e con l’interlocuzione di esperti, hanno stabilito che i lotti oggetto di attenzione, oltre ad essere corrispondenti per natura, caratteristiche e composizione con gli altri lotti di vaccino anticovid-19 analizzati, rispecchiano pienamente i parametri qualitativi e sono conformi al dossier di registrazione approvati dall’Ema, l’Agenzia europea per i medicinali”.

Le dosi dissequestrate e restituite ai responsabili di ciascuna struttura sanitaria, dove erano custodite nel pieno rispetto delle linee guida sulle modalità di conservazione per garantire la catena del freddo, saranno destinate nuovamente agli hub, per il normale ciclo vaccinale in favore della popolazione. Che la proteina Spike presente nei vaccini Covid sia perniciosa per la salute secondo pletore di esperti slegati dal settore dell’Oms, fa consigliare ai vaccinandi di eseguire analisi preventive ai vaccini, che attestino rischi di coaguli sanguigni in relazione ai farmaci vaccinali. Mentre e’ notizia fresca quella che riporta il diniego del tribunale di Bolzano, ad esentarsi dalle vaccinazioni obbligatorie, per quei medici obiettori di coscienza che lo hanno avocato.

Molti medici vaccinati si stanno iniettando eparina; altre fonti mediche parlano di sperimentazioni non terminabili nel 2023 bensi’ nel 2031 come da prassi.https://www.facebook.com/marketplace/item/335084957684190/




Deep fake contromisure e pericoli

Stavolta alla notizia negativa dei deep fake corrisponde la notizia incoraggiante delle loro contromisure gia’ presenti, almeno nei laboratori dell’universita’ Federico II di Napoli.

Siamo giunti ad una fase di sviluppo informatico in cui e’ impossibile sceverare il vero dal falso, come gia’ nel 2002 Al Pacino affermava nel film:”Simon”, per cui i deep fake sono una realta’ sviluppata nel settore militare americano, importata nel cinema, in seguito sdoganata nei siti porno o nei social network, gia’ sottoposti al fishing con cui vengono rubate foto e le si animano con sequenze filmiche preimpostate, cui vanno le foto rubate a creare attori con le foto stesse, che operano senza far scoprire l’arcano. Tik Tok che fa parlare noi come attori o presidenti degli Stati Uniti, adesso promuove tale procedura come un gioco. Ma la tecnologia in questione, se usata in malafede, puo’ farci dire cose che non vogliamo creando un deep fake appunto, in cui un giudice puo’ condannarci o un assassino ucciderci per un atto mai commesso ed un’identita’ veramente non coincidente con la nostra; ad onta del fatto che e’ impossibile riconoscere tale dettaglio.

Nel settore pornografico si puo’ trasporre, e lo e’ fatto a iosa, il viso di Miley Cirus su una sequenza pornografica, e nella realta’ si puo’ far dire una cattiveria ad un presidente del Consiglio, sulla falsa riga degli ologrammi.

La notizia positiva risiede nel fatto che a Napoli e’ stata messa a punto la tecnologia per “smascherare” i deep fake, che tuttavia richiede un’anamnesi computerizzata in cui i volti alterati dai deep fake presentano delle sgranature visibili solo ai raggi x.

Siccome sul piano militare i deep fake possono essere usati per rimpiazzare cadaveri occultandone la morte, e’ buona disciplina non pubblicare foto profilo personali o dei propri figli o coniugi, le quali vengono sovente rubate da portali specializzati in pedopornografia o semplicemente duplicazione di documenti.

Nella contemporaneita’ in cui si riesce a ricreare una maschera ed un voce identiche a quelli cui si vuole somigliare, i rischi aumentano e la giurisdizione informatica richiede implementazioni, forme di controllo e limitazione degli algoritmi. Anche perche’ con tecniche di montaggio sopraffini a disposizione dei media, e’ possibile rappresentare una situazione bellica inesistente, al fine della manipolazione dell’opinione pubblica e del pretesto per attuare politiche draconiane.https://www.facebook.com/marketplace/item/672881866873181/




I veri incentivi all’edilizia e alla crescita


 

 

Le novità del neonato codice della strada, sono interessanti: dal ritiro immediato di patente e telefono allorchè si venga colti impegnati a smanettarvi; all’obbligo di tecnologie applicate alle vetture per sventare sinistri stradali.

La proscrizione della scatola nera sulle macchine al fine di accertare le effettive dinamiche degli incidenti, è un fattore essenziale per la salvaguardia dei consumatori oltre che delle assicurazioni stesse ma anche una sanguisuga per le batterie delle auto.

Saranno aumentate le zone riservate ai pedoni ed ai ciclisti, con questa nuova legge; inoltre la confisca del telefono servirà a sventare gli illeciti stradali di ogni sorta, almeno così dovrebbe essere…Va ora rimarcato un punto cardinale che implica una classe manageriale illuminata, dunque volano di sviluppo: il punto in questione consiste nel fatto che la tecnologia per decimare gli incidenti stradali risulta gia’ approntata, tuttavia l’infrastruttura idonea a supportarla e massimizzarla, latita. Ecco il motivo per cui è indispensabile apportare infrastrutture ciclicamente, in una nazione. In seguito diviene categorico coprire tutto il territorio nazionale, di queste ipotetiche e nuove infrastrutture ma che siano benefiche e non esiziali come piu’ studi indipendenti additano essere il 5g.

Quello che al meridione italiano è omesso fare, è dotarlo delle medesime infrastrutture del settentrione d’Italia: nell’ambito dei trasporti, dell’aereonautica, dell’educazione, nella produzione industriale, ed in ultima istanza, nell’informatica iper veloce e nella rete autostradale e stradale.

Allorchè si scorga che le linee ferroviare ad alta velocità mancano al Sud, ci si dovrebbe accapponare la pelle; così come quando ci si renda conto che gli asili nido scarseggiano, tanto che i nonni sopperiscono in molti casi, alla mancanza di accudimento dei bambini.

Per quanto palese sia la verità che non si può fare tutto e subito, diventa almeno inevitabile gestire le risorse dell’erario in maniera da ricavarci tutti, ovvero avvantaggiarsi in maniera sistemica, anzichè secondo criteri territoriali e sopratutto finanziari: a Napoli, che demograficamente ha solo duecentomila residenti in meno di Milano, le autostrade a due e tre corsie, sono cosi’ risicate e strette, da essere ingolfate di auto nelle ore di punta, e figurare troppo strette per consentire andature veloci e in sicurezza. Che i vincoli ambientali impediscano un ampliamento autostradale e stradale per il meridione, non fa esimere in teoria, di costruire autostrade interrate e sopraelevate in affiancamento: cosi’ si suffragherebbe in maniera costante, pragmatica, l’intero settore edilizio, che e’ tra i piu’ trainanti per l’Italia.

Invece il fatto che per l’erario risulti dispendioso ed impossibile investire in maniera indefessa ed ingente, e’ una melensaggine che rimpingua solo le casse dell’alta finanza, a detrimento delle piccole e medie imprese, dei professionisti e dei lavoratori.

Danilo Stile, imprenditore edile di Nocera Inferiore, definisce gli incentivi per l’edilizia relativi all‘ultima manovra statale del 110%, un finto sostegno alle imprese, infatti lo stato paga indebitandosi con l’Europa che emette moneta al posto della Banca d’Italia, dopo molti, troppi mesi le imprese; inoltre per ottenere i liquidi pubblici del piano casa, ci sono innumerevoli cavilli burocratici che rallentano o elidono l’iter aziendale dei rimborsi; senza alludere al fatto che solo le imprese con un immenso patrimonio, posso attingere a questi comunque striminziti fondi. E’ stato calcolato da Guido Grossi, ex responsabile dei mercati finanziari Bnl, che per far crescere l’Italia in doppia cifra, occorrerebbero 360 dei duemila miliardi depositati sui conti correnti italiani a breve in mano ai francesi, come Borsa di Milano, Bnl e Unicredit, offrendo titoli pubblici ai medesimi correntisti con un buon interesse e sopratutto garantiti dallo stato; in tal guisa si azzererebbe in cinque anni l’intero debito pubblico, compresa disoccupazione, precariato, e bassi consumi.https://www.facebook.com/marketplace/item/1271409729871201/




I pericoli di Q anon


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Quella censurata, iper discussa e con un crescente numero di proseliti e’ la teoria del complotto “Q anon” ma con una ermeneutica divergente e che insospettira’ una pletora di seguaci Q. Sara Gamberoni, giornalista e divulgatrice con un foltissimo seguito social, ha analizzato approfonditamente la questione Q anon fino a pubblicare la registrazione di una fonte militare statunitense che svelava la verita’ presunta dell’operazione Q anon: essa costituirebbe una finta rivoluzione sottoforma di incanalamento e smussamento del dissenso teleologica al mantenimento della situazione geoeconomica e politica attuale. Cosi’ si nutre la massa di accaniti credenti della teoria Q verso una salvezza esterna-modello deus ex machina-fittizia, con Trump parte del sistema, anche se non sembra. La giornalista che diffondeva questi dati descriveva Trump come una pedina Q il quale a sua volta e’ uno strumento delle oligarchie finanziarie, il quale Trump ha definito salvifici 5 g e vaccini, pur sapendo che in realta’ sarebbero armi di sterminio, a differenza dei tradizionali vaccini e della tecnologia 3 e 4 g. Cosi’ si temporeggerebbe, in ottica Q, fino ad individuare tutti coloro che attraverso i social e le chat, si annidano nell’universo Q anon, conoscono i meccanismi di potere e pnl, ed eliminarli con l’intelligenza artificiale, le nanoparticelle propedeutiche ad infarti, ictus e apnee, e i “deep fake”: questi ultimi rappresentano immagini algoritmiche fittizie delle persone, che continuano a pubblicare sui social i loro contenuti e ad avere le loro movenze.

Il militare intervistato dalla divulgatrice assicurava che non ci sarebbe scampo per coloro esposti in Q, per cui nemmeno le armi ed i nascondigli domestici che Q esorta ad utilizzare per difendersi, sarebbero inutili; tutti gli affezionati Q sono registrati e verrebbero sterminati al posto dei balordi che Q pensa e afferma verranno sterminati per ripristinare ordine ed opulenza. Il militare americano, nella registrazione tradotta in italiano, esorta a scappare dall’America in cui nulla fermerebbe tale ecatombe dei fanatici Q, i quali verrebbero asserragliati in celle sotterranee, modello evoluto Guantanamo, torturati ed uccisi dai fautori del Nuovo Ordine Mondiale. L’unica arma di salvezza relativa al programma di eliminazione del malcontento Q, sarebbe nella comunicazione e diffusione a quante piu’ persone possibili, delle trame oscure del potere transnazionale finanziario e politico, e l’unione delle persone nel difendersi in modo organizzato, politico ed economico.https://www.facebook.com/marketplace/item/672881866873181/