Nuovo espansionismo per l’Italia

Dal manuale celeberrimo di Sun Tsu-L’arte della guerra-citato più volte nella filmografia hollywoodiana, si cela parte, gran parte, della strategia manageriale americana. Quella strategia manageriale che urge replicare a livello Italia, per riprendere il proprio scranno nello scenario geopolitico: l’America guarda molto l’estero, interviene all’estero anche in maniera non belligerante, infatti la mentalità americana è improntata sull’internazionalizzazione.

L’Italia del benessere, della semplicità e dello stile di vita mediterraneo, viene tacciata di provincialismo a causa della propria benefica ritrosia ad autoesportarsi. Esportare il potenziale economico, politico, sociale, è una linea manageriale che il Belpaese non può esimersi di inculcare nei propri abitanti. Per quanto in Italia si viva sommariamente bene, non è più tempo di arroccarsi in un sistema nazionale che si ritiene soddisfatto di se stesso.

La pratica manageriale, anche quando non cruenta, è l’arma che rende le grandi potenze sempre sulla cresta dell’onda; pertanto l’Italia deve esportarsi ed esportare, colonizzare in modo costruttivo in sistemi eterogenei. Questa è la migliore modalità per trarre linfa vitale da iniettare nella società interna, quella oberata da crisi e progressiva finanziarizzazione. E’ questo inoltre, il malcelato mantra statunitense, il quale consiste nel maggior vantaggio che hanno gli Usa, nonchè la principale caratteristica da copiargli, da parte degli italiani. Cravatta artigianale Ornella Castaldi, 100%100 italiana, chiusura con gancio e nodo fisso; 40€ su shop di francescopaolotondo.com e marketplace della pagina Facebook Francesco Tondo.




I paradossi della finanza e dei redditi italiani

Il fatto che solo il cinque per cento dei contribuenti italiani dichiarino un guadagno annuale superiore a cinquantamila euro e’ un indice di inadeguatezza del sistema fiscale italiano, forse il piu’ alto in Europa, e della incapacita’ delle banche di immettere liquidita’ necessaria a creare sviluppo e arricchimento privato.

Oggi per ricevere un finanziamento di qualsiasi genere occorre una fideiussione, il possesso di un bene confiscabile di egual valore o quasi, rispetto all’importo postulato; si pagano interessi pari all’importo elargito e infine se si vogliono togliere i soldi immantinente dalla propria banca, risulta impossibile farlo, nei casi di patrimoni superiori ai cinquantamila euro ed in assenza di mutui.

Il fatto che una fetta crescente di popolazione italiana non disponesse di diecimila euro da spendere improvvisamente e’ l’indice eclatante di quella morsa finanziaria cui l’Italia e’ sottoposta, da parte di istituti di credito privati, i quali hanno inglobato quelli un tempo pubblici e dettano l’agenda giuridica di tutto l’occidente. Da qui lo strozzinaggio bancario dove gli interessi fanno ammontare la cifra data al guadagno della cifra prestata da parte delle banche, la impossibilita’ di prelevare presto i propri soldi magari liquidi, dalla banca, e infine la dispersione delle dichiarazioni reali dei redditi causata dall’imposizione di prelievi fiscali ingenti atti a finanziare il sistema finanzacentrico cui le banche e gli altri poteri forti stazionano. E poi tante gabelle e interessi alti atti a cosa? A sostenere la societa’ che vede la popolazione che in piu’ di un quarto percentuale non arriva a dichiarare e forse a possedere piu’ di duemila euro netti al mese?

Lo stato di diritto si e’ perso, fagocitato nelle sue funzioni di pubblica utilita’ dai soggetti privati che si schermano dietro quelli pubblici, rendendo sommamente piu’ difficili, le vite economiche dei soggetti sganciati dal sistema delinquenziale di potere finanziario e politico… Maglietta donna artigianale Ornella Castaldi, 100%100 italiana, dipinta e disegnata manualmente casual chic; 30€ su shop di francescopaolotondo.com e marketplace della pagina Facebook Francesco Tondo.




I trucchi sconosciuti della spesa dell’Italia

Bisogna pur capire ed affrontare in maniera legittima il tema della rivendicazione di spendere la maggior parte del gettito fiscale prodotto nelle proprie regioni, da parte delle regioni che appunto hanno una maggiore concentrazione di sedi fiscali di aziende nella propria terra. E’ tuttavia inconcepibile il fatto che in Italia i distretti produttivi siano stati invertiti in maniera totalistica a favore della zona settentrionale, nell’arco di poco piu’ che centocinquanta anni. Prima la questione della industria era affare sopratutto meridionale, con conseguente gettito fiscale odierno superiore al sud. Ed e’ stato raggiunto, tale traguardo, con la scelta miope e deliberata, di escludere le imprese meridionali dalle gare di appalto per la pubblica amministrazione finche’ appunto la questione delle industrie per la produttivita, non diventasse di pertinenza quasi esclusiva per il nord.

Un paese civile ovvierebbe a questo problema mediante un piano di costruzione infrastrutturale, aziendale e formativo, che foraggiasse il meridione in guisa diversa da ora. Ora infatti il meridione d’Italia e’ assistito ma non aiutato, in quanto non vi e’ interesse ad avere un’Italia duale ed in competizione casomai. Cosi’ si arriva alla degenerazione attuale in cui una parte d’Italia, in cui si spendono tremila euro in piu’ per cittadino rispetto all’altra parte d’Italia, reclama giustamente una porzione maggiore del gettito fiscale proveniente dalle sue imprese. Tuttavia si occulta la necessita’ di non assistere piu’ la parte meridionale d’Italia la quale e’ solo un mercato di sbocco per la parte settentrionale, bensi’ di dotarla di infrastrutture adeguate alla parte settentrionale d’Italia per garantirne uno sviluppo adeguato.

A conti fatti entrambe le estremita’ dello stivale italiano avrebbero il diritto/dovere di spendere la stessa somma, maggiorata rispetto ad oggi, per i singoli residenti. Cio’ tuttavia non avviene a causa di volonta’ politiche e manageriali che fanno dell’Italia detentrice della parte piu’ ricca d’Europa e di quella al contempo piu’ povera; il che e’ paradossale vista l’esigenza di usufruire di maggiori risorse fiscali da parte del nord, e maggiore sviluppo autonomo da parte del sud.

La prima cosa da fare al fine di unificare l’Italia sarebbe togliere il pareggio di bilancio dalla costituzione che impedisce di spendere in maniere illimitata al fine dello sviluppo da un lato, e uscire dall’euro al fine di ricreare la siddetta moneta Fiat, ossia positiva e illimitata che oggi si adopera solo a favore della finanza, anziche’ a favore delle imprese e dei cittadini come accadeva fino agli anni ottanta. Cravatta artigianale Ornella Castaldi, 100%100 italiana, chiusura con gancio e nodo fisso; 40€ su shop di francescopaolotondo.com e marketplace della pagina Facebook Francesco Tondo.




I libri, la massa e l’evoluzione oltre alla ricchezza imprenditoriale

Il problema che affligge il mondo editoriale e’ condensabile nell’icona di una donna pingue nell’atto di leggere, sia per cio’ che attiene le sue cause che il suo rilancio: la lettura di libri deve essere politicamente e industrialmente portata fuori dalla coltre di “perdenza”; ovvero va valorizzato il prodotto librario come consumo di massa da un lato-e per massa si intende il guadagno dovuto alla massa-dall’altro, siccome quest’immagine mostra la massa tendenzialmente sovrappeso di oggi-palese e’ l’esigenza che va sopratutto promossa un’immagine del consumo editoriale antitetica alla “perdenza” attribuita ai soggetti non esteticamente allettanti ed economicamente fortunati. Da qui un ripensamento dei modelli di consumo intelligenti sarebbe opportuno affinche’ essi abbracciassero la massa, inizialmente spiegando la attrattivita’ del libro da parte dei soggetti esteticamente piacevoli, infine promuovendo la stessa associazione di libro con i personaggi facoltosi fino a quelli con inferiori risorse economiche ed esteticita’ che compongono la massa. E tale processo non urge ai fini del mero marketing bensi’ per la evoluzione massificata, la quale e’ l’unico nonche’ ultimo, volano di sviluppo economico e benessere sociale. Cravatta artigianale Ornella Castaldi, 100%100 italiana, chiusura con gancio e nodo fisso; 40€ su shop di francescopaolotondo.com e marketplace della pagina Facebook Francesco Tondo.




Gli ammutinati di Q

Sebbene in America ci siano i militari attorno al Campidoglio e furgoni sottoforma di macrogeneratori di corrente in vista del blackout preconizzato da Q, cio’ documentato con immagini pubblicate su Qlobalchange.blogspot.it, il piano Q per prosciugare la palude del deep state e’ in una isteresi palese.

Trump non e’ piu’ presidente ed auspica, a parole, una transizione pacifica verso Biden, con l’eco enfatizzata ed entusiastica dei media piu’ importanti al mondo per cui la gente e’ incommensurabilmente sfiduciata. In America pare vigere il famigerato regime militare per ripristinare la democrazia ed estirpare i traditori della patria presenti in ogni ambito, con Trump nascosto in localita’ secretata eppure tutto sembra andare come sempre; per cui bisogna sapere alcuni dettagli emblematici di Q, ossia: esso e’ composto da alcune frange non corrotte dei servizi segreti, che hanno coadiuvato in una imponente operazione di controspionaggio, i loro simili di tutti i settori, al fine di abbattere il deep state, tuttavia anche in Q sono presenti elementi ambigui, o deviati o che eludono il gioco in favore degli antagonisti che si sta combattendo. Cio’ che e’ importante, nell’ambito dell’intera operazione Q, e’ che a prescindere dall’esito finale di tutto, le persone individuino i perigli al loro benessere, si armino nel combatterli o nel rintuzzarli, e poi si dedichino ad un controllo costante e indefinito, a che la Costituzione venga ripresa e indefinitamente rispettata.

Il controllo del rispetto comune della Costituzione, deve essere un insegnamento per i figli ed una pratica generazionale da rendere gesto endogeno e tradizionale, all’umanita’. Con il controllo costante del rispetto della Costitizione, binariamente alla lotta per difenderla ed all’organizzazione per difenderla, nasce nel 2020 il primo ed unico strumento permanente per liberare il mondo dal male e dai soprusi. A prescindere dalla vittoria o sconfitta di Q… Cravatta artigianale Ornella Castaldi, 100%100 italiana, chiusura con gancio e nodo fisso; 40€ su shop di francescopaolotondo.com e marketplace della pagina Facebook Francesco Tondo.




I danni del mancato miracolo di San Gennaro




Satana e i banchieri

SATANA E I BANCHIERI di Giacinto Auriti

Giacinto Auriti (1923-2006) fu docente di Giurisprudenza e co-fondatore dell’Università di Teramo. Le sue teorie monetarie sono molto vicine a quelle che fruttarono al poeta Ezra Pound l’accusa di anti-americanismo e la reclusione in manicomio.

Goethe affermava che “nessuno è più schiavo di chi si ritiene libero senza esserlo”.
Questo principio è particolarmente valido nel sistema monetario vigente.
Il cittadino si illude di essere proprietario dei soldi che ha in tasca, mentre ne è debitore. La banca, infatti, emette la moneta solo prestandola, sicché la moneta circola gravata di debito.
Il segno della schiavitù monetaria è data dal fatto che la proprietà nasce nelle mani della banca o, per meglio dire, del banchiere ché emette prestando e prestare è prerogativa del proprietario.

La moneta, invece, deve nascere di proprietà del cittadino perché è lui che, accettandola, ne crea il valore; tanto è vero che, se si mette un governatore a stampare moneta in un isola deserta, il valore non nasce perché, mancando la collettività, viene meno la possibilità stessa della volontà collettiva che causa questo valore. Come ogni unità di misura (e la moneta è la misura del valore) anche la moneta è una convenzione.
Quando la moneta era d’oro chi trovava una pepita se ne appropriava senza addebitarsi verso la miniera. Oggi al posto della miniera c’è la banca centrale, al posto della pepita un pezzo di carta, al posto della proprietà il debito.
Non si può comprendere come sia stata possibile questa mostruosità storica (nata nel 1694 con la Banca d’Inghilterra e con l’emissione della sterlina) se non si muove dalla definizione della moneta strumento (sterco) del demonio.
La verità di questa definizione è stata avvertita anche da S. Francesco d’Assisi quando vietava ai padri questuanti di ricevere oboli in moneta. Noi ora ne dimostreremo la piena fondatezza sulla base delle stesse parole di Satana che stanno nel Vangelo.
Satana, nel Vangelo, parla tre volte. Dopo il digiuno di Cristo nel deserto, Satana Gli dice: “Tramuta le pietre in pane”. Per lo più queste parole sono interpretate nel senso di considerarle come tentazione in quanto Cristo era affamato e mangiare pane sarebbe stato motivo della tentazione. Questa interpretazione non è accettabile perché la tentazione è sempre relativa ad un peccato e mangiare pane dopo quaranta giorni di digiuno è moralmente ineccepibile.
Dunque la giustificazione delle parole di Satana va intesa diversamente e chi ci dice come interpretare le parole di Satana è proprio Cristo quando, rispondendo a Satana, afferma (Mt. 4,4) : “Sta scritto, non di solo pane vive l’uomo, ma di ogni parola che esce dalla bocca di Dio”.
Ciò che sorprende in questa frase di Gesù è la novità della proposta, mai considerata dai teorici dell’interpretazione, di dedurre il significato delle parole non dalla loro espressione letterale, ma dalla bocca che le pronuncia. Quelle parole erano uscite dalla bocca di Satana; sicché per interpretarle esattamente va considerata l’ipotesi, peraltro assurda, che Cristo avesse accettato l’invito di Satana e trasformato le pietre in pane. In tal caso avrebbe potuto ben dire a Cristo: “Tu puoi mangiare pane per mio merito perché io Ti ho dato il consiglio di trasformare le pietre in pane.” Quindi Cristo sarebbe stato trasformato da “padrone” a “debitore” del Suo pane.
A ben guardare questa ipotesi si verifica puntualmente nell’emissione della moneta nominale. Quando la banca centrale emette moneta prestandola, induce la collettività a crearne il valore accettandola, ma contestualmente la espropria ed indebita di altrettanto, esattamente come Satana avrebbe fatto se Cristo avesse accettato l’invito di trasformare la pietra in pane. Se si mette al posto della pietra la carta, ed al posto del pane l’oro, al posto di Satana la banca, si riscontrano nella emissione della Sterlina oro-carta e di tutte le successive monete nominali, tutte le caratteristiche della tentazione di Satana.
Con la costituzione della Banca d’Inghilterra e del sistema delle banche centrali, tutti i popoli del mondo sono stati trasformati da proprietari in debitori ineluttabilmente insolventi del proprio denaro. La banca, infatti, prestando il dovuto all’atto dell’emissione, carica il costo del denaro del 200%. L’Umanità è così precipitata in una condizione inferiore a quella della bestia. La bestia, infatti, non ha la proprietà, ma nemmeno il debito.
È gran tempo ormai che si comprenda che tutti possono prestare denaro tranne chi lo emette. Con la moneta debito l’Umanità è stata talmente degradata che non a caso si è verificato il fenomeno del “suicidio da insolvenza” come malattia sociale che non ha precedenti nella storia. Ciò conferma la Profezia di Fatima: “I vivi invidieranno i morti”.
Non si possono valutare esattamente le tentazioni di Satana se non le si considerano nel loro contesto globale. Particolarmente significativa, in questo senso, è la terza tentazione (Mt. 4, 8-9) : ” Gli mostrò tutti i regni del mondo e la loro magnificenza, poi disse a Gesù: tutto questo io Ti darò. Se Ti prostri e mi adori”. Adorare prostrati significa mettere Satana sull’altare al posto di Dio. Ciò spiega perché gli adoratori di Satana contestano fondamentalmente e necessariamente l’Eucarestia Cattolica.
La circostanza che il Protestantesimo si sia basato sulla contestazione dell’Eucarestia Cattolica ed abbia promosso la costituzione delle banche centrali come promotrici della moneta-debito parla da se. Non a caso il parlamento inglese approva nel 1673 il Test Act: l’editto con cui viene dichiarata illegittima l’Eucarestia Cattolica e la Transustanziazione.
Non a caso nel 1694 viene fondata la banca d’Inghilterra che emette la sterlina sulla regola di trasformare il simbolo di costo nullo in moneta, inaugurando l’era dell’oro-carta.
Non a caso nasce la subordinazione del potere religioso a quello politico quando il re d’Inghilterra diventa anche capo della religione protestante anglicana sovvertendo l’ordine gerarchico del Sacro Romano Impero per cui l’autorità politica era autonoma ed eticamente subordinata alla sovranità religiosa.
Non a caso quando il protestantesimo entra in Europa continentale non fonda una chiesa, ma una banca: la Banca Protestante il cui presidente, il Neker, diventa consigliere di Luigi XIV.
Non a caso tutte le monarchie cattoliche della vecchia Europa si disintegrano perché si indebitano senza contropartita verso i banchieri per la moneta satanica da questi emessa a costo nullo e che gli stessi re avrebbero potuto emettere gratuitamente per proprio conto senza indebitarsi.
Non a caso in Svizzera vige la regola di essere ad un tempo “banchieri” e “protestanti”.
Non a caso la differenza essenziale tra Sacro Romano Impero e Commonwealth Britannico è la moneta. Lì il portatore è proprietario delle moneta, qui è debitore.
Non a caso, dopo aver tolto Dio dall’altare con la negazione dell’Eucarestia Cattolica e fondata la banca d’Inghilterra, il Commonwealth raggiunge nel 1855 una estensione di 22 milioni e 750 mila chilometri quadrati. Oggi tutto il mondo è Commonwealth. Tutto il mondo è “colonia monetaria”.
Satana, principe di questo mondo, è una persona seria: mantiene le promesse fatte a fin di male. Dopo che il male è stato fatto concede ai suoi adoratori il dominio su tutti i popoli del mondo.
Su queste premesse ci si spiega anche la tentazione di Satana quando esorta Cristo a gettarsi dalla cima del tempio della Città Santa. Chi è padrone di tutto il mondo e di tutto il denaro del mondo, o perché lo possiede o perché ne è creditore, non desidera sovranità e ricchezza perché già le possiede, ma ha sete di vanagloria. Si giustifica così anche questa tentazione. Quadro su tela di Sabo art; dimensioni 80×60, 500€, disponibile alla sezione shop di questo sito e sul marketplace della pagina Francesco Tondo




L’America sconosciuta di Trump e Steve Bannon

L’America che non si dice

Steve Bannon (ebreo alternativo critico), denuncia le Guerre mediorientali condotte dagli Usa, come ipocrite e pretestuose per imporre o mantenere l’ egemonia politica-economica-culturale statunitense.

Le simpatie verso la Russia, non vengono piu’ occultate ormai, dall’America alternativa, siccome la Russia non rappresenta piu’ un pericolo per l’intero occidente.

Ezra Pound a tal proposito, torno’ dall’America diretto a Napoli, dopo che era stato per anni internato in un manicomio, e dichiaro’ che gli Usa, in realta’, sono il maggior manicomio mondiale. Era l’epoca del maccartismo, questa in cui e’ avvenuta tale anticonformista dichiarazione contro gli Usa, ma che e’ fortunosamente stata spazzata dall’elezione di Kennedy. L’era del maccartismo infatti, si identifico’ come una stagione in cui molti personaggi competenti del mondo professionale americano, vennero obliati ed emarginati, per il solo sospetto di essere comunisti o vicini alla sinistra.

Da sessanta anni rispetto al maccartismo, l’America ha continuato e tutt’ora lo fa, a produrre informazione false o inesatte. Oggi paradossalmente, dall’America si diffonde un maccartismo rovesciato, il quale si scaglia contro Trump e tutto il sistema che mira alla salvaguardia delle fasce deboli della popolazione.

La dittatura odierna delle informazioni, d’altro canto, pervade piu’ di prima e piu’ del maccartismo il mondo, mediante le utilities Facebook-Google-Microsoft, che hanno distrutto l’AteT azienda della telefonia Usa, e dato adito all’opera di manipolazione di massa delle coscienze, attraverso le informazioni montate ad arte.

Obama, paladino indefesso di ogni sorta di opposizione all’universo Trump, e’ da molti considerato oggi, come il peggior presidente dell’America a causa del sostegno dato alla corrottissima e altrettanto potente, Clinton Foundation.

Trump per contro, ha incominciato ad arginare il problema della globalizzazione mediante l’innalzamento dei dazi alla Cina. Quest’ultima non dovrebbe rimanere nel Wto nella veste di paese in via di sviluppo, giacche’ e’ pienamente sviluppata come nazione e deve pertanto sottostare alle stesse regole altrui: in Italia non si e’ mai fatto cio’, causando la decapitazione di innumerevoli aziende e di Tremonti, visionario e precoce ministro, che cerco’ di attuare una sorta di protezionismo dell’Italia per salvaguardare il manifatturiero; tale protezionismo e’ stato da sempre bocciato dalla sinistra ottusa che ha pertanto danneggiato l’Italia in modo parossistico. In Cina infatti, non c’e’ tuttora la libera circolazione ed il Tibet e’ ancora occupato. Dunque non e’ un paese degno di considerarsi come rispettoso dei principi democratici. Ma il Wto si prefigge come mercato di libero scambio commerciale, fra nazioni che adottano le stesse regole, nella cornice statica della democrazia. Dunque arginare la sregolatezza che domina la Cina come mercato, sarebbe piu’ che ortodosso.

Trump, in antitesi alle politiche messe in atto dai precedenti amministratori occidentali, e’ una personalita’ che favorisce per adesso, gli interessi delle classi medio-basse di imprenditori, soffocati dalla globalizzazione stessa.

E nell’ambito della modernita’, va asserito quanto la superiorita’ dell’Occidente nel mondo, quella che anima il pensiero americano ed europeo, e’ fittizia; giacche’ esiste solo sul piano economico e quindi politico, il che e’ dovuto al fatto che l’occidente ha adottato la teoria che fonda sulla superiorita’ dell’economia e finanza, sulla politica. Cio’, e’ originato dalla medesima America: terra di segregazionismo razziale e associazione di variegate comunita’, tra cui l’italiana spicca come quella meglio integrata e radicata. L’America ad ogni modo, non possiede una storia millenaria per cui manca di un pensiero e senso comune estremamente rispettabile ed anche evolutivo in modo benefico sul piano della prospettiva globale.

La sinistra occidentale che ha contribuito alla minaccia globalizzatrice e’ utopistica, siccome non e’ comunista bensi’ destrorsa, radical chic-allo champagne secondo una definizione francese.

I comunisti visti come minaccia dal maccartismo infatti,non ammettevano addirittura il divorzio, in quanto minaccia di disgregazione della famiglia, intesa come nucleo sacro; oggi il buonismo globalista sinistrorso non ha nulla a che fare col comunismo bensi’ con la degenerazione morale della sinistra imbevuta di cinismo moderno, capitalista. Il razzismo che permea l’America e l’occidente e’ una castroneria giacche’ tramontata, perche’ tra l’altro il concetto di razza e’ scientificamente inesistente e indimostrabile.

Steve Bannon e’ oggi ai vertici di Dignitatis umanae, associazione vaticana molto critica con la dottrina di papa Francesco.

L’ America ha da sempre esportato un sistema di democrazia che sia congeniale ai propri interessi economico-politici e si spera non voglia farlo anche sul piano deontologico-religioso con la mossa di Steve Bannon al Dignitatis umanae.

Trump come Steve Bannon e’ sostenuto e finanziato dal movimento politico e di opinione senza struttura, ovvero l’a

Altrighit; tale organo inaugurato on line afferma che l’uomo bianco ed eterosessuale sia la reale vittima del terzo millennio. Movimento che sovente ha inneggiato ai modi di operare appartenuti alle dittature nazi-fasciste, sfociando in scontri di piazza, forieri a loro volta di vittime tra i contromanifestanti.

Il Movimento l’altright e’ per lo piu’ xenofobo, razzista omofobico e alla ricerca di isolazionismo politico, popolare, economico. Letteralmente l’acronimo di Altright sta per Altra destra, ossia Alternative Right in netta opposizione con le visioni classiche della destra conservatrice che animana il partito repubblicano statunitense: ebbene la destra oltranzista e nuova che sostiene Trump, e’ alternativa, e venne di fatto fondata sull’ultraconservatorismo.

L’America delle metropoli va detto, e’ uguale all’Europa ed all’Asia delle metropoli; ma l’America reale e’ quella della provincia, come la West Virginia, brutta e squallida.

Da qui origina la vittoria di Trump, ed e’ questa la realta’ americana sconosciuta e sottodimensionata dalle rutilanti e fatue sinistre radical chic occidentali.

L’America profonda e’ piu’ degradata della peggior periferia italiana, nonche’ molto piu’ razzista degli altri posti del mondo.

Vi sono, nella periferia americana, piu’ omicidi di un paese in guerra, nonche’ un sistema antidemocratico che, nel bene e nel male, si sparge e si riflette in Europa per prima, e poi nel resto del mondo.

Neri ed ispanici hanno votato in tal caso Trump per la brama di sucurezza imperante, il che e’ avvenuto in Brasile durante le elezioni del 2018.

Lotte fra afroamericani e latinoamericani, a causa dell’espansionismo territoriale reciproco, sono oggi all’ordine del giorno all’interno dell’entropia che governa la prima potenza economica al mondo.

Un’America quanto mai divisa e in decadenza, dove l’elettorato e’ suddiviso in base al colore della pelle ed il tasso di poverta’ complessivo, e’ vicino a quello dell’Italia. Quindici sono i milioni di persone indigenti su una popolazione di 325 milioni; il 5% della popolazione mentre il Italia lo e’ il 10%.

Il Tasso di tossicodipendenza altissimo in America, e’ registrato specialmente nella sottosviluppata West Virginia, stato orrido ricolmo di miniere. Obama ha inficiato l’economia di questo stato basata sulle energie fossili, ponendo proscrizioni a favore delle fonti di energia rinnovabili.

Obama ha pescato innumeri voti dalla West Virginia, con il ripristino delle tutele verso le energie fossili.

Anche in Francia e Italia, gli operai hanno votato rispettivamente Le Pen e Lega, che operavano promesse e politiche uguali a quelle di Trump.

Italia registra 8 morti di overdose per milione di abitanti, America 52 ogni centomila.

Steve Bannon ancora, e’ il capo stratega della campagna elettorale di Trump, che oggi va in giro per l’Europa a fare campagna elettorale, pur sostenendo il fermo all’America di interessarsi fattivamente alle dinamiche politico-economiche extranazionali.

Bannon inoltre vede lo Stato ebraico come realta’ di pacifica convivenza multistirpe eppure non intravede la realta’ di oppressione che Israele attua sulla Palestina, per tutelare questa bislacca situazione.

Allora l’Altright in realta’ non effettua un’opera di miglioramento sociale americano, ma almeno insinua un dubbio in piu’ alla America disorientata di oggi, la quale potrebbe contribuire alla pace nel mondo,semplicemente esimendosi dall’intervenire sugli scenari che fanno comodo ai propri interessi; con i conseguenti nocumenti globali che tutti sobbarcano pur di mantenere la pace. Cravatta artigianale Ornella Castaldi, 100%100 italiana, chiusura con gancio e nodo fisso; 40€ su shop di francescopaolotondo.com e marketplace della pagina Facebook Francesco Tondo.




Strategia e controllo di Trump e Q

JoeM

Parler sta per esplodere, ecco un riassunto. Il mondo è sotto il controllo di diversi gruppi criminali trans-generazionali e culti della morte d’élite che negli ultimi anni si sono uniti sotto l’obiettivo comune di imporre un governo dispotico a livello mondiale e una riduzione della popolazione pari al 90%. Dopo aver completamente compromesso ogni forma di potere globale usando il ricatto pedofilo come metodo preferito, elementi dell’esercito statunitense fedeli alla Repubblica hanno escogitato un sofisticato piano di incomprensibile precisione per sradicarli ed esporre i loro crimini al mondo in modo tale che l’umanità non permetta più che ciò accada. Il primo termine di Trump è stato quello di installare il quadro giuridico di un’operazione punitiva per intrappolarli in una rete di tradimento, spionaggio e furto elettorale, mentre dimostrava al popolo quanto fossimo arrivati vicini a un inferno comunista-fascista di tirannia che faceva eco al Terzo Reich. Siete appena passati al capitolo finale di una storia spettacolare che risuonerà nel corso dei secoli. Dio benedica gli Stati Uniti. Cravatta artigianale Ornella Castaldi, 100%100 italiana, chiusura con gancio e nodo fisso; 40€ su shop di francescopaolotondo.com e marketplace della pagina Facebook Francesco Tondo.

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I separatismi e i loro rimedi, nel mondo

Nel sistema “mondo” odierno vi sono innumerevoli fermenti separatistici da parte di nazioni di “oppressori” e di “oppressi”. Da definire oppressori come minoranze di popolazioni che dispongono di maggiori infrastrutture e denaro, oppressi sono invece parti o minoranze anche cospicue numericamente, della stessa nazionalità dei siddetti “oppressori”. Mentre è celebre il caso del meridione italiano, zona più povera d’Europa in antitesi con il settentrione italiano, che invece risulta la più ricca in Europa, vi sono in America californiani e texani che lavorano ad una dipartita dai propri connazionali settentrionali, i quali a differenza dell’Italia sono molto più ricchi degli omologhi appunto, installati al nord. Poi i baschi ed i fiamminghi nel Belgio non fanno che sommarsi alla lunga lista mondiale che include i barcellonesi che vogliono la cesura dal resto della Spagna.

Diventa ora paradossale, alla luce dei numeri economici che fanno della Germania la nazione più sviluppata in Europa, a sua volta continente più ricco al mondo, che vi siano i tedeschi dell’est che hanno subito un trattamento analogo ma meno feroce, degli italiani del meridione, da parte dei tedeschi dell’ovest. E nonostante gli investimenti fatti dalla Germania occidentale in favore di quella un tempo separata dal muro di Berlino, siano numerose volte maggiori degli aiuti del nord al sud Italia, sono sorti comitati che reclamano il benessere maggiore dell’epoca veterocomunista, che vedeva la Germania dell’est di fatto annessa all’ecosistema russo.

Sul piano manageriale dunque, cosa va attuato al fine di porre fattivamente rimedio a questo sistema mondo oligopolista che vuole l’omogeneizzazione verso un degrado capitalistico che vede super ricchi e super poveri all’interno di una stessa realtà nazionale? La Silycon Valley patria della plutocrazia informatica vuole separarsi dall’America settentrionale e provinciale oberata di violenza, ignoranza e bigottismo? L’Italia settentrionale vuole fuggire dal paese italico con il malloppo dei soldi drenati al sud dall’unità italiana col sacco bancario e con il seguente racket malavitoso che vi investe, al nord? Si proceda pure, come per la Germania ovest che ha annesso le fabbriche della Germania est e pagando la desolata popolazione tedesca orientale quanto i paesi satelliti della Russia? Si faccia dopo il pagamento cash o in dilazioni decennali, di tutti i danni economici da annessione. In Italia i danni perpetrati dal nord verso il sud ammontano a trecentosessanta miliardi di euro, che farebbero trentasei miliardi annui per dieci anni, i quali restituirebbero lo sviluppo bandito da centocinquant’anni dall’unità d’Italia. Infine dare autonomia monetaria svincolata dallo strapotere centralizzato alle realtà statali vessate dalla depredazione economica e mineraria di parte più sviluppate del loro stesso Stato, sarebbe salvifico per l’economia mondiale. Allorché sciiti e sunniti afgani alla stregua di indiani del bangladesh confermano il principio di diseguaglianza fra abitanti della stessa nazione, suddividere gli stati mondiali con il pagamento dei danni e l’autonomia monetaria, darebbe linfa vitale all’economia mondiale, in antitesi all’omogeneizzazione oligopolistica, che ha negato il principio di divisione del rischio, in caso di refuso, per scongiurare una rovina irreparabile. Cravatta artigianale Ornella Castaldi, 100%100 italiana, chiusura con gancio e nodo fisso; 40€ su shop di francescopaolotondo.com e marketplace della pagina Facebook Francesco Tondo.