Perche’Amazon sta collassando

Amazon in seguito ai molteplici danni incrociati alla piccola media ed ora grande impresa, sta imbattendosi in inusitate critiche ed azioni punitive, da parte della concorrenza ma anche della politica e della finanza. La multinazionale egemone del ramo “commercio virtuale”, infatti, si e’ alienata la simpatia del famigerato ed ultrapotente Elon Musk di Tesla, Space X e Paypall, il quale auspica e caldeggia per uno spezzettamento di Amazon, la quale paga le tasse nei paradisi fiscali eludendo versamenti per centinaia di miliardi di euro. I Nocumenti provenienti da Amazon sono la progressiva cesura delle imprese fisiche, anche quelle grandi e non prettamente fisiche nel campo della produzione libraria e di contenuti audiovisivi.

Oggi Amazon ha intaccato gli emolumenti del settori dei servizi che gravitavano sul settore della pubblicazione dei libri, come quelli degli agenti letterari potenti alla Wilye, visto che ognuno puo’ pubblicare da se’ con costi risicati. Amazon terrorizza le multinazionali affini come Alibaba o e Buy ma e’ terrorizzata, la chimera di Bezos, dalla politica di Trump volta a taglieggiare le basi della globalizzazione e la discrezionalita’ della finanza: ecco perche’ nel frattempo Amazon invita ognuno, specialmente fra i propri dipendenti, ad investirvi in azioni finanziarie. Con il collasso dell’economia mondiale determinato dal Covid e dal riaggancio della moneta all’oro, Amazon teme un suo rimpicciolimento enfatizzato dal suo blocco informatico e da prescrizioni legislative protezionistiche, che si esorta a fare in massa specialmente tra il popolo e la classe media occidentali. La liquidita’ in eccesso gia’ presente per Amazon, porta la sua proprieta’ probabilmente a reclamare di piu’ proprio per scongiurare i suddetti ribaltoni finanziari, legislativi e commerciali, che potrebbero riequilibrare il commercio elettronico, in favore di un mercato variegato e concerrenziale. Quadro su tela di Sabo art; dimensioni 80×60, 500€, disponibile alla sezione shop di questo sito e sul marketplace della pagina Francesco Tondo




Sovranita’ emotiva e benessere

La Sovranità’ emotiva e’ una conseguenza di quella monetaria per cui il lascito di Yogananda diventa illuminante nell’ambito di: Neoliberismo,Religione mercato/speculazione,Inimicizia promossa dalla scuola; infine la Scintilla divina umana da ricercare e slatentizzare sottoforma di pienezza e stabilita’ dell’essere si avvalora come arma intima individuale al degrado attuale. Queste ultime, ossia pienezza e stabilita’, derivano dalla coltivazione dell’ umanità’, della virtu’ dell’ amicizia e con insegnamenti vedici e cristiani.

L’Iperconcorrenza cosi’ in vogave matrice di asimmetrie contemporanee, e’ causata dalla privatizzazione delle banche centrali per mezzo della moneta a debito afferente al Controllo mondiale di Rotchchild e Rockfeller come soggetti anticomunitari, secondo la definizione del santo indiano Yogananda.

L’Instabilità’ sociale e’ il portato di pensieri negativi patologici partoriti da poverta’, moneta a debito e religione neoliberista appunto anticomunitaria.

Il Controllo globale degli organi mediatici piu’ influenti rappresenta un volano per l’ antocomunitarismo e la mentalita’ neoliberista.

L’ Economia studiata oggi e’ solo neoliberista in antitesi a quella orientale di Yogananda che e’ comunitaria e matrice di serenita’ e controllo emotivo di pensieri malefici da inimicizia, giudizio altrui, conformismo e omogeneizzazione nonche’ fucina di degradazione o immobilismo evolutivo. Il Debito pubblico italiano stesso, a questo punto, e’ illegale perche’ contratto non nell’interesse del popolo come prescrive la costituzione italiana, bensi’ per quello dei soggetti cui sono servitori i governanti e i politici. La Costituzione italiana per contro, promuove la cooperazione in antitesi alla competizione e esecra la speculazione nonche’ il pareggio di bilancio. Infine inquadra il lavoro come realizzazione individuale anziche’ schiavitu’, in assonanza con la logica e le parabole di Yogananda. Oggi i giudici sono economisti che obbediscono alle leggi anticostituzionali in essere, per cui vanno edotti sui principi monetari e costituzionali da difendere, con il sostegno di un popolo consapevole ed istruito; siccome tuttavia il popolo oggi e’ ignorante dunque incapace di autodeterminarsi, obbediente e trafelato, vanno istituiti organi pubblici di istruzione generale che diffondano i principi costituzionali. Al tempo odierno infatti,perfino la scuola e’ stata orbata della virtu’ a causa dell’insegnamento anticostituzionale fondato sul’ipercompetitivita’ e l’inimicizia imposto ed infiltrato in essa, ed in quasi tutti gli ambiti. Ecco il motivo che comporta una degenerazione globale, che spinge a dare il peggio di se’, anziche’ il meglio, al fine di migliorare il mondo circostante e rafforzare il benessere intimo generale. Da qui infiammazioni e malori interni che sfociano, alla lunga, in cancri e gesti nefandi. Cravatta artigianale Ornella Castaldi, 100%100 italiana, chiusura con gancio e nodo fisso; 40€ su shop di francescopaolotondo.com e marketplace della pagina Facebook Francesco Tondo.




Il trucco dell’Ilva

Quando si ragiona sulla questione della chiusura o meno dell’Ilva di Taranto, principale stabilimento europeo di acciaio e si apprende di Mittal che e’ un banchiere della Goldman Sachs, non un imprenditore e basta, ci si puo’ insospettire. La Goldman Sachs e’ la principale banca commerciale americana, fucina di Prodi, Monti, Draghi e dello smantellamento dell’Iri nonche’ della privatizzazione delle principali aziende statali d’Italia, senza contare la paternita’ di Goldman Sachs, dei derivati finanziari che l’Italia ha fraudolentemente acquistato per mano dei succitati manager e politici, per i quali il Bel Paese ha ottenuto un buco di 44 miliardi di euro.


Il disegno di Mittal e della banca che lo appoggia, consisteva nell’impossessarsi della due diligence, ossia il documento aziendale con tutti i segreti Ilva in merito ai materiali, conoscenze, segreti produttivi, clienti e fornitori, da borseggiare e replicare all’estero, specialmente nelle lande indiane scevre di diritti sociali ed economici. Il quadro dunque e’ chiaro, e ora si caldeggia per la legittimazione giuridica di tale furto, oltre che per le future morti dei lavoratori e abitanti tarantini, da parte di Mittal che vuol dire Goldman Sachs che ha anche quote azionarie della non piu’ del tutto pubblica Cassa depositi e prestiti.


L’Italia e’ assediata dalla finanza teleologica alla sua deindustrializzazione per cui bloccare i flussi finanziari stranieri nell’acquisto di beni pubblici e’ ormai fondamentale.


Il furto avvenuto e non ancora bloccato della tecnologia proprietaria di Ilva, e’ lo stesso avvenuto in Formula 1, ai danni della Ferrari, da parte di Mercedes che finora non ha piu’ perso mondiali.


Ma lo stesso copione di furti industriali e tecnologici e’ stato attuato recentemente nella Sardegna patria della principale comunita’ di ultracentenari al mondo. Furono in questo caso derubati documenti scientifici sulle caratteristiche genetiche di questi ultracentenari da parte di una multinazionale inglese. Da qui la necessita’ assoluta di affiatare l’Italia e gli italiani in un monoblocco nazionalista, di matrice statale, monetaria, industriale e militare, assolutamente autonomo ed indipendente. Pena nemmeno la decrescita infelice bensi’ l’eutanasia.

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La riforma della politica italiana

La questione “migranti clandestini” sulle coste italiche, attiene ad un problema di svendita politica da parte delle precedenti amministrazioni governative che, per maggiore elasticità sui conti ed il ridicolo bonus di ottanta euro, non hanno chiuso le proprie frontiere, come accaduto per gli altri paesi europei.


Anche se l’affare salvataggi marittimi riguarda un interesse economico che pare premi a cottimo gli operatori pseudoumanitari che spengono i propri transistor, la gestione manageriale della buona politica è un’impellenza italiana per il futuro remoto. Dunque ora si tange il nodo stipendi e previdenza per i politici, che sono alti e privilegiati ed è giusto lasciarli cosi’ a due condizioni:la prima è che tali politici siano svincolati dalle lobby sul piano professionale ed economico per tre lustri dopo la fine del secondo, eventuale mandato. La seconda condizione dovrebbe essere che tali politici vengano scelti mediante criteri di somma professionalità e produttività di risultati virtuosi. Per virtuoso va inteso tutto ciò che concerne il miglior rapporto prezzo-beneficio per la collettività, nell’ambito di un’azione che premi i risultati definitivi di un quid. Si puo’ allora alludere all’Ilva di Taranto dove nulla va svenduto tanto meno non garantito indefinitamente sul piano occupazionale e di sostegno. La questione salute, nella fattispecie della maggiore acciaieria europea, va risolta nel minor tempo possibile, da parte anche governativa, tanto più giacchè il business del futuro sarà la riconversione industriale in chiave ambientalista.


A mali estremi dunque, riallacciando il tema economico-politico-manageriale, gestire a livello statalistico la piu’ grande acciaieria europea con una condivisione degli investimenti, alla stregua degli utili, non potrà che rafforzare un ‘affezione popolare verso la buona politica ed il management virtuoso.

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Il Bluff di Zara

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La scoperta del traffico di esseri umani, schiavitu’, abuso e sacrifici di minori da parte di grandi plutocrazie ed esponenti del grande potere, ha causato una gragnola di istanze giuridiche ed amministrative, quali le dimissioni del presidente e proprietario di Zara, ossia Amancio Ortega. Quest’ultimo ha preventivamente messo in pratica una mossa di autodifesa, in quanto Zara ha utilizzato il lavoro di bambini e minori per calmierare i prezzi, oggi crescenti, dei suoi prodotti.
Il consumo di adrenocromo, tuttavia, da parte di grandi personaggi relativi alla grande opulenza e la egemonia industriale, sta imbarazzando e terrorizzando le personalita’ come Zara, di cui non sono trapelati altri legami con questi illeciti, oltre all’utilizzo di minori e persone in schiavitu’ come forza lavoro. Comunque il consumo di sangue ricolmo di adrenalina naturale di bambini, sciorinato da Wikyleaks, e’ l’emblema delle storture del grande potere oggi in bilico, a causa della duffusione conoscitiv capillare di tali pratiche, presso fette crescenti di opinione pubblica. Per mezzo di Wikyleajs e servizi analoghi di delazione, infatti, si stanno scoprendo rituali satanisti ai danni di bambini e donne, oltre che uomini ridotti in miseria, che scoperchiano il velo di ipocrisia dietro mosse politiche globali assurde che provocano miseria e degrado.
La droga del momento cosi’, da cocaina diventa l’adrenocromo, con il corollario di violenza, tortura e aprioristicamente rapimenti di bambini e donne; queste ultime deputate solo a sfornare pargoli estranei all’anagrafe e destinati a pratiche pedopornografiche, sacrifici rituali satanisti o estrazione di organi da impiantare.
L’aiuto provvidenziale, nell’ambito di questioni contigue estrazione di sangue dopo traumi dai bambini e per cessare politiche geoeconomiche atte a perpetrare tali forme di abusi e potere, e’ ormai da richiamare con preghiere, giaculatorie e sostegno umano reciproco.




Potere invisibile

La verita’ ha sempre significato “rivoluzione”, siccome il potere e’ detenuto da pochi, quelli che sanno la verita’ e la plasmano sul proprio interesse. Il gufo e’ ora una sorta di metafora della verita’, ossia la parte sconosciuta alla stragrande maggioranza del popolo, intesa tale verita’

come potere non ostentato, imperiosita’ occultata nell’immagine discreta, apparentemente innocua di questo volatile. Cosi’ oggi il potere reale, che puo’ essere distruttivo o letale, e’ detenuto da individui che lo rendono invisibile, persone discrete, raffinate, esili ma in realta’ onnipotenti. Oligocratici in senso letterale, che attraverso la finanza detengono quote azionari dei principali conglomerati industriali. Sono persone pacifiche ed apparentemente esili i potenti veri, in questa fase storica, e li si puo’ incontrare nei piu’ prestogiosi teatri e musei in alcune circostanza, ma mai in televisione; i loro conti correnti sono di fatto inesistenti, in quanto schermati dietro le banche e i principali fondi di investimento di cui sono i reali proprietari. Forse si puo’ incontrare qualche flusso monetario impetuoso che agita la borsa di Wall Street, quale espressione del denaro dei veri potenti. Essi i giornali li posseggono mediante le inserzioni, non la diretta proprieta’. E i politici e Confindustria non comandano? Certo che no, perche’ ambe due sono espressione della volonta’ e delle azioni dei veri potenti, di cui promulgano le leggi impopolari e gli oggetti da produrre. Ma se si vuole incontrare il potere al fine di dargli una gragnola di pugni, sara’ impossibile, tuttavia le loro tracce si trovano dietro l’emissione di moneta e la gestione dei titoli pubblici, in ogni grande nazione… Cravatta artigianale Ornella Castaldi, 100%100 italiana, chiusura con gancio e nodo fisso; 40€ su shop di francescopaolotondo.com e marketplace della pagina Facebook Francesco Tondo.




Infrangere le regole per vivere

Infrangere le regole per riprendere a vivere

L’Italia e’ previsto che quest’anno uscira’ definitivamente dalla recessione, tuttavia e’ stato dimostrato che il suo pil e’ tornato ai livelli del 2004, non del 2007, ossia dell’inizio della crisi. In pratica oggi l’Italia ha perso quattrocento miliardi da quando cresceva di solo un punto virgola sei, ossia dall’insediamento del governo Monti. Quel governo eterodiretto che ha seguito pedissequamente gli ordini della Banca centrale europea, e nonostante cio’ e’ divenuto il paese piu’ in crisi di Europa, in una fase di stallo permanente. Giacche’ per tornare ai livelli di crescita recisi dal 2005 l’Italia dovrebbe crescere di due punti e mezzo di pil all’anno, e’ lapalissiano quanto salvifico infrangere le regole europee: prescrizioni che hanno innalzato il debito italiano dal trentacinque al settantacinque per cento in pochi anni, a favore di Germania e Francia ricolme di investimenti operati in deficit, aborriti per l’Italia ma ad esse permessi. Con tali investimenti il dittico di concorrenti europei dell’Italia ha superato la crisi, tornando ai livelli di crescita precrisi cui l’Italia si aliena per timore dello spread. Lo spread e’ insulso in ottica di investimenti vitali per l’Italia contemporanea; lo spread puo’ avere un costo irrisorio solo in periodo di presa in prestito di denaro da parte delle banche italiane, solo che in questa fase i tassi di interesse pari a nulla e la mancata emissione di moneta per sette miliardi, esorterebbero l’Italia a disobbidire Bruxelles al fine di avere due investimenti fendenti della crisi: ossia infrastrutture e costo del lavoro per la stessa cifra di quattrocento miliardi risucchiati e mai restituiti, all’Italia odierno “malato” d’Europa. Siccome andrebbero chiesti ed ottenuti i pagamenti dei danni per quattrocento miliardi di decrescita verso l’Europa, l’Italia non deve essere masochista nel colpire l’evasione di “sopravvivenza” come si appresta a fare, bensi’ la grande evasione. Deittico, ridicolo a tal proposito, l’intento di incentivare le transazioni commerciali dalle carte, che porterebbero liquidita’ agli stessi gruppi oligarchici bancari europei ed ai circuiti americani quali mastercard e Visa, i quali sono potentati schermati dietro a soggetti che emettono moneta e sono avidi nel fagocitare le banche italiane piccole che soffrono per lo spread, casomai. Stesso discorso relativo ai conti correnti dei risparmiatori, secondo la truffa di un duplice debito menzognero che vuole saldare il debito pubblico attingendo denaro da essi. Cravatta artigianale Ornella Castaldi, 100%100 italiana, chiusura con gancio e nodo fisso; 40€ su shop di francescopaolotondo.com e marketplace della pagina Facebook Francesco Tondo.




Come operano Cina e Russia

Si stava giocando sul suolo inglese, una guerra giuridica che chiama in causa due plutocrati russi che vecendevolmente si accusano di ladrocini economici pubblici sottoforma di danni privato. È così che per la prima volta si è potuto assistere ad una dichiarazione paradossale dell’imputato nonchè proprietario del Chealsea e di Gazprom, Roman Abramovich. Quest’ultimo dall’alto del suo patrimonio oscillante tra i dieci e venti miliardi di euro, ha parlato per la prima volta in pubblico, affermando in lingua russa su terra inglese, di non sapere cosa vuol dire essere ricchi.

L’altro magnate residente come lui a Londra, gli intimava giuridicamente, di dovergli sei miliardi di euro, per averlo ingannevolmente indotto a vendergli una propria azienda che macina utili da capogiro. Il proprietario della titolata squadra calcistica inglese e della maggiore impresa produttrice di metano russa, rintuzzava gli attacchi con il fatto di aver già pagato due miliardi di euro al suo contendente, nell’ambito di questa operazione. Dunque sul piano manageriale diviene facile e palese risalire al tempo delle privatizzazioni russe volute dall’ex presidente Boris Yeltzin, allorchè capannelli di nullatenenti e prestanomi politici quali Abramovich, hanno accaparrato il pacchetto ambientale che rende grande e temibile l’impero russo.

È solo encomiabile accorgersi della tattica geopolitica di quello che è il paese con la mafia più importante e pericolosa al mondo, ovvero la Russia, che suffraga politiche espansive dal punto di vista economico, in favore di uomini-nazione, quali Roman Abramovich. Stessa mossa attuata dalla Cina che, insieme alla Russia, compra fette industriali strategiche in Europa, come il Chealsea nel caso di Abramovich, solo per penetrare a livello di sistema Paese, un Paese diverso e più importante. Idem è accaduto con la vendita del Milan ai cinesi, i quali sono stati costretti a lasciare la proprietà del più vincente club italiano sul piano europeo, in quanto rei di non voler raggiungere gli obiettivi dichiarati. L’italia del calcio ha fatto bene, in questo caso, a sventare la minaccia economica sul piano calcistico, eppure prendere esempio da queste cangianti politiche neo-comuniste, potrebbe essere vincente anche per l’Italia. Ovvero puntare sul piano statale, nel supporto economico di personaggi di valore, che aprano brecce molteplici in mercati molto importanti e quasi inaccessibili, ma tanto appetitosi. Ed attraverso di essi,rappresentanti del popolo e della Nazione in altri contesti, avvantaggiare gli altri abitanti della nazione di partenza. Come oggi i numeri dimostrano sia giusto fare, giacchè Russia e Cina vivono uno sviluppo complessivo, superiore a livello sia di popolo che di plutocrazia, all’Europa ed agli Stati Uniti di America. Gli articoli in foto sono acquistabili nella sezione “shop” di questo sito, sul marketplace della pagina Facebook “Francesco Tondo” e nei punti fisici di Piemme agenzia via San Gennaro Napoli e Fulvio Mazzarella, nei pressi della stazione di Napoli.




Papa Francesco falso ponfefice

Un Natale apocalittico, quello del 2020, con la concretizzazione di tutti i timori preconizzati nell’Apocalisse-un terzo delle acque sara’ inquinato con conseguente sua quotazione in Borsa e ci sara’ il marchio della bestia, con il vaccino ad elettroni e chip sottocutanei per non perdere i diritti- ma anche, il Natale 2020, e’ stato l’anno dell’antipapa ed anticristo che e’ un cristiano, come affermato nel terzo segreto di Fatima oggi boicottato come evento farsesco. Nel diritto canonico non e’ possibile infatti avere due papi in assenza di malattie totalmente invalidanti, che nella fattispecie non colpiscono Benedetto XXVI, inoltre la lettera di dimissioni del papa emerito contiene quaranta errori sintattici di cui due marchiani per cui e’ lapalissiano che tale lettera di dimissioni sia stata scritta da altri oppure dal papa emerito, latinista, per dimostrare l’illecito vaticano.

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Il cardinale Bergoglio e’ frutto di un accordo per l’elezione truccata da parte di alti prelati massoni che formano la “mafia di San Gallo”, una accolita di cardinali che, in ossequio al Concilio Vaticano II, vogliono sgretolare il cattolicesimo romano dall’interno, coniugandolo con il relativismo ateo che permea il neoliberismo imperante. Ancora il ruolo di Bergoglio, sulla scia della mafia di San Gallo, sta nel suffragare la licenziosita’ dei costumi sociali ed il nichilismo per un cattolicesimo da sincretizzare con il pernicioso ed assurdo Islam o Vedismo; cosi’ in messaggi subliminali, blocco delle celebrazini messali del Natale e della Pasqua per il Covid, il Vaticano sposa la politica malsana, modifica la preghiera del Padre Nostro, nega la divinita’ della fede, l’autenticita’ dei miracoli e dei segreti di Fatima, in una spirale sardonica conforme al vero potere globalizzante.

La mafia di San Gallo infine, in antitesi ai divieti per i prelati di affiliarsi alla massoneria ed analoghe associazioni segrete, ha commesso lo svarione di negare la legge di San Giovanni Paolo II, che aborriva con scomuniche e similari, atti e prelati che eleggono i papi per scopi politici come nel caso di Bergoglio, anziche’ eleggere il pontefice secondo canoni e spinte morali.

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In questa situazione paradossale, in Vaticano, che ha visto scalzato il legittimo papa Benedetto XVI per la sua fronda ai dogmi del neoliberismo, ai matrimoni tra omosessuali, nascite in provetta, adozioni di bambini incentivate per coppie dello stesso stesso; ebbene in questa ridda di atti anticristiani che Benedetto XVI non ha voluto accettare, il grande potere dietro papa Francesco, e’ destinato a non ottemperare ai suoi obiettivi, secondo una dichiarazione marianica di Fatima, per cui e’ opportuno resistere e non scoraggiarsi oltremodo.

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Il benessere nascosto

Il trittico immondizia-non utilizzo librario-smania di disfarsi dell’usato o del vecchio-consiste in una masochistica andatura della maggioranza dei cittadini italiani, in special modo di coloro che vivono in contesti metropolitani. Il fatto che oggi gli oggetti antiquati come i libri fuori moda siano da accantonare o buttare, sovente nella spazzatura, e’ una ganascia al benessere intimo che ognuno inesorabilmente cerca, anche incosapevolmente. Difatti la spirale di produzione di immondizia per liberare se stessi ed il proprio ambiente da elementi percepiti inutili o arcaici, produce un senso di instabilita’ e frenesia da insoddisfazione costante, causata anche e sopratutto dalla mancata o insufficiente abitudine alla lettura. E’ proprio quest’ultima che attaversa ingenti limitazioni in Italia, foriere di senso di instabilita’ e sregolatezza rinvigorite proprio dalla sindrome da produzione di immondizia e da quella di mancato rispetto della regola della lettura.

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Il circolo vizioso spazzatura-non lettura libraria continua,-spaesamento verso il “vecchio”- persevera nel fare da freno alla serenita’ individuale ed alla accettazione pacifica del sistema di economia circolare. Un’economia fondata sul riutilizzo e sulla trasformazione continua dei rifiuti in oggetti di diverso utilizzo che, come i libri nuovi e antidiluviani, non scadono mai nell’obsolescenza, coniugando pertanto il senso di quietitudine, benessere e regolatezza cui necessitano gli individui in chiave di benessere individuale.

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