Tecnocrazia e transumanesimo: armi di difesa

Desta sconcerto questa massiccia propensione della setta massonica definita “neofeudale” all’affermazione della tecnologia come fonte suprema di potere economico, politico, culturale e sociale. Con tale linea, adottata dalla loggia massonica che detiene attualmente piu’ potere dato dai suoi membri al comando mondiale, l’uomo va in preda alla sua decimazione eccessiva.E’ esiziale cio’ nonostante la tecnologia sia di certo la principale risorsa umana ma lo e’ sopratutto sul piano finanziario, infatti i neoaristocratici risparmiano fatica affidando ogni diatriba, decisione e fonte di guadagno, agli automatismi relativi alla tecnologia.

La conseguenza deleteria della tecnocrazia come sommo regolatore vitale ed umano, consiste nella limitazione del fattore umano come suo regolatore; dunque la disumanita’ imperante e la solitudine interpersonale divengono sempre piu’ fisiologiche.

Sarebbe ora di interrompere la tecnocrazia a livello strutturato proprio anche al fine di riscoprire ed enfatizzare il lato umano e solidale dei rapporti, delle questioni relative al lavoro, ai diritti, alle scelte politiche. La finanza ancora, fucina maggiore di guadagni ed arricchimenti automatici, e’ opportuno svincolarla dalla tecnocrazia e dare cosi’ una nuova declinazione vitale alla tecnologia. Da un lato i guadagni ed investimenti finanziari non possono essere piu’ automatici in modo da sensibilizzare ognuno al tema del lavoro, della fatica prettamente umani e provvidenziali. Fornendo un controllo umano ed una discrezione umana per le scelte finali e quelle routinarie della tecnologia, la si scagionerebbe e si redimerebbe l’uomo disumano” oggi ai gangli del potere. La tecnologia infatti e’ vitale per assistere macchinari, persone malate in fasi particolari ma non deve elevarsi a regolatore vitale per coloro nel pieno delle proprie facolta’, ne’ si deve indulgere nell’eccessivo transumanesimo: quest’ultimo movimento di opinione vede l’ibridazione tra genere umano e tecnologia con una consultazione costante di internet, ma ad un certo punto antitetica allo sviluppo umano svincolato dalle macchine tecnologiche. Cosi’ oggi e’ utilissimo moderare ogni interazione umana con la tecnologia, anche la mera consultazione personale di internet per trovare un dato dimenticato. Sottostare alle regole di un tempo limitato cui sottoporsi all’informatica, al web, e far si che la decisione mediana e quella finale di un processo automatico rimangano all’uomo, e’ forse il piu’ efficace metodo di autodifesa e autoconservazione umana.




Autobiografia di uno yogi

Paramhansa Yogananda

Questo testamento spirituale vedico, nonchè bibbia universale di matrice indiana, ha a che fare con l’arte soltanto dal punto di vista più ampio e nobile del termine. Forse infatti, “l’autobiografia di uno yogi” narra vicende vere intrattenendo ed illuminando il lettore, con una religiosità universale che diventa connubio fra i popoli, fra le religioni ed in particolare tra l’occidente e l’oriente del mondo. Quindi l’arte viene superata per così dire, da un’ attrazione sublime che vede nelle gesta degli yogi, la più grande emozione per l’uomo verso il bello dell’anima. Quell’anima divina insita nell’uomo, il quale diviene reincarnazione immortale fino al raggiungimento della perfezione mediante la purificazione del proprio carma.

Laddove tutto il mondo vivente è interconnesso, vi sono pochi esseri soprannaturali che praticano da secoli l’esercizio dello yoga, che è meditazione, fino al contatto con l’energia divina che espande i propri sensi fino all’ottavo di essi; la concentrazione e la forza di uno yogi riescono a fargli fare miracoli, qualora il proprio carma lo ritenesse predestinato, a resuscitare, a leggere le menti e preconizzare il futuro, a non mangiare, nè bere, nè dormire o fare deiezioni. E questo solo mediante l’intima connessione con l’ente creatore dell’universo che è fonte suprema di energia nonchè destinatario delle molteplici e variegate apposizioni con cui i popoli lo definiscono. Così Yogananda sente la vocazione fin da piccolo verso l’incontro con dio, mediante lo yoga e la frequentazione di una sorta di scuola monastica fondata dal proprio maestro, prescelto santo indiano che lo educherà per anni affinchè il giovane fuggito numerose volte dalla famiglia, possa perfezionarsi attraverso l’esercizio yogico. Il suo maestro Sri Yuckteswar è l’emblema della predestinazione divina che non si scontra con la “normalità” del padre di famiglia, che ricarica il proprio corpo fisico di energie spirituali senza dormire, che gestisce e manipola i fasci di energia cosmica per materializzare interventi divini, come il difendere le sue proprietà dagli speculatori capitalistici pur senza conoscere le leggi. Insomma Sri Yukteswar è un moderno Gesù Cristo, ambe due yogi che sanno redimere il mondo accorpandosi i suoi peccati con perniciosi processi di sofferenza quasi mortale da cui escono vincitori e in grado di depurare il mondo. E Yogananda invece, il giovane discepolo del Cristo indiano, ha acconsentito a far scrivere la propria integrale biografia da un suo discepolo americano, giacchè la predestinazione di questo ragazzo indiano di inizio novecento figlio di un impiegato delle ferrovie molto spiritualista ed una madre “ascetica”, consiste nell’esportare la dottrina dello yogi in America. Pur odiando l’occidente capitalista il nostro yogi capisce che oriente e occidente debbono unificarsi assimilando l’uno le virtù dell’altro al fine di un effettivo miglioramento mondiale. L’India patria antica della religione vedica nonchè unico o quasi stato mai entrato in guerra, ebbene quest’India non ha solo da diffondere la propria spiritualità pacifica bensì anche apprendere la capacità occidentale di creare reddito e sviluppo. Così Yogananda pur senza studiare ma solo affidandosi a dio e pregandolo, parla l’inglese al punto da diventare oratore stimatissimo, fondando scuole di yoga senza soldi in India e America, e incontrando i santi cattolici con le stimmate da cui capisce l’universalità della religione da cui proviene, nonchè la capacità dello spirito umano di diventare divinità mediante la preghiera impetrante. Anche Yogananda può sparire come il suo maestro Yuckteswar, e rivela il futuro del mondo svelatogli da quest’ultimo, proiettato tale futuro verso il superamento dell’era nucleare, in favore di quella della fisica quantistica e della telepatia fra uomini, sebbene tra svariati secoli.

Nella bibbia indiana moderna, ovvero la ambientazione di questo libro, il concetto di fruizione artistica si fonde con quello di religione universale, e pone i lettori dinanzi a nuovi punti di riferimento, rinate speranze e placido benessere, derivante dall’equilibrio yogico fra fonti di energie diverse.




Benessere genetico anziche’ transumanesimo

Fermo restando che e’ in opera una mistificazione che gravita intorno al tema dell’eugenetica, sarebbe cruciale supportare a livello aggregato la chirurgia genetica, molto, troppo importante per gli individui. In antitesi alla chirurgia plastico-estetica ed a quella tumorale da progressione avanzata, isolare e mescolare certi geni con fattori vitaminici costituirebbe un sistema di prevenzione e cura avveniristico, per il benessere collettivo. Cosi’ innesti proteici per geni “anomali” in pazienti viventi, sarebbero la chiave di volta per limitare o risolvere danni causati da scorretta alimentazione, patologie acquisite dagli stili di vita adulterati oggi in voga, obesita’ e scompensi ormonali.

La chirurgia estetica e quella per salvare gli individui da malanni letali acquisiscono un ruolo sempre piu’ relativo rispetto alla chirurgia genetica oggi non finanziata di continuo ed in modo ingente, da parte degli stati.

Siccome esistono anomalie e debolezze personali che inducono al consumo ed alle dipendenze verso prodotti dannosi, andrebbe messo in risalto quanto tali anomalie hanno fattori genetici da dover aggiustare prima che sfocino in mali sociali, economici e collettivi.

La difesa dal fumo mediante la modificazione genetica, alla stregua della immunita’ all’aids non configurano l’eugenetica all’inizio dello scritto indicata, bensi’ un mezzo di risparmio statale preventivo e sostegno collettivo: fermo restante che l’eugenetica e’ un tema forse mefistofelico data la sua impossibilita’ nonche’ eccessiva fronda al fatalismo, la chirurgia genetica rappresenta l’odierna “arma in piu’ nella stabilizzazione del benessere umano.




Strategia Europa e Italia vs Sud Europa e meridione italiano

Una nazione si costruisce in maniera organica, al fine di non dare adito a squilibri economici, sociali, culturali: l’Italia a due velocita’ di oggi rientra in un disegno finanziato e perpetrato dai soggetti che tutt’ora inquinano il mondo ai fini della propria invasione, di sottosviluppo interno con la creazione di una colonia cui fare acquistare i prodotti impedendogli di produrli; medesima contingenza realizzata con l’Unita’ d’Italia. L’unico modo per sviluppare in modo organico ed equilibrato un territorio e’ quello di dotarne l’intera estensione, delle medesime infrastrutture. Produrre e vendere in guisa agevolata, sfruttando la perizia professionale con la creazione di flussi di cassa, necessita di infrastrutture adeguate, quelle che odiernamente mancano al Sud o nei paesi piu’ indigenti. A tutto Tondo nasce per svelare gli inceppi del meridione italiano, causati dalla melensaggine settentrionale, con l’intento di agevolare l’Italia, unificarla a scapito solo dell’Europa. L’Europa mossa dalle stesse forze e famiglie che hanno orchestrato l’invasione e lo sfruttamento del meridione italiano, e che vive sfruttando l’Italia alla stessa stregua di come l’Italia vive sfruttando il suo meridione. Approfondimenti sul canale Youtube Francesco Paolo Tondo, la pagina Facebook Francesco Tondo, il profilo Twitter Tondo Francesco, quello di Linkedin Francesco Paolo Tondo, quello di Instagram Tondofrancescopaolo.




Alto tradimento Conte e Mes o Recovery Fund

La firma da parte dell’Italia dell’esiziale Mes, la impegna con fideiussioni per 125 miliardi da versare a breve scadenza. In questo modo l’Italia dara’ la stessa quota della Francia e della Germania, in un fondo atto a sgravare i debiti delle banche come Deutche bank e Bnp Paribas, che hanno causato la crisi finanziaria dell’Europa e l’impoverimento dell’Italia con l’obbligo di spesa al 3% del suo pil. La molteplicita’ dei problemi, a tal proposito, deriva dal fatto che Germania e Francia spendono maggiormente del 3% del loro pil, non spalmano il loro surplus commerciale superiore all’8% come da norma prescritto, ma fanno fare cio’ all’Italia che paga i tassi dei suoi titoli di stato piu’ alti in Europa, e binariamente tassa i propri cittadini piu’ che negli altri paesi, proprio per pagare gli interessi su tali titoli di stato. Oltre al fatto che il trattato Mes e’ illegale in quanto firmato dal governo Monti, non eletto e designato dai vertici finanziari cui Monti apparteneva, va asserito quanto il Mes sia stato un trattato a scatola chiusa fino alla sua avvenuta firma da parte dell’attuale presidente Conte. Lo stesso esponente giuridico politico che arrogo’ a se’ le funzioni di trattativa con l’Europa, fino alla firma dell’ennesima gabbia economica che fagocitera’ l’Italia. Inoltre l’obbligo di firma di vincoli europei anticipatamente alla visione ed eventuale approvazione parlamentare come oggi avviene, e’ un metodo politico ed economico a decapitare i paesi e le loro costituzioni. Dunque il silenzio e le frottole merito al Mes ed alle fideiussioni per 125 miliardi da parte di Conte, sono la miccia atta ad innescare un processo per alto tradimento della patria che condanni lui, Prodi, Monti, Ciampi, e gli altri rappresentanti politici dell’Italia sempre chini ai dettami europei ed americani.

Da recenti prove e’ palesato quanto le cancellerie europee avessero chiesto l’intervento dell’America per deporre Berlusconi che aveva aborrito la convalida del Mes e del Fondo Monetario Internazionale quale sommo legislatore politico e finanziario per l’Italia. E Berlusconi fu detronizzato con l’ausilio dell’alta finanza per svalorizzare le sue imprese e i titoli pubblici italiani.

Diventa alche’ spontaneo sottoporre la finanza al rigido, nerboruto controllo statale, oltreche’ dipanare la politica amministrativa da uomini in perenne conflitto d’interessi per miliardi e miliardi.

Ma prima di tutto risulterebbe ristorativo riappropriarsi della sovranita’ monetaria e legislativa, da sottomettere solo ai principi prescrittivi della costituzione. Tale costituzione italiana che, in caso di esportazione, salverebbe il pianeta scongiurando guerre venture…




Omicidi e vaccini

I MEDICI CHE HANNO SCOPERTO GLI ENZIMI DEL CANCRO NEI VACCINI TROVATI TUTTI ASSASSINATI

Negli Stati Uniti c’è stato un alto numero di medici uccisi, molti dei quali si trovavano in Florida, USA Gli scienziati condividevano tutti un tratto comune, avevano tutti scoperto che la proteina dell’enzima Nagalasi veniva aggiunta ai vaccini che venivano poi somministrati all’uomo .

L’Enzima Nagalese è ciò che impedisce alla vitamina D di essere prodotta nel corpo, che è la principale difesa immunitaria che l’organismo ha, per uccidere naturalmente le cellule tumorali.

Secondo Thebigriddle.com: Nagalase è una proteina creata anche da tutte le cellule tumorali. Questa proteina si trova anche in concentrazioni molto elevate nei bambini autistici. E lo stanno mettendo nei vaccini.

Ciò impedisce al corpo di utilizzare la vitamina D necessaria per combattere il cancro e prevenire l’autismo. Nagalese disabilita il sistema immunitario. È anche noto il fatto che causa il diabete di tipo 2. Quindi fondamentalmente … non stavano uccidendo questi dottori perché avevano trovato la cura per il cancro o stavano curando con successo l’autismo … li stanno uccidendo perché questi Dr avevano fatto ricerche e avevano le prove che i vaccini iniettati ai bambini hanno incrementato il numero di bambini affetti da cancro e autismo.

La vaccinazione collettiva è stata eseguita nella totale consapevolezza degli effetti collaterali. I dottori che hanno ucciso in Florida si stavano preparando a rendere pubbliche le loro ricerche, attraverso un resoconto dettagliato.

Il Dr Dr Broer consapevole del pericolo che correva, in un intervista troncata a piu’ riprese, presso uno studio televisivo, aveva comunicato che non era assolutamente intenzionato a suicidarsi, nel video sotto un resoconto parziale di quella intervista.

La puoi Reperire qui
👇
https://youtu.be/XYvLPCze_So

È una clip di 19 minuti ma le informazioni più importanti vengono ascoltate entro i primi 10 minuti, purtroppo e’ in inglese ma si puo’ anche utilizzare il traduttore incorporato su You Tube

Stefania Sodacci

Fonte:
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https://www.dcclothesline.com




A marriage story

Questo film candidato agli Oscar 2020 finalmente rende giustizia, dal punto di vista artistico, alla questione degli sposalizi, del rapporto con i figli, con il lavoro, con il mondo del teatro reali: lo fa, questa storia di matrimonio tradotta con il titolo inglese, appunto dalla prospettiva registica hollywoodiana come mai cosi’ drammatica, pur senza lutti o depressioni di sorta.

L’interpretazione di Scarlett Johansonn in A marriage story, ben ricalca il bovarismo comune per coloro che hanno anteceduto la mera passione, la genitorialita’, rispetto alla carriera, alle ambizioni, alle differenze economiche e ambientali; in modo da rischiarare una situazione comune a pletore di persone confinate, con i loro problemi economici e professionali, a lottare per vedere la prole, per scongiurare i divorzi, per salvare il proprio lavoro, oggi quanto piu’ nobile proporzionalmente meno pagato.

Il mondo dell’arte teatrale qui si fonde dapprima, per poi scontrarsi, con quella televisiva e cinematografica che la domina, la corrompe, ed il conseguente dilemma tra scrittura e regia contro la recitazione e la notorieta’, si dipana in un nuovo equilibrio che scontenta un po’ tutti.

Ecco che in A marriage story emergeranno i problemi economici che si rifletteranno in quelli familiari perche’ oggi l’arte e’ dominata dalla visibilita’ nonche’ da una fin troppo banale semplicita’. Ma sono i figli a dirigere le redini delle scelte dei genitori responsabili per cui in un mondo in fase di stallo economico, il genitore amorevole e’ obbligato a plasmarsi sulla moda del benessere economico che domina anche l’inconscio dei figli: questo e’ l’unico problema urgente da risolvere e ben palesato con questa opera artistica…




La Svizzera e Italia: confronto Covid, liberta’ e ricchezza

Dal corrispondente in Svizzera di Claudio Messora, provengono le immagini di una popolazione tranquilla e sopratutto rasserenata dai media, in relazione all’epidemia di Coronavirus. Una patologia, questa, che non ha fatto obbligare la cittadinanza ticinese a restare in casa salvo per mansioni indispensabili, ne’ ha proscritto di indossare le mascherine, di evitare crocchi di persone maggiori a dieci: in Svizzera, alla luce delle sue circa duemila vittime in presenza di Covid 19, a Pasqua non hanno chiuso tutti gli eserecenti della ristorazione e del commercio e dal 27 di aprile riapriranno gradualmente tutti i gestori di attivita’ commerciali. In Svizzera dal 3 maggio gli studenti torneranno dentro le aule scolastiche, semplicemente perche’ il Paese piu’ a nord della Lombardia, ha dichiarato il suo sistema sanitario in grado di sostenere il numero massimo ipotetico di contagiati. Insomma il contrario dell’Italia.

In Svizzera permangono delle misure cautelari per sventare un massiccio contagio da Covid, tuttavia gli unici che adottano misure di leggero distanziamento sociale e timore, sono le persone anziane; nella cassaforte bancaria occidentale, la Svizzera, permane la sovranita’ monetaria in grado di procurarsi il denaro necessario a gestire immediatamente ogni sciagura economica, per mezzo della creazione dal nulla di moneta e di conseguenza nessun timore associato ad eventuale inflazione. Oggi, per tutelare gli italiani e binariamente le strutture private della sanita’ italiana va, in un’ottica manageriale costruttiva e mai disfattista, invertito il rapporto sanita’ pubblica/privata, nuovamente in favore della sanita’ pubblica: oggi 60% contro 40% a sfavore della sanita’ pubblica. E al 40% di sanita’ privata vanno prescritti gli obblighi a dotarsi di strutture di rianimazione e personale atto a gestire le iatture come il Covid, cosi’ come vanno pagati i servizi offerti dai privati, da parte del settore pubblico.

Siccome il settore pubblico e’ scevro di liquidita’, vuoi per evasione fiscale, liquidazione, disoccupazione, vuoi per indebitamento con l’estero e conseguente incapacita’ di immettere denaro dal nulla. Ecco il motivo per cui ogni nuova risorsa economica italiana, va presa in modo svincolato dall’Europa o da altri, bensi’ producendo moneta alla stessa stregua della Svizzera odierna. Il percorso e’ travagliato ma al contempo obbligato giacche’ l’Italia deve poter sostenere epidemie ipotetiche e pagamenti celeri verso tutti i suoi cittadini, ed in qualunque congiuntura economica. Il resto non e’ una soluzione…




Netflix e buone produzioni

Questo recentissimo film distribuito molto con Netflix enfatizza l’utilita’ di installare nei paesi afferenti alla Russia orientale, nella fattispecie, governanti illuminati anziche’ dispotici, bloccare i colpi di stato, ripristinare i diritti umani mediante una deposizione poliziesca dei tiranni: stavolta gli agenti di sicurezza americani, di recente configurazione, nell’anonimato assoluto, nell’intracciabilita’ della loro identita’ perfino digitale presso la madrepatria America, si prodigano in favore della stabilita’ mondiale. Pur alla luce di sofferenze come l’impossibilita’ di farsi conoscere dal proprio figlio piccolo da parte del capo missione, pur con amori tra agenti segreti nati e non occultati durante il lavoro in questione, l’opera ormai obsoleta di pace nel mondo si deve concretizzare ad ogni costo.

La scena piu’ catartica in assoluto rappresenta, in questo film sui sei uomini che agiscono letteralmente “sotto terra” la consegna del tiranno usurpatore al popolo affamato e bistrattato, ma stavolta il tenzone fisico “all’ultimo sangue” tra buoni e cattivi non e’ troppo sbilanciato a favore dei protagonisti; l’amore derivato dal sesso che condisce, forse tra le rare volte al cinema, i professionisti dell’intelligence americani, sono un aneddoto piu’ umano e piu’ carino, rispetto agli antecedenti film d’azione. La deontologia politica e l’amore verso il popolo con la velleita’ di dargli diritti sociali, economici e infrastrutturali, delineano la descrizione del presente molto piacevole ed originale rispetto al passato, favorendo tuttavia, in maniera surreale, una ipocrita immagine dei servizi segreti anglosassoni: infatti l’interesse e l’empatia verso il popolo ed i suoi reali bisogni, in scenari bellici come quello descritto in Six underground, non si confa’ con la prassi dei soldati e servizi segreti americani, prima durante e dopo i loro interventi verso scenari nazionali instabili o depressi… va tuttavia rimarcata l’eccellenza degli effetti speciali che calamitano lo spettatore con interesse nella visione del film, pur quando in alcuni passaggi la sceneggiatura si rivela banale.




Il guinness dei primati di Gaudi’

Diventa molto utile alla collettività, fuoriuscire dal “vaso” di autoreferenzialità in cui ci si sente più importanti, a proprio agio, nonchè meglio accolti. Ne vale della sopravvivenza agli attacchi esogeni così come del mantenimento dell’umiltà.

Antoni Gaudì è un artista di spessore e grandezza forse insuperate nella storia, oltre ad avere le stigma di santità proposte dal Vaticano. E sopratutto oltre ad essere asceta, il Gaudì, e’ un architetto, quindi non proprio un artista in senso stretto.

Nato nella metà del diciannovesimo secolo, Antoni Gaudì possiede un primato artistico consistente nella promozione di ben sette tra le sue creazioni, a patrimonio Unesco dell’umanità.

È stato un epigono forse del modernismo e del neogotico ma sopratutto un genio poliedrico, il Gaudì, che sintetizzava in un connubio perfetto le doti artistiche, scientifiche, architetturali e politiche, culminate nella edificazione della Sagrada Familia, cattedrale mastodontica e troppo ambiziosa, della facoltosa Barcellona. Tanto ambiziosa da non essere ancora terminata, nella cattedrale catalana si raffigura l’universalità artistica nella religione occidentale: questo succede mediante sculture, costruzioni, immagini, che si ispirano alle correnti artistiche più variegate ma anche più disparate sul piano territoriale; cosi’ il neogotico europeo si infrange con sculture di matrice araba, moresca, orientaleggiante simil Cina e India in un apoteosi di creatività e ricercatezza geometrica, nonchè di evolutissimi materiali da costruzione.

Gaudì pur laureandosi con forte ritardo, si imbattè durante un’ esposizione parigina, nel suo mecenate aristocratico, tanto raffinato, sensibile e liberale, quanto facoltoso ed anticonformista.

Fu con queste premesse che Gaudì diede libero sfogo al proprio genio disallineato con il manierismo artistico e quello dogmatico dell’università. La cripta della casa del suo mecenate ed altri lavori privati domestici, rappresentano infatti parte delle opere più rappresentative della qualità artistica dello spagnolo. Il quale si dedicò alla costruzione della cattedrale più importante di Spagna, ritirandosi dalla vita sociale e sposando uno stile di vita frugale ed ascetico, già sperimentato da giovane, allorchè a causa dei reumatismi i preti che lo crebbero lo curavano con cibi e bevante semplici, e pozioni alchemiche.

Gaudì era un grande scultore ed incisore, che si prodigò nella creazione di nuove tecniche di scultura ed incisioni, tra cui quella di iperbole elicoidale, dove si spezzava la tradizione architettonica fondata sulla geometria euclidea: lo spagnolo creava oggetti e costruzioni fluttuose, mai rigide, con forti richiami naturalistici e linee quasi neogotiche ma dinamiche nelle forme. Inoltre la luce, emblema di brio e bellezza divina, veniva massimizzata nelle case e chiese Gaudiane, anche con l’invenzione di materiali vitrei a diverse modulazioni cromatiche.

La cattedrale della Sagrada Familia non è stata completata dal Gaudì, a causa della inopinata sua morte dopo essere stato investito da un tram, e non riconosciuto per la sua similitudine totale ad un povero e trascuratissimo uomo.

Gaudì è sepolto all’interno della sua maggiore e più universale tra le “creature”, e va affermato quanto fosse stato l’unico, tra i maggiori esponenti moderni delle arti, ad aver accorpato con maestria e deontologia religiosa, tutte le diversità e le peculiarità della storia umana globale, in un’unica, mastodontica e sacra opera di culto e di pace…