Renzi e l’obiettivo malefico per l’Italia

Non si creda che il referendum sulla Costituzione sia stato abrogato in maniera irreversibile: adesso mi è tutto chiarissimo ed è una tragedia. Tutte le chiacchiere sul SI o NO al referendum sono fumo negli occhi per i disinformati. Sin dal 2012 Renzi (sindaco di Firenze) ha incontrato più volte l’ amm. del. del colosso americano, la Banca J. P. Morgan e il suo consulente Tony Blair, l’ ambasciatore USA e altri. La J. P. Morgan (che cura gli interessi anche di varie multinazionali) nel 2013 ha scritto che le costituzioni dei Paesi del sud Europa ( Portogallo, Spagna, Italia e Grecia) vanno cambiate perchè troppo

“socialiste”,cioè improntate a idee democratiche, con governi centrali deboli rispetto ai Parlamenti, alle Regioni, ai diritti dei lavoratori, ai controlli sulle banche.

Renzi è stato il primo a ubbidire (perciò fu nominato premier al posto di Letta, senza essere stato eletto da nessuno) in cambio del salvataggio del Monte Paschi Siena e forse di altre banche tosco-emiliane sull’ orlo del fallimento, compresa quella di suo padre e del padre della Boschi. Ed ecco il Jobs act, con libertà di licenziamento, l’abolizione dell’art. 18, la devastazione di ben 47 art. della Costituzione, ecc. Se ci riuscirà, con questa “riforma” + la legge elettorale Italicum avremo un governo padrone di una camera dei deputati a lui asservita, un senato complice e non eletto da noi, il controllo della Corte costituzionale, del Csm e delle altre Autoritâ, della RAI e perfino della presidenza della Repubblica. Le Regioni non potranno più opporsi allo scempio del loro territorio (trivelle petrolifere a mare e a terra, gallerie tipo TAV, ponti e aeroporti inutili, boschi sventrati -già è stata abolita la Guardia Forestale- privatizzazione di tutto (comprese acqua e spiagge), firma dei trattati TISA e TTIP a favore degli americani e dei canadesi. E chissà che altro ancora, senza contare la revoca di tutte le promesse economiche fatte (perché i soldi non ci sono). Insomma per gli americani delle banche e delle multinazionali un successo strepitoso. Per noi una tragedia, grazie a quel bugiardo e traditore di Renzi, in mano a burattinai peggio di lui.

Alla fine dei conti Renzi e seguaci sono piazzati nei palazzi istuzionali che contano, rimpinguati da finte fondazioni volani di donazioni finanziarie mastodontiche, e con un unico, mero obiettivo: sventrare la mirabile costituzione italiana in favore di uno strapotere forestiero massonico assetato di borseggiare i conti correnti collettivi degli italiani; saccheggio, quest’ ultimo, imperniato sulla baggianata che l’Italia ha un debito pubblico troppo alto da sanare trasformandolo in debito privato, sotto forma di prelievi forzosi dalle casseforti bancarie personali.

E allora io voto NO. E voi?

Se non credete a tutto ciò, guardate i video che vi mando. Se poi volete l’intervista al giudice Imposimato, chiedetemela perché è un pò lunga.




Come distruggere la mafia la camorra la ndrangheta senza arresti

Si fa un gran vociare intorno alla piaga sociale impersonata dal fenomeno satanico della malavita organizzata e poco sui rimedi per porre fine ad essa: non e’ realistico debellare, dal punto di vista manageriale, la camorra e le altre organizzazioni delinquenziali, con la mera gattabuia massificata o con l’eliminazione fisica mirata, bensi’ rendendo controproducente nonche’ contromoda affiliarsi a tali masnade omicide ed illegali. L’unico mezzo per concretizzare l’obsolescenza delle cricche mafiose consiste nel dotare lo stato dei mezzi economici e giuridici per infondere benessere economico e spirituale a tutta la popolazione, in guisa incondizionata nonche’ a scapito di nessuno. La strategia per rendere lo stato presente non solo nel mero controllo dell’intero territorio che oggi e’ negato, ma nel sostegno al proprio popolo, e’ dato dalla completa sovranita’ monetaria, valutaria, politica, fiscale, frammista all’indipendenza alimentare, farmaceutica ed energetica, cosicche’ si otterrebbe uno stato in grado di creare denaro quando non vi sia, di conseguenza sostenere le fasce sociali alte e quelle basse, periodicamente assediabili da momenti di stallo o di crisi. Diffondendo binariamente al benessere, alla dignita’ economica stratificata, anche un’istruzione piu’ che soddisfacente, il progresso, la felicita’ e la spiritualita’ sopraggiunte, renderebbero ridicole le mafie di ogni genere, compresi i prodotti da esse commercializzati; di conseguenza si debellerebbero definitivamente le cricche delinquenziali. Al fine poi, di attuare una pace duratura sovrapponibile al concetto provvidenziale di paradiso, realizzare l’autosufficienza alimentare, farmacologica ed energetica annacquerebbe il potere delle multinazionali con annessa bramosia di opulenza e corruzione; giacche’ si svuoterebbe l’interdipendenza commerciale alla base della globalizzazione e della finanza. L’autonomia farmacologica, doverosa da parte dello stato per proteggere la salute dei propri cittadini dagli attacchi epidemiologici e della speculazione, renderebbe realizzabile il reale progresso; viceversa l’indipendenza alimentare ed energetica comporterebbe il doveroso, gia’ da ora, spalmaggio dei costi, delle materie prime e della produzione, su ogni cittadino sottoforma di autoproduzione e vendita delle eccedenze. Ecco che cosi’ ogni periglio verrebbe scongiurato: dunque e’ opportuno, a tal proposito, individuare e fare la fronda ai mandanti, foraggiatori ed orchestratori dei sistemi criminali come la camorra, dietro cui si schermano e rimangono per lo piu’ ignoti: ossia gli azionisti privati molto importanti delle grandi multinazionali industriali, bancarie e finanziarie, nonche’ dei principali fondi di investimento.




Io so e ho le prove

Io so e ho le prove

Il drammaturgo napoletano Giovanni Meola, con il suo spettacolo autoprodotto, scritto ed interpretato: “Io so e ho le prove” assieme all’attrice e rumorista Daniela Esoosito, offre un ritratto magistrale dell’ansia postmoderna che affligge i sicari della finanza, allorche’ arrivano in quel punto di non ritorno in cui la consapevolezza prende il posto della concretezza, i nocumenti finanziari fagocitano quelli esistenziali, con il conseguente “flusso di coscienza” che esprime il Meola durante questo pregevole monologo. Opera visionaria, pionieristica, liberamente tratta dal libro omonimo di Vincenzo Imperatore “Io so e ho le prove”, inscenata non quest’anno e che focalizza l’universalita’ dell’arte pur parlando di finanza, come fosse un classico incentrato su altro. Cosi’ si attraversano le fasi esistenziali di degrado finanziario familistico, cui versa il giovane zimbello fra il gruppo di compagni lontano dagli studi, con percorsi culminanti sul malaffare. L’ansia della scelta sul percorso universitario verso l’annessione nell’ecosistema bancario che arricchisce i suoi accoliti ma, sopratutto recentemente, impoverisce la comunita’; ecco dunque i dubbi esistenziali, il meretricio professionale che sgorga nell’opulenza privata ma anche nella crisi globale; dunque la seduta quasi psicoanalitica che evince una mirabile potenza espressiva ed eloquenza. Le luci soffuse del teatro ricalcano ed enfatizzano la amarezza e la abiezione dello scrupolo venale contro la comunita’; una comunita’ in cui da zimbelli si diviene bulli, da buoni cattivi, da bravi cinici.

Sono desuete le opere letterarie e soprattto teatrali che slatentizzano il potere e la plutocrazia nella lente d’ingrandimento della loro intimita’ psichica, spirituale e materialista, e Giovanni Meola si esalta nell’estrinsecazione del volto deontologico o immorale del denaro, del potere, alla stregua del lavoro e della societa’; interessante ravvisare al teatro, mediante la scrittura, l’arte, la mimica, la contemporaneita’ del potere, delle crisi prima economiche ed in seguito umane.

Francesco Paolo Tondo

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Le bugie sulla nostra salute

Si vive nell’inconsapevolezza generale, attanagliati in una morsa che vede un connubio di frottole ed attentati alla salute: uno degli attentati visibili ma smentiti categoricamente, per la salute umana, e’ il rilascio di scie chimiche nell’atmosfera sottoforma di residui di miscele aeree ad alta quota. Linee bianche, tali scie chimiche, composte da nitriti di materiali gassosi come zolfi e similari, estratti da sperimentazioni segrete dentro multinazionali asserragliate. A causa della inalazione di aria corrotta anche da scie chimiche, sommata alla capillarizzazione delle onde elettromagnetiche, le cellule umane perdono energia, difese immunitarie, orientamento, fino alla graduale cementificazione della ghiandola pineale. Tutto cio’ viene spacciato per benefico in una spirale di castronerie ed ipocrisia; la ghiandola pineale, che agisce a stretto contatto con l‘ipofisi, in questa farsa e bombardamento atmosferico, si indebolisce in un processo di cementificazione. Cementificando la ghiandola pineale ne viene inibita una importante funzione, consistente nell’aspirazione al mondo spirituale, all’ottimismo, da cui trae energia e salute l’intero organismo umano.

Le onde elettromagnetiche relative anche al 5g, ossia banda ultralarga, operano una occulta modificazione genetica cui emergono solo gli organismi piu’ coriacei ma che, a causa della cementificazione della ghiandola pineale, risulterebbero comunque incapaci di ribellione e sopratutto di comprensione critica della realta’, oltre che di rapporto intimo e salvifico con l’immanente.

La guerra in atto, silente ma cruenta ed ininterrotta, frappone le forze statunitensi atte a liberare innanzitutto il popolo americano, dal gioco inveterato che poggia su frottole e tecnologia malefica per schiavizzare e indurre a morte prestabilita, orde di cittadini, specialmente anziani, ed in seguito giovani.




Sme e fregature europee per l’Italia

Dietro l’acronimo “Swap” si cela il fondo di garanzia sui depositi bancari, ovvero un’architettura finanziaria di matrice privata e pubblica atta a salvaguardare la totalità’ della cifra dei conti correnti bancari. Ma cio’ avviene secondo il principio surrettizio che i debiti pubblici vadano ripagati dai debiti privati, omettendo l’assunto che vede la finanza speculativa privata gonfiare e sgonfiare a dismisura l’entita’ dei debiti pubblici degli stati, per mezzo delle loro decisioni sui prezzi iniziali per l’Italia, e finali per tutti, dei titoli di stato. Insomma in seguito al controllo del mercato sulla finanza pubblica, questa masnada di banche private e semiprivate, fondi di investimento euroamericani giocano d’azzardo sui beni pubblici, sulle piccole e medie imprese e sui salari, oltre che sui politici che deliberano leggi capestro a vantaggio di quelle stesse masnade finanziarie e banche d’affari. Ed alla fine con l’istituzione dello Sme il cittadino oberato dalle imposte crescenti, spettatore del dimagrimento costante del proprio portafogli e della quasi impossibilita’ di avere un lavoro e un salario piu’ che dignitosi, dovrebbe pagare un’ulteriore gabella alla masnada finanziaria in questione per non prosciugarsi il proprio conto corrente? Ecco il problema cardinale dell’ignoranza finanziaria che viene suffragata dai media supini e meschini che occultano la verita’; i debiti pubblici sono sceverati da quelli privati, i debiti pubblici non possono essere restituiti per intero, i debiti pubblici non risultano debiti allorche’ sono emessi dallo stato nazionale, proprietario della moneta dunque impossibilitato ad indebitarsi con se stesso…




Quello che non si sa su Costituzione e magistratura

L’organo costituzionale della magistratura e’ l’unico in Italia a sfuggire ad ogni misura di controllo ed indirizzo legislativo politico, per cui risulta esso stesso politica legislativa ed esecutiva. Siccome la Costituzione italiana prevede un’equilibrio mirabile tra i poteri dello stato, il fatto che la Magistratura sia autopromulgativa, e’ un pericolo effettivo per lo Stato in se’.

Basta solo infiltrare la magistratura, gia’ lottizzata in molteplici correnti politiche, con personaggi distutibili, ed il golpe e’ servito: il fatto che il Consiglio Superiore della Magistratura venga nominato dal presidente della Repubblica, esprime quanto esso sia bastione degli interessi del presidente della Repubblica, il quale e’ una carica non legislativa, bensi’ solo conservativa dell’ordine politico precedente.

Quando si comprova che coloro che volevano riformare la magistratura per troncare il suo autocontrollo, sono stati incarcerati come Craxi e Berlusconi, si evince quanto la magistratura segua dialettiche politiche che esulano dal parlamento italiano. Negando inoltre la giustizia sull’operato del precedente ministro dell’interno intento a respingere l’approdo di clandestini sul suolo italico, la magistratura ha tradito la giustizia e la sua funzione: ecco il motivo per cui essa, come il parlamento intero, va posta sotto il controllo democratico delle leggi contenute nella Costituzione; leggi come la nazionalizzazione di multinazionali che stridono con i principi costituzionali, l’arresto per coloro oggi su alti scranni istituzionali, che hanno tradito la Costituzione privatizzando le banche pubbliche e le multinazionali di Stato; alla stessa stregua la Costituzione obbliga l’emissione di moneta complementare in situazioni di economia abbattuta da crisi e perfino in condizioni di finanza pubblica privatizzata come odiernamente.




Attacchi mediatici ridicoli all’Italia

E’ comico esser tacciati come fucina di malavitosi da parte di nazioni nordiche ed occidentali che sfornano strozzini, pedofili, transessuali, genitori affittuari di uteri per fecondarli da lontano con il proprio seme, privando il nascituro del contatto primordiale con le madri, e della conoscenza del nome del loro genitore che li ha generati.

Infine e’ paradossale, come Italia, essere tacciati di incultura e paese di barbari, da parte di popoli anglosassoni o sassoni o franchi o crucchi che per definizione nascevano come barbari, eserciti di animali feroci che non conoscevano il concetto di amore, democrazia, rispetto per le donne ed amicizia disinteressata. Persone che assaltavano l’Italia sfrisando e saccheggiando citta’ monumenti, uccidendo donne vecchi e bambini, e che erano da sempre poveri e rimasti comunque piu’ poveri dei popoli mediterranei oggetti di invasione e conquiste. Approfondimenti sul canale Youtube Francesco Paolo Tondo e la pagina Facebook Francesco Tondo.




Blochain, illeciti e ruolo dello stato

La Blockchain ben spiegata Focus

del nipote di Nonna Block – Sentiamo continuamente parlare della tecnologia Blockchain, di come cambierà la nostra vita e di quale grande innovazione sia, ma cosa è davvero?

Pochi lo sanno e ancor meno saprebbero spiegarlo in maniera semplice. Proviamo a capirci qualcosa allora.

Prima di tutto diciamo che Blockchain significa “catena di blocchi”, ora non ci serve, ma più tardi tornerà utile, quindi teniamolo a mente.

Per capire le Blockchain dobbiamo prima capire qual è il nostro comportamento sul web. Cioè cosa facciamo quando navighiamo in internet, quando acquistiamo su Amazon, perché scriviamo su Facebook, perché carichiamo file su Google Drive, come e perché inviamo messaggi e foto su WhatsApp.

Se ci pensate si basa tutto sulla Fiducia.

Facciamo un esempio per capire bene. Comprereste una casa su internet? Probabilmente no. Ma perché? Se ci pensate non la comprereste proprio perché non vi fidate. Terribili pensieri vi assalirebbero. É rubata? É una truffa? Chi mi tutela?

Esatto, chi mi protegge? Di chi mi posso fidare, appunto?

Vediamo allora come funziona nel mondo offline, quello reale. Se vediamo quali sono i meccanismi che muovono la società vediamo che noi tutti ci affidiamo ad “autorità centrali”. Pensiamo al catasto, al sistema bancario, alla motorizzazione o ogni altra autorità che detenga un registro. Si un registro. Come facciamo a sapere se una persona è laureata? Noi tutti ci fidiamo che l’Università abbia tenuto conto degli esami e dei relativi voti e abbia poi assegnato la laurea dopo un certo percorso.

Qualcuno controlla? No, noi ci fidiamo.

Quando facciamo un bonifico, anche online, ci fidiamo che la banca spedisca esattamente l’importo che ho richiesto alla persona designata. Non un euro di più. A sua volta il destinatario si fida che la banca accrediti sul suo conto esattamente l’importo esatto, non un euro di meno.

Questo è un esempio di come ci siamo sempre comportati. Ci siamo sempre fidati di queste “autorità centrali”.

Ma qualcosa cambia con le nuove tecnologie. Succede allora che in America, a New York, una azienda scopra che nel quartiere di Brooklyn ci siano davvero tante abitazioni con istallazioni fotovoltaiche. Così decide di fare un esperimento. Vuole creare un nuovo mercato dell’energia.

Pensate a quanto sarebbe difficile normalmente. Avvocati, associazioni, leggi del governo, e in più si dovrebbero mettere d’accordo molte persone. E poi a chi affidarsi?

Ma succede che un giorno d’estate del 2017, due vicini facciano con successo la prima transazione. Uno ha venduto energia e l’altro l’ha comprata. Si tratta di pochi dollari, esattamente 1,87 dollari, ma cambia tutto. Perché tutto è stato fatto autonomamente, grazie alla tecnologia Blockchain.

Quindi le Blockchain permettono davvero di cambiare tutto. Ma come allora?

Normalmente, come abbiamo visto, avremo un solo registro detenuto da una autorità centrale, una sorta di registro segreto. Tra l’altro se voglio imbrogliare è molto facile, basta corrompere chi ha accesso a questo registro unico, di solito poche persone, ed il gioco è fatto.

Nel caso della Blockchain immaginate di avere si, un registro, ma pubblico. Visibile a tutti. Inoltre immaginate che questo registro non sia unico, ma che ce ne sia una copia in ogni computer. Anzi non una copia, ma lo stesso registro. Esatto, non c’è una versione madre del registro, sono tutti uguali e se se ne cambia uno, per esempio, se si aggiunge una riga, se si scrive qualcosa su uno di essi, istantaneamente tutti si aggiornano. Di fatto è lo stesso registro.

Ma abbiamo detto che Blockchain vuol dire catena di blocchi. Così basta scaricare un semplice programma e si diventa un blocco della catena. Come blocco della catena, anche noi avremo una “copia” del registro e questo sarà visibile a tutti. Ogni blocco controllerà gli altri e viceversa.

Su ogni registro è segnato ogni passaggio, transazione, ma volendo molto altro, ricordiamoci che è informatica, potrebbero esserci tutti i video, file o tracce audio di una certa cosa.

Quindi ora torniamo alla nostra casa. Siamo su un sito web che vende case, ne vediamo una che ci piace e incredibilmente potremmo comprarla senza problemi. Perché?

Perché utilizzando la tecnologia dei blocchi, ogni documento della casa sarebbe registrato sui blocchi, ma non solo, anche il notaio che ha firmato un documento, carte del catasto, produttore, costruttore, materiali usati e tutto il resto, magari anche con tutti i documenti scannerizzati. Non ci sarebbe truffa.

E qui arriviamo al vero punto delle Blockchain. Esse permettono di eliminare ogni mediazione, di togliere ogni intermediario e fare tutto direttamente. Soprattutto perché sono inhackerabili. Nessuno potrebbe modificare quei file.

Il motivo è semplice.

Ogni tot minuti il sistema crea un blocco in più. Ogni blocco inoltre è crittografato, cioè non ci sono scritte cose in nessuna lingua, ma in un codice matematico. Per risolvere quel codice ci vuole un sacco di tempo. Non è un processo difficile, ma è un processo lungo. Cioè si deve risolvere un’equazione molto lunga. Nel frattempo il sistema ha creato un altro blocco.

Come fare allora per un hacker? Dovrebbe essere più veloce del sistema che crea i blocchi. Inoltre si dovrebbero contraffare tutti i blocchi e non uno solo. Insomma servirebbe così tanta energia e computer così costosi e potenti che costerebbero più della casa che si vuole comprare.

Ovviamente questa spiegazione è una enorme semplificazione di come funziona il sistema delle Blockchain, che ricordiamo è una struttura informatica avanzatissima. Serve quindi solo a dare l’idea di quali dinamiche entrino in gioco, senza scendere nei particolari del sistema che crea i blocchi, nel peer-to-peer o nella crittografia.

Tutto questo ci serve per capire che il sistema delle Blockchain presto porterà una vera rivoluzione, sradicando tutti gli intermediari che non portino valore aggiunto.

Prepariamoci. La rivoluzione sta arrivando.

Mentre e’ esiziale la centralizzazione del potere alla stessa stregua di quella dei servizi, perniciosa sarebbe l’eliminazione degli intermediari omettendo a priori una centralizzazione economica di efficace sostegno al reddito; infatti lo strapotere depauperatore per la societa’ delle grandi catene di distribuzione, va assolutamente ridimensionato in seguito regolato, con l’ingresso statale nei processi di guadagno e pagamento privato ed aziendale: destrutturare le catene di distribuzione o i piccoli intermediari come i notai senza ingenti emolumenti statali, sarebbe controproducente. Lo stato per mezzo di un riformulato sistema fiscale improntato sulla sovranita’ monetaria, e’ opportuno che paghi o ripaghi gli intermediari esautorati dalla blockchain, in modo non troppo dissimile ai guadagni antecedenti la blockchain stessa. Altrimenti tale introduzione innovativa perderebbe la propria carica sociale mirabile ai fini della creazione di ricchezza. Se poi si considera quanto gli illeciti all’interno della blockchain siano possibili e relativamente diffusi, se ne deduce il fatto che la centralizzazione del potere statale nell’equilibrio economico e sociale in ottica tecnologica, sia ineludibile.




I dati positivamente scioccanti ma nascosti dell’Italia

Forse non si conosce in tanti quel dato che attestava il reddito italiano al 104% del reddito europeo, entro il 2007; ne’ si conosce in molti l’altro altisonante dato che attesta il reddito italiano al 78% di quello europeo nel 2019. Un’Italia accusata di incapacita’ manageriale, neghittosita’ dei professionisti e scarsita’ di riforme strutturali non puo’ superare di 5 punti percentuali il reddito pro capite europeo, scavalcando quei falsati esempi di professionalita’ e disciplina ossia Francia, Germania, Inghilterra, Belgio, Olanda, Lussemburgo ed Austria, e non puo’ fare questo balzo irraggiungibile senza riforme strutturali e senza professionisti zelanti o manager capaci!

Da qui si cela la verita’ lapalissiana del mito osceno e surreale delle riforme strutturali come volano dell’economia italiana; dal reddito italiano superiore a livello europeo si smaschera perfino la melensaggine della scarsita’ di ascensore sociale, della inefficienza della un tempo definita “liretta”. L’Italia e’ sotto la gragnuola di attacchi politici europei che, sottoforma di speculazioni finanziarie, vuole erodere la gran parte della ricchezza privata e pubblica italiana sottomettendola alla sua impotenza manageriale. Quella perizia e potenza manageriale nordeuropea che non ha saputo battere il management italiano con armi legali si sta strutturando per farlo nella modalita’ illegittima della speculazione sul debito pubblico e del blocco degli aiuti economici scaturiti dalla pandemia in corso.

L’Italia e’ tutt’ora il primo paese al mondo per avanzo primario-ossia quello che guadagna di piu’ dalle tasse del popolo-ma anche quello che spende meno in Europa per il suo popolo.

L’ascensore sociale in Italia esiste piu’ che mai, proprio per mezzo dello stato che non svena i suoi cittadini per pagarsi dei servizi pubblici che dovrebbero essere garantiti.

Le riforme strutturali sono l’altra bombarda con cui depotenziare l’Italia sottraendole le sue principali aziende strategiche-vedi Eni tra i sette principali produttori di prodotti petroliferi al mondo ed Enel, tra i cinque principali produttori di energia al mondo.

Con l’euro si e’ avuto modo di rubare e ridimensionare la ricchezza privata italiana mediante un raddoppio artificiale dei prezzi e un dimezzamento effettivo degli stipendi; con gli interessi sul debito pubblico oggi internazionalizzato, si e’ potuto aumentare le tasse agli italiani e sottrargli diritti sociali come quelli relativi ai servizi un tempo garantiti.

Oggi nello stallo economico e politico, si procede verso l’estinguimento di fette maggiori di piccola imprenditoria e settore delle professioni private, con il beneplacito europeo che non versa soldi liquidi su ogni concorrente. E la classe politica italiana invece attende l’esecuzione finale dell’Europa verso i poveri e gli imprenditori senza emettere moneta parallela all’euro o alternativa, senza svincolare la loro nazione dalle grinfie di una masnada di terroristi democratici intenzionata a spoliare la quarta potenza mondiale.

Gli unici a dover prendere lezioni di management, nella storia dell’Italia unitaria, sono i membri della classe politica attuale ed il suo deep state reggente.




Hollywood nella pace del mondo

Questo recentissimo film distribuito molto con Netflix, Six Underground, enfatizza l’utilita’ di istallare nei paesi afferenti alla Russia orientale, nella fattispecie, governanti illuminati anziche’ dispotici, bloccare i colpi di stato, ripristinare i diritti umani mediante una deposizione poliziesca dei tiranni: stavolta gli agenti di sicurezza americani, di recente configurazione, nell’anonimato assoluto, nell’intracciabilita’ della loro identita’ perfino digitale presso la madrepatria America, si prodigano in favore della stabilita’ mondiale. Pur alla luce di sofferenze come l’impossibilita’ di farsi conoscere dal proprio figlio piccolo da parte del capo missione, pur con amori tra agenti segreti nati e non occultati durante il lavoro in questione, l’opera ormai obsoleta di pace nel mondo si deve concretizzare ad ogni costo.

La scena piu’ catartica in assoluto rappresenta, in questo film sui sei uomini che agiscono letteralmente “sotto terra” si ravvede nella consegna del tiranno usurpatore al popolo affamato e bistrattato, ma stavolta il tenzone fisico “all’ultimo sangue” tra buoni e cattivi non e’ troppo sbilanciato a favore dei protagonisti; l’amore derivato dal sesso che condisce, forse tra le rare volte al cinema, i professionisti dell’intelligence americani, sono un aneddoto piu’ umano e piu’ carino, rispetto agli antecedenti film d’azione. La deontologia politica e l’amore verso il popolo con la velleita’ di dargli diritti sociali, economici e infrastrutturali, delineano la descrizione del presidente molto piacevole ed originale rispetto al passato, favorendo tuttavia, in maniera surreale, una ipocrita immagine dei servizi segreti anglosassoni: infatti l’interesse e l’empatia verso il popolo ed i suoi reali bisogni, in scenari bellici come quello descritto in Six underground, non si confa’ con la prassi dei soldati e servizi segreti americani, prima durante e dopo i loro interventi verso scenari nazionali instabili o depressi… va tuttavia rimarcata l’eccellenza degli effetti speciali che calamitano lo spettatore con interesse nella visione del film, pur quando in alcuni passaggi la sceneggiatura si rivela banale.