La finta camorra e la giustizia pilotata

Nicola Cosentino è stato assolto. Sarò di parte, ma non ho dubitato un secondo della sua innocenza.
Piuttosto, dalla storia di Cosentino ho compreso come il binomio stampa e magistratura può essere letale e non solo per un uomo apostrofato come camorrista anche da chi non aveva mai conosciuto personalmente.

Apostrofato come lebbroso da chi diceva “sei il candidato di Cosentino” sei nel partito di Cosentino” e magari andava in tv a dire che Cosentino era “casalese” e intanto sfornava libri e soprattutto fiction di dubbia moralità.

Questa foto è stata la rovina di Cosentino. Appena uscito dal carcere dove scontava una pena “ingiusta”, qualche suo finto amico lo invitò ad andare alla Stazione Marittima ad un convegno di Forza Italia dove lui stesso commise l’errore di salire sul palco per tenere un discorso. Pochi giorni e ritornò al Gabbio nella gioa di TUTTI i suoi oppositori politici. Con il senno di poi la lettura è stata chiaramente “tu con la politica non ci devi avere a che fare”.

Chi decise questo non era il popolo, ma Pubblici Ministeri aiutati nella narrazione delle loro gesta a livello nazionale da galoppini armati di penna che erano consapevolmente parte di un grande progetto: lo smembramento del Centro Destra.

Ed è singolare che, dopo le ultime elezioni meritevoli di aver decretato la morte di Forza Italia ovunque, Cosentino sia stato assolto. Casualità? Sì la casualità di aver perso con il PDL percentuali che consentirono addirittura a un politico come Caldoro di diventare presidente di Regione quando poi tutti sanno che quel posto era di Nicola Cosentino.

Dopo il suo arresto ed i cinque anni di Caldoro, hanno perso tutti nella destra e continuano a perdere pezzi e soprattutto consensi.

Se fossi in Salvini mi preoccuperei molto perchè in cuor nostro, aldilà delle considerazioni politiche legittime anche di sdegno nei suoi confronti, il processo a suo carico è telefonato e lui è innocente.

Ma se fossi nel leader della lega, mi preoccuperei di più perchè attorno a lui gironzola intorno Denis Verdini, che a suo tempo si professava amico di Cosentino.

Assolto dopo nove anni, 9 lunghissimi anni, 2 generazioni elettorali piene, da Sottosegretario all’economia, capo di un partito con il 30 e passa per cento in Campania, credetemi, non c’è da festeggiare anche perchè un politico del suo calibro che ha subito un torto del genere sarebbe giusto che lo stato gli riconoscesse lo status di “senatore a vita” come rimborso.

Rimborso che la giustizia italiana ha quantificato sicuramente con una pacca sulla spalla.




Covid app Immuni e numeri reali

Secondo la privacy policy e la documentazione di #Immuni l’app invia mensilmente al server informazioni sul funzionamento, utili a stimare il livello di adozione, che viene così misurato non solo in base al numero dei download, ma anche dei client che funzionano correttamente.

Il numero di download viene definito dalla stessa documentazione “privo di senso” (meaningless), ma è l’unico dato sulla diffusione dell’app comunicato dal Ministero, riportato dai giornalisti e (da poco) inserito nella Dashboard pubblica.

Questo per farvi capire che il governo gonfia i dati e che chi ne parla o non sa di cosa parla oppure cerca visibilità.

Ci sarebbe altro di cui parlare, ma oggi sono in vena di umiliare nessuno.




Napoli e disinformazione

Anche io ho le chat conservate di bambini contattati, ma preferisco non dare visibilità a un fenomeno del genere per i motivi espressi oggi. A differenza del Mattino che ha bisogno di click per vivere ed i giornalisti trovare scoop per sentirsi migliori, preferisco la linea scelta dal Riformista, che non ha dedicato una parola sul caso se non un approfondimento diverso sulla figura dell’uomo nero così come lo chiama il Mattino. E se nell’articolo di oggi vi ho spiegato che non bisogna parlare di questo fenomeno marginale, gli avvocati della vittima chiedono silenzio in linea con chi antepone il rispetto di una giovane vittima alla notizia che da click e guadagni. Anche sullo stile, ho vinto 20 a 0, ma un po’ tutti visto che è difficile scendere così in basso.




Trump e la fake new dell’evasione

Oggi il New York Times ha rilasciato una inchiesta bomba contro Donald Trump nella quale asserisce che il presidente degli USA ha pagato nel 2016-2017 solo 750 dollari di tasse.

Un aspetto grave che potrebbe aprire un TaxGate utilizzando un termini all’americana, ma c’è qualcosa che non torna e lo spiega lo stesso Trump asserendo che invece ha pagato milioni di tasse.

Quello che non dice il NYT è che il miliardario americano ha rinunciato al suo stipendio da 400.000 dollari in aggiunta al suo salario presidenziale. Roba da Honestà, che pare essere sfuggita al prestigioso giornale.

Altra informazione data dalla stampa è che Trump ha gli affari in profondo rosso. Questa notizia non deve far sorprendere se consideriamo che dopo la costruzione del casinò da 1 miliardo di dollari andato chiuso in poco tempo, donald non si è mai ripreso veramente.

Chi conosce la sua storia, sa bene queste cose, ma indipendentemente da questo, Donald ha risposto alle accuse dicendo che il suo debito è minimo se si considera il valore delle sue attività produttive.

Una situazione di grande clamore che trova delle risposte facili, ma non in questo momento dove il presidente che ha cucito i rapporti in medioriente tra arabi e israeliani, tra usa e cina, ed ha ritirato le truppe dalla Siria e da molti altri paesi frenando gli affari dei venditori di morte, viene quotidianamente attaccato da un mondo mediatico schierato interamente con Biden, come lo è stato per Clinton, Bush e Obama.

Ed è per questo motivo che Trump deve essere rieletto e non ci sono santi, visto che dopo la guerra, i suoi competitor stanno speculando con il COVID e lui ha già rimosso i finanziamenti all’OMS per ridistribuirli ai suoi cittadini.

Quindi io faccio il tifo per lui.




Vanessa Incontrada e la cattiva fede della moda

Buon giorno, pubblico anche io questa foto per dirvi di andare a quel paese.

Donna in carne che nessuno giudica, ma certamente una che si fotoscioppa le gambe non può essere il modello di rivalsa per una categoria, anzi, istiga a non accettare il proprio corpo.

Istiga alla distorsione della propria immagine sui social non mostrandosi nella sua naturalezza. Un’altra finta vittima del sistema che serve ad abbracciare una fetta di mercato, senza però cambiare il corso degli eventi perché lo status symbol è consolidato sui canoni del 90 60 90.

Complimenti a vanity fair che, come Gucci, ha sfruttato le donne in carne per guadagnare notorietà.

Chi ha pubblicato questa foto e magari è in carne, sappia che si è mostrata come carne da macello.




Covid e dati reali odierni

Sorrido perché leggo tanta ironia su questo medico specializzato in anestesia a cui uno degli uomini più ricchi e potenti d’italia ha affidato la sua salute da tempo.

Proviene dallo stesso ospedale di Burioni con la sola differenza che lavora in prima linea ed ha il polso della situazione sullo stato della cose.

Attualmente in Italia c’è un incremento di contagi, ma ricoveri e terapie intensive sono poche se commisurate agli infetti che salgono con numeri “impressionanti”.

Le morti si sono improvvisamente sgonfiate, non è che mi dispiaccia, ma forse hanno smesso di mettere anche malati di altro genere come decessi da Covid ed il dato monstre non c’è più. Altro dettaglio è che l’età media dei decessi risulta essere 80 anni.

Il virus è clinicamente morto, lo ha detto ed i fatti gli danno ragione alla luce dell’estate appena trascorsa e delle varie manifestazioni in europa.

Continuate anche ad affidarvi agli speculatori del virus e a prestargli il fianco, tanto se vi chiudono e fanno i debiti per voi, lo stipendio a fine mese vi arriva e paga pantalone.




Germania covid e obiettivi industriali

Ride la Merkel, la sua Germania è fuori dai Radar dei bollettini del Coronavirus. Perché?

La Germania è forse esente da questa pandemia?

I loro medici sono quelli più bravi? E allora perché non ci hanno ancora dato la cura perfetta?

Oppure perché la Germania nasconde i dati? Se fosse così perché lo fa?

Per potersi mostrare lucida nel gestire l’economia europea che crea debito per gli altri paesi, stringendoli in una morsa?

Scrivo questo perché so, a detta di ricercatori che lavorano lì, che i dati sono falsati e la preoccupazione tra il personale medico tedesco è alta.

La cosa ancora più sorprendente è invece un’altra, la Germania ha un accordo con la Cina per consegnare le chiavi dell’Europa nelle mani asiatiche.

Una strategia guidata congiuntamente con il Vaticano, il cui obiettivo papale è quello di sdoganare il cristianesimo in Cina proprio come fu l’ex URSS per Giovanni Paolo secondo.

Non è un caso che le frizioni con la Casa Bianca sono per questo motivo. Adesso vi domando, ora che sapete questo: credete ancora che il Covid sia una influenza oppure è lo strumento perfetto per cambiare il corso della storia?

E vi piace questo percorso?




De Luca e la mascherina non patetica

Tutti sanno che ho votato De Luca e sento molti criticarlo per la vicenda delle mascherine obbligatorie all’aperto.

Sapete che penso, e sapete anche che ho avuto ragione 15 giorni fa quando vi ho detto che il COVID non deve farci paura perchè quello che ha messo in pericolo l’italia è stata la gestione dei cittadini anziani mandati a morire e che, nonostante gli assembramenti, le terapie intensive ed i ricoveri sarebbero stati molto bassi per via di logicismi medici che non sto a ripetervi. Pur non essendo un medico, stranamente ho indovinato battendo i pronostici di persone più elevate intellettualmente di me.

Vi ho sempre detto però che non bisogna abbassare la guardia. Chiudere tutto non è assolutamente la soluzione, ma è anche vero che chi governa spesso ha bisogno degli alibi. Non possiamo essere noi l’alibi perchè altrimenti si va verso un continuo assottigliamento dei nostri diritti e delle nostre libertà.

La mascherina all’aperto è una boiata pazzesca se stiamo da soli camminando o con una persona al nostro fianco. Però, De Luca ha ragione quando dice che le persone non hanno un minimo di attenzione. Io che non sono un negazionista del virus, ma un minimalista, considero l’atteggiamento di molti sbagliato.

Se sto in una zona affollata, mettere la mascherina non mi costa, a molti di voi è costato quanto pare visto che vi ho visti stare in pubblico senza le protezioni necessarie.

soprattutto gli anziani perchè, parliamoci chiaramente, se lo prendo io o qualcun altro della mia età, questo virus è meno di zero rispetto a una influenza, ma se lo prendete voi, vecchietti, non solo passate dei guai, ma siete soprattutto complici di uno sfascio sociale generazionale che deriva dalla vostra irresponsabilità di non mettere la mascherina che implica restringimenti umanitari per molti.

De luca in conclusione, indossa la mascherina perchè è in età critica, ha paura di morire, questo fattore lo rende più vulnerabile. C’è solo una cosa che non mi torna: li vedete i poliziotti municipali dentro ai quartieri popolari ad emettere contravvenzioni di mille euro ai cittadini?

De Luca o non de Luca, siamo sempre in Italia.




Italia problema fascismo o pd?

Apriamo una riflessione seria, oggettiva e spietatamente cinica, anche perché molti di voi alla luce dei risvolti giuridici dell’omicidio di Willy dovrebbero pensare di evitare di incediare gli animi invocando un clima sui social da anni 60 se non da ciaccia alle streghe.

LEGGETE TUTTO MI RACCOMANDO.

Ho pubblicato due foto:

in una c’è un massone che a 32 anni ha assemblato un ordigno bomba ed ha fatto saltare in aria degli uffici governativi per poi imbracciare una carabina e giungere in un’isola a trucidare 77 ragazzi colpevoli di essere figli dell’elite social Democratica. Ha scritto un manifesto politico di 1.500 pagine, ha organizzato un attacco terroristico minuziosamente da solo ed ha sfruttato le stesse norme giuridiche in barba ai potenti del suo paese, la Norvegia, per ottenere quanti più privilegi alla luce del suo efferato pluriomicidio.

In più ha approfittato del processo per lanciare messaggi politici in favore del sovranismo a servizio della sua nazione.

In un’altra foto, invece, due ragazzi di borgata. Precedenti penali, ignoranti fino al midollo, passione per tutto tranne che per lo studio. Gli stessi che hanno pestato a sangue una persona capitata lì per caso. E mi dispiace per voi che oltre a questo posso solo aggiungere che avevano a modello sociale Chiara Ferragni e Fedez e nessun mein kampf imparato a memoria.

Ebbene, per i Norvegesi, Breivik era un sovranista e nemmeno un nazista. Per gli Italiani invece, i due fratelli sono stati considerati fascisti ed è stata deturpata la memoria di un giovane ragazzo italiano di colore per fini politici.

Mettendovi a paragone queste due foto, voglio solo farvi capire e comprendere che il problema fascismo in Italia non esiste, anzi, se proprio vogliamo fare dei paragoni tra massoni, intellettuali e stragisti, Breivik lo paragonerei a Marx e a Bakunin, come a Hitler, mentre i due fratelli a dei semplici fenomeni da baraccone che avete scambiato per fascisti.

Guardatevi il film sulla storia di Breivik su Netflix, se potete, giusto per comprendere chi e come ha problemi seri con l’estrema destra nel suo paese.




Travaglio e referendum

Tra i vincitori del Referendum c’è travaglio

Il suo è stato l’unico giornale coerente.

Gli altri hanno taciuto per mesi sulla loro posizione in favore del No, salvo poi far vedere ai lettori nell’ultimo mese di essere imparziali.

Cosa significa? Che erano per il si tutti anche i politici schierati apparentemente per il no salvo i comunisti

Questa strategia l’hanno usata anche per il Trojan di stato e lo scandalo Palamara.

Il potere ha più profili, ma un unico volto.