Napoli-Ronaldo: il calcio torna ad infiammare gli abbonamenti

Vogliamo dirla tutta? Andiamo pazzi per Victor. Ci piace la sua cavalcata goffa che presto diventerà elegante e coordinata.De Laurentiis non l’ha venduto in questa sessione di mercato, perché sa che questo sarà l’anno della sua definitiva consacrazione. E l’anno prossimo potrà ricavarci molti ma molti più soldi.Perché non nascondiamoci è questo il n destino del Napoli, creare campioni per poi venderli al miglior offerente, se poi nel frangente dovesse arrivare anche qualche titolo meglio ancora.

Il Napoli alle spalle non ha nessun magnate arabo, nessun fondo miliardario che investe soldi. Dunque Osimhen se non è quest’anno l’anno prossimo comunque andrà via… Per questo la risposta della società è stata perentoria: Victor non si muove da qui per meno di 140 milioni di euro! Questo significa che con un po’ di buona volontà del Manchester United, un colosso miliardario che fabbrica soldi nel mondo, si può arrivare alla soluzione sperata. Il Napoli intascherebbe subito 100 milioni di euro, magari l’anno prossimo ne avrebbe presi 120, ma fin da subito arriva Cristiano Ronaldo, con un ingaggio pagato completamente dagli inglesi. Cosa vuol dire oggi avere 100 milioni di euro in tasca, con in squadra niente di meno che Cristiano Ronaldo? Significa che questo potrebbe essere finalmente l’anno buono per puntare allo scudetto, per vincere qualcosa che con il campionario disponibile ai piedi del Vesuvio ed il fuoriclasse portoghese, non sembra impossibile.

Non succede perché sarebbe un vantaggio troppo grosso per i tifosi, secondo gli obiettori, ma se dovesse accadere, potrebbe essere il colpo del secolo di Adl. Intanto il proprietario della Filmauro, apertamente denigrato ed osteggiato da ampi settori di tifoseria, ha causato il posizionamento del Napoli nell’ultimo stallo italiano per numero di abbonamenti, seppure stia in progressivo recupero in seguito alle iniziali prestazioni monstre del Napoli. Infatti alla seconda di campionato lo stadio Diego Armando Maradona risultava nuovamente esaurito, ad onta delle partenze eccellenti di Mertens e Koulibaly. Cosi’ il presidente del Napoli, impermeabile alle critiche ed alle recriminazioni, dimostra nuovamente la propria innegabile ed augusta perizia imprenditoriale, nel non aver effettivamente depotenziato il suo arsenale calcistico che ben aveva figurato lo scorso anno. E sbandiera, de Laurentis, l’intento concretizzato, unico nella sua posizione, di aver definitivamente emarginato dalla gloriosa societa’ che ingaggio’ Maradona, la camorra ed interferenze finanziarie e politiche analoghe. Alla criminalita’ organizzata partenopea si deve una manipolazione del campionato di oltre tre decenni fa, a causa delle scommesse vendute sullo scudetto che la vedevano perdente per cui i nocumenti che potrebbe nuovamente arrecare a Napoli nel complesso si evincono facilmente. De Laurentis e’ focalizzato nella scelta di calciatori funzionali al progetto calcistico ed alle proprie tasche, senza cedere a richieste esogene di stampo speculatorio, e cio’ sta conseguendo una costanza del Napoli nello stazionare ai vertici del campionato, davvero mirabile.

Aurelio De Laurentiis ha un debito verso il comune di Napoli che si aggira intorno ai 5 milioni di euro.
Un debito frutto di anni e anni di fitto insoluto.Questi non sono soldi che vanno ad un’azienda privata, ma sono soldi che andrebbero alla città di Napoli, dunque ai cittadini partenopei.
Lui si riempie la bocca di progetti mai realizzati, cittadella sportiva, stadio di proprietà, ma il Napoli nella sua gestione si allena da 18 anni a CastelVolturno, centro di proprietà della famiglia Coppola, cui paga regolarmente l’affitto.Tre anni fa si è ritrovato uno stadio nuovo di zecca, grazie alla Regione Campania ed alle Universiadi; per mezzo di questi fondi furono installati due maxischermi, rinnovata la pista d’atletica, gli spogliatoi e tutti i seggiolini colorati in maggioranza bianchi ed azzurri come il colore della società.
Adl pretese che nel settore distinti ci fosse la scritta con i sediolini bianchi SSC Napoli, il Comune lo accontentò, ma gli operai fecero una grossa scritta Napoli, evitando di mettere SSC…
Questa cosa il produttore non l’ha digerita.

Aurelio De Laurentiis e’ stato insultato volgarmente al Rione Alto, e non perde l’aplomb. Che il Presidente sia disprezzato da una fetta grossa di tifosi e’ ammissibile, e non è che lui non abbia pesanti responsabilità in questo conflitto che va oltre la questione calcistica. Ma la disistima è un conto, altro conto è la volgare aggressione verbale, spia di un pessimo clima fomentato negli anni e che, facendo presa sull’ignoranza di chi non ha gli strumenti intellettuali per capire il calcio aziendale, ha raggiunto pericolosi livelli di guardia. Ormai gli antiADL aggrediscono verbalmente anche i moderati, figuriamoci i proADL. Dove si vuole arrivare?

Criticare un operato, positivo o negativo che sia (ognuno può ritenerlo come crede), è legittimo, ma offendere volgarmente non è ammissibile. Parola di Angelo Forgione, giornalista dai forti tratti identitari, professionali e politico-culturali, di matrice parteneopea. La volgarità non rappresenta Napoli e la sua tifoseria ma le mortifica, e può rappresentare solo quelle persone e la grettezza con cui sfogano le proprie basse pulsioni. Quell’uomo che ha assicurato i più prestigiosi palcoscenici a un club defunto, secondo gli odiatori, sfrutta la passione dei napoletani e va offeso in modo triviale, ma accertandosi di aver prima avviato la registrazione con lo smartphone, affinché l’eroico gesto sia documentato e lanciato nel frullatore dei social. Sarà un vanto mostrare l’esecuzione con l’arma dell’insulto.
Qui non si tratta di pro e contro De Laurentiis. Qui si tratta di modi inaccettabili di una grandissima parte di città che convoglia i propri istinti esclusivamente sul calcio e non partecipa affatto al miglioramento sociale, anzi. Si tratta di ignoranza normalizzata che educa al turpiloquio.
Così la scorrettezza trionfa e la deriva prende il sopravvento, in un contesto cittadino in cui troppo facilmente si è irrispettosi del prossimo.
La scena può dare soddisfazione solo agli zotici. Alle persone perbene, ADL sì o ADL no, la scena non può che fare pena, e non può non lasciare l’amaro in bocca. Un eroismo del becerume che infanga la napoletanità più colta e signorile, anche nel dialetto.

Walter Gargano, non proprio un idolo azzurro, dal lontano Messico, disse che i tifosi napoletani sono insolenti e maleducati quando ti fermano per strada, che non hanno buone maniere, e parlava di tifosi non certamente ostili. Fece di tutt’erba un fascio, chiaro, ma aveva le sue ragioni. Quelli che gioiscono all’insulso insulto non sono pochi, e magari sono gli stessi che chiamarono “chiattone” quel gran signore di Benitez o “pensionato” quell’altro gran signore di Ancelotti, vincente prima e dopo Napoli. Sono gli stessi che infangano una città intera con un irrispettoso e incivile comportamento quotidiano.

Sul versante Ronaldo sono accese le sirene di un suo arrivo in citta’, giacche’ il suo entourage pare abbia preso casa nella penisola sorrentina ed il procuratore blasonato Mendes slatentizza ottimismo.




Napoli: al porto dispetto costoso al cittadino

E’ nel porto di Napoli che, ad onta dell’afflusso turistico monstre che l’ha installata all’acme delle citta’ piu’ visitate in Italia nel 2022, si e’ consumato uno scempio inverosimile, nella notte tra giovedi’ 25 agosto e venerdi’ 26 agosto, ai danni di un cittadino, giornalista, diversamente abile, che si reca in modo altalenante al sito marittimo del capoluogo campano: il giornalista ed anzitutto cittadino tra l’altro meridionalista e pasionario sui temi di scagionamento di Napoli e relativi il proprio sviluppo economico con investimenti statali fattivi ed ingenti, oltre che diversamente abile, per motivi di privatezza predilige in questo caso l’anonimato. Ma l’episodio di cui e’ stato vittima il cittadino/consumatore, e’ aberrante: giacche’ si tratta di un trittico di graffi procurati da un chiodo, che si estendono per tutta la fiancata destra della sua Audi a6 vecchio modello, sfregiandola dal bagagliaio al motore; e cio’ desta sgomento e sopratutto sconforto, per le condizioni del porto di Napoli in fase di continua espansione ma, dal punto di vista della sicurezza, palesemente insufficiente. Il cittadino proprietario dell’Audi si era recato per una sola giornata ad Ischia, posteggiando, anche se possessore del certificato di permesso e registrato al passaggio nelle zone a traffico limitato, in uno stallo ravvicinato il muro sul cui livello superiore, si erge un parcheggio privato dall’insegna rutilante. Inoltre il guidatore si era premurato di pagare 4€ ad un parcheggiatore abusivo canuto ed insistente che ne reclamava 5, ma solo per una questione di sicurezza della macchina. Quest’ultima non impediva altri stalli ne’ il passaggio ne’ l’ingresso al succitato parcheggio, eppure si e’ ritrovata, il giorno seguente, con dei graffi profondi, lunghissimi, che hanno causato un nocumento ben superiore ai mille euro.

La capitaneria portuale, alla richiesta di accesso per le registrazioni delle telecamere finalizzata ad individuare il colpevole, ha esortato con successo il proprietario dell’auto a recarsi nel Commissariato di polizia centrale per sporgere denuncia, anziche’ avviare la pratica ed il sopralluogo presso la polizia portuale che sembra a questo punto asintotica, rispetto le esigenze di tranquillita’ dei viaggiatori e delle macchine parcheggiate nel porto. Dunque il malcapitato possessore dell’auto inficiata, alle ore 6:00 del mattino e’ uscito a sporgere denuncia penale e civile, che poi ha passato alla Capitaneria di porto, la quale lo ha mandato all’Autorita’ portuale dirimpetti. E quest’ultima ha fatto si’ che il cittadino danneggiato dall’atto vandalico alla propria auto, tornasse alla polizia portuale che a sua volta ha affermato quanto occorresse l’intermediazione di un avvocato per accedere alle immagini della telecamera, previa pec alla propria segreteria. Il costo dell’avvocato per concretizzare una pratica risarcitoria al cittadino con la fiancata dell’auto totalmente imbruttita, e’ stato di centocinquanta euro anticipati, cui si aggiungeranno altri denari al momento ipotetico del processo al delinquente in questione, che partirebbe in automatico in caso di individuazione della propria identita’.

In sede giudiziaria il cittadino proprietario della macchina diruta ormai, dovrebbe modularsi come parte civile danneggiata, se il delinquente che gli ha sfrisato l’auto venisse identificato, ed a quel punto potrebbe vedersi riconosciuti i danni materiali e morali, che nella fattispecie della riparazione della vettura, dovra’ anticipare egli. Tuttavia, a detta del comandante della polizia portuale di Napoli, se la pec dell’avvocato per accedere ai nastri delle telecamere, tardasse di cinque giorni, non potrebbe avere nulla in quanto dai quattro ai sette giorni tali nastri vengono cancellati. Inoltre, spiegava il comandante ai microfoni del quotidiano nazionale Adfnews.ithttp://Adfnews.it, c’e’ il pericolo di non scoprire l’identita’ del malfattore che ha graffiato in modo irreversibile l’auto del disabile, in quanto se l’infame autore del dispetto avesse indossato un berretto, le telecamere non potrebbero visualizzare il volto, giacche’ sono poste verso l’alto con impossibilita’ di modulazione precisa in tutte le direzioni.

Quando sono state chieste delucidazioni sulle telecamere del parcheggio e quelle limitrofe, in relazione alle graffiature dell’Audi 6, da parte del giornalista, all’addetto del parcheggio sovrastante la macchina, esso ha glissato senza esimere imbarazzo, mortificazione e timore, il che ha portato il giornalista con ridotte capacita’ motorie vittima dell’aggressione alla macchina, a sospettare che gli autori del gesto nefando, risiedano al garage con l’insegna sgargiante poco prima la biglietteria per Ischia. Eppure le prove per giungere al colpevole sono di pertinenza della polizia portuale e del commissariato del centro storico a poca distanza dal porto, cui afferisce la discrezionalita’ in termini di eventuali indagini su quest’ultimo. Nel caso l’autore del crimine contro il cittadino proprietario dell’Audi interamente graffiata percepisca reddito di cittadinanza, questo sarebbe parzialmente pignorabile per ripagarne i danni, secondo una recentissima prescrizione legislativa.

La notizia positiva dell’intera vicenda risiede nel fatto che, in caso non si riconosca l’artefice del reato contro il cittadino disabile presso il porto di Napoli, egli sarebbe ripagato dal “fondo vittime della strada”, che costituisce esclusivamente una polizza assicurativa degli enti pubblici con la societa’ Generali, la quale non riconosce pagamenti elevati agli sfortunati interessati, che esulano il valore della macchina, per cui non ineriscono i danni psicologici e morali, oltre a quelli appunto del veicolo rapportato all’eta’ effettiva, anziche’ al valore originario.




Caroenergia e distacchi dalla rete: tecnologia per autoproduzione di acqua potabile

Proviene dall’America la tecnologia per distaccarsi dalla rete energetica e delle risorse idriche, ma con un costo iniziale, uno fisso relativo la manutenzione ed il fallimento di concetto pubblico di veicolazione dei diritti. Solo che in questa contingenza che vede la privatizzazione dell’acqua perfino in Italia, la siccita’ crescente, l’aumento esponenziale delle bollette e dei costi relativi la gastronomia, sono una dovizia le persone che adocchiano strategie di distacco dalla rete e conseguente risparmio. Nel Texas Hydropanel SOURCE è una tecnologia che incorpora molteplici invenzioni brevettate insieme a segreti commerciali proprietari, rendendola una tecnologia per l’acqua rinnovabile unica nel suo genere che utilizza la potenza del sole per estrarre dall’aria acqua potabile pulita e priva di sostanze inquinanti. L’acqua raccolta viene quindi mineralizzata per composizione e gusto ideali , rendendo l’acqua potabile di prima qualità una risorsa prontamente disponibile. L’energia solare alimenta il pannello completamente off-grid. I ventilatori aspirano l’aria dall’ambiente e la spingono attraverso un materiale igroscopico, o che assorbe l’acqua, che intrappola il vapore acqueo dall’aria. Il vapore acqueo viene estratto e condensa passivamente in un liquido che viene raccolto nel serbatoio.I minerali vengono aggiunti per rendere l’acqua potabile perfetta.

Un trasmettitore wireless all’interno di ogni Hydropanel consente al Network Operations Center di monitorare la qualità dell’acqua e aiutare a risolvere i problemi da remoto. Monitoraggio 24 ore su 24, 7 giorni su 7 dal centro operativo della rete SOURCE.

Ottimizzazione remota
e apprendimento automatico in completa ottica transumanista consente disponibilità ed efficienza ma anche centralizzazione della “decentralizzaziome”. Sebbene la produzione d’acqua possa variare a seconda delle condizioni meteorologiche nella propria posizione, la tecnologia in questione è ottimizzata per un’ampia gamma di condizioni e può anche produrre acqua con sole e umidità da bassi a medi livelli. Oggi, SOURCE sta producendo acqua per le persone in alcuni dei deserti più aridi del mondo e si aggancia anche ad altre fonti idriche.

Per l’istallazione in primo luogo, si svolge un sopralluogo virtuale per determinare il posizionamento ottimale degli Hydropanel. Da lì, un gruppo di esperti sviluppa un piano di installazione personalizzato in base alle esigenze del cliente. I campi di produzione sono configurati in tre modi: erogazione centralizzata da un unico apparecchio; erogazione distribuita da un singolo apparecchio; erogazione distribuita da più apparecchi. La societa’ americana che ha sviluppato tali sistemi produce acqua in comunità con un’ampia gamma di climi. L’apparecchiob presso la sede in Arizona dell’azienda produce acqua tutto l’anno nonostante la bassa umidità relativa, affermano i manager. Gli Hydropanel hanno una durata prevista di 15 anni. SOURCE è a bassa manutenzione, come qualsiasi elettrodomestico standard. Richiede la sostituzione del filtro dell’aria e della cartuccia di lucidatura una volta all’anno e la cartuccia minerale una volta ogni cinque anni.

Il prodotto summenzionato ha due fasi nel suo processo di produzione dell’acqua che impediscono all’inquinamento dell’aria di entrare nell’acqua. Innanzitutto, il filtro dell’aria integrato impedisce a particolato e altri detriti di penetrare nell’Hydropanel. In secondo luogo, poiché i materiali speciali attirano solo molecole d’acqua, l’acqua prodotta è pura, simile a quella distillata, lasciando dietro di sé qualsiasi altra cosa nell’aria. Questo liquido puro è mineralizzato con calcio e magnesio e mantenuto pulito attraverso un sistema di sterilizzazione integrato.

Gli scienziati hanno calcolato che ci vorrebbero almeno 70.000 Hydropanel per persona sulla Terra per iniziare ad avere un impatto antiecologico, secondo il produttore.

Un impianto standard è composto da 2 Hydropanel, con un costo di progetto stimato compreso tra $ 5.500 e $ 6.500* (incluse spese di spedizione, installazione e tasse).
L’installazione standard varia in base alle esigenze della casa ed alla posizione. Con una durata di 15 anni, la propria infrastruttura fornirà una cassa di acqua potabile al giorno, o 12 bottiglie standard.

Gli ordini al di fuori degli Stati Uniti hanno un costo superiore, in modo proporzionale alla distanza. Il processo di produzione viene basato su due (2) Hydropanel.

Cio’ figura una soluzione di acqua potabile completamente indipendente; utilizza in modo efficiente l’energia solare per generare la giusta quantità di elettricità necessaria per far funzionare il proprio sistema per produrre acqua e caricare la batteria che assicura di poter erogare acqua di notte. Questo dispositivo può facilmente coesistere con un composto di pannelli solari fotovoltaici sullo stesso tetto per fornire il fabbisogno energetico richiesto. Le installazioni possono essere modulate per soddisfare qualsiasi richiesta di volume, dalle famiglie unifamiliari a intere comunità e tutto il resto. Ogni FONTE Hydropanel è di 4 piedi per 8 piedi per 3,5 piedi per cui e’ piu’ opportuna su appartamenti vasti o dimore circondate da giardino o terreno.




Pino Aprile festeggia il suo partito

24 AGOSTO. ERA 3 ANNI FA
di Pino Aprile

Siamo M24A-ET, il Movimento per l’Equità Territoriale, siamo nati tre anni fa, in un bosco, siamo diventati la più grande formazione cultural-politica meridionalista in 160 anni, siamo ancora qui, compatti e forti, nonostante i tentativi di disgregarci o colonizzarci, a opera di quinte colonne infiltrate, a beneficio di partiti o tromboni sfiatati della politica in cerca di una sistemazione e un reddito, che non hanno mai fatto niente per il Sud e le aree interne e, anzi, hanno sempre agito contro, a servizio di interessi e della prepotenza delle regioni pigliatutto.
M24A-ET nacque e si mise in marcia su due gambe: da una parte, la paura di una Lega, con un Salvini gasato da mojitos balneari, che i sondaggi davano vicino al 40 per cento, più il minaccioso annuncio in parlamento di elezioni anticipate a ottobre; dall’altra, la fiducia in una serie di persone, associazioni, gruppi culturali, che da anni mi chiedevano di spendere in azione politica la popolarità derivata, ai nostri temi, non solo storici, ma economici, sociali, dai miei libri e dalla “predicazione” decennale, in tutto il Paese, specialmente a Sud, con migliaia di incontri, conferenze, dibattiti, presentazioni di libri (parlo di migliaia di manifestazioni; pure all’estero, nelle università degli Stati Uniti e nelle scuole italiane, con circa trecentomila studenti, finora).

Avevo sempre detto che il mio compito era un altro e mi vedevo fuori posto. In quel momento, agosto 2019, fra il rischio “barbari” padani al potere quasi da soli e le rassicurazioni di “amici” che poi riveleranno la loro vera natura, mi dissi che avrei potuto rimproverarmi di non aver messo al servizio dei diritti negati del Sud quel che potevo offrire. Così, dissi: ok, vediamoci e valutiamo come far partire una iniziativa, da Sud, contro la politica razzista delle disuguaglianze (che non va a danno solo del Mezzogiorno, ma soprattutto, ferocemente, a danno del Mezzogiorno). Era agosto, e il primo giorno utile per incontrarci, in Basilicata, era il 24 agosto (scoprirò, poi, che fu il giorno della grande eruzione del Vesuvio che cancellò Pompei ed Ercolano). Da lì il nostro nome, tirato fuori al momento).
Fu un giorno esaltante, pensavamo di trovarci lì, forse in 30, magari 40, e chissà se addirittura in 50. Eravamo quasi 600. C’era di tutto: da “soldati” dell’esercito di liberazione siciliano, in tenuta militare, a un generale che proponeva strategie napoleoniche, a docenti universitari, a famiglie intere, a emigrati giunti lì dalla Germania, dalla Spagna, dalla Francia; uno mi aveva annunciato l’arrivo da Singapore e gli dissi che avrebbe potuto seguire in diretta facebook e poteva risparmiarsi l’ammazzata.
Non avevamo organizzazione, soldi, strutture: nulla. Ci siamo dati, confusamente e in corsa, quel che serviva, con errori, ripensamenti, liti, fiducia. Come partecipare alla Formula uno costruendo la macchina durante la gara. Abbiamo fatto tante cose: manifestazioni a Montecitorio, nelle città del Sud e del Nord, a Bruxelles, abbiamo fatto diventare i nostri temi quelli del dibattito politico nazionale (Recovery Fund, Pnrr, diritti e infrastrutture negati, Questione meridionale…). Ma, soprattutto la lotta contro l’Autonomia differenziata, che siamo riusciti a bloccare, ormai sono anni. Non siamo riusciti a partecipare alle elezioni nazionali, ma abbiamo eletto il nostro primo sindaco, Enrico Fratangelo, a Castellino del Biferno, Molise; siamo riusciti ad ottenere che Senato e Camera dei deputati approvassero a maggioranza nostre mozioni contro il governo, sul Pnrr.
Tutti i partiti, pure quelli che hanno fatto fallire i tentativi di collaborazione con noi, a queste votazioni, sono costretti a fare propri i temi da noi posti, persino cercando di attribuirseli, anche se non se ne sono mai occupati o li hanno osteggiati da sempre e continuano a farlo, fingendo ora di sostenerli. Questo è un successo politico (molto seccante, per altri versi) che nessuno era mai riuscito a ottenere. E sono cose che abbiamo fatto in soli tre anni! Siamone orgogliosi!

Hanno cercato di distruggerci in ogni modo; abbiamo visto dirigenti nazionali del Movimento accoltellare alle spalle i nostri nelle elezioni calabresi, parteggiando, che vergogna!, con i simboli e sulle pagine del Movimento, per i nostri avversari; abbiamo visto cialtroni che amavo come fratelli, dire che io sono un burattino dei servizi segreti e sono colluso con la ‘ndrangheta (chi mise in giro questa porcheria è stato rinviato a giudizio su mia denuncia. Poi tocca agli altri).
Abbiamo resistito a cose immonde, a tempeste che avrebbero distrutto chiunque; questo mostra la potenza delle nostre ragioni, convinzioni, idee. Quello che non ammazza fortifica. Tutto sommato, un bene: abbiamo potuto testare la nostra forza; selezionare la gente con cui proseguire il viaggio.
Oggi,(l’altro ieri n.d.r.) nella diretta, sarò più esplicito. A più tardi e buon compleanno M24A-ET.




Polli: dna brevettato

Un’azienda biotecnologica statunitense ha in programma di creare un ceppo di pollo geneticamente modificato per avere un seno extra grande per produrre più carne, con un tag di copyright del DNA inserito tra i suoi geni per impedire a chiunque di allevarlo senza permesso. Cio’ e’ riportato dal The Guardian.

In caso di successo, l’azienda AviGenics, con sede nel campus dell’Università della Georgia ad Atene, sarebbe una delle prime a consentire la comparsa di carne OGM sugli scaffali dei supermercati statunitensi, aprendo nuove tensioni con l’Europa sull’ingegneria genetica negli alimenti.

AviGenics è già una delle tre società statunitensi che corrono per trasformare il pollame in fabbriche di farmaci, aggiungendo geni umani ai polli per creare uccelli “transgenici” che poi produrranno proteine umane come l’insulina nei loro albumi.

AviGenics afferma di aver già creato galli transgenici che hanno trasmesso con successo a nuove generazioni di pulcini il gene umano di una sostanza chiamata interferone alfa, usata per curare l’epatite e alcuni tipi di cancro.

L’azienda spera di utilizzare la stessa tecnologia per creare un nuovo tipo di pollo da mangiare tutti i giorni. Invece di aggiungere geni umani per fare in modo che gli uccelli depongano uova ricche di droghe, i geni – non necessariamente umani – verrebbero aggiunti, o i geni dei polli rimossi, per dare agli uccelli muscoli del seno più grandi, tassi di crescita più rapidi o maggiore resistenza alle malattie.

Per mantenere il controllo proprietario su questi nuovi e preziosi animali, AviGenics sta lavorando a un nuovo tipo di marchio, una sequenza unica di DNA che verrebbe introdotta nei geni del pollo. Il “marchio di fabbrica” non solo verrebbe rinchiuso in ciascuno dei milioni di celle del pollo, ma verrebbe trasmesso indefinitamente alla prole dell’uccello.

Contattato dal Guardian la scorsa settimana, l’amministratore delegato di AviGenics, Carl Marhaver, ha confermato che la sua azienda stava lavorando per creare pollame geneticamente modificato e registrato per la tavola da pranzo, ma non ha voluto commentare ulteriormente.

Riferendosi alle recenti proteste a Minneapolis durante una conferenza sulla genetica animale, ha affermato di non volere che l’azienda “diventi una mostra in un articolo anti-OGM”.

AviGenics non prevede di allevare e commercializzare polli GM in proprio, ma di rendere disponibili le sue nuove varietà a allevatori di pollame grandi e consolidati.

La scienza è stata sviluppata da Robert Ivarie, professore di genetica all’università e co-fondatore di AviGenics. Non è stato possibile contattarlo per un commento, ma la promozione sul sito Web dell’azienda afferma: “Il pollame è una delle nostre fonti di carne più importanti, superando il consumo di carne bovina da un pubblico sempre più attento ai costi e alla salute.

“Con i transgeni ingegnerizzati da AviGenics che controllano lo sviluppo delle fibre muscolari, è possibile creare linee proprietarie di polli che fanno crescere muscoli del seno più grandi, migliorando la resa della carne bianca e, infine, scura.

Gli allevatori di pollame sono preoccupati per il miglioramento della qualità della vita dei loro greggi. La modifica genetica del genoma dei polli alla fine avrà un impatto sulla resistenza alle malattie, migliorando la qualità della vita degli uccelli”.

Facendo eco ai precedenti sforzi delle aziende vegetali GM per mantenere il controllo sui loro prodotti sviluppando “geni terminatori”, AviGenics afferma di poter utilizzare i marchi del DNA per controllare la proliferazione dei suoi polli una volta venduti agli allevatori.

“Sequenze di DNA uniche possono essere ingegnerizzate e introdotte nel genoma del pollame per contrassegnare indelebilmente linee transgeniche e riproduttive di valore, agendo efficacemente come dispositivi di crittografia genetica”, afferma.

Finora si pensava che i primi animali GM che avrebbero potuto raggiungere il consumatore fossero pesci d’allevamento, geneticamente modificati per crescere più velocemente e più grandi o per sopravvivere in acque più fredde rispetto ai loro cugini naturali. La ricerca sul pesce GM è particolarmente avanzata in Canada.

Sono già state espresse preoccupazioni sui pericoli della fuga dei pesci GM e dell’accoppiamento con le loro controparti selvatiche. Ma i sostenitori dei polli geneticamente modificati potrebbero sostenere che secoli di allevamento selettivo hanno già prodotto uccelli tanto diversi dai loro antenati selvatici come un superpollo geneticamente modificato lo sarebbe da uno dei polli da carne standard di oggi.

A breve termine, l’investimento di AviGenics nei polli GM per il cibo sembra dipendere dal suo successo o fallimento nella produzione di polli GM per la produzione di farmaci.

Il signor Marhaver ha affermato che AviGenics ha fatto grandi passi avanti nella produzione di galline che deponevano uova di interferone alfa e ora stava espandendo i suoi allevamenti per attrezzarsi per la produzione commerciale del farmaco, il cui mercato annuale vale circa un miliardo di sterline solo negli Stati Uniti.

Anche altre due società statunitensi, GeneWorks LLC e TransXenoGen, si stanno preparando a lanciare branchi di polli che depongono uova  di dimensioni commerciali. TransXenoGen prevede di cercare una quotazione nel mercato degli investimenti alternativi di Londra.

La tecnologia alla base dell’ingegneria genetica degli uccelli è difficile e gli scettici sottolineano che le aziende che lavorano con i polli, citando il segreto commerciale, sono state timide nel pubblicare il loro lavoro su riviste scientifiche.

Ma se i polli possono essere fatti per deporre le uova d’oro di prodotti farmaceutici di alto valore, saranno più convenienti per gli aspiranti “farmaci” rispetto ad altri animali GM esistenti sviluppati per produrre farmaci nel loro latte, come le pecore , mucche, capre e conigli.

In Italia si intravedono, presso gli alimentari, frutti come unva senza semi, albicocche maggiorate nelle dimensioni, che apparentemente sembrano ogm ma sono scevre di etichette indicatrici.




Cina-Russia: esercitazioni militari in Ucraina e piani Cina-India

Le truppe indiane e cinesi prenderanno parte a esercitazioni militari in Russia alla fine di questo mese: questi si rivelano come i primi grandi “giochi di guerra” ad essere ospitati dalla Russia rispetto la sua invasione dell’Ucraina a febbraio.

Mercoledì il ministero della Difesa cinese a Pechino in una dichiarazione ha annunciato la partecipazione delle truppe dell’Esercito popolare di liberazione (EPL) alle esercitazioni, aggiungendo che “parteciperanno anche India, Bielorussia, Tagikistan, Mongolia e altri paesi”.

Anche l’India ha indicato la sua partecipazione alle esercitazioni di guerra. Eppure non c’è stata risposta immediata dall’esercito indiano alle domande sulla partecipazione dell’India.

Il ministero della Difesa russo ha dichiarato il mese scorso le esercitazioni di Vostok (Est) 2022 che si terranno dal 30 agosto al 5 settembre in 13 campi di addestramento nel distretto militare orientale della Russia e che le manovre includeranno unità di truppe aviotrasportate, bombardieri a lungo raggio e carichi militari aerei.

Non è chiaro se le truppe indiane e cinesi saranno presenti insieme o se prenderanno parte a diverse esercitazioni che saranno distribuite su 13 diversi campi di addestramento.

Come approfondimento della cooperazione in atto giunge la dichiarazione del ministero della Difesa cinese che ha osservato che le esercitazioni erano “estranee all’attuale situazione internazionale e regionale” e miravano ad “approfondire la cooperazione pragmatica e amichevole con le forze armate dei paesi partecipanti, migliorare il livello di coordinamento strategico di tutte le parti in causa e rafforzare la capacità di affrontare varie minacce alla sicurezza”.

Le truppe indiane e cinesi sono rimaste in una situazione di stallo che dura da più di due anni lungo la Linea del Ladakh orientale a seguito delle trasgressioni dell’EPL nell’aprile 2020. Il disimpegno è avvenuto in alcune aree lungo tale zona, ma i colloqui per ripristinare lo status quo nelle restanti aree di attrito a Hot Springs, Demchok e Depsang sono stati lenti.
La Cina sta progettando di costruire un’altra autostrada attraverso Aksai Chin, che corre lungo il confine con l’India e collega lo Xinjiang con il Tibet, secondo un piano di costruzione di autostrade appena pubblicato. La superstrada nazionale G695 sarà solo la seconda autostrada nazionale attraverso la contesa regione di Aksai Chin, dove la Cina controlla 38.000 kmq di terra rivendicati dall’India, dalla controversa costruzione dell’autostrada G219 negli anni ’50, e dovrebbe essere completata entro il 2035 .

Lo stallo nei colloqui tra India e Cina per porre fine alla situazione del Ladakh orientale intanto continua. La nuova autostrada, secondo quanto riferito mercoledì dal South China Morning Post con sede a Hong Kong , correrà ancora più vicino al (Ladakh) rispetto alla G219 ed è probabile che percorrerà ampiamente il corso del G219 da Mazha nello Xinjiang nel nord , attraverso Aksai Chin, che attualmente è amministrato sotto la regione autonoma dello Xinjiang, dirigendosi a sud lungo i confini con India, Nepal e Bhutan, e giù fino a Lhunze nel Tibet sud-orientale, proprio oltre il confine con l’Arunachal Pradesh.

Sebbene una mappa dell’autostrada proposta non sia stata rilasciata, il percorso descritto dal rapporto significherà che l’autostrada probabilmente attraverserà Aksai Chin. Il suo corso la porterà vicino a diverse aree contese che hanno visto recenti tensioni, ha riferito il Post , dal Ladakh orientale fino al vicino Doklam a sua volta vicino alla trigiunzione India-Cina-Bhutan. “I dettagli della nuova costruzione rimangono poco chiari, ma l’autostrada, una volta completata, potrebbe anche avvicinarsi ad aree fortemente contese come le pianure di Depsang, la valle di Galwan e le sorgenti termali sul LAC, afferma un rapporto politico.

Un’altra arteria chiave e’ il piano per il G695 che segue le discussioni di lunga data per costruire un’altra autostrada di confine per integrare il G219 e fungere da un’altra arteria chiave che potrebbe aiutare la Cina a mobilitare rapidamente risorse verso le aree di confine. La Cina ha anche intensificato la costruzione di autostrade secondarie a livello provinciale che collegheranno le autostrade nazionali alle remote aree di confine.

La Cina intensifica le esercitazioni aeree sul suolo conteso con l’India mentre i colloqui si bloccano.
Questa settimana, Pechino ha presentato un nuovo piano di rete stradale nazionale che mira a costruire 4.61.000 km di strade, inclusi 1.62.000 km di superstrade nazionali e 2.99.000 km di autostrade provinciali, entro il 2035. Secondo il piano, il China News ufficiale ha riferito che tutte le città con una popolazione di 1 milione saranno collegate a un’autostrada nazionale in 30 minuti.




India: sgominata banda terroristico-sanitaria

La polizia in India ha stanato un gruppo malavitoso in cui i farmaci prescritti venivano venduti a persone non autorizzate che causavano intossicazione agli acquirenti. Quattro persone sono state arrestate e sono state sequestrate enormi quantità di droga. Il racket ha coinvolto giovani in diversi distretti di Tamil Nadu, Kerala e Pudhucherry, ha detto la polizia, il tutto nello stato dell’India.

Sulla base di un contributo dell’intelligence sul contrabbando di farmaci prescritti, una squadra di polizia guidata dal vice ispettore generale della polizia (Dindigul Range), Rupesh Kumar Meena e Sivakasi vice sovrintendente della polizia A. Babu Prasanth e Bodi DSP N. Suresh, ha mantenuto un stretta sorveglianza sulla rete e da martedì hanno arrestato quattro persone.

La squadra di polizia ha prima fatto irruzione in un punto a Uthamapalayam nel distretto di Theni e ha scoperto che S. Mohammed Meeran (22 anni) e A. Manickam (19 anni) erano in possesso di flaconi di farmaci prescritti e siringhe.

I farmaci che potevano essere venduti solo con un’adeguata prescrizione medica venivano venduti come stimolanti a pagamento tra i giovani. Durante l’interrogatorio, i due avevano rivelato di aver comprato la droga da un certo J. Jonathan Mark (30 anni) di Tiruchi che era stato loro presentato da S. Thangeswaran di Chinnamanoor e P. Saravanakumar di Kamatchipuram.

L’indagine ha rivelato che l’imputato aveva acquistato i farmaci da Mark Karumandapam e aveva effettuato il pagamento tramite un’applicazione di pagamento mobile.

Ulteriori indagini hanno rivelato che il laureato in ingegneria, Mark, che gestiva un’azienda farmaceutica, aveva effettuato acquisti all’ingrosso dei farmaci da Madurai, Chennai e Pune utilizzando diversi codici segreti.

“Mandava la droga attraverso gli autobus con la scusa di inviare medicinali ai suoi parenti”, ha detto l’ispettore generale della polizia, Asra Garg.

L’attività in corso da alcuni anni si è estesa a 11 distretti in tutto lo Stato. Inoltre, lo vendeva a diversi distretti del Kerala e anche a Pudhucherry.

La polizia ha anche arrestato una donna, B. Vinodhini, che lavorava come assistente di Mark nella sua attività.

Oltre al sequestro della droga, la polizia ha anche provveduto a congelare tre conti bancari di Mark. La polizia ha messo in guardia esortando un’azione rigorosa contro coloro che vendono droghe che rovinerebbero la vita dei giovani.




Usa: big tech costretti a pagare di piu’ i giornalisti

I senatori bipartisan negli Stati Uniti mercoledì hanno introdotto una versione rivista di un disegno di legge che renderebbe più facile per gli editori di notizie digitali negoziare con le società Big Tech (come Google e Meta) per l’utilizzo dei loro contenuti sulle rispettive piattaforme dei primi. Secondo l’agenzia di stampa Reuters , il disegno di legge intitolato “The Journalism Competition and Preservation Act” si sforza di rimuovere “gli ostacoli legali alla capacità delle organizzazioni di notizie di negoziare collettivamente e garantire condizioni eque dalle piattaforme gatekeeper che accedono regolarmente ai contenuti delle notizie senza pagarne il valore”.

La Digital News Publishers Association (DNPA), un forum collaborativo di armi digitali delle organizzazioni dei media indiani, lo ha definito “un colpo importante nel taschino”. “È un grande passo nella giusta direzione. Rivendica la nostra posizione qui in India mentre ci sforziamo di rendere la Big Tech più trasparente, inclusiva e accomodante in termini di compartecipazione alle entrate”. All’inizio di quest’anno, il forum aveva presentato una denuncia al Competition Council of India (CCI) che ha portato a un’indagine sulle presunte pratiche scorrette di Google nella condivisione delle entrate con le entità di notizie digitali.

Come riportato da Reuters , una versione precedente del disegno di legge è stata introdotta nel marzo 2021. Tuttavia, è stata contrastata dai gruppi industriali basati sulla tecnologia NetChoice e Computer & Communications Industry i cui partecipanti includono Meta e Alphabet (la società madre di Google).

Se autorizzati, gli Stati Uniti darebbero seguito a legislazioni simili che sono state approvate nell’Unione Europea (UE), in Canada e in Australia.

Lo sviluppo assume significato in patria poiché corrisponde al momento in cui le aziende tecnologiche avrebbero testimoniato davanti a una giuria parlamentare sulle pratiche anticoncorrenziali. L’ex ministro dell’Unione Jayant Singh dovrebbe presiedere la disposizione che coinvolgerebbe aziende come Google, Microsoft e Netflix, tra le altre. Ciò fa seguito al recente obiettivo di Union Govt di rendere Internet libero da qualsiasi pratica di distorsione del mercato. È stato riferito che il Ministero dell’informatica sta anche studiando da vicino la legislazione correlata in circa 20 paesi, tra cui il Digital Markets Act (DMA) recentemente promulgato e il Digital Services Act (DSA) nell’UE. Oggi il giornalismo digitale ed anche le opinioni sottoforma di post rappresentano fonti di guadagno ingenti in base al numero di interazioni e seguaci, che il giornalismo classico non puo’ assolutamente equiparare.

Inoltre, nell’ambito dell’iniziativa più ampia, il 30 settembre il Ministero dell’informatica rilascerà la versione inaugurale di un audit trimestrale condotto sulle piattaforme dei social media, presso l’India.

Niente all’orizzonte sulla regolamentazione dei siddetti “gatekeepers”, ovvero personaggi pagati per influenzare l’opinione pubblica dei social redigendo notizie manipolate, ne’ per i controllori di falsita’, ossia fact-checkers, che attualmente detengono il potere di silenziare la verita’, in caso di svarioni gia’ attuati da parte loro, od obliare completamente aziende e professionisti apostrofandoli come agenti di disinformazione in quanto hanno pubblicato notizie senza prove inconfutabili. Ma il quesito riguarda la tendenza dei censori web di replicare a dati sprovvisti di prove inconfutabili senza altri dati inconfutabili che dimostrano le falsita’ denunciate.




Onu: nervosismo crescente e assedio ad Internet

Le Nazioni Unite vogliono che tu sappia che gli eventi NON sono ” manipolati segretamente dietro le quinte da forze potenti con intenzioni negative ” e se incontri qualcuno che pensa che l’élite globale stia cospirando per consolidare il potere e dettare eventi globali, devi agire. E’ l’assunto di Dmitrj sul Newspunch.

Secondo l’UNESCO, ” se sei certo di aver incontrato una teoria del complotto ” su Internet, allora devi ” reagire ” postare immediatamente un link pertinente a un ” sito web di verifica dei fatti ” nei commenti.

(Non importa il fatto che i “fattori di verifica” sono per lo più  cellule digitali non addestrate e non qualificate che eseguono “verifica di fatti” dalla comodita’ della loro camera da letto tra la pubblicazione di contenuti politici di estrema sinistra sui blog personali e fatti analoghi .

L’UNESCO fornisce anche consigli a chiunque incontri un vero teorico della cospirazione dal vivo in carne e ossa. Secondo l’agenzia delle Nazioni Unite, non devi in nessun caso essere attirato in una discussione con il teorico della cospirazione. ” Qualsiasi argomento può essere preso come prova che fai parte della cospirazione e rafforzare quella convinzione ” e il teorico della cospirazione probabilmente ” dibatterà duramente per difendere le proprie convinzioni. 

Invece devi mostrare “ empatia ”, evitare di “ deriderli”, e se sei un giornalista devi “ segnalarli ” sui social media e “ contattare il tuo consiglio stampa locale/nazionale o il difensore civico della stampa”.

Sorprendentemente, nascosta nella stampa fine, l’ UNESCO ammette che le teorie del complotto esistono. Sotto il titolo ” Che cos’è un vero complotto? “I burocrati delle Nazioni Unite spiegano che ” le vere e proprie cospirazioni, grandi e piccole, esistono”.

Secondo l’ONU, è solo una VERA teoria del complotto se viene ” portata alla luce dai media”.

“ Sono più spesso incentrati su singoli eventi autonomi, o su un individuo come un assassinio o un colpo di stato. Vengono portati alla luce da informatori e media, utilizzando fatti e prove verificabili. 

C’è solo un problema con la definizione delle Nazioni Unite di una teoria del complotto “reale”. I media sono stati completamente acquistati e pagati dalla plutocrazia imperante ed interconnessa. Ed è quest’ultima che sembra stia cospirando contro le masse, dal punto di vista economico, lavorativo, energetico, politico, educativo.

L’operazione Mockingbird lo rimarca: negli anni ’60 si era chiamati teorici della cospirazione se si fosse osato suggerire che la CIA stava spiando i giornalisti e controllava i media mainstream. In realtà, questo è esattamente ciò che stava accadendo. L’operazione Mockingbird è stata un’operazione della CIA che ha spiato i membri della stampa di Washington nel 1963, 1972 e 1973. Hanno anche pagato i giornalisti per pubblicare la propaganda della CIA. Le intercettazioni dei cittadini statunitensi sono contro il codice della CIA, ma questo è quello che hanno fatto. Come lo sappiamo? Mockingbird è stato scoperto dal Comitato della Chiesa dopo lo scandalo Watergate. John F. Kennedy ha registrato segretamente le conversazioni dell’Operazione Mockingbird nello Studio Ovale e ora fanno parte dei nastri storici della Casa Bianca.

Quindi certo fidarci di tutto ciò che dicono i media e i verificatori di fatti, a prescindere, puo’ non confermarsi la migliore delle alternative. Alla luce della storia di manipolazioni da parte di oscure agenzie di tre lettere e subordinate alla finanza ed industria apicali. Ma in seguito agli anni ’60 e ’70 tutto si conferma peggiorato. Nel 2013  Obama ha firmato una legge che ha abrogato l’Information and Educational Exchange Act del 1948, noto anche come Smith-Mundt Act. Perché questo è importante? Lo Smith-Mundt Act era una cosiddetta legge anti-propaganda che impediva al gigantesco braccio televisivo del governo degli Stati Uniti di fornire programmi al pubblico americano. Ma il 2 luglio 2013 Obama ha cambiato silenziosamente e ingannevolmente la legge, il che significa che il governo degli Stati Uniti e la CIA potrebbero manipolare legalmente i cittadini statunitensi.

Stranamente, ai media mainstream non piace riconoscere questo fatto. Ma si adatta perfettamente alle agenzie governative e alle Nazioni Unite. Ovviamente diranno di riporre cieca fiducia nei media mainstream e nei fact checker. Indipendentemente da quante volte vengono smentiti, più e più volte.

Il Latpop di Hunter Biden? I media hanno impiegato più di un anno per ammettere che fosse una cosa reale. Per un anno intero i media ci hanno detto che la storia del laptop era “disinformazione russa” e che i fact checker stavano censurando i social media, ripulendo ogni traccia della storia di Laptop From Hell, per paura che danneggiasse Biden Sr. alla corsa presidenziale.

Nel 1998 Noam Chomsky è stato coautore di un libro con Edward Herman intitolato Manufacturing Consent. Ha spazzato via l’idea che i media mainstream informino il pubblico, servano il pubblico, in modo che possiamo impegnarci meglio nel processo politico. In effetti, i media mainstream producono il nostro consenso. Ci dicono quali sono i loro pagatori, le agenzie di tre lettere e le principali multinazionali, in modo che possiamo allinearci. La democrazia è organizzata con l’aiuto dei media mainstream che funzionano come una macchina di propaganda, specialmente megli ultimi decenni.

Il sistema stesso richiede complicità mediatica. Governi, aziende, istituzioni globali come le Nazioni Unite… sanno come giocare al gioco dei media. Sanno come controllare la narrativa delle notizie. Sanno come manipolare e controllare le masse. Alimentano scoop ufficiali, resoconti ufficiali, interviste ai cosiddetti esperti. Generano paura perché la paura genera obbedienza.

Se vuoi sfidare il potere, verrai spinto ai margini. La CIA ha inventato il termine “teorico della cospirazione” negli anni ’50 per denigrare coloro che hanno osato porre domande fuori dagli schemi e sfidare il sistema corrotto.

La guerra delle Nazioni Unite ai complottisti è più o meno la stessa. Vogliono far vergognare quelli che osano porre domande e mettere in discussione la narrativa ufficiale.

Quando è stata l’ultima volta che i media hanno portato alla luce una cospirazione?

Quando è stata l’ultima volta che i media hanno nascosto una cospirazione? A parte quelle minute relative le mafie e soggetti minuti.

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Baxter Dmitrij

Baxter Dmitrij

Baxter Dmitry is a writer at News Punch. He covers politics, business and entertainment. Speaking truth to power since he learned to talk, Baxter has travelled in over 80 countries and won arguments in every single one. Live without fear.
Email: baxter@newspunch.com




Nancy Pelosi: polemiche per gli affari del figlio, corruzione Cina e ingresso Indonesia

Il figlio di Nancy Pelosi è il secondo investitore in una società cinese da 22 milioni di dollari il cui alto dirigente è stato arrestato in un’indagine per frode, secondo DailyMail.com, sollevando domande sulla sua visita segreta a Taiwan con sua madre. Oltre a investire, Paul Pelosi Jr, 53 anni, ha anche lavorato per la società di telecomunicazioni, Borqs Technologies, in un ruolo di consiglio e di consulenza, come mostrano i documenti della Securities and Exchange Commission.

Ha ricevuto 700.000 azioni per i suoi servizi, rendendolo il quinto maggiore azionista della società. Dopo che altri addetti ai lavori hanno venduto azioni nel giugno 2021, è diventato il secondo più grande socio – più azioni di uno dei suoi due co-fondatori e superato solo dal CEO Pat Sek Yuen Chan.

Nel settembre 2019 le forze dell’ordine cinesi hanno arrestato il presidente di una delle filiali di Borq e sequestrato copie di contratti e documenti contabili in un’indagine per frode denunciata.

Un successivo deposito della SEC del maggio 2022 ha elencato i primi 10 azionisti che non includevano Pelosi Jr., suggerendo che è scivolato nelle classifiche dei migliori azionisti lo scorso anno.

Il portavoce di Nancy, Drew Hammill, ha anche detto a DailyMail.com che nessuna delle sue società ha legami con l’Asia e nessuna delle sue elabora il litio estratto. Nessuna delle sue aziende attualmente ha entrate.

La rivelazione di DailyMail.com del ruolo di Pelosi Jr. nella società con sede a Pechino arriva dopo che lui e la sua potente madre hanno visitato Taiwan in una dimostrazione di solidarietà per la nazione che la Cina ritiene controversa ma come parte del suo territorio sovrano.

Il nome di Pelosi Jr. non era elencato nella delegazione ufficiale inviata dall’ufficio del Presidente. In una dichiarazione questa settimana il presidente ha ammesso che suo figlio era la sua “scorta” durante il viaggio al posto del marito quando è stato interrogato dalla stampa.

I legami del figlio di Nancy Pelosi con l’azienda cinese potrebbero mettere il presidente della Camera in una posizione imbarazzante rispetto alla sua attuale campagna per affrontare l’aggressione del governo cinese all’estero e la sua influenza aziendale negli Stati Uniti. Paul Pelosi Jr non è solo un importante investitore in Borqs, un attore nel settore cinese dell’Internet delle cose e del 5G, ma ha anche lavorato come consulente per l’azienda, premiato per i suoi servizi con 700.000 azioni dell’azienda, in cui le sue partecipazioni sono state superate solo dal CEO Pat Sek Yuen Chan…

Lo scoppio originario del COVID 19 a Wuhan, in Cina, è avvenuto subito dopo che quella città ha attivato 10.000 torri di trasmissione 5G. Non ci sono stati focolai nei sobborghi di Wuhan dove non erano state installate torri 5G. Allora le persone che tornavano a casa nei sobborghi di Wuhan avrebbero dovuto diffonderlo lì ma cosi’ non e’ stato.

A dimostrazione di quanto sia corrotto il PCC, solo il 40 per cento circa dei finanziamenti per la ricerca del paese è stato effettivamente speso per la ricerca e lo sviluppo di scienza e tecnologia e il 60 percento è stato speso per riunioni e viaggi di lavoro, secondo il media statale cinese Sina Finance. Questo tipo di corruzione massiccia ha poche conseguenze politiche fintanto che l’economia generale sta andando bene. Tuttavia, il crollo del mercato immobiliare, dove i cinesi detengono oltre il 70% dei propri risparmi, ha reso i cinesi intolleranti a tali sprechi. Il fatto che il PCC stesse anche portando avanti l’agenda della mafia globalista di trasformare il paese in un campo di cittadini regolati e subordinati al codice Qr non ha aiutato. La storia mostra che il popolo cinese sopporta molto, ma quando le cose raggiungono il punto di ebollizione si ribellano e allo stesso tempo rimuovono interi regimi.

Il presidente dell’Indonesia Jokowi ha fatto la sua prima visita in Cina con un viaggio di tre giorni in tre paesi dell’Asia orientale . Durante il primo incontro, martedì (27/7), Jokowi ha incontrato il presidente cinese Xi Jinping. Allora, quali sono stati i risultati dell’incontro tra i due leader?

È noto che la visita di Jokowi a Pechino è stata effettuata su invito di Xi Jinping. Jokowi è uno dei pochissimi capi di stato o di governo ad aver fatto visite di stato durante la pandemia di Covid-19.

Durante l’incontro, Jokowi ha presentato la propria missione di rafforzare la cooperazione economica sia nel commercio che negli investimenti. “La Cina è il partner strategico globale dell’Indonesia. Dobbiamo riempire questa partnership con la cooperazione che è benefica per il nostro paese, così come per la regione e il mondo”, ha affermato Jokowi.

Nel frattempo, Xi ha asserito che Jokowi è stato il primo capo di stato che la squadra cinese ha ricevuto dopo le Olimpiadi invernali di Pechino lo scorso febbraio. “Questo è sufficiente per dimostrare quanto sia intima la relazione tra le due parti”, ha detto Xi Jinping.

Citando una dichiarazione del Ministero degli Affari Esteri indonesiano (Kemlu) mercoledì (27/7/2022), almeno i due hanno discusso diverse cose: I due presidenti hanno discusso del partenariato strategico globale Cina-Indonesia. Soprattutto negli ultimi anni, ci sono stati cambiamenti globali senza precedenti e la pandemia di Covid-19.

“I due paesi hanno creato nuove sinergie attraverso i quattro pilastri della cooperazione che riguardano politica, economia, scambi interpersonali e progetti marittimi, per promuovere lo spirito di solidarietà nella lotta alla pandemia e nella ricerca di uno sviluppo congiunto, e dimostrando la partnership tra i due maggiori paesi in via di sviluppo”, ha scritto il ministero degli Affari esteri.

Inoltre, entrambe le parti hanno convenuto di accelerare la formulazione di un nuovo “Piano d’azione quinquennale” nell’attuazione del partenariato strategico. Indonesia e Cina coopereranno anche con il finanziamento della Belt and Road Initiative (BRI) e del Global Maritime Fulcrum (GMF). “Impegnato a completare il treno ad alta velocità Jakarta-Bandung nei tempi previsti come progetto di punta”, ha scritto di nuovo il ministero degli Affari esteri.

Durante l’incontro, Cina e Indonesia accelereranno anche la ripresa degli scambi da persona a persona, compreso il rimpatrio degli studenti indonesiani nel paese della cortina di bambù. Ciò aprirà più voli diretti e aumenterà la cooperazione in settori come l’istruzione, il turismo, la gioventù e gli scambi locali.

Come risultato della prossima collaborazione, Jokowi e Xi rafforzeranno anche la cooperazione nella ricerca, sviluppo e produzione di vaccini e genomica. Si dice che la stessa Cina abbia accettato di sostenere gli sforzi dell’Indonesia per istituire un centro vaccinale regionale.

Inoltre, sullo sviluppo regionale, i due paesi hanno concordato di attuare il consenso raggiunto lo scorso anno al vertice speciale Cina-ASEAN per commemorare il 30° anniversario delle relazioni di dialogo Cina-ASEAN.

Sosterranno il regionalismo aperto e promuoveranno il partenariato strategico globale Cina-ASEAN per la pace, la sicurezza, la prosperità, lo sviluppo sostenibile e l’amicizia.

Nel frattempo, durante l’incontro sono stati rinnovati e firmati anche diversi Memorandum of Understanding (MoU). Come la ricerca e lo sviluppo di vaccini e genomica, lo sviluppo verde e il rafforzamento delle capacità di sicurezza informatica.

Durante l’incontro, la Cina ha espresso il suo impegno ad aumentare le importazioni di 1 milione di tonnellate di olio di palma grezzo dall’Indonesia. La Cina darà priorità anche alle importazioni di prodotti agricoli dall’Indonesia, in particolare ananas.

Inoltre, i due leader hanno anche discusso della cooperazione per lo sviluppo di un’area industriale verde nel Kalimantan settentrionale. Si prevede che sarà la più grande area industriale verde del mondo che utilizza energia idroelettrica e solare.