Biden difende vaccini con resti umani

Biden FDA ammette e difende l’uso di organi fetali di esseri umani non nati uccisi con l’aborto  usati per lo sviluppo di vaccini!

In una dichiarazione al DCNF, la FDA non ha negato l’acquisto di parti del corpo di bambini non ancora nati e ha minimizzato il suo uso di tessuto fetale umano, dicendo che è stato utilizzato solo in situazioni “critiche per comprendere la sicurezza di farmaci e vaccini e in cui non poteva essere ottenuto in modo fattibile con altri mezzi”.

“Così ora la FDA di Biden sta difendendo lo sminuzzamento di parti di esseri umani non nati per creare vaccini”, ha detto Tom Fitton  al DCNF. “È questa la loro posizione?”

“Quello che non ti dicono”, ha continuato, “è che i finanziamenti sono stati tagliati sotto Trump. Ed è stato annunciato all’inizio di quest’anno dall’amministrazione Biden che il rubinetto sarebbe stato riaperto”.

“Ci sono pochi americani che sosterrebbero lo sminuzzamento dei resti di esseri umani non nati per la ricerca scientifica, usando i loro organi, vendendo le loro teste per qualsiasi esperimento Frankenstein, la FDA e i loro ricercatori vogliono cucinare”, ha detto Fitton al DCNF.

“È una barbarie. Ci dovrebbe essere un’indagine penale per capire se le leggi contro il profitto per il traffico di organi fetali sono state violate come un tribunale ha suggerito che potrebbero essere state”.

https://t.me/georgenews | @GeorgeChat




Austria: dimissioni cancelliere e arcano ecologico

Sebastian Kurz, Cancelliere dell’Austria, si dimette!

Sebastian Kurz cede alla pressione e si dimette sabato. Il cancelliere dell’Austria, che ha guidato una coalizione conservatrice-ecologista dal gennaio 2020, si sta dimettendo in mezzo a uno scandalo di corruzione in cui i procuratori hanno aperto un’indagine su di lui e nove stretti collaboratori.

Durante il suo annuncio alla stampa, Kurz ha proposto l’attuale ministro degli esteri, Alexander Schallenberg, come suo sostituto. Ha spiegato che la proposta ha lo scopo di mantenere la stabilità all’interno della coalizione di governo, essendo Schallenberg del partito dei Verdi.

“Voglio fare spazio per evitare il caos e garantire la stabilità. Ho proposto Alexander Schallenberg al presidente federale [Alexander Van der Bellen] come nuovo cancelliere federale”, ha detto Kurz, che ha anche difeso nuovamente la sua innocenza.

“Signore e signori, ammetto che questo non è un passo facile per me. Molte persone mi hanno detto tutto il giorno che non dovevo tollerare questo (le accuse), né dall’opposizione né dal nostro partner di coalizione”, ha aggiunto.

L’ex capo dell’esecutivo sta cercando di evitare che si formi un’alleanza contro il suo partito, il Partito Popolare Austriaco (ÖVP), con gli ambientalisti e l’opposizione socialdemocratica, liberale e di estrema destra.

La procura anticorruzione lo sta indagando per appropriazione indebita e corruzione, in particolare per aver usato fondi pubblici nelle campagne per migliorare la sua immagine politica. Tuttavia, il leader conservatore ha sottolineato ancora una volta che si tratta di accuse “false”.

Va in tutto cio’ rimarcato quanto la riconversione di industria e societa’ in chiave ecologica secondo l’economista Malvezzi, vada a suffragare in special modo fondi d’investimento, banche e fabbriche teutoniche, che abbracciano anche la mera Olanda aspramente oppositiva agli indirizzi europei di matrice italiana. Inoltre e’ stato da poco asserito-circa un anno-dal medesimo professor Malvezzi ed uno stuolo di altri economisti disallineati, quanto con interessi cospicui su debito italiano, tasse crescenti e tagli di spesi, si sia finanziata ad ufo la mirabile industria automobilistica tedesca: essa ha infatti ultimamente sfornato eccezionali auto elettriche del calibro di Tesla. Viceversa in Italia il lancio della clamorosa e sfavillante Alfa Tonale e’ stato procrastinato di due anni. Tuttora tale suv compatto non e’ ancora presente in listino.




Patrimoniale, ricatti ed aumenti cibo: Italia cattivo record

Lo ha asserito colui che nel suo ambiente e’ considerato il miglior commercialista e finanzialista italico: un professore universitario insomma, in grado di salvare le aziende o semplicemente rinvigorirle con sussidi finanziari e bancari ineludibili. Valerio Malvezzi e’ stato protagonista di una intervista su Radio Radio, megafono del dissenso politico nazionale, in cui era esplicitato il programma degli imprenditori specialmente europei ai danni dell’Italia. Ovvero ritirarsi in vigile attesa ora che Draghi sta preconizzando una patrimoniale sulla casa, per in seguito tornare ed acquistare a prezzi di saldo imprese, immobili d altri pezzi di economia produttiva italiana. https://www.adfnews.it/napoli-topi-governano-i-giardini-dinanzi-al-porto/.

Secondo il perito di economia e finanza, Draghi ed il parlamento stazionano sotto il ricatto occulto della bce, di non finanziare il debito pubblico se non verranno attuate nuove riforme economicide. E le imprese oriunde attenderebbero l’esautorazione completa del parlamento-2023- per aumentare le imposte, recidere gli investenti, acquistare immobili ipotecati ed aziende in fallimento.

Per perorare le sue tesi Malvezzi allude a dati Ocse che dimostrano il calo dei finanziamenti bancari per le imprese nostrane-credit crunch-binariamente alla burocrazia imperante, l’aumento dei prezzi di carburanti, cibo, energia teleologici allo stanamento della classe media e di quella lavoratrice. Il professor Malvezzi tuttavia rimarca un intromissione bancaria del capitale aziendale ed immobiliare italiani, sottoforma di garanzia statale agli investimenti. Con tale garanzia pubblica, afferma il disallineato economista, in realta’ viene rafforzata solo la finanza speculativa a detrimento di imprese e salari. Da cio’ e’ stato esplicitato quanto in Italia il tasso di disoccupati o lavoratori improduttivi sia superiore degli occupati, mentre le direttive europee abbiano reso antieconomico investire in Italia, a fronte di opportunita’ in quell’Olanda semiparadiso fiscale e sede delle principali industrie italiane.

A cio’ si aggiunge l’ esortazione a suffragare imprese e classe media con innesti di denaro ed opere pubbliche sgravati da debiti, alla stessa stregua di cesure fiscali ed opere pubbliche monstre, propedeutici ad un’impennata del Pil inderogabile per l’Italia.




Napoli: Topi governano giardini di fronte il porto

Dirimpetti il porto di Napoli, nella centralissima, in espansione, via Marina che culmina nel piu’ sofisticato, moderno e bello albergo extralusso d’Europa, il Romeo, brulicano topi di grande stazza ad ogni ora. Per giunta tale immondo spettacolo “allestisce” la storica Torre Saracena, deittica del dominio ottomano sulla principale citta’ meridionale nonche’ di una ulteriore influenza sulla cultura e mentalita’ pertenopei. I topi in questione si dilettano in quei giardini fino a poco fa rifugio dei senzatetto a pochi passi da Piazza Mercato sede di grandi commerci da un lato, dell’obelisco rinomato che fa pariglia con la summenzionata torre turco-araba, dall’altro.

La presenza irreversibile di pantecane sui giardini antistanti la pregevole, barocca, chiesa del Carmine posta proprio dietro l’obelisco di piazza Mercato, inficia il panorama in cui c’e’ un viavai di ragazzi stranieri e studenti che, nella limitrofa universita’ Orientale di Napoli, apprendono lingue e culture estere. E lo sperpetuo di mancata o scarsa derattizzazione teleologica della dovizia di ratti, balza agli occhi sgomenti dei turisti che innumerevoli brulicano in quella zona.

Topi, giardini oberati di incuria, sono inoltre scoptici per la pletora di persone indigenti che proprio in quell”area consumano i pasti della contigua Caritas cattolica. E gli insetti che sciamano in tutti i parchi pubblici assieme ai topi di questa degradata porzione di territorio centrale, sfociano nell’apparente neghittosita’ che permea la galleria della Vittoria, anello di congiunzione tra macroarea portuale e fulcro “azzinato” della Napoli bene.

In tutto questo esiziale stallo ne risentono i trasporti e le attivita’ commerciali, ancora oberati della cessazione relativa i lavori iniziati con Bassolino, della linea di metropolitane piu’ grande di Roma e pare d’Europa. A rimarcare passato ed auspicando futuro, di una capitale di fatto, emarginata ed osteggiata dalla politica nazionale.




Di Battista sgretola Draghi lodando i vaccini

Alessandro di Battista e’ il membro, o meglio l’ex componente del Movimento 5 stelle piu’ acclamato e carismatico nonche’ ricercato dalle principali testate giornalistiche.

Qualche giorno fa Di Battista ha accettato l’invito del terzo polo televisivo italiano-la7-rilasciando un’intervista di circa mezz’ora in cui con discrezione, pacatezza e raziocinio, ha sparato a zero su tutti tangendo i principali temi della politica, economia, giustizia, medicina, estero. Da qui si e’ dedotta l’estrema gratitudine del Di Battista verso Grillo, con cui il rapporto si e’ raffreddato, e specialmente Casaleggio, figura influente e centrale spirata troppo presto e fautore della bella utopia dei 5 stelle

Di Battista non ha eluso l’invettiva frammista di ammirazione verso Draghi, definito persona sommamente perbene ma sostenitore di politiche incompatibili con i benessere collettivo e l’equilibrio sociale e mondiale.

Alessandro Di Battista ha specificato il rammarico verso il cambiamento totale del “fu Movimento” in realta’ estremamente istituzionale, antipodica alla propria base, in antitesi con i suoi intenti originari e le battaglie sbandierate un tempo; per. cui non c’e’ piu’ aderenza tra il giornalista ed ex leader 5 stelle di Battista e l’attuale partito di Grillo.

Di Battista alludendo i pregevoli risultati dei suoi ex compagni di lavoro loda il reddito di cittadinanza che ha scongiurato la poverta’ assoluta per milioni di italiani, binariamente alla nazionalizzazione di Autostrade per l’Italia. Tuttavia mette in guardia i suoi ex compagni dal possibile svarione di cedere ad Unicredit la piu’ antica e prestigiosa banca oggi pubblica, del mondo: Monte Paschi di Siena.

Riguardo il sindaco di Roma di Battista rilancia e rimarca il sostegno e la stima per Raggi, vittima di frizzi e lazzi politico-giornalistici ma autrice di pregevoli risultati per una metropoli oberata di debiti. Ancora il pasionario ex parlamentare di Grillo enfatizza positivamente la riforma della giustizia operata dal suo ex compagno di partito affermando quando i reati piu’ gravi e per lo piu’ impuniti in Italia, siano quelli di matrice finanziaria.

Se il futuro di di Battista elude il parlamento per scelta deontologica resta ferrea la sua credenza nell’utilita’ delle riforme ecologiche che a sua detta sono ancora limitate per l’Italia, ma sopratutto l’affidabilita’ dei vaccini, peculiarmente quando sono di produzione pubblica alla stregua di Cuba.




Falsi Agenti pagati in nero a Bari

Scandalo a Bari, denunciato da un carabiniere appartenente al sindacato ed anche giornalista, relativo l’impiego di carabinieri “sedicenti” in congedo ma in realta’ non appartenenti alla prestigiosa Arma. Il soggetto che ha documentato con tanto di interviste ed inquadrature multiple tale misfatto, non ha ricevuto le informazioni generiche da parte dei soggetti in questione, bensi’ e’ stato costretto a fornire le sue informazioni personali ad onta del grado piu’ alto degli agenti o pseudoagenti del caso. Cosi’ e’ nata una scandalosa denuncia reciproca in cui coloro che hanno abusato della divisa senza averne titoli, rischiano qualche anno di galera.

Nell’arco del servizio giornalistico teso a documentare e denunciare l’abusivismo degli agenti nella frazione di Bari nessuno dei poliziotti e carabinieri limitrofi dalla questura ed interpellato dal carabiniere/sindacalista/giornalista, ha voluto porre in stato di fermo gli agenti falsi pagati in nero ed attinenti la questura annessa al capoluogo pugliese.

Livore ed esasperazione del carabiniere intervistante dunque, sono esplosi contro i vertici della questura e della procura del posto, che con tali azioni svilirebbero i militari a detrimento dell’ordine cittadino e dei diritti dei residenti.

In tutto cio’ sono state documentate le aggressioni dei poliziotti e carabinieri contro persone indifese e comunque non in fase di aggressione, nell’ambito dei disordini inerenti le manifestazioni italiane contro il Green Pass.

L’avvocato Mori, pasionario giurista che si scaglia con le armi del diritto contro governo italiano, governo europeo e proscrizioni sanitarie relative il Green Pass, ha riportato nella recentissima manifestazione di Torino, le ansie ed il rammarico di una pletora di militari che si rivolgono al suo studio per esentarsi dall’obbligo di tamponi e vaccini. Tali militari esecrano i vertici della categoria, che secondo i sottoposti non stanno difendendo a dovere i militari italiani.




Mosse lavoratori Anti-Green pass

Dai redame che circolano mi sembra opportuno pubblicare questo, relativo il dovere o volere per i lavoratori, di vanificare il Green Pass. Mi dissocio da ogni intento scoptico o guerrafondaio lasciando ad ognuno la propria ermeneutica. Il 15 NON entrate in azienda, NON esponente nessun lasciapassare, nemmeno il documento del tampone eseguito. Le aziende che lo chiedono si troveranno immediatamente in difficoltà non avendo forza lavorativa sufficiente. Se vi mettono in sospensione senza stipendio si mettono in condizione di autosospendersi. E non possono assumere personale avendo dipendenti sospesi che potrebbero tornare al lavoro. Per loro sarebbe un suicidio. Basta tener duro qualche giorno, uniti e compatti.
E ATTENZIONE AL TAMPONE.
Ora cercherò di spiegarvi il perché la soluzione tampone è un boomerang che ci arriverà dritto sul cranio. I serpenti sono molto astuti, le hanno pensate tutte.
Se optate per il tampone per non vaccinarvi, è ovvio che non avete il
Nazigreen. E quindi che non siete vaccinati. In questo modo raccoglieranno milioni di tamponi dei cosiddetti no vax estremisti. Analizzandoli con cicli di almeno 40 otterranno una marea di falsi positivi, tutti no vax. Con quei dati falsati raggiungeranno facilmente il limite per andare in zona rossa e ci manderanno nuovamente in lockdown. Addosseranno la colpa esclusivamente ai non vaccinati avallando la fake che ne usciremo solo col vaccino e altre demenze simili. Ma soprattutto faranno in modo di inasprire il gregge a condannare i non va@@inati, come causa di tutto, ponendo le basi per passare ad altre restrizioni.
Andare al lavoro col tampone sarebbe l’errore più grande che in questo momento dobbiamo assolutamente evitare. Bisogna usare il cervello perché questi sono demoni estremamente lucidi e spietati.




Regole anomale Green Pass

Mi limito ad arricchire la narrazione ed il tema relativo il Green Pass, pubblicando i messaggi che circolano all’impazzata nei circuiti di comunicazione privati: mi dissocio da ogni affermazione scoptica o guerrafondaia lasciando ad ogni lettore la propria ermeneutica. Ci sono molti modi per fare implodere il green pass. Quanti milioni di lavoratori ne avranno bisogno ogni giorno? Il governo ha programmato COME attuare questa stronzata?? E i sindacati e datori di lavoro hanno calcolato l’impossibilità di addossare colpe, licenziare o sospendere lo stipendio a chi già si vede cambiato un contratto di lavoro (che quando stipulato NON prevedeva questa limitazione nel CONTRATTO , non chiacchierata al bar o accordo a voce) ma ancora di più impossibilitato nell’attuare se pur volendo questa follia per impossibilità oggettiva? Davanti ad un giudice credete che un lavoratore con contratto dopo aver fatto ore di fila x provare a fare un nazipass A SUE SPESE(Altro onere non regolamentato dal preesistente contratto di lavoro)possa avere anche torto per la giornata di lavoro persa dopo essersi presentato ma essere stato respinto dal datore di lavoro?! Ma questi idioti non si rendono conto che il governo si è solo lavato le mani lasciando a loro le gatte da pelare e poi i risarcimenti?




Scisma cattolico: Giordano Bruno ed i gesuiti ieri-oggi

l’analista indipendente Gianmarco Landi, In questa quarta puntata del serial QLOBAL CHANGE “Tutte le Strade portano a Roma”inizia con le riflessioni su 3 pezzi da “notti magiche” di Bennato, e si finisce con un racconto sulla profonda figura di Giordano Bruno.

Non tutti sanno che il peggiore incubo dei Gesuiti fu proprio questo monaco di Nola (NA), un uomo nato in una famiglia modesta ma che attraverso le letture e delle ispirazioni divine, seppe incendiare il cuore dei governanti europei nell’Europa di fine Rinascimento, influenzando la Storia come solo i grandi hanno saputo fare.
Giordano Bruno era, ad esempio, a Londra quando la regina Elisabetta, ispirata divinamente, alzò la testa contro le arroganze del Papa, dei Guelfi neri capeggiati dal duca Farnese di Parma ( nipote del nonno Paolo, Papa Paolo III a cui si deve la nascita dei gesuiti) e dalla Invincibile Armada della potentissima Spagna, un’alleanza distrutta in mare da una tempesta che fu raccontata come un’ira di Dio.
Il distacco del Regno Unito dal papato sotto controllo Gesuita si ebbe in quel frangente storico, e poiché Giordano Bruno fu protetto e aiutato ad andare a Londra a fare ‘guai’ dal punto di vista delle élite aristocratiche, dal confinante del Farnese a Parma, il principe Landi di Piacenza, l’ira dei Guelfi neri si scagliò su Piacenza. La famiglia ghibellina più importante di Piacenza, da cui origina cognome del redattore di Database Italia, era a capo dello Stato Landi, un capitolo di storia obnubilata negli archivi segretati a Roma.
Lo Stato Landi, con il suo centro nella fiorente Piacenza, aveva quasi 400 anni di storia quando fu conquistato dai Farnese per essere cancellato dai libri di storia, e tuttora nell’archivio Vaticano ci sono faldoni ‘secretati’ a cui è assai impervio accedere, forse sopratutto se chi ha provato a farlo si chiamava come lo Stato sgradito, afferma Gianmarco Landi.

Il cardinale Bellarmino, un gesuita, si vendicò soprattutto a scapito di Giordano Bruno quando lo mandò al rogo nel 1600, dopo il tradimento di Mocenigo e della Repubblica di Venezia, i cui senatori furono comprati dai Gesuiti. I monaci del potere per il potere verticale ottennero il voto per l’estradizione a Roma del superbo filosofo usando il denaro, argomento apprezzato dai mercanti veneziani.
Tuttavia gli uomini del Vaticano illo tempore governati dalle presenze oscure così come molto affermano esserlo quelli attuali, sbagliarono a rendere immortale in Terra l’emblema umanistico rinascimentale di uno spirito eterno incarnato e, per quanto loro riguardava, e riguarderà, assolutamente invincibile.

Si tratta, nella focalizzazione su Giordano Bruno ad opera di Landi e la musica di Bennato, di una ermeneutica odierna sullo scisma cattolico teleologico alla edificazione del Commonwealth epigono dell’egemonia finanziaria contemporanea. Ma con questa operazione culturale si esorta il Vaticano ad esprimersi in termini spirituali contro il sistema neoliberista di matrice finanziaria per in seguito, magari, riannettere la Gran Bretagna sotto l’egida religiosa cattolica e corroborare un’Europa davvero unita nella fede e magari nell’economia.




Blocco Facebook-Instagram-Whatsapp: panico in borsa e giubilo

I media digitali di matrice californiana come Facebook, Instagram, Whatsapp hanno ieri subito un blocco duraturo a livello globale che ne ha causato ingenti perdite in borsa. Ad essi hanno fatto corollario anche Apple e Microsoft con un sesquipedale balzo in avanti della russa Telegram, che ha registrato un picco di nuove iscrizioni fautrice di un blocco provvisorio anche di essa. Tuttavia c’e’ stato giubilo da parte dei seguaci di Trump e quanti tra imprese, politici e giornalisti, si sentono danneggiati e limitati dall’egemonia di tali mezzi che esercitano un monopolio in grado di influenzare le scelte politiche, dirigere gli investimenti, gli acquisti ed obbliare personaggi e valori scomodi come Trump ed il cattolicesimo o la famiglia tradizionale binariamente a sovranita’ monetaria e finanziamenti senza debiti.

Se Trump sta richiedendo ai giudici federali la riammissione su Twitter, in cui impazzano i messaggi dei talebani, il loro vanto e le loro invettive antioccidentali, si slatentizzano molteplici dichiarazioni di ex dipendenti delle principali societa’ informatiche incentrate sul famigerato progetto Blu Bean con l’intelligenza artificiale con cui testualmente:”Stanno creando dio”. Ma anche e’ comparsa una compravendita di dati personali di utenti Facebook completi di nome ed ogni informazione in filigrana, con pirati informatici a dileggiare Big Tech con pacchetti da 30 € per 30000 utenti.

Da un lato fonti relegate ai margini della denigrazione giornalistica definiscono il blocco di Big Tech come un’opera di repulisti dall’interno di programmatori melliflui, tuttavia non si hanno prove inconfutabili di cio’, se non nel potere di tali organi informatici, di recidere artificialmente visite e remunerazioni di personaggi sgraditi o temuti. Ad ogni modo adesso ogni blocco di sistema ai principali social e’ stato dipanato e tutto sembra fluire come prima. Riguardo operazioni di censura e costrizioni ad allinearsi alla narrativa pandemica, Big Tech sfuggono ad ogni regolamentazione. Tuttavia, essendo essi posseduti da Blackrock e Vanguard che a loro volta posseggono Big Pharma e gli inserzionistu delle mere big Tech, il conflitto di interessi e’ lapalissiano.