Comune di Napoli si coalizza contro Autonomia differenziata

Si è concluso   il Consiglio Comunale appena quattro giorni orsono. Alessandra Clemente e’ assertiva, alla luce della sua giovane eta’, nel rimarcare il diniego assoluto verso i provvedimenti statali relativi l’Autonomia differenziata.

Il suo art 37 che ha anticipato che proporra’, nel prossimo consiglio comunale, quello che si terrà, quasi sicuramente, a nuovo governo insediato a seguito delle elezioni, contiene un ODG che impegna il sindaco e la giunta di rimettere al prossimo governo la contrarietà del consiglio comunale di Napoli alla riforma dell’ autonomia differenziata così come nel progetto di legge presentato dalle regioni. Un progetto di legge che danneggia il SUD e quindi i diritti di ognuno dei suoi residenti, assessore e contemporaneamente delfino di de Magistris compresi. Clemente e’ una dei pochi superstiti del Comune di Napoli riconfermati dal voto popolare in seguito la vittoria di Manfredi.

In secondo luogo ha chiesto, la politica pasionaria orfana di madre per uno svarione della Camorra, che si lavori alla città dei bambini. Alla luce dell’inizio dell’anno scolastico, che fine ha fatto questo impegno? “A settembre ho potuto in prima persona verificare lo stato in cui versano quelle poche e così preziose aree gioco della città. Dall’Arenella a Ponticelli non ci sono differenze tra quartieri. Poiché abbiamo bisogno di cose concrete si parti’ da quelle dei Giardinetti di Via Ruppolo.

A seguito di questo intervento l’assessore Santagata ha informato che oggi ci  sarebbe stato un  intervento proprio nel parco Mascagna. Bene. Deve essere solo l’inizio. Non dimentichiamone nessuno!”, infiamma l’assessore di Napoli.

Al terzo punto del suo art 37, fatto senza la presenza del sindaco in aula, al quale ha chiesto di essere presente nel momento più importante di confronto con la città, come il Consiglio, ha denunciato, Clemente, il nulla di fatto circa la programmazione del Centro Giovanile Na.gio.ja. Parliamo di un luogo comunale a RioneTraiano. Da Aprile i pareri a firma dell’assessore Marciani sono SFAVOREVOLI al prosieguo delle attività con “gentile” invito a liberare gli spazi.

Motivazione di suddetta mossa, un bando a farsi nelle imminenze e l’impossibilità della proroga. Già ad aprile  Clemente spiego’ che un bando ha dei tempi e che nelle more del bando era inspiegabile sospendere attività così necessarie per un quartiere. Per famiglie autistiche, per i poveri, per i giovani. Del bando ad oggi ancora neanche l’ombra. Nel Centro giovanile le ombre, quelle si, invece, di uno spazio abbandonato e deserto. Oggi  un chiarimento in commissione, richiesto da Alessandra Clemente  ad agosto e probabilmente  il bando pubblicato. Un bando che sia inclusivo e che consenta a tutte le realtà piccole e grandi di collaborare e sentirsi a casa. Dei mesi passati risponde con amarezza la guida di questo assessorato che  la cittadinanza auspica si ravveda, avendo solo a cuore le associazioni, i beneficiari delle loro attività e quel luogo Na.gio.ja dove la gioia per 6 mesi si è congelata.

A seguire è stata approvata l’inversione dell’ordine del giorno dei lavori per consentire l’approvazione del bilancio di ABC. Una delibera condivisa da Clemente e definita necessaria, così come è necessario difendere la gestione pubblica delle reti dell’acqua e la centralità di Napoli, cosa invece in questo anno non accaduta, a discapito di scelte regionali contrarie agli interessi napoletani.

Dopo questo atto il Consiglio è “caduto” (così si dice in gergo). Ovvero le minoranze chiedono il numero legale e alla conta la maggioranza (ovvero il numero minimo di 21 consiglieri in aula su 40 – la metà poi uno) non era in aula. Nei due precedenti consigli, invece, c’era stato chi come Clemente, di minoranza, aveva garantito il numero legale, per senso di responsabilità.

Era calendarizzata a seguire la discussione della delibera per affidare a PRIVATI il servizio di riscossione delle tasse comunali.

In questa fase sta salendo in modo indefesso il malcontento della cittadinanza napoletana verso la gestione del neosindaco Manfredi, alle prese con cesure ai fondi, Pnrr in ritardo, esigenze di assunzioni massicce ed aumento sesquipedale di multe e sanzioni comminate in modo arbitrario, contro gli automobilisti.

Foto Velia Cammarano –