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Cottarelli duramente criticato dal collega: dati clamorosi ed appoggio ad Amodeo

Set 16 2022

Cottarelli duramente criticato dal collega: dati clamorosi ed appoggio ad Amodeo

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Stavolta un ripetutamente designato presidente del Consiglio italiano nonche’ apprezzato economista e ricercatissimo ospite televisivo, si e’ visto crivellare di critiche dal piu’ discreto ma di visione opposta, tra i suoi omologhi: ossia Alberto Micalizzi che ha pubblicamente e sarcasticamente denigrato l’ideologia di Cottarelli. Il tema in questione tangeva il mastodontico debito pubblico italiano, spacciato come esiziale in uno dei programmi serali di dibattito tra i piu’ seguiti nella televisione di stato. Cottarelli e’ stato un baluardo nazionale per l’opera di installazione e rispetto dei parametri europei fondati sull’austerita’ ed il pareggio di bilancio, dall’alto dei propri innumerevoli incarichi spalmati nelle piu’ prestigiose universita’ oriunde e nei gangli decisionali dell’amministrazione continentale. Cottarelli ha alluso al debito pubblico italiano come tagliola sul fisco, le imprese, i consumatori, la politica e l’erario, asserendo che le piu’ spregiudicate riforme per l’Italia caldeggiate da Bruxelles, vanno concretizzate. A causa del fatto che lo stato per funzionare richiede dei soldi dal mercato, peculiarmente estero, i quali vanno restituiti e garantiti con gli interessi del caso, per cui andrebbero attuati tutti i postulati politici europei gia’ radicati in Italia. A tal proposito Micalizzi, finanziere e perito di economia molto ricercati tra Svizzera e Lombardia, replicava che bugia e corbelleria maggiori non gli e’ mai capitato di udire.

“Ecco i numeri per smascherare i mentitori seriali”, azzarda Micalizzi.

“Vi allego un estratto della mia presentazione al recente seminario di Finale Ligure “Oltre lo spread ed il debito pubblico”, nel quale in meno di 20 minuti ho mostrato i numeri chiave che inchiodano i mentitori seriali, quelli che “ce lo chiedono i mercati” o “ce lo impone lo spread”. Debito pubblico, debito privato, spread, rating, mercati, quantitative easing…..tutte menzogne per l’economista italo-elvetico.

Dagli anni ’80 ad oggi lavoriamo per ingrassare gli ingranaggi del grande circo della finanza internazionale. abbiamo pagato oltre 2.000 miliardi di interessi passivi ad investitori non-residenti e ci siamo privati di una crescita reale che ha negato a ciascun italiano decine di migliaia di euro all’anno di reddito pro-capite. L’assunto e’ clamoroso…”E ci tocca ancora ascoltare i Cottarelli, i da Milano e i Giannini…Direi che puo’ bastare”, esplode dalla propria seguita pagina il Micalizzi.

E pone l’accento sull’atto sedizioso con cui i responsabili del Tesoro hanno aborrito titoli pubblici richiesti pr oltre cento miliardi, incassandone meno della meta’. Cosi’ si e’ fomentato, durante il periodo pandemico, una esiziale ecatombe di imprese, professionisti e salariati, evitabile in guisa facile e totale.

Cottarelli a LA7 ha appena affermato:

“SICCOME ABBIAMO UN DEBITO PUBBLICO ALTO, DOBBIAMO ANDARE A CHIEDERE I SOLDI AGLI ALTRI”.

“La capacità di concentrare tali e tante menzogne in così poche parole è ragguardevole anche per gli standard del PD.. Secondo me punta alla presidenza del partito. La butto a ridere, ma guardate che la questione è maledettamente seria…”. Il debito pubblico comporta nazionalizzazione prioritaria ed offerta aprioristica ai correntisti italiani, per non ledere all’economia, avverte il ricercatore succitato. Il quale con un gruppo di colleghi dissenzienti presenta: “Questa è la prima petizione popolare per la nazionalizzazione del debito pubblico.

Serve a smascherare il Mef, a chiedere come mai non si emettano BPT Italia e come mai non vengano riservati esclusivamente ai residenti italiani.

E soprattutto, come mai rispetto ai 107 miliardi di titoli chiesti dal mercato a Maggio ne sono stati emessi solo 14, mentre ci raccontano che serve il MES, il Recovery Fund e le altre diavolerie che producono solo dipendenza dai mercati.

A 24 ore di distanza dal lancio della petizione popolare per la nazionalizzazione del debito pubblico tramite BTP Italia, i numeri sono molto incoraggianti:circa 57.000 visualizzazioni sul video di presentazione e quasi 9.000 firme raccolte!

Vi invito ad ascoltare il video e, se siete d’accordo, a sottoscrivere la petizione. È un momento cruciale. Serve una spallata popolare.

E su chi aveva previsto tutto:”E’ incredibile, lo so, ma Francesco Amodeo ha previsto con due anni di anticipo l’esatta sequenza delle fasi della politica italiana dal 2020 ad oggi, con tanto di nomi, fatti e misfatti.

Non basta l’intelligenza per arrivare a tanto; occorre aver maturato una comprensione profonda di quella che Michel Foucault chiamava la “microfisica del potere” ed occorre una lettura disincantata degli eventi, ponendosi al di sopra delle diatribe quotidiane buone solo ad alimentare gli sterili dibattiti dei salotti del mainstream.

Condivido peraltro con Francesco la parte finale della “profezia”, relativa al Recovery Fund. Infatti, da due anni denuncio l’uso improprio delle Aste dei BTP da parte del Ministero dell’Economia, perpetrata allo scopo di dissimulare la forte domanda di titoli di Stato e creare una dipendenza fittizia dai fondi del PNRR (l’anno scorso su questo tema lanciai una petizione tramite Byoblu che ha raccolto decine di migliaia di firme – ci tornerò presto).

Ammesso che queste prossime elezioni politiche possano avere qualche utilità ciò va ricondotto unicamente alla possibilità di eleggere rappresentanti della popolazione con idee chiare e con intenti genuini, persone che da anni conducono battaglie sui temi di interesse generale per il Paese.

Per questa ragione potete, ed io dico dovreste, votare Francesco Amodeo che è candidato capolista nelle liste di ITALEXIT nelle circoscrizioni di Campania 1 e Veneto 2. La sua presenza in Parlamento consentirebbe anche alle mie idee ed alle mie soluzioni di politica economica di trovare una forte risonanza a livello istituzionale.

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