Draghi tratta con pd e sindacati

A Palazzo Chigi riunione cruciale per il decreto “Semplificazioni” da porre tosto in un decreto del primo ministro. Il ministro Giancarlo Giorgetti si è collegato in videocall da Bruxelles.

I ministri Andrea Orlando del Pd e Roberto Speranza di Leu avrebbero chiesto indurante la cabina di regia un confronto con le parti sociali sulle norme che riguardano i subappalti. E si starebbe andando verso lostralcio del criterio del “massimo ribasso” negli appalti. Nel corso della riunione sarebbe stato stato deciso di accantonare il criterio del “massimo ribasso” che aveva sollevato l’opposizione di sindacati, M5S e centrosinistra. La norma prevedeva di favorire l’offerta economicamente più vantaggiosa nei bandi di gara per gli appalti.

Il premier Mario Draghi avrebbe convocato i sindacati oggi alle 16 a Palazzo Chigi per discutere del decreto, atteso domani in Consiglio dei ministri, insieme al Pnrr. Al centro della discussione dovrebbe esserci in particolare il nodo delle norme sui subappalti.

“Stiamo costruendo il provvedimento, è un passaggio chiave”. La situazione “si sta ricomponendo grazie al metodo dell’efficacia e dell’efficienza del presidente Draghi”, spiega la ministra per le Pari Opportunità e la Famiglia Elena Bonetti. Se il decreto va domani in Cdm? “Penso di si”, aggiunge.

Durante la riunione, si è convenuto che il governo, nel costruire i tre pilastri essenziali per l’attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza, seguirà un approccio unitario complessivo che riguarderà contestualmente la progettazione della governance del Pnrr, le semplificazioni normative e un piano di reclutamento nella P. A. Questi tre elementi sono il presupposto necessario per poter associare alla complessità del Pnrr ‘un quadro normativo appropriato, un modello di gestione efficace e un’adeguata disponibilità di competenze’.

“Entro oggi avremo la bozza del decreto Semplificazioni“, assicura il ministro della Transizione ecologica, Roberto Cingolani.

L’incontro Draghi-Letta – Il premier ha incontrato anche il leader del Pd Enrico Letta che aveva riunito la segreteria del partito al Nazareno con all’ordine del giorno la riforma fiscale e le proposte dem e le elezioni amministrative di ottobre. “Lungo e proficuo colloquio a Chigi con Draghi. Sintonia piena e determinazione ad accelerare le riforme su giustizia, fisco, lavoro e semplificazioni che sono alla base del patto con l’Ue, riforme per le quali porteremo le nostre idee e troveremo le migliori sintesi. Avanti”, twitta Letta subito dopo l’incontro. “Con Draghi abbiamo parlato delle grandi riforme, quella della giustizia, che è importantissima, la riforma del fisco, dentro cui noi proporremmo varie idee, fra cui quella sulla successione per i patrimoni più ricchi, poi le semplificazioni, il mercato del lavoro. Con Draghi abbiamo condiviso un metodo, noi portiamo le nostre proposte, lavoriamo nella stessa direzione”, spiega poi il segretario del Pd. Si tratta a tal punto da capire se i costi maggiorati relativi a lavori pubblici con superiori norme di sicurezza e celerita’, ricadranno sulla collettivita’ sottoforma di aumenti fiscali e carovita, a causa del fatto che la popolazione e’ orbata di emissione monetaria illitata da parte della Banca d’Italia per cui i soldi statali afferiscono aprioristicamente gravati di debiti verso bce.https://www.facebook.com/marketplace/item/1065032380635180/