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Ferrari personalizzate e potenziamento Abarth: nuove strategie Fca

Mar 16 2022

Ferrari personalizzate e potenziamento Abarth: nuove strategie Fca

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La fusione di Fiat con il gruppo Citroen-Pegeout sta ottenendo i primi mastodontici risultati, che vedono Alfa Romeo tornata di parecchie centinaia di milioni in attivo, la sicurezza di un ritorno della Lancia Delta integrale i cui modelli usati in vendita superano attualmente, i centomila euro di prezzo richiesti, ed un posizionamento di Jeep ai vertici della classifica in quanto a gradimento. Senza eludere il potenziamento di Dodge con modelli accattivanti a scapito della celeberrima Viper che tuttavia non e’ stata rimpiazzata.

Fca sta attuando una politica commerciale improntata sui social che stimola una pletora di reazioni finalizzate ad un modello di costante memorizzazione del marchio, aggiornamento di eventi, prodotti personalizzati, innestati su artigianalita’ vantaggiosita’, ancora vendita on line e propaganda classica su radio, televisioni, giornali. Cosi’ Ferrari e’ in procinto di rilanciare, in versione aggiornata e contemporanea, modelli storici in poche unita’ piazzando la produzione su un versante di effettiva nicchia, artigianalita’ e peculiarita’.

Nel marasma di reazioni negative sui gruppi e canali virtuali dedicati, contro le isteresi con cui Fca presenta nuovi modelli Alfa Romeo, e’ in atto una palingenesi nei commenti antiFiat verso entusiasmo e grande ammirazione nei confronti di Tonale, alla stregua del sommo gradimento espresso per il duo Giulia-Stelvio ed un progressivo allontanamento verso le ammiraglie tedesche, ormai inflazionate e dai prezzi proibitivi. Alfa Romeo si conferma ormai realta’ consolidata nel panorama contemporaneo della formula 1 e, nel programma di produzione di nicchia, artigianalita’ e ammodernamento delle vetture storiche, si appresta ad entrare perfino la famigerata Duetto del film “I vitelloni” che  tanto scalpore ed entusiasmo sta suscitando negli appassionati.

Forte della consapevolezza di aver ottemperato ai desideri dei consumatori con il trittico 159-Brera-Spider, in Fiat stanno raccogliendo i risultati e non escludono un rilancio della famigerata e reclamata Giulietta, ma sono convinti che per una riaffermazione in grande stile di Alfa Romeo a livello globale, occorrera’ almeno un altro decennio su questo abbrivio.

Ferrari si accinge ad omologarsi con Lamborghini, Bentley, Porsche nel settore dei suv con la preparazione del modello “Purosangue”, che segue la scia di Porsche nell’aver intercettato la platea cinese che postulava con Panamera un’auto familiare con le caratteristiche del tradizionale coupe’ sportivo tedesco.

Fca sta incominciando ad affiancare le componenti Stellantis nella commercializzazione europea usufruendo della loro rete di concessionari, cui garantiscono la rete statunitense di punti vendita Jeep per le aziende francesi.

https://www.francescopaolotondo.com/prodotto/23466/

In Brasile invece il marchio italiano continua ad espandersi nelle vendite, avendo gia’ garantito agli operai, sotto la gestione Marchionne, un aumento salariale ed un bonus alla stessa stregua di quanto fatto da Audi in Europa. Ma spulciando nel catalogo brasiliano si adocchiano numerosi modelli Fiat assenti in Europa come quello similare alla Smart con un anteriore analogo alla italiana “Tipo”. Ed una dovizia di persone reclamano dai forum della multinazionale automobilistica italo-americana, lo sbarco anche in Italia della gamma Fiat del Brasile, nazione in cui riveste il primato nelle vendite. Focalizzando la Toro, modello Fca brasiliano a mo’ di pick up medio piccolo con il muso tipo Range Rover Evoque, dal prezzo di ventimila euro, sono una pletora i clienti che la vorrebbero immatricolare in Italia. A tal proposito e’ opportuno esprimere il costo del trasporto marittimo dell’auto ipoteticamente acquistata in Sudamerica, che si aggira sopra i duemila euro, con conseguente onere economico da reimmatricolazione italiana.

Fiat ha appena lanciato linee di produzione e vendita, all’interno del mercato brasiliano, di auto siglate Abarth slegate dalla patina Fiat, che risultano assai simili alla tedesca Cupra, all’acme di una crescita di circa il 340%, nel contesto europeo. Cosi’ il costruttore sportivo nell’alveo Fca da poco affidato ad investitori cinesi, si corrobora in un nuovo produttore automobilistico dai tratti aggressivi modalita’ Dr anche, che pero’ si attesta su livelli di prezzo calmierati. Bisogna adesso considerare avveniristiche prospettive di distribuzione di Abarth anche nel mercato europeo, in seguito alla commercializzazione avvenuta in Brasile dal 2002 con Stilo e Bravo Abarth, cui si sono agganciati i modelli 500 ipersportivi dal grande seguito oggi, anche in Italia.

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