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Giornalista furioso su Ferragnez e divi social: distrazioni antinformative

Ago 12 2022

Giornalista furioso su Ferragnez e divi social: distrazioni antinformative

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Livio Varriale e’ un giornalista napoletano veramente indipendente, fautore della prima televisione digitale ed analogica della Campania improntata principalmente su cultura ed approfondimento giornalistico, con ottimo riscontro e piazzamento numerico. Esperto di dark web, tecnologie digitali e politica, collabora saltuariamenre con il Riformista Oggi Varriale e’ ripartito con una rivista web specializzata in questioni informatiche, Matrice digitale che edita e dirige, e collabora con Adfnews.it in qualita’ di opinionista nel talk show su Meridione, Italia ed Europa A tutto Tondo,edito sullo spazio Youtube del quotidiano nazionale Adfnews.it, ed accessibile direttamente dal portale diretto da Francesco Paolo Tondo: quest’ultimo e’ anche autore e conduttore di A tutto Tondo.

Sulla tara principale dell’informazione odierna, Livio Varriale si e’ scagliato con l’ennesimo editoriale al fulmicotone contro i divi dei social quali Ferragni e Fedez, che gia’ in un vicino passato gli sono costati dapprima la chiusura del proprio canale Youtube, in seguito della pagina Facebook ed infine restrizioni intermittenti a quest’ultimo che ne vanificano i guadagni automatici derivanti dal raggiungimento di una platea minima di diecimila iscritti, con conseguenti e numerose interazioni ai propri post.

Varriale torna ad esecrare la fatuita’ di Ferragni e Fedez nei propri lavori social, senza tangere l’altro astro italiano che spopola su Instagram, Gianluca Vacchi. E lo fa enfatizzando i contenuti melensi che indossano un ruolo politico nel celare gli eventi tragici che attanagliano l’Italia a priori, intento a tralasciare l’Europa e trascurare il mondo: cosi’, pubblicando storie semibeote e vanesie, secondo il giornalista indipendente partenopeo Varriale, Fedez, Ferragni e seguaci, si macchierebbero della colpa di sviare l’opinione pubblica dalla focalizzazione della pletora di eventi esiziali che imperversano nel mondo: dalla crisi economica incipiente che depaupera il Bel Paese con il commissariamento effettivo ma diafano del principale banchiere italiano Draghi, occultato dietro ogni prossimo politico; alla dipartita inusitata, improvvisa, di giovani e meno giovani inoculati che non presentavano problematiche di salute; ancora Varriale attribuisce a Ferragni e similari il silenzio assenso verso le operazioni belliche in Ucraina che stanno destabilizzando l’Europa con una crescita esponenziale dei prezzi, dell’inflazione, ed una crisi mastodontica del settore industriale, professionale, politico, degli impiegati e dei pensionati.

Cosi’ viene inquadrato uno zelo di distrazione di massa, che si scaglia anche contro la presa in esame della santabarbara del pacifico che si appresta a travolgere il globo riguardo le tensioni su Taiwan tra America e Cina. A Ferragni e Fedez viene imputata la correita’ nello svilire la produzione di informazione di professioni che non si inclinano a favore degli Usa ne’ del monoblocco Russia-Cina, bensi’ ambiscono ad una rinascita economica, politica e culturale dell’Italia. E Livio Varriale infierisce ancora sui coniugj cantante-influenzer attribuendogli pericoli allorche’ la popolazione si destera’ dal deserto informativo e dovra’ rintuzzare la poverta’ ed il precariato galoppanti.

Sull’altro personaggio dai forti proseliti Vacchi, si installa una critica inferiore per mezzo della profondita’ ed intelligenza maggiore dei propri contenuti, anche se ai microfoni di Adfnews.it, una lontana conoscente del magnate nostrano assicurava la mancanza di amici veri riguardo l’aitante e rutilante cinquantenne neopadre. In tutto cio’ i social su cui si esprimono tali suddetti personaggi, vedono lo scorazzare di una dovizia di testate giornalistiche e redattori indipendenti, intenti a promuovere un divergente tipo di narrazione, in un agone giornalistico che gradualmente si appresta a fagocitare i media tradizionali: questi ultimi attraversano un calo permanente, sopratutto sul fronte dei giovani e giovanissimi.

Anche Alessandro Meluzzi biasima i vip da social additando i propri finanziatori che hanno interessi economici, finanziari e politici dietro le cornici belliche e legislative che stanno manovrando il globo. E addita Ferragni e Fedez come schiavetti ben remunerati per non parlare della realta’, annichilire culturalmente e giornalisticamente, la platea specialmente dei giovani, alienata in un mondo fittizio e nichilista, che li disarticola in una spirale di ignoranza,disinteresse, rassegnazione, secolarizzazione ed inedia.

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