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Chi sono

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Francesco Paolo Tondo, un sito, il sogno di diventare eccellenza, tanto lavoro, ecco chi sono

chi siamoSi, “chi sono”, questo è quello che voglio dirti. Mi dirai che molti siti ad oggi dicono “chi siamo” e magari, con parole pompose, cercano di dare risalto a quelli che sono i punti di forza e di debolezza delle proprie aziende e dei propri progetti, io no, io sono una semplice persona con progetti grandi, enormi, e non tanto per me, ma per la mia città e nazione. Sono stanco di essere ricordato come il Napoli di Sarri, o quello di De Laurentis, come la Napoli dove nulla funziona, ora voglio essere ricordato come la Napoli che ci ha provato, quella che crea lavoro e che prova a vincere in un sud pieno di difficoltà, che giovi alla propria nazione assediata dal giogo europeo ed americano.

Chi sono

Il mio nome è Francesco Paolo Tondo e, se pur supportato da un team di giovanissimi che mi aiutano a redigere ed amministrare il sito, sono il vero volto di questa testata, il mio team lavora sodo e io ogni volta che chiudo la porta a fine giornata o esce un articolo, oltre ai nostri accordi, ho sempre un grazie ed un aiuto economico da dedicargli, ma io non mi nascondo dietro di loro… io ci metto la faccia

 

L’idea del giornale

L’idea non è innovativa, ma tende a migliorare la consultazione degli appuntamenti nel settore del turismo, del tempo libero e dell’approfondimento giornalistico.
Il mio progetto mira a creare un tipo di giornale che in realtà non lo è strettamente, ovvero un connubio di notizie di seconda uscita approfondite e rielaborate con il taglio editoriale molto personale di Francesco Paolo Tondo, in cui si sposano scritti o video o entrambi con le aziende che vogliono promuoversi, sopratutto dal punto di vista pubblicitario ed artistico. Un giornale con poche ma occultate notizie locali e extralocali, focalizzato sulle voci m meno conosciute di imprese e professionisti in cerca di canali editoriali puri, accessibili e dalla indiscussa qualità. Una scommessa questa, che vuole valorizzare l’arte e le società locale senza obbedire ai diktat economici degli inserzionisti, ma solo alla qualità della proposta pubblicitaria, oltre che alla necessita’ di divulgazione giornalistica, culturale e artistica di qualità.

Ecco alcune delle cose con cui sono cresciuto