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Legge 50 dl 773: l’Italia autorizza la censura

Mag 26 2022

Legge 50 dl 773: l’Italia autorizza la censura

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Da piu’ parti si disquisisce in merito all’esigenza di porre Internet sotto controllo a causa delle ondate di disinformazione e mistificazione che ne derivano. Recentemente ad un convegno statunitense Barack Obama ha alluso alla necessita’ di filtrare il web dalle Fake News in quanto appare vincente, nell’agone tra giornalismo tradizionale e quello svincolato da editori di ogni sorta, la fazione tesa ad influenzare l’opinione pubblica verso certi indirizzi politici e scientifici antitetici la narrazione tradizionale. Da qui e’ emerso, qualche tempo fa, il pianto del presidente americano antecedente Trump, nel mentovare gli eventi tra Iraq, Iran, Siria ed Afghanistan, che hanno visto morire civili e sopratutto bambini innocenti, crivellati da proiettili e bombe azionate dai droni.

https://www.adfnews.it/biden-tutte-le-email-on-line/

L’Unione europea si ripromette di finanziare in modo maggiormente cospicuo, il giornalismo on line che non sia teso a distorcere quella che viene definita la “verita’ apodittica”, inconfutabile di cui si ammantano i principali media del globo. Binariamente si registrano immani sovvenzioni alle principali testate anglosassoni, da parte delle fondazioni inerenti Bill Gates e Soros. Sul web e’ gia’ presente un’opera immane di pubblicazioni, collegamenti, immagini e notizie piu’ aderenti alla linea politica in auge, che affossano letteralmente, altre fonti e notizie atipiche o disallineate, per cui e’ necessario ricercare con piu’ zelo e tempo, notizie e visioni alternative dal punto di vista economico, politico, sociale, religioso, professionale. Il che e’ enfatizzato dall’opera di algoritmi che sono manovrati dalle pubblicita’ ormai impossibili da eludere, in fase di navigazione su Internet. Al di la’ dei cookies che apparentemente sembrano essere stati regolarizzati dalla Commissione Europea, Internet risulta oberato da messaggi conformisti e pubblicita’ e si sta discutendo sulla modalita’ con cui controllarlo e censurarlo all’occasione.

L’anonimato on line di fatto risulta impossibile ed affidarsi a piattaforme di pubblicazione e server forestieri, oltre a comportare un costo di diverse centinaia di euro annui, non elude la tracciabilita’. Inoltre gli algoritmi social non indicizzano notizie e dati ricercati bensi’ solo quelli definiti ortodossi da agenzie di controllo statali, e sopratutto non indicizzano contenuti lodati e ricercati su altri social, o motori di ricerca oppure server e provider distaccati dal proprio universo di utenti e sponsor. Quest’ultimo dato e’ stato slatentizzato e denunciato da Rumble, a cui e’ stato affibbiato l’epiteto di social complottista che la piattaforma canadese aborrisce in tutti i modi, operando alla stregua di Telegram ma rimarcando il proprio boicottaggio, dal punto di vista dell’indicizzazione, da Google, Youtube, Facebook, Explorer, Safari.

In Italia e’ stato depositato, su impulso europeo, il disegno di legge 773 la cui legge 50 si ripromette, al momento dell’attuazione, la licenza di multe fino a 250000€ per gli editori di notizie false o disallineate, la confisca dell’apparato di comunicazione, e magari l’incarcerazione per tale fattispecie di produttori di contenuti, i quali figurano in crescita costante dal punto di vista numerico, dentro e fuori la rete. Infatti anche i teatri, ormai affittati per ospitare veri e propri spettacoli di informazione per i giornalisti dissenzienti, vedono il tutto esaurito, viceversa i media tradizionali riscontrano una perniciosa battuta di arresto, dal punto di vista del pubblico. Esente da questa tendenza, unico giornale in Italia, si impone “La Verita'” di Belpietro. Sul versante televisivo invece, si corrobora negli ascolti Canale Italia guidato da un consorzio industriale veneto, mente nel settore radiofonico l’incremento di utenti viene registrato da Radio Radio. Stabile nel gradimento del pubblico invece, appare La sette, appartenente all’ambito delle televisioni tradizionale che da anni si cristallizza in un tipo di giornalismo di inchiesta ed analisi approfondita.

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