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Panda 4×4: modelli usati e marchi in rivalutazione economica

Giu 01 2022

Panda 4×4: modelli usati e marchi in rivalutazione economica

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Panda 4×4 è considerata il modello dalle imprese impossibili, quello che tutti vorrebbero avere. La storia di questa automobile inizia ufficialmente nel 1983 quando l’azienda austriaca Steyr-Puch, sviluppa il sistema a quattro ruote motrici.

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La prima versione della Panda 4×4 fu lanciata a giugno del 1983. Ai tempi montava un motore 965 cm³ da 48 CV, ripreso dal motore presente nella Autobianchi A112. Il modello 4×4 era il primo di una piccola vettura a motore trasversale che presentava un sistema 4WD. La trazione integrale della Panda 4×4 prima serie andava selezionata manualmente e aveva una prima ridotta. La marcia in condizioni normali avveniva con la seconda fino alla quinta come tutte le auto Panda più comuni.

La Steyr-Puch produceva il sistema di trazione integrale per intero quindi compresa frizione, scatola del cambio, albero motore a tre parti, assale posteriore con differenziale incluso e freni. Il tutto veniva assemblato sulla scocca presso lo stabilimento siciliano di Termini Imerese. L’auto pesava 740 kg e aveva una velocità massima di 135 km/h.

Panda 4×4 modello disponibile soltanto in 5000 esemplari inauguro’ una scia vincente che oggi contraddistingue numerosi modelli del gruppo Fca confluito in Stellantis. Nel settembre 1985 arrivò una versione speciale, La Nuova Panda 4×4, disponibile in soltanto 5.000 esemplari, con la stessa meccanica di prima quindi con motore anteriore trasversale a 4 cilindri in linea di 965 cm³ denominato A112B1.054, aste e bilancieri, erogante 48 CV DIN a 5.600 giri/min. L’unica cosa che cambiava era l’estetica. Pochi anni dopo la Fiat lanciò nel commercio in edizione limitata la Panda 4×4 Sisley con i sedili in finta pelle beige e alcantara, pannelli beige, il quadro degli strumenti dedicato, la moquette beige, inclinometro e cielo in vellutino.

Oggi Panda guida Fiat nell’egemonia commerciale in Italia, con fette di mercato crescenti in Europa, infine il valore e le richieste per le Panda originarie integrali, figurano in ascesa sesquipedale. La Fiat ha sostituito il modello originario della Panda solo nel 2004, aggiudicandosi il premio europeo “Auto dell’anno” e reinnestandosi ai vertici del gradimento italiano. La Panda e’ presente attualmente nel pingue mercato brasiliano con ottimi riscontri e l’apposizione “Uno”, e nel ritorno in fabbrica del 2004 l’equipaggiamento interno della celeberrima auto multiservizio, esibiva navigatore e tv fino al cambio automatico assente nelle precedenti edizioni, ed il climatizzatore automatico. Poi la versione corroborata modalita’ Audi All Road ha consacrato Panda al segmento delle auto piccole Fiat il cui prezzo non era piu’ estremamente appetibile ne’ la peculiarita’ era piu’ spartana come un tempo; tuttavia nelle gare di scalabilita’ sui ghiacciai, Panda ha sconfitto le ben piu’ esose e prestigiose nemesi tedesche che dominano il mercato del lusso. Ed oggi si verifica un aumento di prezzo per Panda antiche e nuove ma fuori produzione, nella variante integrale, davvero imprevisto. Tra l’altro si rivedono nelle strade antiquate Fiat Uno e modelli vetusti di Alfa Romeo e Lancia, a coronare il risultato pregevole che sta svolgendo l’amministrazione Fiat, in un ritorno in auge nei gusti e nella moda, delle principali case automobilistiche italiane fino a qualche lustro fa in declino.

Alfa Romeo con il suv Tonale ha eliso progressivamente le critiche e le diffamazioni, in procinto di essere capillarmente distribuita nelle concessionarie: precisamente la prossima settimana. Cosi’ la campagna mediatica e dei social attuata da Fca con Stellantis, sta ottenendo fidelizzazioni maggiori e nuovi proseliti per l’intera fascia di modelli, corroborando ad ogni modo la Jeep e la Dodge che seguono questo abbrivio anche in Italia. In questo contesto ringraziano i privati ed i concessionari dell’usato, i quali rispettivamente godono di una maggiore domanda e di una valorizzazione economica delle proprie vetture.

Ikea in consorzio con Renault si appresta a lanciare una piccola auto elettrica da assemblare autonomamente, ma la Fiat giova di un modello antecedente non producibile in autonomia ma personalizzabile in ogni componente. La domanda europea per 500 elettrica, infine, supera le omologhe di fattura francese del medesimo gruppo. Ad ogni modo nelle realta’ urbane si assiste ad una diffusione di auto datate specialmente delle principali industrie, con rincari nei prezzi finali che fino a due anni addietro stazionavano in discesa irrefrenabile.

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