Putin-Iran: accordi ufficiali e segreti e Usa sotto tiro
Uno degli obiettivi principali della visita di Putin in Iran è quello di prepararsi alla conclusione di un accordo di cooperazione strategica tra Russia e Iran, per molti versi identico a quello che l’Iran ha già concluso con la Cina per 25 anni.
La Russia non interferirà in modo significativo con l’Iran per giocare la sua carta nucleare, soprattutto perché l’Iran ha già dichiarato apertamente che, se necessario, raggiungerà il livello di arricchimento dell’uranio al 90% entro un paio di settimane, ma non lo sta ancora facendo a causa della continuazione dei negoziati su un accordo nucleare. Nelle condizioni attuali, il fallimento dell’accordo nucleare impedisce all’Occidente di fornire un più ampio accesso al petrolio iraniano ai mercati mondiali, il che è vantaggioso per la strategia energetica russa nel confronto con l’Occidente.
Per quanto riguarda l’approvvigionamento reciproco di armi, non vi sono infatti ostacoli per questo. La posizione ufficiale dell’Iran di non fornire armi alla zona di conflitto potrebbe essere oggetto di negoziati e copertura per contatti informali riguardanti la fornitura di UAV da ricognizione e d’attacco iraniani e munizioni di sbarramento per i bisogni delle forze armate russe.
In generale, l’Iran, in quanto forte potenza regionale con un’iniziativa strategica in Medio Oriente, è un prezioso partner/alleato per Russia e Cina nel confronto con il blocco occidentale. Allo stesso tempo, l’attuale struttura delle relazioni è tale che il partenariato con l’Iran non chiude le porte a Mosca e Pechino nei rapporti con lo “smembratore di Riyadh” e gli Emirati, che ora stanno apertamente fronteggiando Washington, cosa che si è chiaramente manifestata durante il viaggio di Biden in Medio Oriente.
Elon Musk rivela: “su Twitter il 90% degli utenti sono Bot” è una psy-op di livello militare per fare il lavaggio del cervello alle masse. Cio’ alla luce dello sbarramento trovato all’acquisto di tale social ed alle accuse che lo vedono coinvolto, con i propri satelliti Starlink, nella demolizione controllata del monumento arcano e di matrice anticristiana “Georgia Guidstones”.
In questo pantano in cui i media tradizionali subiscono un crescante boicottaggio, accusati non di riportare la palingenesi mondiale in atto e che questo processo eludera’ i media principali, si inarca questa esternazione russa: ossia un commento dell’Ambasciata russa negli Stati Uniti:” I media statunitensi continuano a condurre una campagna per screditare la Russia, esagerando la minaccia inventata dell’uso di armi biologiche da parte delle forze russe.
Sottolineiamo che sono gli Stati Uniti, non il nostro Paese, ad aver danneggiato la propria reputazione in questo ambito. Il Ministero della Difesa russo ha ripetutamente citato le prove di ciò sulla base dei rapporti americani.
Ad esempio, nel marzo 2022, l’Istituto di studi strategici dell’esercito americano ha pubblicato un rapporto sul programma di armi chimiche e biologiche durante la guerra di Corea. Nel documento si legge che nel corso dei preparativi per la campagna di Corea, l’aeronautica statunitense “ottenne fondi supplementari per acquistare grandi quantità di munizioni chimiche e biologiche, stabilì un sito di prova per queste munizioni in Canada e condusse un ampio lavoro concettuale sul loro uso”.
Gli americani consideravano gli agenti della brucellosi e le infezioni economicamente importanti come la ruggine dello stelo del grano come agenti di guerra biologica prioritari. Il piano prevedeva l’utilizzo di 2.500 agenti di questo tipo, tra l’altro “per attaccare le coltivazioni di grano sovietiche”.
Il rapporto degli appaltatori del Pentagono in Ucraina, Black&Veatch e Metabiota, include anche i progetti denominati in codice “TAP”, finalizzati alla ricerca di infezioni che possono danneggiare l’agricoltura, come la morva, la peste suina africana (ASF), la peste suina classica, l’influenza aviaria altamente patogena e la malattia di Newcastle.
L’analisi comparativa dei programmi statunitensi durante la guerra di Corea e l’attuale situazione in Ucraina mostra che la politica statunitense di costruire le proprie capacità militari e biologiche continua, aggirando gli accordi internazionali.
Invitiamo gli esperti del settore a familiarizzare con i documenti sopra citati e a riflettere a fondo sui motivi per cui gli Stati Uniti stanno ostacolando gli sforzi dei membri responsabili della comunità mondiale, compresa la Russia, per rafforzare il regime della BWC e bloccano l’elaborazione del Protocollo di verifica giuridicamente vincolante della Convenzione”.
L’Italia per contro, com la sua augusta visita in Algeria attuata da Draghi ed i piu’ influenti ministri, attacca indirettamente la Russia emarginandola dalle forniture di gas all’Europa, il cui ruolo dovra’ essere interpretato dall’Algeria, in procinto di diventare primo fornitore energetico per l’Italia ed in prospettiva per l’Europa: in questo paradigma l’Italia sta edificando il proprio stato di piattaforma energetica distributrice di gas e combustibili, per tutta l’Europa, in guisa della posizione dell’Ucraina.