Grandi pittori moderni

Le correnti di pensiero, come ogni movimento, di massa, sminuiscono ed offuscano la pluralità di soggetti, eventi, fenomeni che meritano menzione. Nel caso dell’arte italiana, poco si parla in merito ad una moderna pittrice, deceduta nel 1994, che si è vista apprezzata in ogni parte del mondo, e tutt’ora viene esposta a Tallin come Hollywood, pur essendo nata e cresciuta professionalmente, nella città di Genova. Adelina Zandrino ha espresso un precoce talento artistico e si è cimentata nella composizione di illustrazioni e insiemi di oggetti oltre che su quadri, dopo aver esposto in ogni maggiore manifestazione artistica italiana. Una grande perizia cromatica ne contraddistingue la figura religiosa imponente, dove per mezzo della quale si è espressa in molte raffigurazioni inneggianti il legame materno di Gesù e della Madonna, attraverso la riproduzioni di immagini in cui la bellezza e l’esteticità riprendono i canoni attuali di bellezza longilinea; sia nella Madonna che nel bambino, ma senza mai dissacrare la forte religiosita’ del legame che li unisce come in un quadro distopico. Gli angeli rappresentati, hanno con sè fulgide trombe di celebrazione gaudiosa, con un sottofondo di luce vivida e rasserenante, alla stregua dei migliori artisti.

Mi colpisce di Zandrino, la sua modernità anticipatrice alla stessa stregua della sua abilità nel plasmare la figura di nudo classica, sui parametri oggi adottati quali bellezza, senza indulgere nell’anoressia e nella depilazione pubica; e senza nemmeno sforare nella malizia o nella pornografia: mediante un tanto in voga “vedo non vedo”, la donna rappresentata mantiene lo sguardo fisso sul visitatore senza vergogna, ma pregna di sensualità pur mostrando appena un seno, i capelli rossi e la pelle nivea, antistante un tavolino in legno ben coniugato con i fiori sgargianti che vi si appoggiano. Poi la collana spessa non di oro pacchiano che sembra discendere dai capelli in una treccia discreta ed elegante. Il che si aggancia nella giovanile e virginale sensualità di un nudo che pur in carne, sa allietare i gusti giovanili che poggiano sui dogmi inveterati dell’anoressia da sfilata.

Questo il dipinto che più mi ha colpito della magnifica e non tanto encomiata artista, la quale coniuga non solo la modernità estetica ma anche la cromia luminescente attuale, con i chiaroscuri intramontabili, di suoi antecedenti, e più illustri, creativi. Quadro su tela di Sabo art; dimensioni 80×60, 500€, disponibile alla sezione shop di questo sito e sul marketplace della pagina Francesco Tondo