
Le bugie sui debiti
Il Btp Italia, titolo pubblico teleologico al finanziamento dello stato, ha da sempre richieste di decine di volte superiori all’offerta e lo stato, anzi chi lo manovra dai profondi fondali, preferisce emettere altri tipi di tassi piu’ alti e piu’ lunghi, solo per investitori istituzionali, anziche’ famiglie, professionisti pensionati ed imprese i quali, a differenza degli investitori istituzionali cioe’ speculatori come banche commerciali e fondi di investimento, vendono di continuo titoli per guadagnare e spostare valori di mercato e indirizzare scelte politiche; viceversa i risparmiatori non vendono titoli bensi’ li mantengono fino a scadenza solo per autotutela, guadagno minimo come lecito sia e vendita in caso di emergenza.
Oggi a fronte di finanziamenti pubblici a debito di sessanta miliardi, europei a debito di pochi decine e oblio mediatico per faccende diverse da andamenti borsistici e spread agiti dagli stessi speculatori, il btp italia ha raccolto molto piu’ di cento miliardi, ma non si e’ provveduto a venderli fino ad esaurimento richiesta e sopratutto si e’ lasciato che le banche li acquistassero per rivenderle ai propri clienti per mezzo di una ennesima azione truffaldina che guadagna con l’intermediazione, sottrae soldi ai cittadini che pagheranno un interesse alle banche per qualcosa pensato per essi.
I media non solo hanno taciuto sull’offerta del Btp Italia ma hanno continuato la campagna di terrorismo finanziario contro il proprio paese indirizzando l’attenzione generale sulle speculazioni della Borsa, la penuria di soldi per lo Stato, la necessita’ di sottoscrivere debiti con investitori istituzionali forestieri che, stocasticamente, hanno acqistato tutti i btp che rivendono con un interesse ai cittadini italiani, impedendo loro di comprarseli di persona, e lo Stato di emettere titolo settimanali anziche’ mensili, fino ad esaurimento domanda.
L’Italia ha una ricchezza privata seconda solo a quella degli Usa per cui si puo’ e si deve autofinanziare non con l’imposizione fiscale ma con l’emissione di titoli settimanale dedicata ai risparmiatori e con il diniego di intermediazione bancaria da parte degli investitori, ma sopratutto con l’obbligo per lo stato di evadere tutta la domanda di acquisto titoli per risparmiatori: l’Italia e’ autosolvente e deve liberarsi dei suoi ingranaggi deviati, in quota Pd, come il responsabile del debito pubblico che lo obbliga a non emettere titoli settimanali per risparmiatori e fino ad esaurimento domanda ma solo di regalare titoli agli speculatori, ad interessi crescenti e per periodi di tempo tanto lunghi da essere insostenibili per cui si scaricano con aumenti di tasse, cesura servizi pubblici, privatizzazioni.
L’Italia con l’euro ha perso il 10% di Pil, con la crisi del 2007 il 5% e con la Pandemia il 20% per cui l’Italia, a causa di pezzi deviati di stato profondo o deep state ha buttato alle ortiche il 35% di Pil da recuperare con 350 miliardi investiti subito con emissioni di btp per soli risparmiatori, a scadenza biannua, interesse al 2% netto e investimenti pubblici, pagamento debiti forestieri e ripresa di tutti gli asset pubblici regalati. Calcolando che c’e’ richiesta di 200 miliardi settimanali di titoli pubblici, in due mesi l’Italia, con il moltiplicatore sociale che vede guadagni di 4 euro per ogni euro investito, avrebbe un plusvalore di 1600€ miliardi di Pil. Rispetto alla Francia quarta potenza mondiale, con 800 miliardi di Pil in piu’ dell’Italia, l’effetto moltiplicatore sarebbe in due mesi, 1600 miliardi di Pil in piu’, e superamento in due mesi della Francia verso la quarta potenza, senza spread a causa dell’estinzione debito estero, e con i beni pubblici di nuovo in mani statali. Prima arresto per Alto Tradimento verso i gaglioffi che decidono il tasso, la scadenza, la cadenza di vendita dei btp, dei gaglioffi in tv e nei giornali che occultano tali dati, e di quelli in parlamento pagati dall’Ue e bce per non legiferare in favore dell’Italia. Il fine degli speculatori internazionali, e’ comprare i gioielli italiani a prezzi stracciati, per completare l’opera trentennale di deprivazione dell’Italia, da parte dei suoi cittadini che pagano le tasse.
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