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Scampia: sgomberi abusivi e cronaca aggiornata

Giu 11 2022

Scampia: sgomberi abusivi e cronaca aggiornata

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Scampia è l’esempio di un quartiere popolato dalla gente che Fabrizio ha amato e ha sempre cantato e se è riuscito a esprimersi in un certo modo lo deve alle persone che vivono qui, ha attinto tantissimo”. Così Dori Ghezzi, vedova di Fabrizio De André, parla del suo ritorno nel quartiere periferico di Napoli, davanti al grande murale dedicato al cantautore scomparso, che Jorit stava completando, dipingendo sul grande muro di uno dei pochi nuovi edifici costruiti dal Comune per sostituire le Vele, di cui una già abbattuta ma altre ancora in piedi.
Il cantautore torna dunque protagonista nel quartiere partenopeo: “Lui ha vissuto a Napoli per un periodo – spiega Dori Ghezzi – ha amato Napoli e la Campania ed è stato molto amato qui, per quello che ha detto e per come lo ha detto”. Jorit, lo street artist noto anche per aver ricevuto il recente apprezzamento di Putin per il murale di Dostoevskij, sottolinea l’importanza della valorizzazione delle periferie.
    “Rino Gaetano (protagonista di un suo murale appena inaugurato a Crotone – ndr) e Fabrizio De Andrè sono legati da un filo rosso di artisti impegnati, che non avevano paura di schierarsi e dire quello che pensavano. Nelle periferie italiane si parla di riscatto e di speranza e dipingere i loro volti nel quartiere Trecento Alloggi a Crotone e a Scampia a Napoli vuol dire farlo in luoghi perfetti”. Un gesto d’arte e un messaggio forte dall’artista napoletano: “Il murale – spiega – non cambia nulla: può accendere un faro, può arricchire le coscienze delle persone. Ma nella sostanza non cambia nulla, qui ci vuole un forte intervento delle istituzioni a livello locale ma soprattutto a livello nazionale”.
    Jorit è nato a Quarto, nella provincia interna di Napoli, ed ha enfatizzato con queste dichiarazioni l’inaugurazione del proprio graffite locale; ora vive nel quartiere periferico partenopeo di Barra. “Sono a contatto sin da bambino – dice – con i problemi delle periferie che vivono l’abbandono. In questi anni miglioramenti sostanziali non ne ho visti, vedo le stesse problematiche di prima che si risolvono con il lavoro, il diritto ad abitare e dare anche una speranza alle persone. Forse qualche passo avanti c’è stato come umanità, ma interventi strutturali nelle periferie no”. Conclude dopo il pieno di assenso ottenuto nella partecipazione ad un prestigioso talk show in cui alludeva al tema della guerra palestinese ed ucraina legate da un unico filo conduttore.

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Scampia e’ nata come replica partenopeo del famigerato quartiere Eur di Roma, e presenta ancora oggi una parte piu’ lussuosa ed una smaccatamente popolare, tuttavia e’ stato pensato come rione destinato alla classe media che tuttora la popola parzialmente. Il degrado di Scampia e’ stato attivato con l’occupazione abusiva delle Vele, antesignane delle contemporanee vele di Dubai, da parte degli sfollati del terremoto irpino degli anni settanta: essi ancora oggi non hanno ottenuto  in gran parte una restituzione delle loro magioni, alla stessa stregua degli abitanti di Messina, dell’Acquila e di Amatrice.

Contrastare la povertà energetica aiutando le famiglie in difficoltà a ridurre la spesa dei consumi in bolletta e informare i cittadini sulle grandi potenzialità del fotovoltaico da appartamento. È questo lo scopo della campagna di raccolta fondi #UnPannelloInPiù di Legambiente ed Enel X che e’ iniziata con il suo viaggio itinerante lungo la Penisola partendo dalla città di Napoli, e più precisamente dal quartiere Scampia. La scelta di iniziare dal capoluogo campano non è casuale, qui il riscatto passa anche per l’ambiente e l’utilizzo delle rinnovabili. Dalla prima comunità energetica e solidale del quartiere San Giovanni a Teduccio, periferia est di Napoli, segnalata anche dal New York Times a Scampia dove, grazie a #UnPannelloInPiù, saranno donati e installati i primi pannelli fotovoltaici da appartamento alle famiglie di Scampia, grazie alla stretta collaborazione con l’VIII Municipalità di Napoli e alla rete delle associazioni del territorio.

Gli appuntamenti di  si sono svolti con una conferenza stampa e la presenza di un infopoint dove i cittadini potranno incontrare gli esperti di Legambiente e conoscere i benefici del solare fotovoltaico, primo fra tutti il pannello da appartamento, una soluzione che consente un risparmio in bolletta fino al 25% generando anche benefici ambientali. Sono stati poi illustrati tutti gli strumenti a disposizione per ridurre i costi in bolletta, dai bonus sociali alle comunità energetiche.

La conferenza stampa si è svolta alle ore 15.30 presso il ristorante Chikù “Gastronomia, Cultura e Tempo libero” e ha visto la partecipazione di: Biagio di Bennardo e Giovanna Mauriello, di Chikù e Nicola Nardella, presidente VIII municipalità, Mariateresa Imparato, presidentessa Legambiente Campania, Andrea Scognamiglio, responsabile globale e-Home di Enel X, David Lebro, presidente A.CER.

Scampia pero’ ha anche visto rubato il furgone di CasArcobaleno, in prima linea per i ragazzi del quartiere.  La taccolta fondi per ricomprarlo e’ repentinamente partita. “Per alcuni una semplice scatola di latta con quattro ruote, per noi è il principio di molte attività”. L’associazione Occhi Aperti-CasArcobaleno, da sempre impegnata a offrire un’alternativa sana e creativa ai giovani di Scampia, denuncia il furto del furgoncino.

Su GoFundMe è stata però lanciata da alcuni amici dell’associazione, che si definiscono “lasalliani e non”, una raccolta fondi che dipanera’ tosto tale perdita.

Il Comune di Napoli ha, nella sua ultima giunta, confiscato a Scampia una sorta di fatiscente palazzina affidata da de Magistris ai centri sociali presso Scampia. Oggi tale struttura versa abbandonata ed in uno stato di crescente degrado, in cui sono ancora visibili i segni ed i murales della comunita’ precedente che ne aveva preso mirabilmente cura.

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