Adfnews.it: lettera del direttore

Il sottoscritto Francesco Paolo Tondo, giornalista e direttore della testata nazionale Adfnews.it, ringrazia di cuore l’associazione Angeli della Finanza per il sostegno, la tutela e la promozione di questo ambizioso progetto di stampa indipendente, estremamente pluralistica, votata all’approfondimento informativo con sprazzi di controinformazione.

Nell’alvo di un’attivita’ gratuita, consociativa, che era improntata sulla cultura linguistica per mezzo di una apposita sezione vocabolario a margine degli articoli redatti quest’anno, sono orgoglioso di aver fruito di totale liberta’ di espressione ed informazione, di aver distinto il giornale dotandolo, unico in Italia, di una sezione culturale che esplicitava i vocaboli dotti adoperati con la stesura degli editoriali, nei significati piu’ semplici e comuni; Adfnews.it quotidiano nazionale si e’ fregiato del massimo della reputazione social e di un gruppo di lettori affezionati che ha “brecciato” la soglia dei 1000 e che compone un apposito gruppo Facebook; il tutto sciorinando, tra i pochi giornali sempre scevri di promozioni web, social, o tradizionali, un contatore visite per ogni articolo che sforava mensilmente di molto, le trentamila letture, a differenza della maggioranza dei concorrenti che omettono tali dati pubblici; i quali ne ridimensionerebbero il prestigio e l’attrattiva commerciale.

Adfnews ha avuto molti detrattori e nemici celebri, a causa della sua completa autonomia editoriale, tuttavia si e’ presentato come unico sistema giornalistico italiano sganciato, dal punto di vista economico, dalla politica, dalle grandi corporazioni, e dai piccoli inserzionisti o dal pubblico pagante, con canali di web tv che hanno trasmesso interviste e talk show, nella fattispecie A tutto Tondo ideato, scritto e presentato dal direttore, primo ed unico a focalizzare il Meridione, l’Europa e l’Italia in modo disallineato. Tanti amici anche, Adfnews li ha raccolti in questi due anni e passa di lavoro quotidiano in guisa di volontariato per i lettori, che richiedeva almeno 5 ore giornaliere,per tutti i giorni dell’anno. Tempo dedicato parzialmente anche alla ricerca di sponsor e donatori, tra piccole entita’ economiche per questioni di liberta’ di stampa, che non hanno ottemperato ad una gratificazione economica per i giornalisti di Adfnews.it, ne’ ha consentito, il tempo dedito alla raccolta pubblicitaria, un agognato piano di assunzioni tanto necessarie per massimizzarne il valore, il lavoro e gli sbocchi del giornale. Eppure tutto cio’ non ci ha fatto esimere dal predisporre un’edizione settimanale e mensile cartacea e digitale a pagamento, di Adfnews; la quale ha visto i natali proprio lo scorso mese, finalizzata al compito di biglietto da visita per inserzionisti e sottoscrittori ed era ad ufo, ossia gratis.

La censura imperante, la cesura ai fondi per l’editoria verso organismi no-profit e non schierati come noi, gli attacchi di societa’ italiane e straniere prospere, non hanno scalfito lo zelo e la bramosia di Adfnews.it, che continuera’ ad esistere come fino ad oggi, ma senza la dicitura di testata giornalistica: cio’ per eludere cause ipotetiche e limitazioni. Ripromettendosi di riprendere la produzione di format di qualita’ ed infotainment come “A tutto Tondo, continuare a riportare notizie su cronaca, esteri, economia e politica in maniera approfondita, antitetica alla massa e permeata da cultura linguistica e non solo; il tutto arricchito dalla possibilita’ di fruire in guisa cartacea e digitale ma come tabloid e/o rotocalco classico, i migliori contenuti, purtroppo stavolta a pagamento. Di questo giornale che si e’ caratterizzato per non essere inclinato da nessuna parte, se non verso il bene della nazione italiana e delle sue imprese, diventa impossibile mantenere l’andatura, le peculiarita’ e la produzione senza compensi economici, sebbene abbiamo offerto a tutta l’Italia per due anni, informazioni, dati e disquisizioni, che oggi sono schermate da piani di pagamento adottati da tutti gli erogatori di giornalismo. Fiducioso in un’una ulteriore affermazione del programma Adfnews.it, dedico ringraziamento, ammirazione e fedelta’ all’amico e socio Domenico Panetta che si contraddistingue per perizia, probita’, onesta’ intellettuale ed empatia, ringraziando tutti i lettori, i soci, le autorita’, i collaboratori ed i benefattori, che hanno concretizzato ed ampliato questo giornale; ripromettendomi di edificare risultati ancora migliori di quelli raggiunti, ma senza piu’ accuse, pagamenti, obblighi ed oneri di sorta, bensi’ rispettando e rafforzando l’identita’ ed il potere del giornale che ho diretto e cofondato, in guisa di ambiziosa e subito crescente impresa editoriale.
In fede Francesco Paolo Tondo, direttore di Adfnews.it, quotidiano nazionale.




Ca’Morra come mai prima

E’ gia’ presente sugli scaffali fisici e digitali delle librerie il pregevole ‘Ca’Morra” redatto da un personaggio davvero addentrato nelle dinamiche che rendono difficile la vita, per cui dalla grande perizia e capacita’ analitica: Domenico Panetta . La prenotazione del manoscritto del presidente dell’Associazione Angeli della finanza ed editore di Adfnews.it e’ inevitabile se si tiene ad un’ermeneutica del futuro e del presente mediante racconti e testimonianze inedite sulla “mafia napoletana”. Ca’Morra infatti rende piu’ accattivante non solo la sigla del lavoro editoriale di Panetta, bensi’ calca la mano sulla Camorra tratteggiandone linguisticamente significato e meccanismi di un fenomeno partenopeo clamoroso: Ca’ in lingua napoletana significa qua e morra corrisponde ad un gioco di società antico ma che con “societa'” esplicita il lavoro e gli ingranaggi della delinquenza organizzata attuali ed antecedenti: La guerra tra la Nco e la Nuova Famiglia negli anni 80 e’ documentata in guisa accattivante dalla sapiente penna del Panetta.

Sono davvero tantissime le cose presenti in questa opera editoriale mai raccontate prima da nessuno, ma che il giornalista slatentizza.
Come si sono organizzati i clan per affrontare questa sanguinosa guerra?
Come gestivano il traffico internazionale di droga e come erano gli accordi?
Come mai era così facile uscire dal penitenziario?
E poi omicidi eccellenti, sequestri di persona e tanto altro ancora.

Parlando con il presidente di Angeli della finanza, erede di militari e aiutante di aziende e privati vittime di estorsioni di ogni sorta-oltre che di aggressioni debitorie-si evince l’istituzionalizzazione definitiva ed irreversibile della camorra.

Batterla si puo’ ma con certezza e solerzia di ogni tipo di pena, asserisce l’editore di adfnews.it. Inoltre le sentenze sulla recente trattativa Stato/mafia hanno fatto dedurre le debolezze del nostro sistema giuridico. Dunque lettura per conoscenza, conoscenza per orientamento, Ca’Morra per capire e risolvere i problemi.
Francesco Paolo Tondo

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TgT

TgT Adfnews del 1/3/21

Benvenuti su Adfnews.

1 Il vertice tra Grillo e Conte per il riassetto del Movimento 5 stelle, ha visto presenziare anche i nomi presenti e passati piu’ famigerati dell’ormai partito politico. Assente di Battista, Beppe Grillo si e’ visto con una sorta di maschera da palombaro contro il Covid, in antitesi alla sua antica retorica antesignana del complottismo e con un silenzio strambo relativo ai motivi che hanno impedito di ottemperare ai programmi sciorinati da sempre, come l’uscita dall’euro, la ridiscussione dei Trattati europei, la creazione di una banca pubblica enorme.

2 Il presidente della Onlus Angeli della Finanza, Domenico Panetta, racconta della dovizia di mail che quotidianamente giungono in associazione, relative a persone, imprese e esercizi commerciali, oberati dai debiti e che richiedono aiuto. Il fiscalista ed aziendalista Panetta preconizza desertificazione cittadina entro 4 mesi se lo stato non interviene a sostegno del popolo; e offre una soluzione pur denunciando la passivita’ del governo: elidere debiti per tutti e congelare l’ammontare dei costi ed oneri relativi al lavoro e alle produzioni.

3 La sorella di Stefano Cucchi, geometra tossicodipendente arrestato e ucciso dai carabinieri, dichiara la messa in vendita della casa del fratello, comprata dai genitori per aiutarlo nel suo processo di ripresa, a causa dei costi esorbitanti inerenti le annose spese legali e professionali.

Ad onta del risarcimento statale da 1,3 milioni relativi all’omicidio perpetrato dagli agenti, il denaro non e’ riuscito a salvare il totale tenore di vita della famiglia, che ha accantonato il lavoro per focalizzarsi tutta, nel redimere la vittima per mezzo di un lungo ed esoso processo penale.

4 Secondo variegati economisti come il professor Malvezzi, l’Italia da tre decenni spende meno di cio’ che incassa dalle tasse, in favore dei propri cittadini. Pur essendo il costo delle materie prime sempre basso come al tempo della lira, i contribuenti pagano tasse elevate per pagare spese e debiti ormai detenuti da fondi di investimento e banche commerciali forestiere. Salvare l’Italia e gli italiani significa riprendere il controllo della banca centrale, congelare gli interessi sui debiti fino al loro ammortamento. Infine investire senza limiti di spesa per ricreare ricchezza atta a pagare interessi sui debiti prima, e dopo i debiti pregressi senza piu’ indebitarsi per mezzo del controllo della propria banca centrale.

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Lettera di un editore

Caro Presidente Conte Lei forse non comprende le difficoltà che quotidianamente ha una partita iva, le misure da adottare sono ben altre, vanno al di là dei 600 euro. Abbiamo bollette arretrate, affitti da pagare e qualche azienda ha anche dipendenti da sfamare: dietro tutta questa forza lavoro ci sono esseri umani e famiglie. Comprendo benissimo che è difficile pensare a tutte queste cose quando non si ha quotidianamente il contatto con la realtà. Forse i vostri stipendi non vi permettono di immaginare i nostri problemi. Lo comprendo, non del tutto ma ci provo. Ogni mese cerchiamo di far navigare la barca: un mese va bene l’altro va male. Fa parte del gioco, d’altra parte abbiamo scelto noi questo lavoro, ossia quello che comunemente viene definito il lavoro della partita iva. Non voglio addentrarmi in suggerimenti o idee finanziarie, non mi compete anche se molte scelte adottate sono discutibili. Anzi sono scelte scellerate discutibili. Ma va bene cosi. State facendo di tutto per affossare l’economia e vi sta riuscendo anche bene; forse una delle poche cose che siete riusciti a fare fino ad ora, però nonostante tutto volevo ricordarLe che le partite iva sono nate per produrre, per arricchire la nostra nazione, per offrire posti di lavoro e non per licenziare! E voi state incrementando proprio questo meccanismo, quello del licenziamento e quello dell’indebitamento. Mi auguro che gli italiani in una probabile fase debitoria vengano trattati proprio come Alessia Palladino, si la sua compagna che guarda caso proprio quando lei diventa premier riesce a chiudere la posizione debitoria attiva nei confronti di Mps e guarda caso ci riesce anche con un grossissimo sconto. Ecco, quando si ripartirà nei prossimi mesi tenga conto anche di questo, perché Lei sa benissimo che quando ripartiremo i nostri fatturati saranno ridotti del 70% e non riusciremo a pagare tutte le tasse che ci chiederà. Quindi, fate un piccolo sforzo anche voi, rinunciate ai vostri stipendi folli e lavorate come tutti i lavoratori se veramente volete il bene della nazione. Angelo Panetta, editore Adf web tv(Angeli della finanza). Gli articoli in foto sono acquistabili nella sezione “shop” di questo sito, sul marketplace della pagina Facebook “Francesco Tondo” e nei punti fisici di Piemme agenzia via San Gennaro Napoli e Fulvio Mazzarella, nei pressi della stazione di Napoli.