Biossido di cloro contro Aids: attenti alle manipolazioni

La letteratura che enfatizza il biossido di cloro quale antidoto universale e bastione all’aids e’ esistente ma non copiosa quanto dovrebbe: presente, sottoforma di numerosi collegamenti, sulla piattaforma Odysee che ne caldeggia le proprieta’ assolute. Perfino la Nasa certifico’ tale gas naturale, ottenuto in maniera autonoma, come medicina/integratore del secolo. Tuttavia innumerevoli media e sedicenti debuncker hanno denigrato il biossido di cloro come esiziale candeggina sebbene le sue mirabili capacita’ curative da ogni morbo siano risapute ed utilizzatissime in Africa, Asia e Medioriente. Il biossido di cloro, dai documenti riportati, non e’ nocivo se assunto quotidianamente in misura non superiore venti milligrammi, ma ha la tara di non essere brevettabile. Medicine ed integratori a base di biossido di cloro sono esistenti, e le proprieta’ antiattaccamento per Aids e cancri figurano il principale vantaggio di tale gas. Il quale e’ un antibatterico naturale utilizzato per rendere potabile l’acqua e non procura nocumenti. Analogamente alle terapie del plasma che hanno caratterizzato gli sforzi di De Donno per il Covid, anche il biossido di cloro non e’ brevettabile e non e’ facile da trovare.

De Donno era in procinto di edificare una grande clinica per la cura al plasma contro il Covid e in tale situazione sembra esserci anche di Bella con il suo trattamento alternativo impostato sulla prevenzione e la cura dei tumori. Perfino Travaglio, in merito alla sperimentazione del metodo di Bella, ha dovuto ammetterne i vizi di forma forieri del suo esito negativo. Infatti come afferma Giuseppe, figlio e prosecutore di Luigi di Bella, fu all’epoca della sperimentazione della cura, data somatostatina ad un gruppo di pazienti con stato avanzato o terminale di cancro, in spregio agli accordi presi con il padre: la cura di Bella, che si continua a fare con risultati sovrapponibili la cura del plasma de Donno e ad onta degli 85 anni di Giuseppe di Bella, si fonda sull’intreccio di molecole naturali come la melatonina con altre sostanze, per destrutturare le cellule cancerose fino ad un riequilibrio organico. Ne’ di Bella ne’ de Donno boicottavano gli ospedali per le cure, rispettivamente del cancro e del Covid, ma solo in ultima istanza o in mero affiancamento alle loro cure.

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