Come uccidere i bulli

Con il suicidio in America, presso Cincinnati, di un bambino di otto anni che veniva dileggiato e picchiato dai bulli fino al deliquio, e’ traboccato il vaso che esorta alla solidarieta’ verso questa societa’ dissacrante e nichilista.

Il vuoto intimo che fomenta il bullismo e’ lo specchio della dovizia di degradati stimoli sociali e prodotti tecnologici che indirizzano i comportamenti sociali. Il malessere stratificato che idolatra il macismo anziche’ la conoscenza, la spiritualita’, la solidarieta’ e’ il portato di una lotta senza rimedio apparente verso la felicita’ e la serenita’: siccome i valori predicati dai media, dalla stessa scuola e dal mondo fallocratico inneggiano alla distruzione del nemico e del soggetto piu’ debole, e’ palese quanto vanno ridefiniti i messaggi dei media, dell’arte cinematografica e di quella informatica. Film cruenti, lotte e odio sociale in tutti i campi, esecrazione della debolezza e attrazione verso l’ignoranza e la forza fisica, rappresentano il sostrato del bullismo. Ne’ e’ concepibile un suicidio da parte di un minorenne-bambino di 8 anni- come avvenuto da poco in America- perche’ la societa’ enfatizza quel tipo di valori. Va ripensata la scala di valori e virtu’, a livello strutturato, al fine di scongiurare il bullismo a livello psichico. E la scuola deve incentivare anche con l’emarginazione e la violenza verso i bulli e o violenti, una psicologia e una spiritualita’ plasmate sulla solidarietà’ sociale e il sostegno verso la debolezza e la diversita’ fisica, mentale, culturale. A tal proposito dunque, censurare opere artistico-cinematografiche, videogiochi e libri di testo basati sull’eccessivo impiego di violenza e’ salvifico in attesa del ridimensionamento dell’utilizzo massiccio dei media e dei telefoni intelligenti.