Onu e agenda LgbtQ con soldi pubblici

Il grido d’allarme e’ stato lanciato dall’associazione mondiale di stampo tradizionalista:”Cityzen go” e riguarda le sanzioni dirette ed indirette, derivanti l’Onu ma anche le piattaforme social, i motori di ricerca ed i media tradizionali, verso gli avversori dell’educazione gender ed LgbtQ nelle scuole, nei cartoni animati Disney e nella programmazione di Netflix e contigui.

Si discutono presso l’Onu ed altre istituzioni globali, dei programmi decennali per l’internalizzazione delle diversita’ derivanti dall’onosessualita’, da parte dell’opinione pubblica a partire dai bambini. Cosi’, al lancio del primo cartone animato con protagonista un omosessuale, e’ stato abbastanza tosto affiancato un cartone animato con una ragazza bisessuale per protagonista. Fermo restando l’innegabile diritto e rispetto verso l’omosessualita’, la bisessualita’, ed ogni sorta di tendenza, l’equivocazione della faccenda tutta, risiede nell’imposizione occulta ai bambini di modelli comportamentali antitradizionali ed antifamigliari. Equiparare in modo totale la omosessualita’, la bisessualita’ e la transessualita’ alla eterosessualita’ ed alla famiglia tradizionale, appare una forzatura liberticida ed esecrata da Cityzen go, che esprime raggelo per le censure che subisce e le cause esose che deve fronteggiare, come paladino della famiglia tradizionale, del diritto all’innocenza dei bambini e della somma differenza tra etersessualita’ e transessualita’, ad onta delle campagne mediatiche e politiche che vi si decidono all’Onu, nella Ue e affini.

Mentre non rappresentano un sommo problema le politiche mediatiche imposte dall’Onu, dalla Ue e dagli States, che ritraggono cartoni animati dove i bambini provenienti da tutto il mondo sul piano epidermico interagiscono plasmando le divergenze in effettiva uguaglianza, la legittimazione assoluta della transessualita’ che diverge dal naturale ermafroditismo, appare una forzatura politica di matrice economica. Infatti la transessualita’ odierna e’ resa possibile con l’utilizzo della sempre piu’ lucrosa chirurgia plastica, invece anticamente i transessuali venivano definiti dai poeti e letterati greci e latini come “invertiti” dunque autotravestiti da donne o uomini, ma sempre in possesso del loro organo genitale originario. Invece per coloro che dalla nascita possiedano ambe due gli organi genitali si parlava di ermafroditismo ossia, transessulita’ biologica; in antitesi alla odierna transessualita’ chirurgica proveniente da una scelta anche improvvisa ma non sempre fisiologica. Ed il corollario di farmaci per mantenere la transessualita’ artificiali comportano una ingente nuova forma di guadagno. Ma la decisione occidentale di multare chi non si adegua all’ideologia gender a livello politico, istituzionale e professionale e’ clamorosa, con i danni indiretti alla famiglia tradizionale ed una fonte di confusione ulteriore per i giovani odierni e venturi, che vedranno normalizzate pratiche anomale di sessualita’, che si ritorceranno poco o molto, contro la decisione di proliferare, unirsi in matrimonio o in relazioni stabili e durature, foriere di stabilita’ per i figli e le persone. https://www.facebook.com/marketplace/item/1271409729871201/