La nuova scommessa: coinciliare multinazionali e popoli

In relazione a delle recenti dichiarazioni di personaggi influenti, la democrazia va superata in favore di non si capisce bene cosa. Premesso che, populismi a parte, la democrazia idealtipica non è mai esistita nè sorgerà in futuro, quella che sul piano manageriale va attuata, è una coniugazione della democrazia idealizzata, con forme di potentati finanziari, scientifici, bancari ed economici, in favore di una ripresa ed un mantenimento della dignità globale.
Siccome la democrazia consiste nella richiesta di diritti e beni materiali da parte delle classi povere, il punto di superamento della democrazia coincide con il rispetto obbligato di certi principi di sviluppo equo sul piano della dignità, in ogni nazione. Uno sviluppo equo significa obbligare nessuno all’esclusione dai beni necessari, dignitosi, pur lasciando inalterato l mantenimento del controllo globale alla plutocrazia. Tale plutocrazia, a sua volta obbligata a mantenersi non legiferante in materia di diritti e sviluppo, ma obbediente a delle regole matematiche che misurano il livello di sviluppo diffuso almeno dignitoso, di ogni nazione.
Attuare questo sistema, concerne davvero la sfida più importante, sul piano manageriale.

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