Pericolo case e prelievi forzosi

L’avvocato Gallo, partenopeo, pasionario, segretario di Ancora Italia e candidato per Italia Sovrana e Popolare e’ stato perentorio nel descrivere l’ultimo provvedimento legislativo di Draghi, attivo dal dicembre 2021, smaccatamente esiziale verso la casa, le proprieta’ mobiliari, i conti correnti degli italiani. Infatti e’ in vigore una norma che vieta la oppugnabilita’ delle cartelle esattoriali, rese in prospettiva ancora maggiori per mezzo della restituzione di Pnrr e Mes, ma che in condizione di non essere in regola col Fisco, autorizza la vendita all’asta anche della prima casa. Inoltre per i contribuenti con contenziosi annosi presso l’Agenzia delle Entrate, diventa possibile pignorare i conti correnti per recuperare la somma oppure bloccare le auto e le barche con fermi amministrativi. La problematicita’ di questa prescrizione avvale la propria retroattivita’ rispetto le attuali cause tributarie, per cui la confisca di liquidita’, residenze, auto e similari si concretizza, potenzialmente, su una fascia clamorosamente ampia di cittadini e per fattispecie fiscali che possono attenere anche la mera tassa dei rifiuti non riscossa oppure, in guisa avveniristica, un consumo eccessivo di energia e carburante correlato dai piani climatici globali e le contemporanee crisi energetiche.

L’avvocato intervistato da Visione tv allude la dovizia di propri clienti tra imprenditori, commercianti e professionisti, spauriti in merito alla tenuta delle proprie attivita’ gia’ inficiate dalla stagnazione economica imputabile al Covid, quella del commercio elettronico ed, ultimamente, i nocumenti sprigionati dalla guerra ucraina e la morsa del credito bancario vigente-credit crunch-. Si focalizza cosi’ un attacco frontale alle piccole aziende italiche che sovente eludono l’erario per pagare i propri dipendenti in momenti difficili, oppure per ammortare gli investimenti o ancora far fronte a pagamenti fiscali degli anni precedenti. A maggior ragione per il fatto che i fornitori vanno pagati immantinente ed i costi digitali sono in irreversibile rialzo, in qualita’ di neonata ed insopprimibile voce di spesa. Il fatto che l’innervatura principale del tesoro italiano derivi dalle piccole e microimprese slatentizza il palese attacco nei loro confronti; infatti multinazionali come Amazon versano i 45 miliardi incassati dall’Italia in sedi fiscali piu’ convenienti come l’Olanda.

Venendo meno la possibilita’ di spalmare i pagamenti per le aziende, odiernamente si sta in apparenza pianificando un proprio fallimento, tanto piu’ a causa dell’incremento delle somme da pagare con interessi di mora, davvero esorbitanti, rimarca Gallo. Alche’ si slatentizza un fenomeno usuale nell’ambito delle piccole imprese italiane che, in seguito ad annose attivita’, vede una pletora di proprietari che per salvarle pescano tra i propri risparmi privati, catapultando sul lastrico se stessi e le proprie famiglie; oltre ai dipendenti del caso.

Inoltre la messa su stato di fermo amministrativo delle vetture rappresenta un nocumento tra l’altro scoptico, per le persone, in quanto generalmente l’auto svolge un ruolo primario, analogo alla dimora, per attuare la vivibilita’ delle famiglie in difficolta’: queste ultime infatti, nei momenti di indigenza e sacrificio aziendale o professionale, si affidano all’unica vettura famigliare per svolgere le proprie mansioni. Di conseguenza sono innumerevoli le macchine con fermo amministrativo, che in Italia violano tale provvedimento, ed a tal proposito vi e’ nato un fiorente mercato di questa fattispecie di veicoli, nell’Italia martoriata da crisi e finanza speculativa. Cio’ alla luce dei dati che indicano le imprese italiane, gia’ vessate dal fisco, come generalmente pagatori tra i piu’ virtuosi d’Europa. Il discorso multe selvagge anche attiene a queste procedure e l’elemento piu’ paradossale di tutto riguarda l’impossibilita’ per un impresa che deve versare cinque milioni allo stato da una decade, di pagarne uno e mezzo in settanta mesi. Ancora se il contribuente non e’ stato raggiunto dalle notifiche di pagamento a causa di un cambio di residenza,di telefono o situazione affine, si vede espropriato dei suoi beni in maniera non informata. Se nel processo tributario l’ex Equitalia perde in primo grado per omissione di notifica dell’atto di confisca o pagamento, nell’attuale processo tributario puo’ fare ricorso e presentare in seguito tale documentazione.

Ecco la cagione che vede il programma caldeggiato da Gallo ed omologhi in Italia Sovrana e Popolare, basato immediatamente sulla cancellazione delle sanzioni e notifiche di pagamento fiscale fino a marzo 2021. Binariamente un credito di imposta per i contribuenti virtuosi del 30% da spendere come meglio si crede; l’impignorabilita’ della prima casa per ogni fattispecie di reato; l’abrogazione dei fermi amministrativi. Infine la nazionalizzazione della moneta, come ultima istanza, per suffragare le imprese ed i salariati con l’egida sui prestiti e gli investimenti; il che vorrebbe abbassare gli scaloni massimi di imposta per tutti, ma far pagare le tasse in guisa progressiva.

Anche il divieto di agire come oggi riformando la giurisdizione tributaria, rientra tra le priorita’ di questo conglomerato partitico di matrice ibrida Nord/Sud.




Le Audi rutilanti di Landini e la denuncia

La sede della Cgl o similari sono stati vittime di un attacco esplosivo da parte di una folla inferocita di lavoratori e civili anti Green Pass ed ostili alle prescrizioni statali relative ai vaccini, durante un raduno di piazza a causa del quale si deduce l’interdizione statale dei luoghi pubblici per confronti ed invettive pseudo mediche e politiche. Da un giornale affermato e’ da qualche giorno un ritratto fotografiche di due nuove ed attraenti Audi a 6 appartenenti al segretario del sindacato dei lavoratori piu’ potente ed opulente. Cio’ non sarebbe sgradito agli impiegati italiani attanagliati da una spirale che si configura come un connubio tra cesure salariali, aumenti fiscali, innalzamento di bollette, dei prezzi dei carburanti, del cibo e dei beni dignitosi, se il sindacato avesse tutelato efficacemente i propri diritti.

Sebbene in ogni macrodisordine di piazza e’ sempre tangibile l’infiltrazione terroristica o dei facinorosi che inficiano gli interessi comuni che i consessi ed i i raduni cercano di riaffermare.https://www.adfnews.it/terza-dose-il-resto-del-carlino-cita-effetti-avversi/. Tuttavia la questione dell’attentato a Landini stride con un problema cruciale: la dicotomia tra esagerati emolumenti dei capi dei sindacati e la loro effettiva parossistica istituzionalizzazione da un lato;https://www.adfnews.it/terza-dose-il-resto-del-carlino-cita-effetti-avversi/ e la miopia della critica sindacale verso le imprese anziche’ lo stato, nell’aumentare i soldi sgravati dai debiti sia per le imprese che i lavoratori; in tal guisa Landini ed omologhi sembrano aver eluso il vero nocciolo del problema lavoro ed imprese oltre che lavoratori per l’Italia: la mancanza di opportunita’ accettabili per investire in imprese, per aumentare salari, pensioni ergo prezzi al dettaglio: quest’ultimo e’ un problema da imputare allo stato anziche’ a Confindustria, e che va dipanato dallo stato invece che dagli imprenditori.https://www.adfnews.it/terza-dose-il-resto-del-carlino-cita-effetti-avversi/ Solo da tale punto passa il benessere dei lavoratori, lo sviluppo dell’Italia e la rinascita delle imprese.

In foto stazione un’immagine delle rivolte popolari di questo periodo nella facoltosa Zurigo.