Ironia Amazon

In piena dittatura digitale e sopratutto scientifica e politica, Amazon, la multinazionale del commercio in Italia, guadagna 11000€ al secondo mentre il commercio tradizionale e’ lasciato a secco di quattrini e sopratutto di distribuzione digitale gratuita e garantita dallo stato. E’ managerialmente inconcepibile deprivare il settore commerciale fisico di clientela digitale, oltre che di quella ravvicinata, e senza ausili materiali da parte dello stato centrale. In tal modo le multinazionali estere saccheggiano il mercato italiano sottraendone sia i vettori principali di vendita che i clienti, le tasse versate ed i canali digitali cui agire.

Internet, luogo ormai di vendita e fruizione informativa costanti, e’ di proprieta’ degli stessi azionisti delle multinazionali estere e quindi di stati esteri, per cui oltre a sottrarre clienti, imposte denaro agli operatori italiani, godono anche dell’intoccabilita’ da parte dell’Italia, del proprio terreno di conquista nonche’ campo di azione. Cio’ perche’ il web e’impossibile, per l’Italia, sottoporlo alla legislazione costituzionale che lo obbligherebbe a farsi usare ad ufo dai commercianti tradizionali, coloro che hanno dimezzato prima, ed in seguito annullato, gli incassi provenienti da visite materiali, ed ora anche da quelli provenienti da soggetti distributori concepiti dal web; se si considera che le leggi poi, vengono redatte dai soggetti legati, anche in Italia, alle suddette cricche estere di multinazionali ed alta finanza, “l’omicidio perfetto” ai danni del commercio al dettaglio e’ stato automatizzato in una marea di conflitti di interesse, perfino dei politici.

Bloccare anche, verso i commercianti e gli artigiani italiani, bonifici corrispondenti alle perdite causate dal connubio di Covid ed Amazon, e’ un’onta vile ed abietta.