Papa agente del nemico

Alla luce della scomparsa del Monsignor Vigano’ che viene denunciata dalle converse che lo curano, il dubbio che sia stato, l’arcivescovo oppositore al papa attuale, assassinato o seviziato per silenziarlo, si materializza con forza.

Vigano’ si e’ da sempre scagliato contro papa Francesco, definito agente massonico e anticristiano, a causa della nefanda opera di destrutturazione del cattolicesimo: azione, quest’ultima, perpetrata dal papa in maniera subliminale e semiocculta, con messaggi dissacranti come l’equiparazione totale dei matrimoni tra omosessuali a quelli tradizionali. Papa Bergoglio, mediante la recentissima dichiarazione sul fatto che si possa violare la proprieta’ privata, si e’ attirato maggiori invettive del nunzio apostolico in America Vigano’, scomparso da due giorni. Vigano’ in netta fronda con i poteri massonici ed alto finanziari che indirizzano palesemente le scelte vaticane, Vigano’ prelato conservatore che ha reiterate volte denunciato elementi satanici infiltrati in Vaticano di recente. Vigano’ che esecra il progetto in auge alla politica mondiale del grande Reset, con il corollario di vaccini, lockdown e globalizzazione imperante, e’ ormai additato come ostacolo alle oligarchie imperanti sul mondo.

Vigano’ ha esortato il mondo inficiato da crisi e leggi capestro ad unificarsi sotto la guida di Trump ed unirsi in preghiera per scongiurare lo strapotere finanziario e massonico che controlla Vaticano e societa’ mondiale.

La questione che la chiesa ha visto schiantarla, e’ stata l’infiltrazione politica oligarchica, massonica e finanziaria, con emissari in Vaticano; tale processo degenerativo della cristianita’ e’ partito al tempo del Concilio Vaticano II, anni settanta circa, con mosse relativiste applicate all’ermeneutica cattolica, alla stregua delle mosse contemporanee di Bergoglio: A causa del Concilio Vaticano II la chiesa ufficiale dichiarava i miracoli come prodigi della scienza o della natura umana, la moltiplicazione dei pesci come condivisione, la verginita’ della madre di dio come condizione non perfettamente verificata, la resurrezione di Cristo, invece, veniva depennata o offuscata dalla dottrina.

La chiesa postcedente al Concilio Vaticano II ha plasmato la propria austerita’ e potenza deontologiche, sul grande potere multinazionale privatistico, decimando in maniera incessante la fede nel mondo; cosi’ una chiesa mistificatrice dello spartito cattolico tradizionale, ha confuso e destabilizzato l’umanita’, affievolendo benessere endogeno e punti di riferimento per l’umanita’. Una chiesa cosi’ dunque affiatata con il potere mondialista, annacquata e commerciale, ha favorito ateismo e programma mondialista oggi sfociato nel Covid e Grande Reset. Dunque Vigano’, il monsignore italiano osteggiato dal papa e dalle masnade di potere oligarchico che proteggono il papa, va protetto dagli aggressori, e inquadrato come unico faro di cristianita’ reale mediatica del Vaticano.

Un Vaticano che non difende a spada tratta postulato e proscrizioni della dottrina cattolica tradizionale, va liberato dal male che lo ammanta. Un Vaticano muto rispetto alla legge sull’aborto possibile al nono mese, va sferzato e attaccato mediaticamente, perche’ e’ un Vaticano antitetico alla deontologia cristiana gia’ di per se’ in disuso.

A dimostrazione dell’aura malefica che avvolge la principale istituzione cristiana al mondo, contribuisce la neoarchitettura della sala del consiglio cardinalizio; una sala a forma di serpente con la lingua biforcuta ad aggredirlo. Si cerchino fedeli e si invochi l’intervento provvidenziale.




Il papa ambiguo

Esistono segnali inequivocabili nel mettere in allarme i cattolici all’interno della chiesa, come l’adozione da parte di Bergoglio, del simbolo raffigurante la stella con molteplici punte, non tre, corrispondente al Lucifero, Satana o Belzebu’; uno stemma che sostituisce, sull’emblema vaticano, la precedente stella a tre punte deittica della massoneria ed anch’essa bislacca; ancora strambo il mancato inchino del papa attuale, Francesco, davanti al Cristo prima di ogni celebrazione domenicale, inchino e baciamano effettuati tuttavia, davanti Alla triade Rotchild-Rockfeller-Kissinger in occasione della cerimonia dell’Olocausto. Oppure il posizionamento della statua di Moloch, personificazione di Satana, dinanzi al Colosseo; ancora il mancato recente spostamento di una secolare scultura lignea del crocifisso, sotto la pioggia battente del Vaticano. Se a cio’ si aggiunge la fugace dichiarazione del gesuita sullo scranno di Pietro, relativa l’opportunita’ di determinare una scissione cattolica, ci si interroga.

Durante la chiusura del Coronavirus, la messa pasquale del papa non ha fornito la benedizione “urbe ed orbi”, tipica per la consacrazione della resurrezione cristiana; inoltre la messa e’ stata resa nulla dalla mancanza assoluta di fedeli. Ambe due le contingenze, ossia la negata benedizione urbi et orbi, la assenza di fedeli in piazza San Pietro, secondo la dottrina cattolica annullano la messa. Se si allude anche all’imposizione collettiva di non fruire di messa dal vivo per tre mesi, assieme alle summenzionate anomalie, si giungerebbe ad un’inquietante realta’: la secolarizzazione e scissione massiccia della chiesa cattolica, da forze maligne interne, le quali hanno commesso un’illecito sesquipedale: l’induzione alle dimissioni di un papa cattolico eletto, che non si e’ dimesso dalla carica di vescovo, ne’ e’ morto, per cui il pontefice che resta in carica e’ quello dimissionario. Secondo il diritto vaticano.

Troppi segnali assurdi, movimenti strani e depotenziamento fedistico, si allacciano alle affermazioni del Nuovo Testamento, secondo le quali l’Anticristo si trova all’interno della chiesa, anziche’ fuori.