Disaccordi sul Reset di Grillo

Il fenomeno della penuria di parcheggi cittadini è una questione che implica azioni manageriali a metà strada tra pragmatismo, senso artistico e ricerca e sviluppo.

In antitesi a quanto affermato dal visionario Beppe Grillo durante lo spettacolo “Reset”, mi sento esecrare la sua visione della mobilità urbana basata sopratutto sulla condivisione automobilistica e sul blocco dei lavori atti a creare nuovi posti auto. Questo è erroneo sopratutto in considerazione del fatto che più auto si vendono maggiore tecnologia, lavoro e prosperità, si crea; ma alla luce della conservazione dei posti di lavoro FcA in Italia, ormai unica fabbrica automobilistica grosso modo di bandiera, e fiorente, la soluzione sta nei parcheggi sotterranei. E questo sarebbe un volano per il rilancio del settore edilizio, per l’Italia, con il coinvolgimento della scienza al fine di trovare soluzioni innovative per materiali sicuri, con cui costruire una piattaforma parallela al suolo cittadino intero, ma sottoterra.

Insomma vanno sottratte le pletore di veicoli che intasano e confondono le strade, nell’immaginario comune, in cui i monumenti e gli esercenti commerciali, sembrano offuscati dalla dovizia di macchine e similari parcheggiate: da qui occorre senso artistico coniugato con l’esigenza di investire infrastrutture sotterrdanee sicure, mantenimento e potenziamento dell’industria automobilistica ed indotto, e espansione dei consumi. Binariamente a ciò, tecnologie antiparticolato oppure avveniristiche forme di combustione, scevre da perigli alla salute, ma foriere di sviluppo, sarebbero una manna dal cielo.https://www.facebook.com/marketplace/item/1065032380635180/