Corea del Nord senza vaccino

Il giornale tedesco Tagersereignis riporta il caso arcano della Corea del Nord che aborrisce i vaccini Covid con ingente discrezione:

A luglio, gli sono stati offerti due milioni di lattine da AstraZeneca. Ha poi annunciato che c’erano preoccupazioni per i possibili effetti collaterali.

Il ministro degli Esteri Sergei Lavrov ha detto ai giornalisti che la sua Russia aveva offerto più volte alla Corea del Nord di fornire lo Sputnik russo. Kim non voleva neanche questo.

Ora la Cina ci ha provato mettendo Sinovac a disposizione dei paesi più poveri.

Kim Jong-un è stato insistente anche questa volta.

Nel frattempo si dice che ci siano tre milioni di lattine, che ha rifiutato del tutto, con la richiesta che vengano messe a disposizione delle altre nazioni che ne hanno bisogno.

La Corea del Nord non solo continua a essere esente da COVID, ma sa anche che queste sostanze non sono del tutto innocue. Inoltre, l’efficacia non è stata ancora chiarita, poiché negli Stati Uniti e in Europa sono spesso riportati casi in cui si suppone si siano verificate reazioni avverse dopo la vaccinazione.

La Corea del Nord, insieme agli Stati Uniti, è stato uno dei primi paesi a reagire nel gennaio 2020 e a chiudere i propri confini.

Inoltre non è così facile entrare nel Paese, perché in realtà le frontiere sono comunque già chiuse. Come straniero, non puoi muoverti liberamente lì, perché nel paese sono possibili solo visite guidate organizzate dall’agenzia di viaggi statale. Ciò significa che i viaggiatori sono sempre accompagnati da una guida ufficiale. Non puoi muoverti indipendentemente da questo.

Forse è una fortuna, perché in questo modo i visitatori stranieri tendono a stare alla larga e così anche i nostri germi. Riguardo la cura con farmaci antichi come Invermectina, in Australia vige un forte attacco politico contro lo stato che vieta tale tipo di cure, accusato pertanto di omicidio volontario plurimo, da parte del senatore Malcom Roberts, riporta il giornale neonato d’inchiesta:”Project Veritas”. Frattanto Ntv ha affermato che la Cina si e’ macchiata di censura collettiva verso i cittadini che vogliono pubblicare sui social i video delle manifestazioni antigovernative; ma la Cina sta anche oscurando, maltrattando e boicottando i monaci che redigono ed editano il molto letto quotidiano “Epoch Times”; ancora la Cina possiede il maggior sistema di controllo e monitoraggio urbano ed extraurbano, verso cittadini cui viene impedito il dissenso ed il diritto di parola,azione ed opinione relativo al Partito Comunista al potere.




Come ci si salva con la quarta via

Allo scopo di atterrare o semplicemente denigrare, popoli, nazioni, momenti storici, si allude alle stragi ed agli altri mali perpetrati dai regimi dittatoriali rispettivamente di: fascismo, nazismo e comunismo. Tuttavia con la complicita’ dell’apparato mediatico dal punto di vista integrato, si sottace o omette l’individuazione con annessa descrizione, del neoliberismo quale quarto sistema dittatoriale imperante in epoca odierna: non ci si accorge del totalitarismo di matrice neoliberista foriero di colpi di stato verso Italia, Bolivia, Turchia, Ucraina, Venezuela, Hong Kong, Afghanistan, Iraq, Iran, Libia, Brasile giacche’ non si e’ afflitti da palesi guerre. Tuttavia chi disobbedisce ai diktat del pensiero neoliberista come la Russia o la Corea del Nord, viene occultato dall’informazione o assediato dagli embarghi, dall’emarginazione commerciale e politica. Frattanto i diritti dei lavoratori dipendenti vengono erosi, recisi gli emolumenti e promulgate leggi a favore della finanza speculativa che ha piazzato i propri adepti ai gangli della politica, dell’amministrazione, delle banche, dell’economia, delle grandi e medie aziende.

Ecco dunque l’esigenza vitale dell’individuazione e dell’”imbocco” verso la siddetta “quarta via”, ossia di un sistema politico, economico, bancario e sociale multipolare, laddove vi stazioni un potere identitario e neonazionalista. Il neonazionalismo, in questo caso, divergerebbe dal veteronazionalismo per mezzo della sua vocazione rispettosa delle sovranita’ politiche, economiche, finanziarie e legislative altrui.

Tale quarta via rappresenta uno sbocco irreversibile delle nazioni, giacche’ il capitalismo unipolare, neoliberista e americaneggiante e’ un sistema totalitario divenuto obsoleto seppur inveterato, al punto da sopravvivere grazie a iniezioni continue di liquidita’ monetaria fabbricata appositamente in favore della finanza, anziche’ dell’economia reale che annaspa.

La quarta via di cui sopra e’ il cardine in cui si imperniano le lotte di Trump da una parte, e Putin in quella opposta, ossia il tenzone che contrappone lo stato carsico allo stato di diritto, il connubio di massoneria, alta finanza, grande industria, grande politica e servizi segreti che tenta ormai invano, di imporre le linee guida di questo mondo in irreversibile fallimento. Un mondo da sostentare con le forme incrociate di finanza pubblica, politica non sottomessa dalla finanza, industria svincolata dalla finanza e “mano pubblica” a tutela dell’economia e dei diritti sociali…




La bufala di Briatore e Kim

Indipendentemente dalla prostatite o dal Covid, la punizione data a Briatore da parte dei media è stata peggiore.

Descrivere uno stato serio o grave per un uomo che lavora nel mondo della finanza, potrebbe valere dei capitomboli in borsa di tutto rispetto.

E’ la stessa tattica che gli americani, utilizzando il braccio armato della Corea del Sud, puntualmente fanno con Kim Jong.

Anche il dittatore sta fresco e tosto, dopo che l’avevano dato in coma e sulla via del decesso.

Ed i titoli dei giornali oggi dicono “sta bene e fuma una sigaretta in pubblico, ma la corea del nord sta molto meno bene”

Questo dimostra che a nessuno interessa dello stato di salute del soggetto famoso, ma è più importante colpire e raggiungere l’obiettivo politico imposto alla linea editoriale del mezzo, soprattutto quando la persona colpita da speculazione non appartiene alla narrazione consuetudinaria.