Falsi problemi e rinascimento

La guerra si gioca sui piccoli e grandi depositi bancari, oggi giorno: in mancanza di liquidita’ statale si puo’ emettere moneta o rilasciare moneta alternativa, per cui l’indigenza crescente in Italia sottosta’ all’agone tra inflazione e deflazione monetaria, a detrimento dei grandi conti correnti la prima, e degli emolumenti la seconda.

L’atto di tenere bassa l’inflazione tutela i conti correnti molto pingui ma sgretola il potere di acquisto a causa della contrazione salariale imposta; al fine tuttavia di trovare una misura di “compromesso” per non inficiare i grandi capitali e la classe media e bassa, e’ opportuno calpestare trattati continentali oppure rilasciare moneta parallela. Anche se una cesura repentina dalla subordinazione monetaria europea sarebbe salvifica per l’Italia, immettere moneta parallela a mera e obbligata circolazione statale non danneggerebbe grandi depositi e lavoratori, in quanto si congelerebbe l’inflazione pagando i commercianti e le imprese, assieme ai lavoratori, di una valuta spendibile solo in Italia. Cio’ sarebbe a costo zero, scevro di debiti, immediato e non antitetico alla rimanenza in Europa per l’Italia. Il motivo per cui l’amministrazione governativa aborrisce tale impostazione manageriale palesa la battaglia campale in atto a livello italiano. Di qui l’imperativo categorico di orbare lo stato da infiltrazioni lobbistiche e di particolarismo che lo depauperano da trent’anni.

Per ripudiare gli organi statali degenerati che lo sfibrano di liquidita’ e potere, e’ aprioristico fruire di giornalismo politicamente scorretto ed organizzarsi in gruppi di sostegno reciproco e di scalata politica irreversibile.

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L’Italia piegata: motivi e difese

Quello che si tace sui principali mezzi di informazione italiani ed internazionali, e’ il piano scellerato che sottosta’ alle tante leggi neonate che hanno inficiato l’intera Italia da un trentennio in maniera continuativa: le leggi approvate in Italia come l’immissione del pareggio di bilancio nella costituzione, rappresentano la principale causa di emigrazione collettiva da parte dei meridionali e dei settentrionali, questi ultimi in tempi recenti: quello che si ravvede in Italia e’ una sconsiderata attuazione di politiche di stampo franco-anglo-tedesco partorite dai principali consessi privati del mondo. Con la corruzione dell’intera classe politica un tempo sinistrorsa, e’ stato possibile modificare la costituzione italiana, la quale e’ completa ed immodificabile, per mezzo di una sua ermeneutica altrettanto corrotta. Laddove la costituzione prescrive la difesa del popolo ed il sostegno ad esso affinche’ possa guadagnare in modo piu’ che dignitoso, si aumentano i costi per il popolo causati dalle privatizzazioni dei servizi pubblici, dall’immissione di cittadini depauperati, stranieri, che si accontentano di lavorare per meno di un quinto del salario dei cittadini italiani. Si e’ tradita ancora la costituzione allorche’ si sono approvati degli accordi internazionali in cui l’Italia cede la propria facolta’ legislativa a organismi trasnazionali, in maniera totale e non in tempi di guerra: invece la costituzione impone cedimenti parziali della sovranita’ per esclusivi interessi di pace e difesa conunitaria. Ecco il motivo per cui e’ impossibile immettere denaro a iosa nel circuito economico per espandere l’economia e superare la piaga della disoccupazione e della precarieta’. L’Europa e’ un meccanismo fasullo e nato monco, a causa del fatto che i suoi idealisti e fautori quali Spinelli, per edificare l’Europa, hanno chiesto l’intervento di capitali stranieri, sopratutto americani. Da qui l’impossibilita’ per l’Europa di sviluppare una politica internazionale autonoma e una linea industriale che realmente superi l’America intesa come potenza egemone. In tutto cio’ l’Italia ha ceduto all’Europa la propria anima, la propria sovranita’, la propria capacita’ industriale ed economica. Quell’Italia che con Olivetti ha inventato il computer, quell’Italia che merita indipendenza economica e monetaria e che si trova ad essere il bersaglio privilegiato di potentati trasnazionali intenti a spaccare il paese, distruggere il suo stato sociale, fagocitare le sue aziende e impossessarsi dei suoi beni naturali come i recentemente scoperti giacimenti di gas e petrolio piu’ grandi d’Europa…




Perche’ la Svizzera e’ stabile

Molto interessante figura essere la gestione patrimoniale della societa’ svizzera Act Finance, presso cui opera una squadra di operatori finanziari diretti dal dott De Risi, sopratutto in quanto i fondi su cui si punta posseggono peculiarita’ davvero sporadiche: sono i migliori indipendentemente dai mercati, e sopratutto scevri da conflitti di interesse; da qui e’ lapalissiano il concetto di appoggio bancario di Finance Act verso la Svizzera a moneta sovrana e da sempre neutrale dal punto di vista bellico e finanziario. Da tali caratteristiche infatti, deriva la stabilita’ monetaria di questo sistema di investimento flessibile che in un momento di stallo collettivo, e’ stato l’unico a guadagnare quasi il 6%.

Finance Act e’ un’azienda forse pionieristica per l’orientamento verso imprese solide e non suffragate da sistemi di interesse verso esse, inoltre l’aggancio di cui gode Finance Act presso una realta’ solida, permanentemente stabile e sovrana monetariamente e valutariamente come la Svizzera, la rende invidiabile per coloro, concorrenti che non dispongono di tali appoggi, dunque operano in posizioni meno vantaggiose. Che infine sia un napoletano a dirigere il ramo investimenti di questa azienda, e’ una nota di merito non solo per l’Italia ma anche per quella che fu la sua principale citta’ fino a poco piu’ di un secolo e mezzo….

Francesco Paolo Tondo




Alto tradimento Conte e Mes o Recovery Fund

La firma da parte dell’Italia dell’esiziale Mes, la impegna con fideiussioni per 125 miliardi da versare a breve scadenza. In questo modo l’Italia dara’ la stessa quota della Francia e della Germania, in un fondo atto a sgravare i debiti delle banche come Deutche bank e Bnp Paribas, che hanno causato la crisi finanziaria dell’Europa e l’impoverimento dell’Italia con l’obbligo di spesa al 3% del suo pil. La molteplicita’ dei problemi, a tal proposito, deriva dal fatto che Germania e Francia spendono maggiormente del 3% del loro pil, non spalmano il loro surplus commerciale superiore all’8% come da norma prescritto, ma fanno fare cio’ all’Italia che paga i tassi dei suoi titoli di stato piu’ alti in Europa, e binariamente tassa i propri cittadini piu’ che negli altri paesi, proprio per pagare gli interessi su tali titoli di stato. Oltre al fatto che il trattato Mes e’ illegale in quanto firmato dal governo Monti, non eletto e designato dai vertici finanziari cui Monti apparteneva, va asserito quanto il Mes sia stato un trattato a scatola chiusa fino alla sua avvenuta firma da parte dell’attuale presidente Conte. Lo stesso esponente giuridico politico che arrogo’ a se’ le funzioni di trattativa con l’Europa, fino alla firma dell’ennesima gabbia economica che fagocitera’ l’Italia. Inoltre l’obbligo di firma di vincoli europei anticipatamente alla visione ed eventuale approvazione parlamentare come oggi avviene, e’ un metodo politico ed economico a decapitare i paesi e le loro costituzioni. Dunque il silenzio e le frottole merito al Mes ed alle fideiussioni per 125 miliardi da parte di Conte, sono la miccia atta ad innescare un processo per alto tradimento della patria che condanni lui, Prodi, Monti, Ciampi, e gli altri rappresentanti politici dell’Italia sempre chini ai dettami europei ed americani.

Da recenti prove e’ palesato quanto le cancellerie europee avessero chiesto l’intervento dell’America per deporre Berlusconi che aveva aborrito la convalida del Mes e del Fondo Monetario Internazionale quale sommo legislatore politico e finanziario per l’Italia. E Berlusconi fu detronizzato con l’ausilio dell’alta finanza per svalorizzare le sue imprese e i titoli pubblici italiani.

Diventa alche’ spontaneo sottoporre la finanza al rigido, nerboruto controllo statale, oltreche’ dipanare la politica amministrativa da uomini in perenne conflitto d’interessi per miliardi e miliardi.

Ma prima di tutto risulterebbe ristorativo riappropriarsi della sovranita’ monetaria e legislativa, da sottomettere solo ai principi prescrittivi della costituzione. Tale costituzione italiana che, in caso di esportazione, salverebbe il pianeta scongiurando guerre venture…




Quello che non si sa su Costituzione e magistratura

L’organo costituzionale della magistratura e’ l’unico in Italia a sfuggire ad ogni misura di controllo ed indirizzo legislativo politico, per cui risulta esso stesso politica legislativa ed esecutiva. Siccome la Costituzione italiana prevede un’equilibrio mirabile tra i poteri dello stato, il fatto che la Magistratura sia autopromulgativa, e’ un pericolo effettivo per lo Stato in se’.

Basta solo infiltrare la magistratura, gia’ lottizzata in molteplici correnti politiche, con personaggi distutibili, ed il golpe e’ servito: il fatto che il Consiglio Superiore della Magistratura venga nominato dal presidente della Repubblica, esprime quanto esso sia bastione degli interessi del presidente della Repubblica, il quale e’ una carica non legislativa, bensi’ solo conservativa dell’ordine politico precedente.

Quando si comprova che coloro che volevano riformare la magistratura per troncare il suo autocontrollo, sono stati incarcerati come Craxi e Berlusconi, si evince quanto la magistratura segua dialettiche politiche che esulano dal parlamento italiano. Negando inoltre la giustizia sull’operato del precedente ministro dell’interno intento a respingere l’approdo di clandestini sul suolo italico, la magistratura ha tradito la giustizia e la sua funzione: ecco il motivo per cui essa, come il parlamento intero, va posta sotto il controllo democratico delle leggi contenute nella Costituzione; leggi come la nazionalizzazione di multinazionali che stridono con i principi costituzionali, l’arresto per coloro oggi su alti scranni istituzionali, che hanno tradito la Costituzione privatizzando le banche pubbliche e le multinazionali di Stato; alla stessa stregua la Costituzione obbliga l’emissione di moneta complementare in situazioni di economia abbattuta da crisi e perfino in condizioni di finanza pubblica privatizzata come odiernamente.