Crisi energetica, alieni, aumento prezzi: Trump avanza e Davos arretra

Su Dislose tv si apprendono questi dati e la loro ermeneutica da atterrire. Il pezzo grosso del giornale:”La cruna dell’ago” Cesare Sacchetti, dipinge tale quadro con questo articolo.

“Nel corso del suo intervento a Confartigianato, Giancarlo Giorgetti, uno degli uomini più influenti della cabala mondialista in Italia, ha ventilato espressamente l’ipotesi di possibili blackout per via della “crisi energetica”. Sappiamo che in realtà non esiste alcuna reale crisi energetica se non quella che i poteri transazionali stanno cercando artificialmente di produrre da mesi. Nonostante l’approvvigionamento di gas dalla Russia sia rimasto sostanzialmente invariato, i prezzi sono lievitati artificialmente, e non per responsabilità della Russia.

I prezzi sono stati manipolati dai mercati europei e in parte dallo stesso regime di Bruxelles che per promuovere la cosiddetta “rivoluzione verde”, leggesi deindustrializzazione, ha provocato questi aumenti innaturali del gas. Lo stesso fenomeno è accaduto in parte per la benzina e il suo aumento repentino nel corso degli ultimi tre mesi. Anche in questo caso siamo di fronte ad una manipolazione artificiale del prezzo verso l’alto, dal momento che stiamo attraversando una fase di restrizione dei trasporti che avrebbe dovuto invece portare ad una diminuzione del prezzo della benzina piuttosto che ad un suo aumento.(cravatte artigianali con nodo fisso nello shop di francescopaolotondo.com)

È evidente che ci troviamo di fronte ad una manovra indotta dall’esterno. Quello che stanno cercando di fare le élite mira sostanzialmente a due obbiettivi. Il primo è quello di mettere fine al mondo industriale del comparto Occidentale per cancellare sostanzialmente il lavoro per come lo si era conosciuto fino alla fine del secolo scorso. Il lavoro nella società di Davos non c’è. Ci sono solo persone mantenute dai governi attraverso un reddito minimo di sussistenza in cambio della loro devozione e sottomissione al nuovo mondo totalitario. Il secondo obbiettivo è quello invece di dare vita ad una crisi destabilizzante per poter poi irrigimentare ancora di più la morsa autoritaria che grava sui Paesi Occidentali e trascinarli gradualmente verso il Leviatano globale.

Questa crisi destabilizzante ha appunto le sembianze della crisi energetica artificiale. Sappiamo che le élite hanno un grave problema. La narrazione dell’operazione terroristica del coronavirus sembra non reggere più. Da più di un anno e mezzo il mondo è prigioniero di un fenomeno artificiale che in qualche modo ha sospeso il normale decorso della storia. La vita si è fermata e tutto ruota attorno allo spauracchio del coronavirus. Questo fenomeno però non può avere una durata illimitata. I media non possono tenere all’infinito in vita una dimensione che non c’è e una crisi che esiste solo sullo schermo televisivo. Le masse si sono allontanate da questa dimensione e sono ormai completamente esasperate perché il regime ha tolto loro la libertà dopo avergli già tolto la capacità minima di sussistenza. Qui nasce quindi il problema dei piani alti del potere. Stanno cercando di trovare altri scenari di crisi indotta.

Hanno messo sul tavolo una crisi aliena, una crisi informatica, una (nuova) crisi pandemica, una ambientale e una energetica. Al momento sembrano intenzionati più a virare su quest’ultima perché gli altri quattro scenari sembrano difficili da praticare. A questo proposito il pensiero corre a quegli strani blackout accaduti a Firenze lo scorso ottobre, e che ancora non sono stati spiegati. Forse quelle erano le prove tecniche di cio’ che hanno in mente su larga scala. Tutto questo comunque ci rivela un fatto apparentemente consolidato. Sono in fase di stallo ormai da mesi. Non riescono ad avanzare nel proseguimento dei loro piani. In più hanno un altro grave problema. Il tempo è contro di loro. Sanno perfettamente che il ritorno ufficiale di Trump si avvicina sempre di più e che questa circostanza scriverà la parola fine sul disegno del Grande Reset. Questa è una fase piuttosto delicata perché tenteranno il tutto per tutto prima di arrendersi definitivamente. Il 2022 sarà un anno dove lo scontro raggiungerà il suo apogeo”.
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