Napoli: richieste e repliche del governo

ASILI NIDO E SCUOLE APERTE IL POMERIGGIO. I BAMBINI NAPOLETANI HANNO LE IDEE CHIARE, IL GOVERNO NO.

(da Il Mattino)
Più asili nido, scuole aperte di pomeriggio, manutenzione di parchi e giardini. I 130mila bambini napoletani non hanno dubbi sulle richieste che hanno rivolto ai neo eletti presidenti delle 10 Municipalità: quartieri più a misura di bimbi dal centro, alla collina, alle periferie. Lo studio viene fuori da un progetto della cooperativa sociale Eco, che ha come mission quella di guardare il mondo con gli occhi dei più piccoli interpretandone le esigenze.

IL PROGETTO
«Quali i programmi per i bambini nella prossima consiliatura?». Il quesito, semplice e chiaro, è stato indirizzato ai presidenti delle 10 Municipalità cittadine appena eletti. Dalle interviste è emerso un dato trasversale: dare ai ragazzi dei luoghi di aggregazione sicuri coinvolgendo le scuole. Da qui la necessità di tavoli di confronto tra Municipalità, Comune e dirigenti scolastici per aprire gli istituti di pomeriggio e incrementare le attività per offrire ai minori laboratori, sport, ludoteche, spazi di aggregazione. Il secondo impegno assunto riguarda la cura di parchi e giardini. Infine le idee sul welfare: al centro di Napoli la proposta dei City Angels, a Mercato-Pendino l’attenzione alla vita degli studenti. A Stella la Consulta delle associazioni; a Poggioreale la mappa dei servizi per l’infanzia; al Vomero l’obiettivo sport negato; nell’area est la richiesta di maggiori risorse; a Secondigliano l’attenzione agli anziani; a Fuorigrotta gli oratori di quartiere. A Scampia il potenziamento delle aree verdi. «Abbiamo realizzato il sondaggio per sensibilizzare gli enti territoriali di prossimità alle esigenze dei bambini – spiega Valeria Nigido, presidente di Eco – che a Napoli sono 130mila, una undicesima Municipalità. Questo fa comprendere come le esigenze dei bambini potessero far crescere in maniera armonica una collettività». «Fa piacere sapere che al centro delle politiche sociali dei presidenti di Municipalità ci sia una più stretta sinergia con il mondo scolastico – aggiunge Sofia Flauto, consulente della coop – La scuola è il fulcro della crescita dei nostri figli e dare loro l’opportunità di avere come riferimento un luogo accogliente e sicuro non è solo un contributo all’educazione ma una trasmissione di valori».

LE RISPOSTE
Pronti a rispondere alle domande dei bambini i 10 presidenti di Municipalità. «Sul fronte istruzione vogliamo organizzare un tavolo con le istituzioni scolastiche per un raccordo tra sistema scolastico, sistema sanitario e sistema sociale per favorire la conoscenza reciproca», dice Giovanna Mazzone, della I. «Far uscire da casa i bambini e i ragazzi per combattere la ludopatia, ma dare anche loro un luogo sicuro ove trascorrere i pomeriggi», è l’obiettivo per Roberto Marino (II).Una Consulta delle associazioni entro sei mesi «per creare una rete sul territorio ed avviare progetti concreti» è il progetto di Fabio Greco (III). Mentre per Maria Caniglia (IV) «la prima azione da mettere in campo sarà rivolta a redigere una mappa dei servizi a favore dell’infanzia e delle famiglie presenti nei diversi quartieri al fine di comprendere l’attuale offerta». Un traguardo da raggiungere per Vomero-Arenella sarà «l’apertura di nuovi nidi, ludoteche e servizi integrativi per l’infanzia», assicura Clementina Cozzolino. «Attuare un metodo lavorativo, innovativo e utile, per superare le criticità di sistema e fare in modo che tutti gli attori siano coinvolti» è quanto pensa Sandro Fucito (VI). «Il primo provvedimento a cui lavorerò sarà l’approvazione di un regolamento del verde municipale», fa sapere Nicola Nardella (VIII). Per Andrea Saggiomo (IX) «le attività legate all’infanzia sono molto importanti per sostenere progetti concreti e contrastare fenomeni come dispersione scolastica e devianza». Infine tra le priorità per Carmine Sangiovanni (X) ci sarà la «giusta manutenzione di aiuole, potatura alberi di alto fusto».

Per ora Napoli e’ attanagliata dall’indebitamento cittadino non piu: garantito dallo stato come in passato, per cui annaspa tra limiti di spesa relativi la mera manutenzione stradale o il nitore dei bagni pubblici-quello interno il parco di Antignano nella rutilante municipalita’ del Vomero e’ uno scempio-, tuttavia assicurava il sindaco uscente Napoli ricava dal fisco maggiormente del fabbisogno cittadino. La colpa dei limiti di spesa che affossano l’area metropolitana di Napoli inficiando i diritti dei minori a campi sportivi, luoghi di aggregazione, servizi scolastici, inerirebbero prestiti contratti con enti finanziari per lo piu’ oriundi da ritrattare.

Grave in questa fase, a Napoli, l’orario scolastico ridotto per la scuola elementare Agazzi di matrice comunali, con disagi per i genitori professionisti che devono prendere i figli prima delle 13:00.

I parcheggi pubblici o quelli privati convenzionali, risultano un altro fulcro per la ripresa di Napoli, ancora briosa realta’ fondata sulla maggiore densita’ demografica d’Europa: sono arrivati, alcuni proprietari di parcheggi al Vomero, a richiedere 6 € l’ora per un’auto spaziosa; binariamente a vigili ed ausiliari del traffico che multano continuativamente e di molto, automobilisti muniti di contrassegni handicap che non impediscono la carreggiata.

Oltre ai diritti dei bambini un piano infrastrutturale di garage pubblici statali e comunali iper economivi su Napoli, sarebbe una manna dal cielo, bastione contro gli onnipresenti parcheggiatori abusuvi, i parcheggi selvaggi, il traffico, nonche’ vitale per i commerci stradali, il lavoro e le casse comunali. Oltre che per non svuotare le tasche della cittadinanza ed affastellare scrivanie di caserme, questure e magistrature, con multe e contestazioni.