L’ingrediente peggiore

L’uomo e’ il portato di un connubio di elementi che determinano i problemi o i vantaggi della societa’, ma se si analizzano le peggiori dinamiche di quest’ultima, si evince quanto l’ignoranza mischiata ai fattori universali provochi degradazione; nel caso del terrorismo l’elemento buono, universale come la religione fuso con l’ignoranza, sfocia in terrorismo; lo stesso connubio dell’ignoranza determina tirannia, disordine, corruzione e poverta’ allorche’ l’elemento
“universale” con cui si interfaccia e’ rispettivamente: potere, liberta’, denaro e poverta’. Da qui l’inconfutabilita’ del fatto che l’istruzione ben diffusa e’ lo scopo centrale di ogni buon manager, al fine di risolvere problemi oggi appositamente irrimediabili. Infatti istruirsi per bene e’ faticoso, economicamente restrittivo in quanto si sottrae tempo per il lavoro remunerato, infine e’ costoso. C’e’ un enorme giro d’affari a gravitare sul settore dell’istruzione e della formazione,
caratteristiche che spettano in prima istanza allo stato per l’istruzione, ed alla imprese sostenute a loro volta dallo stato riguardo la formazione. Ora la chiave di volta per impregnare la societa’ di un sistema di istruzione stratificato ed atto a risolvere i drammi del mondo, si incardina sul rilancio del modello di sviluppo dello stato a sostegno dell’impresa, e prioritariamente della società. Infatti l’atto di istruirsi e’ innaturale rispetto alla struttura individuale umana, ma sempre piu’ necessario per cessare conflitti sociali e internazionali. Infine sviluppare modelli di accompagnamento pubblico all’istruzione interiorizzata fino all’ottenimento del risultato desiderato, diventa salvifico per la stabilita’ individuale, fino allo sviluppo economico nazionale. https://www.facebook.com/marketplace/item/1065032380635180/https://www.facebook.com/marketplace/item/1065032380635180/




Satana e i banchieri

SATANA E I BANCHIERI di Giacinto Auriti

Giacinto Auriti (1923-2006) fu docente di Giurisprudenza e co-fondatore dell’Università di Teramo. Le sue teorie monetarie sono molto vicine a quelle che fruttarono al poeta Ezra Pound l’accusa di anti-americanismo e la reclusione in manicomio.

Goethe affermava che “nessuno è più schiavo di chi si ritiene libero senza esserlo”.
Questo principio è particolarmente valido nel sistema monetario vigente.
Il cittadino si illude di essere proprietario dei soldi che ha in tasca, mentre ne è debitore. La banca, infatti, emette la moneta solo prestandola, sicché la moneta circola gravata di debito.
Il segno della schiavitù monetaria è data dal fatto che la proprietà nasce nelle mani della banca o, per meglio dire, del banchiere ché emette prestando e prestare è prerogativa del proprietario.

La moneta, invece, deve nascere di proprietà del cittadino perché è lui che, accettandola, ne crea il valore; tanto è vero che, se si mette un governatore a stampare moneta in un isola deserta, il valore non nasce perché, mancando la collettività, viene meno la possibilità stessa della volontà collettiva che causa questo valore. Come ogni unità di misura (e la moneta è la misura del valore) anche la moneta è una convenzione.
Quando la moneta era d’oro chi trovava una pepita se ne appropriava senza addebitarsi verso la miniera. Oggi al posto della miniera c’è la banca centrale, al posto della pepita un pezzo di carta, al posto della proprietà il debito.
Non si può comprendere come sia stata possibile questa mostruosità storica (nata nel 1694 con la Banca d’Inghilterra e con l’emissione della sterlina) se non si muove dalla definizione della moneta strumento (sterco) del demonio.
La verità di questa definizione è stata avvertita anche da S. Francesco d’Assisi quando vietava ai padri questuanti di ricevere oboli in moneta. Noi ora ne dimostreremo la piena fondatezza sulla base delle stesse parole di Satana che stanno nel Vangelo.
Satana, nel Vangelo, parla tre volte. Dopo il digiuno di Cristo nel deserto, Satana Gli dice: “Tramuta le pietre in pane”. Per lo più queste parole sono interpretate nel senso di considerarle come tentazione in quanto Cristo era affamato e mangiare pane sarebbe stato motivo della tentazione. Questa interpretazione non è accettabile perché la tentazione è sempre relativa ad un peccato e mangiare pane dopo quaranta giorni di digiuno è moralmente ineccepibile.
Dunque la giustificazione delle parole di Satana va intesa diversamente e chi ci dice come interpretare le parole di Satana è proprio Cristo quando, rispondendo a Satana, afferma (Mt. 4,4) : “Sta scritto, non di solo pane vive l’uomo, ma di ogni parola che esce dalla bocca di Dio”.
Ciò che sorprende in questa frase di Gesù è la novità della proposta, mai considerata dai teorici dell’interpretazione, di dedurre il significato delle parole non dalla loro espressione letterale, ma dalla bocca che le pronuncia. Quelle parole erano uscite dalla bocca di Satana; sicché per interpretarle esattamente va considerata l’ipotesi, peraltro assurda, che Cristo avesse accettato l’invito di Satana e trasformato le pietre in pane. In tal caso avrebbe potuto ben dire a Cristo: “Tu puoi mangiare pane per mio merito perché io Ti ho dato il consiglio di trasformare le pietre in pane.” Quindi Cristo sarebbe stato trasformato da “padrone” a “debitore” del Suo pane.
A ben guardare questa ipotesi si verifica puntualmente nell’emissione della moneta nominale. Quando la banca centrale emette moneta prestandola, induce la collettività a crearne il valore accettandola, ma contestualmente la espropria ed indebita di altrettanto, esattamente come Satana avrebbe fatto se Cristo avesse accettato l’invito di trasformare la pietra in pane. Se si mette al posto della pietra la carta, ed al posto del pane l’oro, al posto di Satana la banca, si riscontrano nella emissione della Sterlina oro-carta e di tutte le successive monete nominali, tutte le caratteristiche della tentazione di Satana.
Con la costituzione della Banca d’Inghilterra e del sistema delle banche centrali, tutti i popoli del mondo sono stati trasformati da proprietari in debitori ineluttabilmente insolventi del proprio denaro. La banca, infatti, prestando il dovuto all’atto dell’emissione, carica il costo del denaro del 200%. L’Umanità è così precipitata in una condizione inferiore a quella della bestia. La bestia, infatti, non ha la proprietà, ma nemmeno il debito.
È gran tempo ormai che si comprenda che tutti possono prestare denaro tranne chi lo emette. Con la moneta debito l’Umanità è stata talmente degradata che non a caso si è verificato il fenomeno del “suicidio da insolvenza” come malattia sociale che non ha precedenti nella storia. Ciò conferma la Profezia di Fatima: “I vivi invidieranno i morti”.
Non si possono valutare esattamente le tentazioni di Satana se non le si considerano nel loro contesto globale. Particolarmente significativa, in questo senso, è la terza tentazione (Mt. 4, 8-9) : ” Gli mostrò tutti i regni del mondo e la loro magnificenza, poi disse a Gesù: tutto questo io Ti darò. Se Ti prostri e mi adori”. Adorare prostrati significa mettere Satana sull’altare al posto di Dio. Ciò spiega perché gli adoratori di Satana contestano fondamentalmente e necessariamente l’Eucarestia Cattolica.
La circostanza che il Protestantesimo si sia basato sulla contestazione dell’Eucarestia Cattolica ed abbia promosso la costituzione delle banche centrali come promotrici della moneta-debito parla da se. Non a caso il parlamento inglese approva nel 1673 il Test Act: l’editto con cui viene dichiarata illegittima l’Eucarestia Cattolica e la Transustanziazione.
Non a caso nel 1694 viene fondata la banca d’Inghilterra che emette la sterlina sulla regola di trasformare il simbolo di costo nullo in moneta, inaugurando l’era dell’oro-carta.
Non a caso nasce la subordinazione del potere religioso a quello politico quando il re d’Inghilterra diventa anche capo della religione protestante anglicana sovvertendo l’ordine gerarchico del Sacro Romano Impero per cui l’autorità politica era autonoma ed eticamente subordinata alla sovranità religiosa.
Non a caso quando il protestantesimo entra in Europa continentale non fonda una chiesa, ma una banca: la Banca Protestante il cui presidente, il Neker, diventa consigliere di Luigi XIV.
Non a caso tutte le monarchie cattoliche della vecchia Europa si disintegrano perché si indebitano senza contropartita verso i banchieri per la moneta satanica da questi emessa a costo nullo e che gli stessi re avrebbero potuto emettere gratuitamente per proprio conto senza indebitarsi.
Non a caso in Svizzera vige la regola di essere ad un tempo “banchieri” e “protestanti”.
Non a caso la differenza essenziale tra Sacro Romano Impero e Commonwealth Britannico è la moneta. Lì il portatore è proprietario delle moneta, qui è debitore.
Non a caso, dopo aver tolto Dio dall’altare con la negazione dell’Eucarestia Cattolica e fondata la banca d’Inghilterra, il Commonwealth raggiunge nel 1855 una estensione di 22 milioni e 750 mila chilometri quadrati. Oggi tutto il mondo è Commonwealth. Tutto il mondo è “colonia monetaria”.
Satana, principe di questo mondo, è una persona seria: mantiene le promesse fatte a fin di male. Dopo che il male è stato fatto concede ai suoi adoratori il dominio su tutti i popoli del mondo.
Su queste premesse ci si spiega anche la tentazione di Satana quando esorta Cristo a gettarsi dalla cima del tempio della Città Santa. Chi è padrone di tutto il mondo e di tutto il denaro del mondo, o perché lo possiede o perché ne è creditore, non desidera sovranità e ricchezza perché già le possiede, ma ha sete di vanagloria. Si giustifica così anche questa tentazione. Quadro su tela di Sabo art; dimensioni 80×60, 500€, disponibile alla sezione shop di questo sito e sul marketplace della pagina Francesco Tondo




Immigrati per Zalone: arte vera e politica infame

L’ultimo film di Zalone, campione assoluto di incassi nei primi giorni di tutta la storia del cinema italiano, non snatura affatto l’arte cimatografica e comica del personaggio di punta nel settore radiotelevisivo italiano, bensi’ esorta a riflettere durante la goduria della fruizione artistica: Tolo Tolo ricalca le tare politiche, economiche e sociali dell’Italia in piena fase di decrescita infelice, alternando l’ironia al sarcasmo, in un connubio di temi universali legati all’amore, all’amicizia, alla fratellanza ed alla paternita’. Zalone indossa i panni di un figlio precario dal punto di vista professionale, nonostante avesse oltre quarant’anni, e compie il percorso inverso rispetto alle carovane di immigrati che dall’Africa approdano sulle coste europee della Sicilia. Il regista ed attore si cimenta cosi’ in una prova artistica che amplia, approfondisce la sua creativita, scevra anche stavolta di sermoni di sorta, ma con uno sguardo attento e sdrammatizzante alla situazione africana, polveriera sempre spenta tra dolori atroci e desideri irrealizzati.

La maturita’ artistica ed umana del piu’ carismatico comico pugliese in Tolo Tolo si esprime intercettando il dramma della mancanza del padre rispetto al bambino coprotagonista, cui si presta Checco a svolgergli un magistrale ruolo di guida trasognante. Sono infatti propri i sogni disattesi del Checco imprenditore conformista a scontrarsi con la crisi italiana che portera’ alla bancarotta finanziaria dei suoi genitori, alla fuga verso un Africa prona agli investimenti europei.

Infine si riscontra una dovizia di incontri fra persone alla ricerca disperata di futuro, viaggi fatidici della speranza, prigionie devastanti in favore di una vita migliore; fino al tradimento dell’amico in una sorta di agone per la sopravvivenza che corrompe anche l’amico e l’africano.

Il viaggio nel deserto poi palesa una realta’ ben documentata ma poco sentita dalla maggioranza dei cittadini e dei loro governanti economici. Ma Zalone non cade mai nella invettiva ipocrita e drammatica siccome sfrutta la politica per il proprio tornaconto e di quello dei suoi vicini e confratelli ormai. Cosicche’ meglio di tante commedie, articoli, dibattiti politici Zalone rischiara le responsabilita’ economiche prima, politiche poi, della precarieta’ e poverta’ non solo italiane ed Africane, bensi’ mondiali: senza anatemi, invettive, fronde di sorta, Checco abbraccia tutto, illustra bene, denuncia, emoziona chiarifica e fornisce una linea da seguire per cercare di salvarsi, oggi, con la chiavi della politica in una cornice artistica.