Pagamenti infiniti con finanza di stato e redditi di cittadinanza senza proprieta’ privata: i mali in arrivo col Grande Reset

Il potere dei banchieri sul mondo, con la focalizzazione sul progetto del Grande Reset teleologico al Nuovo Ordine Mondiale, e’ in procinto di stabilire benefici relativi per i popoli, e massimali per se’ stessi. Con l’instaurazione del reddito universale sul quale caldeggianno ormai, anzitutto la grande finanza e la grande industria, si sta lavorando silentemente per far si che gli interessi sui titoli di stato acquistati dalle banche e multinazionali finanziarie per lo piu’ forestiere, non abbiamo scadenza. Lo ha affermato il professore atipico di economia e finanza Valerio Malvezzi, esecrando tale atto quale giogo permanente delle plutocrazie finanziarie, sugli scalpi di stati e cittadini: il debito pubblico ha una scadenza massima di trent’anni, e aumentarlo a quaranta o cinquanta e ancora piu’ anni, oltre che esiziale si configura come anticostituzionale; il pagamento di interessi indefinito sui titoli pubblici, sarebbe una moderna forma di schiavitu’ finanziaria massiccia, in quanto verrebbero pagati dalla comunita’ sottoforma di tasse e privazioni dei servizi pubblici, difficolta’ nel fare impresa e lavoro, decurtazioni di salari e diritti acquisiti.

Se da un lato il reddito universale garantito ed indefinito si vorra’ erogarlo in cambio di un cambiamento legislativo che potrebbe sottrarre la proprieta’ privata; con uno stipendio base garantito si terrebbero i popoli sempre piu’ anodini e neghittosi, in quanto lontano dal lavoro, impossibilitati o seriamente difficoltati nel lavorare. Cosi’ il processo di smantellamento societario ed involuzione umana, sarebbe garantito con la promozione del “non lavoro o scarso lavoro” ma centralizzato, obbligo o convenienza perpetua di acquisto di prodotti sfornati dalle multinazionali connesse con i banchieri; infine controllo assoluto e impossibilita’ di punire i rei di tale opera globalista, con la confisca dei loro beni. La tecnica di confisca delle proprieta’ valida per i cittadini disobbedienti o dissenzienti, con il Grande Reset non si adotterebbe anche ai banchieri e i proprietari di tali sovrastrutture produttive e di governo mondiale. Il periglio ultimo del Grande Reset e del Nuovo Ordine Mondiale, consisterebbe nella definitiva estinzione della concorrenza per tutte le multinazionali in ballo su questo progetto, le quali verrebbero permanentemente rimpinguate con i denari pubblici, nella modalita’ di pagamento infinito di interessi sui titoli di stato da essi detenuti. Draghi e’ un accolito presso l’Italia, dei fautori ed ideatori del Grande Reset e del Nuovo Ordine Mondiale, il quale figura come progetto in prospettiva per i prossimi venti anni, per cui Draghi probabilmente non potra’, senza il sostegno e la vigilanza cittadino, opporsi e scongiurare il Grande Reset per suoi connazionali. https://www.facebook.com/marketplace/item/672881866873181/